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Autore: principessa1793    21/11/2022    1 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Cassandra]
Inutile dire che il pranzo è andato malissimo,visto che mio cognato era di pessimo umore! Il suo trasferimento a Londra potrebbe essere decisamente d’aiuto per superare definitivamente l’argomento Susanna,dato che sembra non riuscire a starle lontano!
“ Allora noi andiamo! Come stiamo?” domanda David. Mi stringo a lui strappandogli un bacio.
“ Sei bellissimo!” soffio sulle sue labbra. Adam lo fissa speranzoso.
“ Zoo?” chiede entusiasta protendendosi verso di lui.
“ No. Animali rari ci saranno anche stasera,ma non stiamo andando allo zoo. Domani mattina ti porterò allo zoo,quindi prepara lo zainetto, pulcino!” risponde David baciandogli la fronte. Ridacchio divertita. L’animale più raro di tutti è il padrone di casa!
“ George,mi dispiace!” si scusa Susan. Mica è colpa sua?
“ Del fatto che Susanna non vuole più vedermi e che mi ha schiaffeggiato come fossi un animale molesto? Non è colpa tua!” replica Jorge.
“ Certo che tirare fuori la storia di suo padre,non ha aiutato. Lo sai che stravede per il padre!” lo rimprovera David. Non è un mistero per nessuno che Daniele è sempre stato il punto debole di sua figlia!
“ Altre donne non ce n’erano? Giusto con la madre di quel pallone gonfiato doveva mettersi?” si lamenta Jorge. Roteo gli occhi seccata dalla monotonia delle conversazioni da un po’ di tempo a questa parte!
“ George,da quello che ho capito,i due erano ex e quindi credo il padre di quella ragazza la amasse prima ancora che generasse quel tipo che ti sta sulle scatole. Inoltre a me non sembra che fra i due ci sia qualcosa! Vanno d’accordo perché stanno per diventare fratelli e perché lavorano assieme,da ciò che ho capito!” interviene Susan. Con tutto che quel tipo (fisico a parte) non rappresenta il tipo ideale di Susy,dubito lo veda come un fratello,data la sua riluttanza ad accettare la sorella maggiore quando ne ha saputo l’esistenza ed il suo entusiasmo per quel tipo!
“ Guarda caso Susanna disegna e disegna pure lui! Una bella mattina il nerd intellettualoide si sveglia e capisce di saper disegnare quando scopre che la mia ragazza è portata per il disegno…un po’ strano,no? Sai cosa penso io? Che l’abbia puntata alle nozze del fratello di Hermes e che abbia colto la palla al balzo quando quella bigotta della madre ha messo da parte i suoi principi,che tira fuori solo per fare la morale a me,distruggendo il matrimonio di mio suocero!” si sfoga. Questa è paranoia però!
“ George,dai tuoi discorsi,il pazzo sembri tu! Quel tipo non mi pare ossessionato da Susanna!” obietta giustamente mio marito.
“ Cos’è bidotta,mamma?” domanda Adam alla madre. Almeno non è una parolaccia!
 
[Bea]
Mio fratello si scambia uno sguardo sbigottito con Cami prima di rivolgermi un’occhiata indagatrice e perplessa dallo specchietto retrovisore. Anche Marcella mi fissa basita. Alla fine ho chiesto un passaggio a loro perché il mio amorino è dovuto correre in soccorso a Leonardo per evitare che si presentasse a questo evento in motorino.
“ Ci sta prendendo in giro?” domanda alla sua futura moglie. Cami alza gli occhi al cielo.
“ Bea,il 30 è la vigilia del matrimonio di Giulio e Barbara e la sera c’è la festa delle gemelle. Capisco che sia il primo compleanno del tuo compagno che festeggiate assieme e da coppia ufficiale,ma un pranzo con tutta la famiglia in 5 giorni come possiamo organizzarlo?” obietta.
“ Ma una cosa semplice. Solo con i ragazzi ed i suoi figli!” protesto.
“ Ed in tutto questo,quel mandrillone del figlio e la sua scorta di profilattici extralarge per sé e per i posteri chi li controlla? Controlli tu che il tuo figliastro non usi una parte del tuo regalo con nostra nipote?” interviene Daniele. A Marcella scappa un ghigno divertito.
“ Amore mio,non vorrai mica controllare Clizia a vista per tutta la sera,vero?” gli domanda Camilla.
“ Certo che sì. Nostra nipote ha solo 15 anni ed ha visto quel tipo per 15 fottuti minuti!” le risponde mio fratello. Alzo gli occhi al cielo.
“ Non oso domandarmi cosa sarebbe accaduto se fosse stato presente quando Robertina aveva 15 anni!” borbotto beccandomi un’occhiataccia collettiva. Marcella scuote il capo seccata.
 
