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Autore: MaryFangirl    13/11/2022    0 recensioni
Camilo non ha mai pensato di conoscere suo zio Bruno. Gli è stato insegnato che Bruno è un orco, più una leggenda che un membro della famiglia. Quando Bruno torna, Camilo scopre che non è affatto come pensava che fosse. Questo Bruno, quello vero, è gentile e serio, goffo e desideroso di compiacere, e un partner ideale per guardare telenovele.
Camilo inizia a preoccuparsi quando la sua amicizia con lo zio gli fa pensare che ci sia qualcosa di più tra loro.
[Bruno/Camilo]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Bruno Madrigal, Camilo Madrigal, Dolores Madrigal, Mirabel Madrigal
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: Incest
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Camilo si svegliò quando bussarono alla sua porta.
 
“Avanti” disse assonnato. Vide Mirabel entrare per prima, seguita da Dolores, e infine da Bruno. Non sapeva cosa pensare. Sapeva che sarebbe successo, ma era terrificante vederli tutti insieme.
 
“Ti sei perso la colazione” disse Dolores.
 
“Ah” fece Camilo, finalmente alzandosi, “che ore sono?”
 
“Quasi mezzogiorno”
 
Aveva dormito così a lungo? Camilo cercò di ricomporsi e tentò futilmente di sistemarsi i capelli. Apparentemente, la conversazione si sarebbe tenuta mentre lui era in pigiama.
 
Bruno si sedette ai piedi del suo letto, seguito da Mirabel e Dolores. Era uno spazio ristretto per quattro persone, ma Camilo pensò che dovevano adeguarsi. Bruno non sembrava affatto spaventato. Solo determinato. Ma doveva già aver parlato con loro prima di dirigersi in camera sua. Camilo avvampò ricordandosi che la sera prima era stato troppo impegnato per avvisare Bruno che Dolores e Mirabel sapevano. Probabilmente quella mattina era stato colto di sorpresa. Camilo si chiese cosa si fossero detti.
 
“Camilo” disse Bruno, “Dolores e Mirabel mi hanno detto che sanno di, uhm, beh, di noi. E della visione. E che hanno già parlato con te”
 
Camilo annuì, sentendosi un bambino sul punto di essere messo in castigo.
 
Dolores intervenne. “E Bruno ha detto che, dato che ora tutti sappiamo, dovremmo parlarne insieme”
 
“Okay”
 
Bruno inspirò profondamente. Ora appariva nervoso. “Voglio che tutti sappiano che nessuno è obbligato a fare nulla. Quindi, Camilo” quando Bruno lo guardò, Camilo capì quanto fosse intimorito, “vuoi fermare tutto?”
 
Camilo sbarrò gli occhi. “No. Tu vuoi fermarti?”
 
Bruno scosse il capo. “No”
 
“Okay” disse Mirabel, un po’ pallida mentre lanciava occhiate tra Bruno e Camilo. “Quindi tutti sono concordi con...questo. Questa cosa. Grandioso”
 
Dolores le gettò uno sguardo e Mirabel arrossì. “Beh, okay. Eccoci qui”
 
Dolores parlò: “Zio Bruno, ti farò una domanda e devi essere onesto, okay?”
 
“Sì” disse Bruno, faticando a sostenere il contatto visivo.
 
“Quanti anni aveva Camilo quando ti sei accorto di provare dei sentimenti per lui?”
 
“Qualche giorno prima del suo diciottesimo compleanno”
 
Dolores sembrava sul punto di scomporsi. “Non è una bugia, vero?”
 
Finalmente, Bruno la guardò negli occhi. “Dolores, so che è sbagliato, ma non è come si potrebbe pensare. Non tenterei mai di...” rimase senza parole, cercando di esprimersi con le mani, ma si agitò e abbassò lo sguardo. Tutti capirono comunque. Camilo non aveva considerato che ci fosse la possibilità di aggiungere un altro strato a quella relazione travagliata, ma sapeva che Bruno diceva la verità.
 
