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Autore: sharleenmaglione    16/11/2022    1 recensioni
I fatti avvenuti prima sono gli stessi dei libri originali; ho modificato gli ultimi eventi per dare un'opportunità a Piton e al suo amore per Lily.
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Minerva non pore a trattenere un sorriso nel vedere Severus attraversare il prato, verso le serre, dove con gran disappunto della professoressa di erbologia, strappava un fiore magico per portarlo a Lily.
 
Lily rideva e lo metteva al centro del tavolo. A volte il piccolo Harry lo appellava senza rendersene conto e ci tuffava dentro il viso, per riemergere sternutendo per le spore.
 
...spesso quando era Piton a tenerlo in braccio, Harry gli strizzava dispettosamente il naso adunco o gli tirava i capelli
“Non è cambiato affatto! Si è già guadagnato una settimana di punizione ancor prima di aver messo piede a Hogwarts”
 
E Lily rideva, e rideva… E avrebbe voluto tuffarsi tra le braccia forti di quell’uomo che la faceva sentire viva
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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 Lily sentiva sulla fronte il freddo del vetro della finestra; se avesse visto il riflesso del suo viso su essa avrebbe potuto credere che le gocce che rigavano il vetro fossero pioggia, ma era solo il riflesso delle lacrime che rigavano le sue guance.

 

Il suo sguardo era ancorato al punto dove Severus era sparito in un grido di dolore, l’eco di esso ancora nelle sue orecchie e lo specchio di quel dolore la feriva come se ne avesse grosse schegge nel cuore. Chiuse gli occhi, la mano lasciò andare le tende che prima stringeva così forte da sentire le proprie unghie sul palmo, oltre la stoffa.

 

Si avvicinò al letto e si aggrappò alla colonna di legno intagliata a spirale che formava il baldacchino. Lanciò uno sguardo perso alle coperte, e mescolava la vista di esse con l’immagine, inevitabilmente colpevole, di altre coperte, quelle del letto della casa ad Hogsmeade, dove aveva dormito tra le braccia di Severus. Provava a giustificarsi, mordendosi il labbro, ripetendosi che non avevano...non avevano...lui non si era mai permesso, per settimane erano stati solo teneri, protettivi abbracci, e l’ultima notte dolci baci, pieni di amore, di passione, sì, ma mai lui aveva chiesto di più...chiesto...il problema, la colpa che lei sentiva, era proprio nel fatto che non si trattava di cosa lui non chiedeva...ma di cosa lei non avrebbe negato, di cosa lei desiderava…si staccò con un gesto brusco dal letto al baldacchino, un’espressione disgustata le passò sul volto: in un primo istante, disgusto per sé stessa e del suo mancato rispetto per James, morto nel proteggere lei e il loro bambino...poi con un respiro deciso, disgusto per Severus, per quello che le aveva fatto, per il motivo per cui lei si sentiva...si era sentita...in quel modo per lui: che bassezza, una cosa talmente infima da non aspettarsela nemmeno da un Mangiamorte, come aveva potuto farle questo.

 

Una parte dentro di lei ancora si dibatteva e sussurrava: non può averlo fatto davvero, Sirius deve essersi sbagliato...ma gli elfi domestici non possono disobbedire ad ordini diretti, ed Hokey aveva confermato, seppure scuotendo la testa così forte che la sua pelle anziana, sopratutto quella delle sue grandi orecchie da elfo, aveva tremolato in maniera quasi buffa, come un cane che si scrolla di dosso l’acqua, ma la comicità fu sopraffatta dall’orrore suscitato dal segreto svelato: Severus per tutto il tempo l’aveva soggiogata con filtro d’amore nascosto nel cibo o nel thè. Ecco perché quei sentimenti, quelle sensazioni, quei momenti di complicità e tenerezza, quella felicità rubata, quelle risate.

 

I suoi occhi erano fissi nel vuoto, e cercò di riportare la mente ad anni prima, alle lezioni del Professor Lumarcorno, provando a sentire l’eco delle sue spiegazioni o l’immagine di qualche paragrafo del libro che descrivesse nel dettaglio gli effetti dei filtri d’amore, perché qualcosa dentro di lei le sussurrava che le sue sensazioni sarebbero dovute essere più vaghe, estatiche ma non così realistiche, così...giustificate.