Patrizia stava ticchettando nervosamente le unghia fresche di manicure sul tavolo palesemente urtata dal fatto che Danielino e Cami fossero andati in cucina da una vita senza fare più ritorno. Marcella si era offerta di andare a recuperarli ed in cuor mio speravo non si aggiungesse un nuovo trauma a quello del lutto che già si portava dietro.
“ Che hai?” domandai a mia sorella quando tornò in sala precedendo di poco Daniele e Cami intenti a ridere fra loro. Si accomodò stizzita.
“ Si può sapere che ha in testa la tua amica? Se fosse andata Patrizia a cercarli sarebbe scoppiata la rivoluzione! Li ho beccati a pomiciare avvinghiati e non oso domandarmi fin dove si sarebbero spinti,se fossi arrivata qualche istante dopo!” mormoro contrariata. Che cosa avevano in testa lei e Danielino,per chi li aveva conosciuti nel loro periodo d’oro,era purtroppo lampante.
“ Tutto questo tempo per un liquore?” chiese loro Patrizia stizzita.
“ Daniele ha mangiato qualche biscotto. Per la precisione 2. Alle calorie non ho fatto caso,però! Spero non ti dispiaccia!” le rispose ironica Camilla. Roberta mascherò una risata con un colpo di tosse.
“ COME DIAVOLO TI PERMETTI DI PRENDERMI IN GIRO?” tuonò Patrizia. Marcella alzò gli occhi al cielo.
“ NON TI AZZARDARE A GRIDARLE ADDOSSO! Se non hai il senso dell’umorismo non è colpa di Camilla!” la redarguì mio fratello.
“ Papà,tu l’hai mai assaggiata la pasta di teff? Sai che Giulio non sapeva neppure che esistesse?” chiese la mia figlioccia a mio fratello.
“ No,non l’ho mai assaggiata. Magari posso provarla a Zurigo! Come vedi,ci sono tante cose che possiamo fare insieme!” rispose Daniele.
“ Magari quando Giulio e Barbara verranno a Zurigo potremmo portare pure lui ad assaggiarla!” intervenne Camilla carezzandole i capelli.
“ Volentieri! Mi piace sperimentare in cucina!” accettò Giulietto.
“ Quando si tratta di mangiare perché ai fornelli è un disastro! Peggio di me!” scherzò Danielino facendo ridere Camilla.
“ No,hai i tuoi piatti forti,che a me piacevano. In cucina sei bravo!” lo rassicurò Cami. Lui la fissò con malizia notando forse dei doppi sensi.
“ Stiamo ancora parlando di ricette o di cucina in altro senso,Mendoza?” flirtò mio fratello facendola ridacchiare maliziosa.
“ Davvero sei negato in cucina,papà?” gli domandò Roberta. Lui annuì divertito.
“ E BASTA CON QUESTO << PAPÀ >>! LO CONOSCI DA 2 MINUTI!” sbottò Patrizia.
“ Lei invece,eccetto il tempo trascorso in camera da letto,quanto tempo ha trascorso con mio padre? Poco o saprebbe come evitare di fargliele girare,cosa che riusciamo a fare perfettamente io e mamma! A te dà fastidio che io ti chiami così? Vuoi più tempo?” si difese la mia figlioccia per poi rivolgersi a Daniele. Lui fulminò con un’occhiataccia Patrizia per poi circondare il viso di Roby con le mani.
“ Io non ho mai smesso di sentirmi tuo padre né di pensare a te o di volerti bene. Sentirmi chiamare << papà >> da te è la cosa più bella che mi sia capitata. Pari solo a quando l’hanno fatto Giulio e Susy la prima volta. Solo che con te non mi sono ritrovato pochi istanti dopo la camicia sporca di passato di verdure,per fortuna!” la rassicurò Daniele facendola ridere.
“ Te l’avevo detto che era una pessima idea far vivere Roby qui. Non voglio che ti venga un infarto per mediare!” borbottò Camilla.
“ Allora resta qui. Resta qui con noi anche tu!” la invitò Daniele languido. La mia migliore amica arrossì imbarazzata.
“ No,grazie,ci tengo alla vita e raccontarti la favola della buonanotte non è la mia massima aspirazione!” rispose Cami.
“ E quale sarebbe la tua massima aspirazione? Cosa aspiri a fare con me,Mendoza?” la punzecchiò mio fratello.
 “ Daniele,c’è la bambina,ti prego. Comunque vi piacerà la pasta di teff!” esaurì l’argomento Cami per poi cambiare tema.
“ Con le verdure saltate è pazzesca!” spiegò Roberta contenta.
“ E detto da una che mi sviliva per mangiare il passato di verdure,è un traguardo!” sghignazzò Camilla facendolo ridere.
“ No,non raccontargli aneddoti imbarazzanti come a Joseph!” l’ammonì Roby nascondendo il viso fra le mani.
“ Adesso voglio sentirli! Come facevi a farla mangiare quando si impuntava?” chiese Daniele a Cami.
“ Le raccontavo la storia delle principesse del lago o la nostra storia. Non credevo ti avrebbe mai conosciuto,ma sebbene credevamo non fosse tua figlia l’avevi amata e volevo darle un pezzettino di te. Ho modificato il finale per non traumatizzarla! Alla fine la principessa uccide il mostro e la strega e salva il suo principe: perché noi siamo femministe,Valencia!” rispose Camilla. Gli occhi di mio fratello si inumidirono.
“ Quale finale? Mica siamo morti io e te? Io sto bene e tu pure,scusa! Vado a prendere il tablet nello studio; vieni con me?” replicò Daniele.
“ Valencia,hai paura del buio?” lo schernì Cami.
“ Affronto meglio il buio in tua compagnia. Allora?” replicò Daniele. Roberta era la prova vivente di come affrontava il buio con Cami.
“ Questo è vero! E poi non sia mai detto che ti lascio solo! Addentriamoci in questo buio,dottor Valencia!” acconsentì Camilla accettando la mano che le stava porgendo. La tensione sessuale fra i due era palpabile e non solo da me che ero maliziosa di natura. Marcella mi diede una gomitata perché li fermassi. Non ci voleva una fervida fantasia per immaginare come sarebbe finita se fossero rimasti ancora soli!
“ Cami,io vorrei parlarti. Danielino non si perde mica a raggiungere lo studio da solo?!” intervenni. Mio fratello sbuffò sonoramente. 
“ Come non detto…ti aspetto qui! Sempre che tu non abbia paura che stavolta mi trasferisca a 20 ore di aereo da qui!” borbottò Camilla punzecchiandolo. Daniele tornò sui suoi passi ponendosi a pochi centimetri dal suo viso.
“ Punto primo: da questa nefasta storia è venuta fuori un’ineluttabile meravigliosa certezza,ovvero che io e te siamo destinati a ritrovarci sempre,qualsiasi cosa accada; Punto secondo: esistono i social network ed impiegherei non più di qualche ora a ritrovarti e riportarti indietro; Punto terzo: abbiamo una figlia in comune,l’altra tua figlia sta per diventare la signora Valencia,abbiamo una nipotina ed un nipote work in progress…sei troppo chioccia per abbandonarli,quindi è alquanto improbabile che ti perda di nuovo; Punto quarto: ho istruito la servitù perché non ti lascino uscire!” argomentò mio fratello ammiccando sull’ultimo punto. Cami si finse scioccata.
“ Hai pianificato tutto! Che pessimo soggetto!” civettò Cami. Lui si allontanò dopo averle detto qualcosa all’orecchio in grado di farla arrossire e averle schioccato un bacio sulla guancia. Camilla si mise a sedere sulla sedia che aveva spostato accanto a quella di mio fratello.
“ Spero tu non voglia parlarmi di quel tale che voleva mollare la moglie per te e di cosa ti fossi scolata per mandare tutto all’aria! Vorrei capire come ti è passato per la testa e se quando il nome verrà fuori dovrò tener buono tuo fratello per evitare che lo ammazzi (che non sarebbe neanche la prima volta!). Non voglio che Roberta vada a trovarlo in galera,cavolo!” asserì sconcertata.
“ Non vuoi che Roberta vada a trovarlo in galera o ti dispiacerebbe saperlo in galera?” la punzecchiai.
“ Meriterebbe il paradiso solo per aver vissuto 60 anni con te senza essere impazzito!” mi fulminò. Guai a chi glielo toccava!
“ Cami,ho avuto paura! Io non ho mai avuto relazioni lunghe. Lo sai che detesto la monotonia!” mi giustificai tornando seria.
“ Non è monotonia,ma routine di coppia. Bea,guarda che è bello e rassicurante avere dei rituali di coppia! E poi voleva solo parlare con la moglie e mollarla (cosa sensata dopo anni di corna),mica trascinarti a Las Vegas per sposarti?!” obiettò.
“ Vuoi dire che se Danielino ti proponesse di ricominciare,ti lanceresti a cuor leggero?” le domandai. Arrossì lanciandomi un’occhiataccia.
“ Che c’entra tuo fratello? Io e Daniele in questi anni non abbiamo mai avuto alcuna sorta di contatto,mentre tu e questo soggetto siete stati a letto un anno sì ed uno no; non avete mai smesso di avere una relazione…questa sarebbe solo un’ufficializzazione!” replicò.
“ Mamma,tu e papà avevate dei rituali?” le chiese Roberta. Cami sorrise.
“ Molti. E no,non mi sono mai annoiata con tuo padre. È alquanto complesso annoiarsi con una persona con così tanti interessi,molti dei quali sono condivisi:la letteratura,il teatro,la poesia,l’opera,i film d’autore…” le rispose Camilla.
“ …i viaggi,lo sport,che altro manca all’elenco?” continuò mio fratello tornando in sala. Lei scosse il capo.
“ Spiegavo a Bea che la routine non vuol dire annoiarsi e nostra figlia voleva sapere se avessimo dei rituali di coppia. Sempre che il suo amore non sia un tipo barboso a prescindere. Se così fosse,sappi che mi tiro indietro dall’accompagnarti a conoscerlo! Non ho intenzione di addormentarmi a tavola!” replicò Camilla quando lui prese posto al suo fianco cingendole le spalle.
“ Ah grazie tante! Lasci a me la patata bollente!” si finse offeso Daniele facendola ridere. Le stava carezzando la spalla con i polpastrelli.
“ Disse colui che mi ha lasciata affrontare da sola l’entrata in famiglia di Betty! E non è stata una passeggiata!” replicò Camilla.
“ Fammi indovinare: hai dovuto mediare fra tua madre e tuo fratello assieme a quel pover’uomo di tuo padre!” sghignazzò Daniele.
“ Non c’è niente da ridere. Mi hanno messa in mezzo a fare da avvocato ad una mai vista! Su cosa avrei dovuto basare un’arringa? Sulle parole melense di Armando?” replicò Camilla facendolo sbellicare dalle risate. Erano da più di 40 anni che non vedevo mio fratello ridere!
“ Amore mio,pensavo di organizzare a casa nostra il ricevimento di Giulietto!” intervenne Patrizia.
“ Questa è casa mia…non c’è niente di nostro! E di queste cose decide la famiglia della sposa. Cami,ti do carta bianca e ti aiuterò nei preparativi,ma lo zulù deve restarne fuori. Non acconsentirò a qualche cafonata delle sue!” la freddò Daniele prima di rivolgersi a Cami.
“ Ti assicuro che non trasformerò la carta bianca in una carta prestampata animalier e che Guido non entrerà nei preparativi. Non voglio che le nozze di mia figlia diventino una sagra di paese. La madre dello sposo dovrebbe investire nel metraggio dei tessuti. Sarà pure meglio quando si sveste che come si veste,ma è pur sempre un evento di classe!” rispose la mia migliore amica. Mio fratello sorrise compiaciuto.
“ Mi piace quando fai la gelosa!” si ringalluzzì mio fratello.
“ Non c’è niente da ingelosirsi,né rientra nei miei diritti! Dammi il tuo cellulare. Ci penso io a salvare capra e cavoli prima che resti davvero zitella a vita. Che mi tocca fare!” borbottò Camilla per rivolgersi a me. Le passai l’oggetto richiesto un po’ titubante.
“ Che vuoi fare?” le domandai.
“ Scrivo al tuo amore adorato da parte tua…gli dico che avevi paura,ma che per te è un sogno che si avvera vivere con lui e soprattutto alla luce del sole. Ma sappi che è la prima e l’ultima volta che mi costringi a fare il pieno di melassa… No,l’hai davvero memorizzato in rubrica con minore di 3,ossia l’emoticon di un cuore? Ma siamo in un serie tv per teenager?” replicò. Daniele si adombrò.
“ Scrivi parole d’amore al suo amante? A me non hai mai scritto SMS melensi!” si lamentò mio fratello.
“ Sebbene questo evidenzi la nostra età,mi duole ricordarti che non si usavano gli SMS quando stavamo insieme! Negli anni di sicuro non ti saranno mancati SMS da parte del gentil sesso (e non solo di tenore melenso immagino),quindi dubito che nella folla di messaggini erotici e smielati tu abbia sentito la mancanza dei miei!” rispose Camilla cercando di apparire fredda. Le altre donne che c’erano state nella vita di Danielino erano sempre state causa di enorme sofferenza per lei.
 