“Ti credo” disse piano Dolores, “mi fa piacere. Bene. Ora” guardò sia Camilo che Bruno, “dovete dirvi tutto. Ogni cosa”
 
Camilo annuì. Mirabel lo guardò scettica. “Tutto, Cami. Dall’inizio”
 
Doveva davvero farlo di fronte a sua cugina e sua sorella?
 
“Tutto” fece eco Dolores, “è la cosa giusta”
 
Quindi, per quanto lo spaventasse la reazione di Bruno di fronte ad altre persone, Camilo obbedì. Fissò la propria coperta, rifiutandosi di guardare negli occhi chiunque, specialmente Bruno, quando disse: “Okay. Bruno, ho finto di addormentarmi quando guardavamo le telenovele perché mi piaceva quando mi portavi in braccio”
 
Non vide il viso di Bruno quando disse: “Oh. Okay”
 
Camilo attese un momento, aspettandosi che continuasse. Lo aveva fatto per lungo tempo, Bruno non ne era impressionato? Ma non ricevendo altro, proseguì, passando al peggio.
 
“Mi sono trasformato in Esteban perché ero geloso e volevo che vi lasciaste”
 
“Okay. Penso di averlo capito”
 
Camilo annuì. “Okay” alzò lo sguardo, contento di notare che Bruno non era arrabbiato, solo curioso, mentre Mirabel era irritata. E anche Dolores.
 
“Camilo, tutto” disse sua sorella.
 
Grandioso, sembrava un festival su quanto Camilo fosse maligno. Ma ormai c’era dentro, quindi proseguì. “Mi sono messo con Renata e Sebastian solo per distrarmi dai sentimenti che provavo per te. E quando con Sebastian ho...beh...” guardò Dolores e Mirabel, “quando siamo stati insieme, pensavo a te”
 
“Okay” disse Bruno. Ancora non sembrava sorpreso né infelice. Chiaramente era un po’ a disagio, guardando Dolores e Mirabel, stoiche, ma Camilo si domandò se magari quello che gli stava dicendo non lo eccitasse. Scosse il capo. Aveva altro da confessare.
 
“Serena ero io”
 
Bruno vacillò. “Cosa?”
 
Camilo capì che Bruno non era contento. Tornò a sentirsi male. “Ti ho seguito quella sera, nei panni del personaggio di una televonela...”
 
“Ecco perché l’ho riconosciuta...eri tu?”
 
“Ma non avevo intenzione di parlare con te! Mi dispiace”
 
Bruno apparve confuso. “Uh, okay. Grazie per avermelo detto”
 
“C’è dell’altro” incoraggiò Mirabel.
 
Camilo voleva seppellirsi nel letto e soffocare. Sapeva a cosa si riferiva. “Al campeggio, la ragione per cui me ne sono voluto andare prima era perché quella notte, nella tenda, io, uh, ti ho visto. Sai. Mi sono eccitato e mi sono toccato-”
 
“Okay, grazie, è sufficiente” tagliò corto Mirabel, “ha capito”
 
Camilo rischiò un’occhiata su Bruno. Inspiegabilmente, non era affatto adirato. Anzi pareva quasi eccitato in maniera stramba e silenziosa. Ma ricordandosi della presenza di Dolores e Mirabel, arrossì e tossì.
 
“Beh” disse, “grazie per avermelo detto. Io...” Bruno osservò l’aria disgustata sul volto di Mirabel, “sai, non avresti dovuto farlo. Ehm. So che sei giovane e...ma non è appropriato, e il consenso è...ah, diamine” scosse il capo, “scusate, Mirabel, Dolores. Stavo già pensando a lui a quel punto” guardò Camilo. “Quindi...”
 
“Sei arrabbiato?”
 
Bruno aveva menzionato il consenso. Ovviamente sapeva di aver sbagliato e si era sentito terribilmente subito dopo, ma non era una scusa.
 