 

Ebbene sì, giustificate se nate e cresciute dal senso di protezione che Severus le dava, dalle piccole e grandi attenzioni in cui egli si prodigava per lei, dalle sue braccia così forti e gentili intorno a lei, dallo sguardo così tenero dei suoi occhi neri che la carezzava sempre, così come le sue mani che erano al tempo stesso salde quando ferme sui suoi fianchi e tremanti di emozione e venerazione quando sulla curva della sua schiena, e poi dolci ed ipnotizzanti quando raggiungevano la sua nuca che si immergevano nei suoi capelli dandole un brivido...dannazione perché si sentiva ancora così anche al solo pensiero, gli effetti del filtro d’amore sarebbero dovuti svanire dopo tutti quei giorni di lontananza...ma probabilmente Severus, bravo come era con le pozioni, aveva trovato un modo di farli durare nel tempo...o magari aveva creato una pozione leggermente differente dall’originale per rendere gli effetti più realistici, oppure...avrebbe dovuto chiede più dettaglio a Hockey, Sirius aveva chiesto solo...un momento: quando Sirius aveva interrogato Hockey di fronte a lei, non aveva nominato alcun filtro d’amore, o sì?

Lily tornò con la mente alla loro lite, avvenuta il giorno in cui Sirius era piombato nella casa di Hogsmeade mentre Severus era al lavoro.

 

Era stato un martedì pomeriggio. Sirius si era materializzato direttamente all’interno del soggiorno, invece che al massimo sull’uscio per bussare ed aspettare di essere accolto come sarebbe stata buona norma. Guardandosi intorno aveva trovato Lily, che aveva sobbalzato al suo “Crack!” di apparizione e sfoderato istintivamente la bacchetta, che Sev le aveva raccomandato di tenere sempre a portata di mano. Aveva passato l’ultima ora seduta tranquillamente sul divano, con le gambe piegate tra i cuscini, circondata dai libri per la preparazione agli esami necessari per poter far domanda al San Mungo, mentre Harry riposava nella culla portata lì accanto e il focolare scoppiettava tranquillo oltre il tappeto su cui giaceva un numero ragionevole di giochi e di libri, abbastanza per dare l’aria di una casa in cui viveva una famiglia con un bimbo piccolo, senza però sconfinare nel disordine.

 

Riconosciuto l’amico, Lily usò la bacchetta per un tocco di ordine al volo anziché per difesa, e la tazza di thè caldo ormai vuota che aveva posato a terra vicino al divano si smaterializzò e rimaterializzò nel lavandino, il plaid si autopiegò e si drappeggiò sul bracciolo della poltrona vicina, tre fogli appallottolati pergamena si tuffarono nel camino.

 

<< Sirius! Che sorpresa, potevi avvisare, avrei convinto Sev a invitarti a cena...beh lo so sembra ottimistico pensare che non vi scaglierete qualche incantesimo invece di passarvi il sale, ma Sev sembra davvero molto più bendisposto nei confronti dell’umanità, sai? Pensa che... >>

iniziò Lily cinguettante, immaginando la faccia incredula di Sirius quando gli avrebbe raccontato di come Pomona, venuta per prendere un thè con Lily, aveva guardato con un misto di incredulità e tenerezza i Gigli sibillini al centro del tavolo e le aveva parlato di come Sev si stava rivelando di piacevole compagnia al castello. Ma lo sguardo tetro e furioso di Sirius la bloccò.

<< Sirius, che succede?...è successo qualcosa? >>

 

<< Dovresti dirmelo tu se è successo qualcosa! >> abbaiò Sirius << E non venirmi a scodellare la scusa dello stare qui per sicurezza e protezione, tanto ti lascia da sola quando gioca a fare il professore, vedo...e se io fossi stato un Mangiamorte tu e Harry sareste finiti >>

<< La casa è protetta da numerosi incantesimi, Sirius! Solo una stratta cerchia di persone fidate possono trovare la casa, dopo averne discusso con Silente. Ovviamente tu sei una di quelle, probabilmente Silente non si sarebbe aspettato che avresti usufruito di questo solo dopo settimane, e per venire a urlarmi contro gratuitamente! >> rispose Lily, offesa dal comportamento del suo amico.

<< Certo non pensavi che sarei venuto per farmi amicone Mocciosus, e magari anche Lupin avrebbe partecipato, così da ricostituire i malandrini con quel che resta...ma io non sostituisco così in fretta James >>.