“ L’avrei chiusa in camera se un suo pretendente avesse avuto una quantità spropositata di profilattici o avrei chiuso lui in una teca 3 metri sotto terra!” risponde serio. Camilla ridacchia divertita.
“ Ma non era << 3 metri sopra il cielo >> il film?” domando confusa. Marcella mi tira una gomitata.
“ Amore mio,pensavo di offrirmi di ritirare io il bouquet il 30 e di controllare gli addobbi floreali della chiesa. Sai con la festa per le gemelle, Babi non avrà un addio al nubilato e magari le piacerebbe uscire con le sorelle,le cugine e le amiche!” afferma Camilla.
“ Per me va bene,amore mio. Il 28 vanno loro a controllare che sia tutto ok al castello e per il catering,gli omaggi per la confettata sono perfetti,le bomboniere pure,la tipografia ha stampato i libretti per la messa,il quartetto d’archi è ok…” risponde Danielino.
“ Il tableau l’abbiamo sistemato (sperando che almeno queste nozze vadano lisce),i segnaposti li abbiamo ritirati e sono a casa,la tipografia ha stampato anche i biglietti di ringraziamento,le fedi le tiene Junior,che manca?” continua l’elenco Camilla.
“ Nulla,tesoro. Ci pensi che a breve toccherà a noi?” replica mio fratello ottenendo un rapido bacio.
“ Da quando mi hai salvata dal cadere per voler mettere il puntale sull’albero di Natale. Anche se c’è stato un lasso di tempo in cui pensavo non sarebbe mai accaduto e che tutto volessi meno che me come moglie!” ammette Camilla stringendosi a lui. Purtroppo è vero: ha creduto per anni di non essere degna di Daniele e che lui non la volesse più!
“ Pensavi decisamente male,amore! Non ti liberi di me,scricciolo!” replica mio fratello baciandole la fronte. Di nuovo Melassa City!
“ Non è mai stata intenzione liberarmi di te! Per me non può esistere una vita senza di te!” replica Cami. Daniele le stringe la mano.
“ E quell’uomo a che tavolo l’avete messo?” domanda Marcella per evitare una crisi iperglicemica. A Daniele scappa un sorriso divertito.
“ Accanto al caso umano che come si muove rompe tutto ed ha ustionato il fidanzato durante il primo bacio (se non fosse così imbranata, potrebbe incanalare la sua predisposizione verso il BDSM). Hanno tentativi di approccio alla gente piuttosto simili e chissà che non familiarizzino (mi spiacerebbe per la ragazzina perché nessuna donna meriterebbe di familiarizzare con quel mostro)! Naturalmente entrambi lontani da noi…non voglio finire all’ospedale né come paziente né come familiare di qualcuno!” risponde nostro fratello. Rido.
 
[Hermes]
Mi rigiro quell’oggettino minuscolo nella mano che tengo in tasca indeciso se mostrarglielo o meno. Chissà se se lo ricorda! Non che io lo ricordassi prima che mia madre me lo desse! Mi ha detto di averlo trovato mentre cercava nelle mie cose da bambino per trovare qualche giochino per i miei nipotini. E quando mi ha rivelato l’autrice del dono,mi è tornato alla mente quell’episodio della mia infanzia.
 