Bruno scosse ancora il capo. “No, non lo sono”. Era un sollievo. Camilo si sentiva comunque incredibilmente in colpa.
 
“Mi dispiace”
 
Bruno gli prese la mano, sorridendo lievemente. Camilo trovò il coraggio di dire il resto.
 
“E un’ultima cosa” Camilo respirò profondamente. Era mortificante doverne parlare di fronte a Dolores e Mirabel, ma era anche piacevole sgravarsi di tutto, anche sacrificando la propria dignità. “Per un po’, nel periodo in cui non parlavamo, sono andato dietro le pareti per guardare le telenovele con te ma senza, sai, stare con te”
 
“Va bene” disse Bruno. Non sembrava ancora disorientato, nonostante l’assalto delle azioni discutibili e sbagliate di Camilo.
 
“Una sera ti ho visto mentre ti toccavi. Ma me ne sono andato subito, quindi non ho visto altro”
 
Camilo non aveva mai visto il volto di Bruno così rosso. Tossì di nuovo. “Oh Gesù”
 
“Giuro che non ho visto niente!”
 
Bruno sembrava sul punto di svenire.
 
Dolores sorrise. “Non è bello tirare fuori tutto?”
 
Bruno stava ancora tossendo. “Penso che morirò”
 
Mirabel gli sfregò la schiena sconfortante. “Andrà tutto bene, zio. Tu hai niente da dire?”
 
Bruno stava ancora cercando di riprendersi quando annuì, dicendo: “Mi sono avvicinato a Esteban solo perché volevo stare con te e sapevo che era sbagliato, quindi ho tentato di distrarmi”
 
Camilo annuì. Lo capiva, lo aveva fatto lui stesso. “Okay”
 
“E” Bruno guardò Camilo, poi Dolores e Mirabel. “Ieri non sono andato in paese. Avevo bisogno di pensare”
 
In qualche modo, Camilo pensò che doveva capire. In parte lo feriva sapere che Bruno aveva voluto allontanarsi da lui, ma lo capiva. “A cos’hai pensato?”
 
“Volevo mettere tutto in prospettiva. Provo questi sentimenti da molto tempo. Ho vagato, insicuro su cosa fare, ma quando ho visto la chiesa ho desiderato una sorta di guida, per quanto sembri stupido. Sono andato a confessarmi”
 
Tutti furono sconvolti, specialmente Camilo. Il prete sapeva?
 
“Non gli ho detto tutto. Solo che ero innamorato di un uomo più giovane”
 
Camilo fissò Bruno. Innamorato, aveva detto. Lo amava. Bruno lo amava.
 
Bruno continuò: “So che la sua risposta sarebbe stata diversa se avesse saputo di chi parlavo, ma avevo paura di dire tutta la verità. Ho detto che ero innamorato di un uomo di vent’anni più giovane di me”
 
Dolores sussurrò: “E com’è andata?”
 
Bruno sospirò. “Dieci Ave Maria, ma mi ha detto che l’amore è un sentimento confuso, e non sempre gioca seguendo le regole” ridacchiò nervosamente. “Beh, immagino abbia ragione”
 
Camilo era ancora assorbito da quel termine. “Tu mi ami, Bruno?”
 
Bruno si fermò, guardando Camilo con occhi larghi. “Non...non va bene?”
 
Camilo pensò di rimettersi a piangere. Si fece avanti e lo abbracciò. “Sì, sì, certo. Ti amo anch’io, lo sai”
 
Bruno lo amava. Non provava solo qualche sentimento per lui, lo amava. Anche se di fronte a Mirabel e Dolores, non si trattenne dal dargli un casto bacio.
 
Dolores concesse il breve momento prima di parlare. “Okay. Ora possiamo discutere delle regole?”
 
Bruno lasciò Camilo e la guardò, annuendo. Camilo era ancora in fermento.
 