 

Ora Lily era indignata << E cosa vorresti dire con questo?! >>

<< Lo sai benissimo! >> infuriò Sirius. Vi hanno visto, increduli ma vi hanno visto, passeggiare mano nella mano, tu e Piton, fare spese al mercato per erbe e spezie come una coppia sposata. Gli hai anche passato in braccio Harry secondo quando mi hanno detto >>, un ringhio sardonico deformava i lineamenti di Sirius.

<< Sev è molto disponibile nei confronti miei e sì, anche di Harry, non direi che si adorano ma mi da una mano mentre studio, sono quasi buffi a volte...E non vedo cosa hai da recriminare, tu sei il suo padrino, potresti venire a trovarci quando vuoi, ho detto che preferisco che Harry non lasci la casa perché è protetta, ma possiamo mettere le stesse protezioni in Grimmauld Place...lo sai che voglio che tu faccia parte della nostra vita, Sirius >>

<< Vostra! Tua e di Harry, certo, ma non con Piton nell’equazione! >>

<< Perchè no, Sirius? Silente ha spiegato che si fida pienamente di Severus, che Sev ha pagato per i suoi errori e avrebbe dato la vita per salvare Harry, e me e James, e... >>

<< ...ma non l’ha fatto, no? James è morto e Piton è vivo, guarda tu che coincidenza! >>

<< Non insinuerai che… >>

<< Perché no, Lily? È un doppiogiochista nato. E non sarei sorpreso se ti tenesse sotto l’influenza di qualche incantesimo o pozione, Silente deve essere pazzo a lasciare te e Harry in sua balia! >>

<< Sev non si è dimostrato che buono e protettivo con me e Harry, senza chiedere nulla in cambio! >> << Nulla in cambio? Nulla in cambio! Devi essere sotto influenza di qualcosa per essere così stu….ingenua. Ha te in cambio, Lily, ti ha sempre voluta, ha cercato di metterti contro James per anni, perché ti voleva per sé >>

<< E tu perché cerchi di mettermi contro di lui, Sirius? Io non sono un trofeo di Quiddich da vincere! >> << Io sono fedele al mio amico, Lily. Non mi permetterei mai di appropriarmi di...insomma sono certo che lui vorrebbe che ti tenessi al sicuro dalle mani di altri. E io non mi permetterei mai di metterti addosso le mie, mai! James... >>

<< Severus non si è mai permesso, mai! >> fece eco Lily, rossa in viso e con voce più acuta del normale

<< E questo tuo atteggiamento...come a dire che ero proprietà di James e ora che lui non c’è più mi devi mettere in una bara di cristallo per rispetto della sua memoria...non credi forse che quando lui è morto io sono come morta con lui, mi sono sentita come volessi solo chiudermi nella bara con lui...ma non è possibile, Sirius, io devo essere viva, per Harry, per il fatto che James si è sacrificato affinché io vivessi e non per farmi esistere come un fantasma... >>

Lily incespicò nel suo discorso, e si passò una mano sul viso, una parte di lei che si sentiva in colpa per essere sopravvissuta al marito, un’altra parte, quella piena del suo spirito forte ed indomito, che lottava per il diritto a vivere, continuare a vivere anche dopo che…ma il pensiero di James la bloccava, il senso di colpa c’era.

 

Sirius sapeva che poteva puntare su questo senso di colpa per tenerla lontano da quell’infido di Mocciosus. Ma sapeva anche che non era abbastanza, che Lily per anni aveva difeso quel suo indegno amico, per anni si era fidata di lui nonostante tutto, solo il tradimento perpetrato da Severus nello schierarsi con i Mangiamorte, il suo abbandonarsi all’uso della magia oscura, aveva convinto Lily a separare le strade. E quindi Sirius l’illuminò con i suoi sospetti dell’uso improprio di arti magiche da parte di Severus, e di come aveva ricevuto conferma dei suoi sospetti interrogando l’elfa domestica che era spesso a loro servizio.

 

Sicuramente Sirius aveva insistito più volte, alzando la voce esasperato dall’incredulità e ingenuità di Lily che diceva << No, no, Severus non sarebbe caduto così in basso… >>

<< è di Piton che stiamo parlando, Lily, cerco che può cadere così in basso! Attratto ed immerso fino al midollo nelle arti oscure, come puoi pensare che possa farsi scrupolo per un filtro d’amore?...inutile che scuoti la testa in quel modo, Lily, ti conosco, non avresti mai tradito James proprio con l’uomo che più dispr….insomma, andiamo! Seriamente mi vuoi far credere che tu o, se è per questo,qualsiasi ragazza, bella e di sani principi come te, potrebbe provare del tenero per Piton? Potrei forse capire una poveretta senza il dono di alcuna grazia, uno spirito sottomesso che accetterebbe quello squallore...ma nemmeno dai, sarebbe anche in quel caso per paura o solo se soggiogata in qualche modo...sospirare per un naso adunco e quell’untume che gli pende dalla testa? Mi viene da vomitare al pensiero. >>