Era il primo giorno di scuola del mio secondo anno di asilo ed ero triste perché erano già arrivati tutti tranne Charlotte. Avevo paura che il papà fosse tornato a Cartagena portandola via. Giulio era già arrivato,ma non avevo voglia di domandargli di lei perché ero un po’ geloso del tempo che passava con lei fuori dalla scuola e avevo paura che lei potesse fidanzarsi con lui.
A tranquillizzarmi fu il suo ingresso in classe e fu rassicurante vederla posare il suo zainetto delle Winx e appendere il suo soprabito. Era più abbronzata di quando era finito l’anno di asilo a giugno ed aveva i capelli raccolti in due treccine.
“ Ciao!” esclamai contento andandole incontro. Mi spiazzò il suo saltarmi al collo e stamparmi un bacio sulla guancia che mi fece arrossire.
“ Sei stata al mare?” le chiesi. Anche io,i miei genitori e i miei fratellini eravamo andati in vacanza e poi eravamo stati a Zurigo ed eravamo tornati solo 2 giorni prima,perdendomi per tale motivo la festa di compleanno di Charlotte.
“ Sì,dai miei nonni. Jean muoveva i piedi nell’acqua. Siamo andati in viaggio di nozze! Tu sei mai stato in viaggio di nozze?” replicò. Negai.
“ Il mio papà e la mia nuova mamma si sono sposati ed io e Jean siamo andati con loro in viaggio!” mi spiegò. La sua mamma vera era in cielo e Charlotte non se la ricordava proprio,però il suo papà si era fidanzato e lei aveva una nuova mamma a cui voleva un sacco bene.
“ E ora è uscito dalla scatola per sempre il tuo fratellino,vero? Piange tanto come i gemelli e Bob?” replicai. Annuì.
“ Anche di notte. Però Marce mi ha insegnato a cambiargli il pannolino e quando la aiuto,lui mi sorride sempre!” rispose. Sembrava entusiasta di quell’esperienza!
“ Anch’io sono stato in vacanza e poi da zia Cami. Zurigo non mi piace: è noiosa. Però mi sono divertito con Junior e Roby!” le spiegai.
“ Sono i tuoi cuginetti?” mi chiese curiosa. Annuii.
“ Loro sono grandi come la mia sorellina Milla. Bob ha cominciato a camminare ed ha rotto un vaso a zia Cami!” le narrai. Rise divertita.
“ Ed è venuto anche Giulio in viaggio di nozze con te,il tuo fratellino,la tua nuova mamma e il tuo papà?” le chiesi un po’ geloso.
“ No. Lui non viaggia mai senza il suo papà. L’altra volta volevo che lui e la sua sorellina dormissero da me e Jean per organizzare un pigiama party di ferragosto,ma lui non ha voluto. Dice che ha paura che altrimenti non vede più il suo papà! È un po’ triste il mio cuginetto perché la sua mamma è cattiva: lei l’ha portato dal nonno senza fargli vedere il suo papà per tanto tempo (anche se lui lo andava a trovare spesso) e con Susy che piangeva nelle sue orecchie…forse pure la mia mamma era cattiva! Ora però c’è Marce con me e papà!” mi spiegò. Il mio papà si sarebbe arrabbiato molto se la mamma gli avesse impedito di vederci,quindi il papà di Giulio doveva essere furioso con la sua mamma! Ed anch’io mi sarei arrabbiato con la mamma se mi avesse portato lontano da papà con Bob e i gemelli a gridarmi nelle orecchie! Doveva essere stata un’esperienza orribile per Giulio! Non conoscevo la sua sorellina,ma non poteva essere peggio dei gemelli e di Bob!
“ Anch’io fra un po’ avrò un cuginetto da zio Nicola! Scalcia sempre nel pancione della sua mamma perché ha fame!” le spiegai. Annuì prima di estrarre dalla tasca del suo grembiule una conchiglia variopinta e frastagliata. Sopra c’era una C scritta con un pennarello rosso.
“ Che bella! L’hai trovata sulla spiaggia dai tuoi nonni?” le chiesi. Annuì portandomela all’orecchio. Si sentiva il rumore del mare.
“ Wow! La lettera l’hai scritta tu?” le domandai.
“ No. Marcella! Ti piace davvero?” replicò. Annuii.
“ Te la regalo. Così non ti dimentichi di me anche quando andiamo alle scuole grandi!” asserì mettendomi fra le mani quella conchiglia.
“ Io non mi dimentico di te perché da grande ti sposerò!” le promisi abbracciandola.
 
Mia madre mi ha narrato che tornai da scuola entusiasta con quella conchiglia e per alcune settimane vi dormii persino, prima di conferirle un posto d’onore sul mio comodino vicino alla lampada di Spiderman. Alla fine l’ho sposata davvero ed aspettiamo 2 bimbe bellissime!
“ Amore,che c’è? Sei strano da quando siamo andati via da casa dei tuoi! Non è l’esito del pranzo perché è andato meglio di quanto mi aspettassi,quindi devo preoccuparmi? Tu e Carlos volete che il signor Mora vada in giro in sedia a rotelle?” mi chiede. Estraggo dalla tasca della giacca la conchiglia e gliela porgo tenendo tuttavia gli occhi fermi sulla strada.
“ Mia madre dice che me l’hai regalata quando eravamo all’asilo. E mi sono ricordato che ti promisi di sposarti!” le rivelo. Si stringe forte a me tempestandomi la guancia di baci. Del fatto che sta piangendo me ne accorgo quasi subito (ma se ne accorge prima la mia giacca!).
“ Beh…la promessa l’hai mantenuta! Vuol dire che eravamo destinati a stare insieme! Certo il mio primo regalo è stata una conchiglia e il tuo un babydoll,ma non fa nulla!” singulta. Ridacchio divertito.  
“ Piacerà un sacco alle nostre bambine…si sente il rumore del mare!” affermo baciandole la tempia.
“ Questa storia possiamo raccontargliela!” risponde. Meglio che quella del babydoll,di me che l’ho immaginata nuda quando l’ho vista all’aeroporto o di tutti i ceffoni che mi sono beccato!
“ Certo! Sempre che per allora sia tutto ok!” borbotto.
“ Amore,andrà tutto bene se al prossimo giro tu e Carlos non fare passare il signor Mora per un paralitico!” risponde facendomi ridere.
 
[Theresa]
“ Divori la mela del peccato prima di andare dal tuo ragazzo?” mi domanda Augusto facendomi sobbalzare e quasi andare per traverso il morso di mela verde che stavo mangiando. Comincio a tossire con la gola che pizzica per via dell’asprezza di tale frutto.
“ Wow! A momenti mi trovavo figlio unico!” ironizza beccandosi un’occhiata torva.
“ La mamma?” chiedo quando mi riprendo dopo un’abbondante bicchiere d’acqua.
“ Aveva una festa!” mi risponde.
“ Che bello! È il compleanno di qualche sua amica?” gli domando continuando a frugare nella dispensa per trovare qualche stuzzichino.
“ A livello lavorativo! Pare che la pagheranno bene!” precisa. Annuisco afferrando un pacco di grissini nascosto dietro la pasta.
“ Quelli la mamma li aveva comprati per me,che cavolo! Ma i manichini come te non sono perennemente a dieta?” mi canzona.
“ Il metabolismo mi aiuta molto a trasgredire. Sono nervosa,lo sai!” replico.
“ Il tuo ragazzo non lo conosco,ma dubito ti costringerà a fare sesso,se non vorrai! Andrà tutto bene!” mi rassicura.
“ E se non fossi alla sua altezza?” gli chiedo preoccupata. Avrà avuto delle ex più disinibite di me! Già il fatto che abbia smesso di fare il filo ad Aisha per interessarsi a me,è strano,visto che Aisha ed io siamo agli antipodi (lei non farebbe mai le figure di merda che faccio io!)!
“ Mi pare che pure lui sia un bel distratto,visto che a momenti saliva sulla macchina di quell’azionista con la sua moto!” tenta di rincuorarmi.
“ Secondo te,cosa devo mettermi per non dargli l’idea che sono lì per…” farfuglio.
“ Eh no! Io ho il cromosoma Y! Capisco che,a parte papà,tu sia abituata ad avere a che fare con uomini che di moda ne capiscono,ma io non rientro nella categoria! Lo sai che siete tu e la mamma a fare shopping per me e che non so neanche come finiscano i capi di abbigliamento nel mio armadio! Un jeans,una maglia e dei tacchi?” replica per poi azzardare un consiglio.  
 
[Aisha]
“ Non mi sembri sereno però!” osservo. Credevo che la chiacchierata con suo padre avesse condotto ad un punto di svolta o a chiudere del tutto questa sequela di sospetti che neanche in un romanzo giallo,ma il mio fidanzato mi sembra più inquieto e confuso di prima!
“ No. Non so che pensare onestamente! Mia madre e mio padre mi hanno mentito per anni non raccontando a me e alle mie sorelle la storia dei miei nonni materni e del mio fratello maggiore,ancora non viene fuori il nome del padre biologico di quel fratello…scusa se non mi fido molto delle loro parole!” chiarisce. Effettivamente!
“ Non puoi chiedere alla bionda finta con chi ripassa il Kamasutra,amore!” chioso. Soprattutto perché,non essendo mai stata castigata,ad allietarla potrebbe esserci più di un uomo e non credo gioverebbe alla psiche di Carlos avere la lista dei partner sessuali di quella donna!
“ Va a finire che il pettegolezzo (idea di tua sorella) è il mezzo più saggio!” borbotta. Chi l’avrebbe mai detto che Susanna potesse avere un’idea apprezzabile? Se poi mettiamo in conto pure quella della Barbie coi vestiti dell’Ecomoda,c’è da mettere i manifesti!
“ E allora credo che come epilogo di tutta questa bella storia,avrò una sorella in meno perché quella strega l’ammazzerà!” borbotto.
“ Certo che tuo padre dovrebbe risarcire Giulio e Susanna per la donna con la quale li ha generati. Fra tutte le donne che gli hanno dato un figlio,quella lì è la peggiore!” osserva. Non credo Giulio scarterebbe l’idea!
“ Roberta mi ha proposto di andare con lei,Susanna e Babi in giro per i negozi di arredamento,visto che tutte e 4 abbiamo qualcosa in comune: tutte dobbiamo arredare casa!” cerco di distoglierlo dai suoi pensieri ossessivi.
“ Veramente Susanna prima che arredare casa dovrebbe compiere degli step necessari: riverniciare la casa di Barbie dove viveva,la quale ha traumatizzato Junior; metterla in vendita; trovarne una nuova…e solo dopo pensare ad arredarla! Cosa arreda se non ha una casa?” osserva. 
“ Ho capito: sei nervoso!” mi arrendo.
“ Credevo che diventare genero di Daniele Valencia fosse il peggio che mi poteva capitare nella vita,visto che non è bello essere associato ad uno che tutti chiamano << il Vampiro >> ed invece mio padre con tutta probabilità si scopa l’ex moglie di mio suocero,il quale grazie a chissà quale miracolo divino è riuscito a liberarsene conservando l’udito ed evitando un prolasso testicolare!” si sfoga. Scuoto il capo divertita.
 