“Non potete dirlo a nessun altro” affermò Dolores, “sarebbe troppo, almeno ora. Quindi, siate discreti. E siate onesti, tra di voi e con noi. Non fate nulla che potreste rimpiangere”
 
“E se volete che finisca” disse Mirabel, “dateci un taglio, okay?”
 
Camilo guardò Bruno. “Okay” concordò, ma sapeva quello che provava. Non avrebbe mai amato nessuno come amava Bruno. Sperava che per Bruno fosse lo stesso.
 
“Penso che a un certo punto dovreste dirlo a tutti” sussurrò Mirabel, “se questa relazione funziona, e rimarrete insieme, la famiglia dovrà saperlo. Sarebbe peggio tenerla nascosta per sempre”
 
Dolores, incerta, annuì. “Possiamo parlarne più avanti. È ancora tutto nuovo”
 
Bruno concordò. “Grazie, nipoti. Non immagino cosa stiate passando”
 
Mirabel sorrise tristemente. “Non capisco perché sia successo, né come, ma se sei felice, zio, è tutto ciò che conta. E vale anche per te, Cami”
 
“Siete sicuri di essere felici?” fece Dolores, guardando soprattutto Bruno.
 
Bruno sorrise. “Non sono mai stato più felice in vita mia”
 
Dolores non doveva sentire altro. Attirò Camilo, Bruno e Mirabel in un abbraccio.
 
“Siamo una strana famiglia” disse Mirabel, con voce soffocata mentre veniva strizzata contro la spalla di Bruno.
 
“Sì, penso di sì” asserì Bruno.
 
Dopodiché, tutto tornò alla normalità. Si separarono, scesero a pranzo con gli altri Madrigal. E fu un pasto come tutti gli altri. Pepa chiese a Camilo di aiutarla con i piatti, poi lui si recò al villaggio ad aiutare una paesana con il suo neonato. Bruno acconsentì di avere una visione per un altro abitante, ed era positiva. Anche se tutto il mondo di Camilo si era stravolto, appariva tutto al suo posto.
 
Quella sera guardarono la loro telenovela. Ma al mattino Camilo si svegliò nel letto di Bruno invece che nel proprio.
 
Quando Camilo uscì per andare a lavarsi e vestirsi per la colazione, si imbatté in suo padre. Felix ridacchiò e scompigliò i capelli del figlio: “Tu e Bruno, sempre a guardare quelle telenovele fino a tardi. Devono essere forti, eh?”
 
Camilo sorrise. “I gangster si sono impossessati di Girona”
 
Felix fischiò. “Il dramma!” rise e si allontanò, e Camilo non si sentì in colpa. Tutto gli pareva andare bene, finalmente.
 
E fu così. Lui e Mirabel, anche se avevano quasi vent’anni, ripresero a giocare a calcio in giardino, proprio come quando erano più piccoli. Anche Antonio li raggiungeva ogni tanto. Camilo e Dolores iniziarono a parlare di più, e lui fu la prima persona a cui lei annunciò di essere incinta.
 
E Bruno, era perfetto. Proprio come prima, ma ora Camilo lo aveva tutto per sé.
 
Anche se rimanevano a distanza in paese e di fronte alla famiglia, Camilo si deliziava del contatto che condividevano davanti alle telenovele. Ora che stavano insieme, avevano una loro routine. Camilo si appoggiava sul suo petto mentre Bruno giocava con i suoi capelli. A volte dormiva nella propria stanza, altre rimaneva lì, addormentandosi sopra Bruno. Quando si svegliava, le braccia di Bruno lo tenevano stretto.
 
Una sera, dopo la fine dello show, Bruno disse a Camilo che aveva un’idea.
 
“Cosa?” chiese Camilo.
 
“Penso dovremmo scrivere la nostra telenovela” disse Bruno, “per la famiglia”
 
“Come la intitoliamo?”
 
Bruno sorrise. “Amore Proibito”.

 

  
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