 

Lily sentì un moto di indignazione salirle nel petto: << Oh, Sirius, davvero dovresti vergognarti ad essere così superficiale. Solo perché qualcuno non ha le tue stesse apparenze...quelle possono essere anche solo un’eleganza superficiale, Sev si è dimostrato molto galante nei modi e... >>

<< è sempre di quel goffo e spigoloso di Mocciosus che stiamo parlando, sì? O mi è sfuggito qualcosa, magari la pozione che ti fa ingurgitare te lo fa vedere diverso? >>

<< Non chiamarlo in quel modo! Se proprio non l’hai notato, non è più….insomma è cresciuto, maturato... >>

<< Invecchiato, vorrai dire! E comunque l’untume è rimasto… >>

<< Smettila, sei crudele, se è per questo...Silente ha anche lui un naso importante e non per questo qualcuno lo schernisce...e i capelli sono solo...lucidi e...cadono giù appesantiti ma non sono...insomma viviamo nella stessa casa e posso assicurarti che non ha alcun problema di igiene, ... >> ...anzi, profuma sempre di mirra anche dopo le lezioni di pozione, deve lanciarsi addosso qualche incantesimo prima di rientrare a casa, e la sua pelle, sulle spalle è così liscia...e ha spalle e petto più grandi di come si immagina sotto le tuniche nere...e le sue gambe non sono magre come quando lo appendevate a testa in giù, muscoli spessi e forti su gambe e braccia...e le sue gambe forti...le ho sentire tra le mie attraverso la mia camicia da notte e il suo pigiama, mentre ci abbracciavamo finì Lily nella sua mente, arrossendo e lasciando trasparire un minuscolo sorriso.

 

Sirius nel vederla sorridere ed arrossire in quel modo per Piton, rimase per un istante con la bocca aperta, scordandosi di aver controllo alcuno sui muscoli della mascella che rimase come appesa per alcuni istanti...poi la bile lo infiammò, la bile contro quel serpente disgustoso che aveva soggiogato la ragazza - la moglie - del suo migliore amico a macchiava d’onta il ricordo di James. << Non mi vuoi credere eh? >> ruggì << Allora senti questo, con le tue orecchie! Hokey! Subito! >> Sirius, seppure era di cuore nobile e di natura non cattiva, fieramente Grifondoro, aveva inconsciamente ereditato qualcosa dalla nobile casata dei Black: trattare gli Elfi domestici con superiorità, come se fossero esistiti appositamente per rispondere ai comandi, abituato com’era ad avere un elfo domestico, Kreatcher, che sembrava avere come unica gioia ed aspirazione obbedire a ogni ordine della famiglia Black.

 

Hokey infatti apparve immediatamente, e guardò Sirius con le orecchie basse, in attesa di un comando.

Sirius le chiese, serio e deciso: << Voglio che tu risponda con il vero a quello che ti sto per chiedere, capito? Lo so che hai già risposto a questo l’altra volta, ma anche Lily qui >> disse con un cenno del mento alla ragazza e l’elfa la guardò girando la testa, per poi spostare di nuovo lo sguardo sul mago che le stava dando un ordine

<< Anche Lily deve sapere come sono andate le cose: è vero o no che hai somministrato a Lily qualcosa a sua insaputa, nel cibo o bevande? >> Sirius si riferì al probabile filtro d’amore in termini vaghi in parte perché non credeva che Hokey capisse nel dettaglio le pozioni dei maghi, e inoltre poteva essere un altro tipo di pozione conosciuta e ideata da Piton che lui non conosceva e non voleva aprire dubbi sulla natura della pozione, il punto era avere la conferma che Lily covava del tenero per Mocciosus solo perché sotto l’influenza di qualcosa di sintetico.