[Milla]
Mia madre e mio padre,nonostante ci fosse posto in auto,hanno preferito farci andare con la vettura di mia madre alla festa per lasciarci soli. Avevo sperato persino di restare a casa con Jimmy a badare ai bambini pur di non presenziare a quell’evento,ma mia sorella era stanca ed ha preferito rimanere a casa con Rodolfo. Il silenzio in questa macchina è asfissiante ed ho paura di scatenare il pandemonio anche solo sporgendomi per accendere la radio.
“ Alla fine a Junior piace Susanna…chissà come la prenderà mio padre!” borbotto pur di non stare in silenzio.
“ Mai peggio di quando ha saputo il nome del soggetto con cui hai perso la verginità e del suo modo atipico di augurarti buone feste ieri sera! Devono aver aggiornato il galateo senza che ne venissimo a conoscenza!” risponde pungente mio marito. La sua gelosia mi fa sentire viva,ma non quando arriva a stare male per cose che non esistono,sebbene ciò che è successo ieri sia grave e sia io stessa seccata da tanta insolenza!
“ Amore,se ne sono accorti anche i bambini che sei arrabbiato con me! Che c’entro io?” replico.
“ Non sono arrabbiato. Ho semplicemente paura: tua zia di cui sei omonima è appena tornata con l’uomo con cui ha perso la verginità mandando all’aria un matrimonio quarantennale (anche se con un mostro)…permettimi di avere qualche timore!” risponde.
“ Zia Cami non ha semplicemente perso la verginità con Daniele: avevano dei progetti,una storia di 7 anni alle spalle. Io quei progetti li ho sempre avuti solo con te! Il mio errore è stato pensare che illibata ed inesperta non ti sarei piaciuta,è stato non aspettare te per avere la mia prima volta!” obietto. Non può paragonare le due cose!
“ Peccato che quel tale si sia fatto tutt’altra idea!” borbotta. Ma io non c’entro nulla in questo!
“ È un suo problema,visto che sono sempre stata più che chiara con lui: ho sempre espresso chiaramente i miei sentimenti per te!” ribadisco.
“ L’importante è che non mi si avvicini o sarò io a fargli la festa!” borbotta. Dubito abbia tanto sale in zucca da non avvicinarsi a loro due!
“ Io un’idea per evitare ogni incontro,ce l’avrei!” mormoro. Mi lancia una breve occhiata.
“ Beh il caro cuginetto e Susanna hanno disertato mezzo matrimonio per una ruota bucata e noi non possiamo emularli?” propongo maliziosa.
“ Peccato che poi siano arrivati,trascinandosi dietro una carovana di scenate,che neanche in un talk show!” borbotta serio.
“ Beh noi potremmo disertare e basta!” replico sfiorando la sua mandibola con la punta del naso.
“ Mendoza,ti ricordo che casa dei tuoi è offlimits sia perché ci sono i bambini,sia perché tuo padre potrebbe castrarmi per una cosa del genere! E anche la macchina,dopo quello che è successo ai tuoi zii,me la eviterei: un’altra Camilla Mendoza sul web potrebbe destare qualche tono poco contenuto in tuo padre!” obietta fra un bacio e l’altro.
“ E chi ha parlato di casa di mio padre?” replicò avendo già in mente dove andare.
 
[Bob]
Sono curioso di sapere cosa stesse scrivendo prima,cosa la rendesse tanto concentrata da non essersi neanche accorta della mia presenza sullo stipite della porta a fissarla innamorato.
“ Amore,che stavi scrivendo prima?” le domando.
“ Ho letto su un blog ed anche su varie riviste che dalla trentasettesima settimana ogni momento è buono!” risponde. La fisso confuso.
“ In che senso? Amore,non è quello che penso io,vero?” replico. Arrossisce tirandomi un buffetto sul braccio.
“ Nel senso che potrebbero rompersi le acque in qualsiasi momento e che quindi sarebbe meglio,dopo la trentaquattresima settimana,preparare la borsa da portare in ospedale!” chiarisce. Ah… Dino è in grado di fare improvvisate?
“ Quindi ti stavi appuntando una lista come quando partiamo per andare in vacanza?” le chiedo. Annuisce.
“ Tu lo sapevi che sarebbe meglio avere una tiralatte e un tiracapezzoli? Neanche sapevo esistessero! Però pare che,nel caso di problemi di attaccamento al seno,siano importanti!” replica. Bene…ci vorrà più di un trolley!
“ Li compreremo. Dino sarà per metà un Mora e credo che il latte sarà il suo primo pensiero!” borbotto.
“ Poi ci vogliono 3 cambi completi di cappellino. Avrà freddo una volta fuori e dovrà evitare di sentire lo sbalzo di temperatura. Potrebbero persino lasciarlo nella mia stanzetta dopo i controlli,sai?” replica.
“ Una specie di giornata di prova tutta per noi 3,così che lui si abitui a noi e noi a lui!” commento con un sorriso carezzandole la pancia. Non vedo l’ora di cullarlo,di coccolarlo!
“ Più che a noi dovrà abituarsi alla famiglia che continua ad allargarsi,a chi vorrà prenderlo in braccio a destra e a manca…” replica.
“ Al massimo tirerà fuori un urlo spacca timpani pari a quelli di mio padre!” ironizzo sortendo una sua risata.
 
[Marcella]
Da quando Camilla ha confessato dolcemente a Daniele di aver pensato per anni di non essere degna di lui e di essere sua moglie,non faccio che pensarci. Butto l’occhio verso di loro,vicini al tavolo del buffet intenti a tubare come sempre e mi chiedo se mio fratello mi rivolgerebbe più la parola se gli confessassi questa cosa. Forse no!
 