 

Hokey guardò smarrita e spaventata il volto irato del mago e disse in un filo di voce, mentre lo sguardo le si abbassava colpevole e amaro sul pavimento, nel paralizzante ricordo del passato errore

<< è vero... >>

 

<< E questo qualcosa le ha fatto non pensare più a James ma l’ha spinta tra le braccia di Piton, giusto? >>

L’elfa lo guardò e passò lo sguardo dal mago alla giovane strega che la guardava con occhi spalancati. Hokey non sostenne il suo sguardo. Aveva forse in qualche modo fatto qualcosa di male anche a Miss Lily, come aveva in passato fatto male a Ms Hepzibah? Non credeva che il miele delle fate facesse del male. Ma in un certo senso sì, come il mago le chiedeva, aveva attenuato il dolore per la morte del mago James, e, Hokey, sì, aveva visto la ragazza ammorbidirsi tra le attenzioni del mago Severus Piton, e ne aveva persino gioito orgogliosa pensando di star facendo nascere qualcosa di buono, cattiva Hokey devo aver frainteso quello che dovevo fare, ho sbagliato ancora…

 

<< Allora? >> incalzò Sirius

<< Vero...ma Hokey non voleva far qualcosa di male, Mister Sirius signore, no, Hokey ha fatto solo quello che le è stato ordinato di fare >>

<< E chi ti ha ordinato di farlo, Hokey? >> chiese Sirius con una nota di ironia e trionfo nella voce? >>

Hokey spalancò occhi e bocca: Silente era stato chiaro, non far a sapere a nessuno del miele delle fate, non avrebbe fatto la spia sul mago Silente, no, lui era gentile con lei, l’aveva salvata e dato redenzione quando tutti credevano che era stata Hokey stessa ad avvelenare la padrona…l’aveva persino rassicurata che Hokey non aveva colpe, anche se Hokey credeva ne avesse...non avrebbe disobbedito a Silente, troppi errori aveva già commesso…

 

<< Dicci chi ti ha ordinato di farlo, Hokey >> ruggì Sirius, impaziente. Hokey crollò sul pavimento battendo i piccoli pugni e la grande testa sul marmo duro

<< Hokey non può, Hokey non vuole disobbedire a Mister Black ma Hokey non può dire >>….e piangeva in modo disperato e pietoso. Lily, impietosita ed addolorata, urlò

<< Basta, basta! Falla smettere, falla smettere! >> e scoppiò in lacrime anche lei, voleva consolare l’elfa ma era così distrutta dalla natura della confessione che non poté altro che crollare in ginocchio e mettere una mano sulla spalla di Hokey che si dibatteva in preda a lacrime incontrollabili e lamenti strazianti >>

<< Silenzio Hokey... >> disse interdetto Sirius, che non sapeva bene come gestire quelle due femmine in lacrime << ehm, Hokey, torna dov’eri, lasciaci soli >>

Un crack! e l’elfa era sparita, lasciando Lily in ginocchio ad accarezzare il pavimento come in trance.

<< Piton deve averla minacciata pesantemente di non svelare la sua identità. Quando si sarà calmata possiamo riprovare ad insistere a chiederle di dircelo, ma piangerà e si dibatterà ancora, solitamente tradire in modo così diretto un ordine significa doversi poi infliggere una punizione molto severa, e sicuramente l’elfa vorrà evitarlo...quella di mia zia si fece sfuggire un pettegolezzo, o probabilmente qualcosa di molto vicino alla verità riguardo allo stato di sangue di mia cugina, insomma che non era figlia di mio zio purosangue, ma di un amante babbano, e beh, l’elfa si tagliò la testa da sola, probabilmente disperata per essere morta prima di poterla attaccare alla parete da sola e finire il lavoro...mia zia fu così furiosa che nemmeno la volle sulla parete >>

 

Lily lo guardò orripilata, ripetendosi ostinatamente che Sev non avrebbe fatto una cosa così crudele ma sapendo che gli elfi si auto-puniscono in modi molto severi, e non voleva che Hokey dovesse farsi del male...male...il dolore e la vergogna che provava ora lei, la confusione nella sua testa...allora era vero, Sev l’aveva soggiogata con l’inganno? Chi altri avrebbe avuto interesse nel farla innamorare di Severus? Questo avrebbe spiegato e giustificato i suoi sentimenti, lasciandola innocente, James sarebbe stato disgustato da Sev e non da lei… Con il forte senso di vergogna e delusione che le appesantiva il petto si rialzò e a lasciò la stanza per andare a controllare Harry, decisa a lasciarsi alle spalle quel perfido tradimento della sua fiducia. Si era affidata a Severus sempre di più, e lui l’aveva manipolata. Doveva pensare al bene di Harry. Tenersi alla larga da Severus.

 

  
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