Non capivo come fosse venuto in mente ad Ugo di farmi indossare lo stesso abito di Beatrice,con cui i rapporti erano ai limiti della civiltà! Una parte di me era certa l’avesse fatta apposta e non ero per nulla felice di quell’uscita in grado di imbarazzarmi ancora di più!
Ero tornata a Bogotà da soli 3 giorni,e già faticavo a reintegrarmi in quell’ambiente,quindi << copiare >> il look della donna che,nell’ottica di tutti,aveva sposato Armando al posto mio,mi rendeva lo zimbello di quell’evento,della prima sfilata a cui partecipavo dopo 10 anni.
Mi rifugiai in bagno rendendomi conto che non ero stata la sola ad avere quell’idea,una volta varcata la soglia dell’antibagno. Doveva essere idea comune a molti il bagno come luogo di pace e di protezione da ogni sorta di imbarazzo.
Camilla,colei che avevo avuto come cognata per ben 2 volte per circostanze diverse,aveva il viso nascosto fra le mani e sobbalzò quando si accorse del mio arrivo. Eravamo cresciute insieme e sapevo benissimo che stava piangendo.
“ Stai bene?” le chiesi. Annuì.
“ Un po’ di raffreddore! A Zurigo le temperature sono rigide e avere due figli che frequentano la scuola non aiuta a preservarsi dalle malattie!” balbettò cercando di ricomporsi. Lo diceva anche Daniele che da quando Giulio aveva cominciato l’asilo era sempre raffreddato!
“ Guarda che anche se tuo fratello me l’ha fatta sotto il naso per mesi,non sono stupida. Si vede che stai piangendo! Dovresti fare qualcosa prima di tornare di là!” replicai acida.
“ Mi dispiace per quello che Armando ti ha fatto. Io l’ho scoperto assieme alla storia della Terramoda da Bea e il vostro mancato matrimonio ha scioccato pure Roberta! Ho dovuto spiegarle come mai lo zio dal giorno alla notte non si sposava più e ti assicuro che Roberta non è una che si accontenta di risposte preconfezionate e che non lo faceva neanche a 3 anni!” rispose. Annuii. Doveva essere una tosta!
“ Marce,hai sempre preso male la mia obiezione alla tua storia con Armando,ma era per questo: voi Valencia meritate di meglio!” asserì.
“ Ora parli di me e Armando o di te e Daniele?” le chiesi pungente.
“ Di entrambi,sebbene tuo fratello alla fine si sia accontentato della prima che passava. Io e Armando siamo lo stesso letame!” rispose. Ad oggi mi pento di non aver riferito quella conversazione a Daniele,che avrebbe potuto rimediare prima ed evitare a Camilla anni di dolore.
“ Perché stavi piangendo?” le chiesi. Prese una salvietta di carta dal distributore per pulirsi il viso.
“ Mi mancano i miei bambini. Quando sarai mamma,capirai. E sono sicura che sarai una madre bravissima!” rispose. Ora so che probabilmente le aveva fatto effetto vedere Daniele con Patrizia,la donna che era divenuta sua moglie. Avrei dovuto dirgli tutto!
“ Bea dice che sono strepitosi!” replicai.
“ Lo sono,ma essendo la madre sono di parte. Dice che anche i tuoi nipoti sono splendidi!” ribatté.
“ Non ho ancora avuto modo di conoscerli,ad essere onesta!” le spiegai. Annuì. Fummo interrotte dall’arrivo di Michel,il mio recente collega. Era il bagno delle donne,quindi che diavolo ci faceva lì?
“ Mi sono persa qualcosa e sei stato a Casablanca nel frattempo?” gli chiesi strappandogli un sorriso.
“ Ci siamo fatte un’overdose di simpatia stasera! Ho incontrato per caso tua cognata e mi ha chiesto di verificare se fosse qui la sua borsetta!” rispose. Scossi il capo.
“ Lei è Camilla,la sorella di Armando!” gli spiegai.
“ Lei dev’essere Michel Doinel,quello che ha rischiato di prenderle da mio fratello e che gli ha fatto quasi venire l’ulcera! Lieta di conoscerla e che abbia conservato l’udito intatto: non è da tutti dopo aver avuto a che fare con Armando,se lo lasci dire da una che lo conosce da sempre!” borbottò Camilla. La porta dell’antibagno si aprì di nuovo facendo entrare Margherita che ci squadrò stupita e piuttosto sbigottita.
“ Tesoro,stai bene? Hai pianto?” domandò alla figlia.
“ Mi è finito il mascara nell’occhio! E poi nella classe di Junior la metà dei bambini è raffreddata!” mentì. 
“ Vuoi che contattiamo l’oculista per domattina?” le chiese sua madre.
“ Non mi sembra il caso,mamma! Ho risolto con un po’ d’acqua,tranquilla! Andiamo da papà! Marcella,mi ha fatto piacere parlare con te! Dottor Doinel,buona serata!” rispose Camilla prima di rivolgersi a noi per poi uscire dal bagno.
“ Lei e Armando non si somigliano per nulla! Sembrava avesse pianto,no?” commentò Michel. Annuii.
 
Avrei dovuto dirglielo. Anch’io,come quella svampita di Bea,gli ho nascosto una cosa rilevante che avrebbe potuto risolvere la sua vita e farci conoscere prima Roberta! Si arrabbierà? Molto probabile!
“ Buonasera!” una voce femminile mi fa sobbalzare e mi volto di scatto trovandomi dinnanzi Santiago,Rebecca e la loro figlia.
“ Buonasera!” replico. Mai mi sarei aspettata di vederli presenziare insieme alla serata!
“ Buon Natale! Stai benissimo,Marcella!” si complimenta Santiago. Lo ringrazio con un sorriso.
“ Buon Natale anche a voi! Come va il lavoro in Ecomoda? So che sembra un circo,ma ti abituerai!” replico per poi rivolgermi a Natalia.
“ Buon Natale! Ci sono tanti bei ragazzi!” risponde destando l’imbarazzo generale. Immagino che non fossero questi gli stimoli che suo padre si era proposto di darle!
“ Vorrei ti concentrassi su altro,ad essere onesto!” borbotta Santiago. Questa ragazzina somiglia a Susanna pre miracolo!
“ E tu sei ancora vedova,Marcella?” mi domanda Rebecca,che non ha mai brillato per intelligenza. Il marito le lancia un’occhiataccia.
“ Se avessi potuto resuscitare mio marito,l’avrei fatto 5 anni fa!” rispondo sarcastica. Le domande idiote mi hanno sempre infastidito,anche se Daniele direbbe che tutto ciò è strano,data la mia amicizia di lunga data con Patrizia,la quale non ha mai brillato per intelligenza!
“ Marcella non ha un nuovo compagno,Rebecca! Non tutte si consolano in fretta,per fortuna!” borbotta a denti stretti il marito. La sua cara consorte non ha aspettato né che divorziassero né che passasse a miglior vita prima di aprire le gambe ad un altro!
“ Mamma!” esclama mia figlia abbracciandomi forte. La mia piccolina! La segue a ruota suo marito,che mi saluta con un bacio sulla guancia.
“ Come stai,amore mio?” le domando baciandole la fronte.
“ Un po’ stanca!” risponde. Avrebbe potuto anche evitare di presenziare! Questi eventi sono tutti uguali!
“ Come va la gravidanza?” le domanda Santiago.
“ Bene,grazie! Loro stanno benone: si sentono protette qui dentro!” risponde mia figlia. Le accarezzo la pancia.
“ Lo saranno anche una volta fuori perché il loro super papà non permetterà a nessuno di torcer loro neanche un capello!” assicura Hermes. Alzo gli occhi al cielo divertita.
“ Buonasera! Come stanno due delle donne più importanti della mia vita?” esordisce mio figlio baciando la guancia mia e di mia figlia.
“ Perché? Quante ne avresti?” gli domanda fintamente gelosa Giulia.
“ Per ora 3: tu e loro due. Ma quando nasceranno le principessine dello zio,allora la lista sarà destinata ad aumentare!” risponde Jean prima di baciare la pancia della sorella coperta dal vestito. Michel era così fiero di loro e lo sarebbe ancora di più oggi.
“ Scusate,vado a ritoccarmi il trucco!” mi giustifico prima di dirigermi alla toilette.
Quello che si verifica nell’antibagno è praticamente un déjà-vu,solo che stavolta Camilla non sta piangendo,ma si sta semplicemente ritoccando il rossetto,che non mi è complesso sapere chi le abbia sbavato.
“ Tutto bene,Marcella?” mi chiede. Annuisco.
“ Dobbiamo cambiare qualcosa sul tableau di Giulio e Barbara: non sapevo che i Parra avessero litigato con i Bezerra. Abbiamo fatto bene a presenziare a questa festa: il banchetto di Giulio e Barbara dovrà essere perfetto!” afferma. Per quello dovrebbe imbavagliare Patrizia e Guido o dar loro del lassativo perché se ne stiano a casa! Mi trattengo a stento dal darle l’idea perché lei e Daniele avrebbero tutti i motivi per farlo!
“ Sono stata vigliacca! Per non dare false speranze a mio fratello o perché non spaccasse le sue nozze per fantasie mie,non gli ho detto del nostro incontro nell’antibagno 26 anni fa. Voglio dirglielo!” asserisco determinata. Mi guarda sbalordita.
“ Marcella,ti prego! Non dirlo neanche per gioco! Tu non sai che notti abbiamo trascorso a Zurigo!” risponde.
“ E neanche voglio saperlo!” replico. Che cavolo! È mio fratello!
“ MARCELLA! Nel senso che spesso tuo fratello faceva dei brutti sogni. C’ho messo tanto ad evitare che se la prendesse con Bea per non avergli detto nulla,per favore! La nostra famiglia già è perennemente sull’orlo di un precipizio,non occorrono anche gli eventi passati!” ribatte.
“ Sì,però…” mi interrompe.
“ Però nulla. Daniele sa ciò che c’è da sapere: sa benissimo che per me non è stato uno spasso vederlo accompagnato alla sfilata di 26 anni fa. Sarebbe solo un’aggiunta sapere che mi hai beccata in bagno a piangere! Io non ti ho detto i motivi,lui penserebbe che glieli hai nascosti e si creerebbe un disguido inutile! È cosi felice da quando ieri Aisha l’ha chiamato << papà >>!” ribadisce. La fisso sbalordita.
“ Ma ieri a cena c’ero anch’io!” nego.
“ Ieri mattina. È stato un caso su un milione,ma speriamo che il miracolo si ripeta! Per favore,non dirgli niente!” risponde.
“ Cos’è che non dovrebbe dirmi?” la voce di mio fratello ci fa sobbalzare. Camilla tergiversa mordendosi l’interno delle labbra. Ma quel manichino a forma di donna sulla porta dell’antibagno non lo vede nessuno?
“ Anche se Cami non vuole,te lo dico lo stesso: alla sfilata di 26 anni fa l’ho beccata nel bagno a piangere. E si è paragonata al letame! Hai tutto il diritto di avercela con me,ma non potevo immaginare fossi tu il motivo delle sue lacrime!” affermo risoluta. Lui stringe a sé Camilla.
“ Non importa. Cioè…importa perché mi strazia saperla in lacrime,ma non importa perché oggi ci sono io ad evitare che la cosa si ripeta. Ora è consapevole di essere il più prezioso dei diamanti! Ero venuto a dirvi che è arrivato l’uomo Durex assieme al padre e sono arrivati anche i gemelli di Silvia. Vorrei presentarveli!” ci comunica Daniele. Esplodo in una fragorosa risata per quel nomignolo mentre Cami scuote il capo divertita poggiando il capo sulla sua spalla.
“ Non c’è niente da ridere: sia chiaro che non permetterò a Bea di fare regali strani al nostro bambino!” afferma Daniele. Ci mancherebbe!
 
[Junior]
Non ho mai partecipato alla festa di questo tipo e invece Susanna conosce tutti. La guardano tutti (uomini soprattutto) e mi sono scoperto un tipo geloso. Chi l’avrebbe mai detto che proprio io,il guru dell’indipendenza e della libertà,potessi diventare geloso di una donna?
“ Lei è Berenice Parra,la moglie di Mariano,un amico di mio padre che ha un’azienda vinicola. Lei e la moglie di Bezerra,Soledad,sono quasi arrivate alle mani perché il figlio di Parra,Fabio,ha tradito la figlia di Bezerra,Lucrecia,a pochi mesi dalle nozze con una pro…con una professionista!” mi racconta tenendo la mano nell’incavo del mio braccio. Non è difficile indovinare in cosa fosse professionista questa tizia!
“ E tu come lo sai? Sono troppo vecchie per essere amiche tue! Quando sono andate in menopausa,forse non eri ancora nata!” ribatto.
“ Soledad Bezerra andava a pilates con mia madre!” mi spiega.
“ Poi ha smesso per lucidare le corna della figlia?” le chiedo ironico beccandomi una gomitata.
“ No,è mia madre quella che ha smesso perché mio padre oltre a chiudere la loro relazione ha chiuso pure i cordoni e non può più permettersi il corso di pilates!” risponde strappandomi una genuina risata. Mi fa morire questa ragazza! 
“ Mentre Bezerra è il figlio del direttore della banca,vero?” replico. Annuisce.
“ Ma lui ha fatto fortuna in un altro settore…redditizio,ma meno gioioso!” mi spiega. La fisso confuso.
“ Si occupa di un certo tipo di viaggi…” borbotta.
“ Ah…bello! Potremmo rivolgerci ai suoi figli per un regalo a mamma e papà,no?” propongo. Mi guarda sbigottita.
“ Ma neanche per idea! Dodo,l’agenzia si chiama << Aldilà >> e comprenderai tu stesso che da quei viaggi non si torna e che dubito i nostri genitori prenderebbero bene tale iniziativa!” mugugna trattenendo una risata.
“ Onoranze funebri?” le domando confuso. Annuisce per poi scoppiare a ridere. Ma che cazzo!
“ La tua risata non è cambiata,Toro Seduto! In compenso però,ti sono venute su due belle gambe!” esclama una voce alle nostre spalle facendoci sobbalzare. Toro Seduto?
Ci voltiamo in contemporanea trovandoci dinnanzi due tizi identici con gli occhi verdi e la pelle olivastra del marito dell’amica logorroica di papà e mamma,la tizia che aiuterà Aisha e Carlos ad arredare casa. I due si differenziano solo per il colore del completo e della camicia: il tizio a destra ha un completo blu con una camicia bianca; il suo clone ha un completo che parrebbe di lino color avorio e una camicia rosa.
“ Viso Pallido? Anche a te è cresciuta la barba e non hai più i brufoli,mi pare!” gli risponde Susanna per le rime prima di abbracciare il tipo vestito di blu. Incenerisco con lo sguardo le mani di lui poggiate un po’ troppo in basso sulla schiena di Nana.
“ Dodo,loro solo Bill ed Emilio Cortés Palacios,che sono sopravvissuti ai miei giochi strani da bambina. Cloni,lui è Armando,il figlio di Cami e mio collega. Anche lui è una mia vittima,un sopravvissuto a me e anche se all’inizio mi odiava,ora non vuole strangolarmi!” ci presenta. Stringo la mano ai due,mettendoci più vigore nella stretta al polpo.
“ Toro Seduto,guarda che ora come ora sarei ben felice di giocare di nuovo con te!” risponde quel coglione lascivo. Stringo i pugni inviperito.
“ Vedo che vi state conoscendo,bravi! Guillermo,Emilio,loro sono mia sorella Marcella e l’amore della mia vita,colei che fra 108 giorni sarà mia moglie,Camilla. Amore,Marce,loro sono i gemelli di Silvia e Tide,coloro che dovrò risarcire per eventuali turbe causate dai giochi strani di Susanna da bambina!” esordisce papà. Ci sono cordiali strette di mano.
“ Junior,si accende ancora quella spia alla macchina?” mi domanda mio padre. Annuisco.
“ Non capisco però! Ti giuro che l’olio l’ho controllato,papà. Magari quando l’ho portata all’autolavaggio hanno fatto entrare dell’acqua da qualche parte e sono andati in corto dei meccanismi!” gli spiego.
“ Probabile. Domani la portiamo dall’elettrauto,ok? Tu però l’olio continua a misurarlo per sicure…” si blocca quando nota qualcosa alle mie spalle. Mi volto curioso. Ma che cazzo ci fanno qui? Bisogna pagare qualcuno perché si dissolvano?
 
[Camilla Senior]
“ Ma che ci fa questo qui? Ma lei non aveva trovato un pollo da spennare e da cui farsi mantenere?” borbotto. Non voglio rovinino tutto!
“ Saranno a corto di personale e quindi sarà venuto a dare una mano ai camerieri,amore! Speriamo solo che stavolta non attenti al guardaroba di nessuno! Io,per sicurezza,lo eviterò…questo è uno dei miei completi preferiti!” ironizza mio marito strappandomi un sorriso. Nascondo il viso nell’incavo del suo collo carezzando la sua mandibola con la punta del naso. Un << AMORE MIO >> mi spinge a tapparmi le orecchie.
“ Ho temuto ci fosse un incendio!” borbotta la nostra primogenita avvicinandosi in compagnia di nostro genero e Clizia. No,non c’è nessun incendio in corso: è solo Bea che si è ricongiunta al suo orsetto lavatore! La fissiamo tutti increduli zampettare verso di lui. Che roba!
“ È la Valencia che conosco da più tempo,ma è inutile: io non mi abituerò mai al suo squittire! Mai e poi mai. Ma perché urla cosi?!” brontola Roberta massaggiandosi l’elice dell’orecchio contemporaneamente a suo padre. M’incanto a fissare le loro similitudini immaginando un cuccioletto tutto nostro fare lo stesso.  
“ E lo dici a me che la sopporto da quando è nata? Evviva la sobrietà!” borbotta Daniele quando li vede sbaciucchiarsi. Il figlio del nostro futuro cognato rivolge un sorriso a Clizia. Daniele e Joseph si irrigidiscono.
“ Dan,amore,le ha solo sorriso! Non partire in quarta!” lo ammonisco sottovoce.
“ Guillermo,Emilio,loro sono nostra figlia Roberta,suo marito Joseph e la nostra nipotina Clizia. Loro sono i figli di Silvia e Tide,la coppia di amici che avete intravisto a cena qualche settimana fa!” li presenta Daniele.
“ La sorella di Toro Seduto,quindi! E il promesso sposo dov’è? Volevo fargli gli auguri!” domanda quello dei due vestito più sobrio.
“ Non da don Abbondio sicuramente!” borbotta Junior.
“ Dodo,smettila! Quei due,Renzo e Lucia,si sposano dopo mille sventure e Giulietto e Barbara ne hanno già passate tante! Ci manca solo un prete restio e pauroso!” lo ammonisce Susanna.
“ Smettila tu piuttosto di chiamarlo Giulietto come fosse un bambolotto!” la canzona Junior.
“ Eccoli qua! Quanti giorni mancano alle nozze?” trilla Silvia accompagnata da suo marito.
“ 108. Fra 108 giorni questo fiore meraviglioso ed io saremo in luna di miele!” esclama mio marito cingendomi da dietro. Sarò banale,noiosa, ripetitiva e melensa,ma le sue braccia sono l’unico posto al mondo che associo alla parola << casa >>.
“ A parte le partecipazioni,che sono strepitose,avete scelto già qualcosa?” ci domanda Silvia. Al gruppetto si aggregano anche quei due mostri.
“ Siamo indecisi sul menù e sulla torta,ma per il resto abbiamo scelto già. Sono contenta che ti siano piaciuti gli inviti perché li abbiamo curati insieme in ogni più piccolo dettaglio: dalla filigrana all’inclinazione delle lettere,dal testo al colore della ceralacca,anche se il timbro con le iniziali lo abbiamo copiato ai nostri figli!” le rispondo beandomi della stretta del mio amore. Sì,lo sto facendo di proposito ad evidenziare che Dan è partecipe ed entusiasta per queste nozze in presenza della stronza a cui vorrei solo torcere il collo. Lo sto facendo di proposito per farle scontare il dolore che mi ha causato leggere il nome di mio marito accanto a quello di quella sgualdrina sulla loro partecipazione di nozze.
“ Ma,amore,non è vero che siamo indecisi: vorrei che l’ultima parola fosse la tua! Abbiamo gusti simili anche in fatto di cibo,quindi per me andrà bene qualsiasi cosa sceglierai! Non mi offendo se almeno di questa cosa te ne occupi da sola!” obietta Daniele. Mi volto verso di lui.
“ Mi sposo con il mio ologramma? Non mi pare! Non sei un vibratore,né un bancomat o un qualsiasi oggetto inanimato; sei un uomo con delle idee strabilianti e dei gusti impeccabili,il mio uomo,quindi decideremo insieme. Al massimo ci daranno una mano i ragazzi! Io non scelgo un bel niente senza di te!” m’impongo. I suoi occhi si inumidiscono prima che nasconda il viso nell’incavo del mio collo.  
“ Amore,mi sei diventato emotivo? Quando nascerà nostro figlio,dovrò affittare le pinne e la maschera da sub?” lo punzecchio sottovoce. In realtà non vedo l’ora di vederlo con in braccio un bambino mio e suo.
“ Ti amo così tanto,scricciolo!” mi sussurra. Hanno cercato in molti modi di distruggere il nostro amore,ma è più forte di tutto,per fortuna!
“ E per il vestito?” domanda il gemello vestito chiaro schiarendosi la voce. Dan mi accarezza le guance rivolgendomi un sorriso innamorato.
“ Emilio,lo sai che non può dirlo! Daniele non deve intuire!” lo rimprovera sua madre. In effetti!
“ Ma neanche un indizio piccino?” mi sussurra Daniele con le sopracciglia a tetto spiovente.
“ No. Lo sai che quando fai così puoi chiedermi tutto,ma i matrimoni finora sono stati complicati e non ci tengo a vedere rovinato pure il nostro,amore! Porta male!” rispondo perentoria. Sono solo 108 giorni!
“ La mamma ha ragione: per favore,papà,cerca di pazientare! Qua già ogni volta è un circo! È anche vero che almeno la meta del viaggio di nozze potrebbe dirtela: anche solo per farti avere un’idea di cosa mettere in valigia!” interviene Junior.
“ Se è per questo potrebbe spiegarmi anche cos’ha in mente per San Valentino,ma immagino che dovrò soprassedere pure su questo! Noi però facciamo squadra e se scopri qualcosa,me lo dici,vero?” replica Daniele.
“ Neanche per sogno o vi bastono! Amore mio,tu hai rivoluzionato la tua vita per me (e non parlo di ora,ma del fatto che mi sopporti da quando sono nata) ed io voglio viziarti; che faccio di male?” obietto ottenendo un bacio.
“ Dovremmo ripetere la rimpatriata di qualche settimana fa!” propone Silvia.
“ Magari senza ceffoni,che il povero Santiago ha solo 2 guance!” sghignazza mio marito rivolgendosi a Marcella. Roberta ridacchia divertita.
“ Santi,a proposito,mi dispiace davvero!” bofonchia Marcella.
“ Fa niente. Sono sicuro che non mi beccherò altri ceffoni ad un’ipotetica rimpatriata futura!” minimizza lui. Se lo dice lui! Spero non voglia portare con sé anche quella sgallettata della moglie,perché in casa mia quella donna non metterà più piede!
 
[Patrizia]
Avrei una voglia di prendere a ceffoni entrambi,ma l’immagine di una mega villa a Miami attenua la mia voglia di prendere per i capelli quella puttana e castrare Daniele Valencia!
“ Susy,sei ancora arrabbiata con me? Possibile che non mi saluti neanche?” domando a mia figlia.
“ POSSIBILE CHE TU NON TI RENDA CONTO DEI MOTIVI? Non solo ti sei fatta fare la manutenzione completa da questo sulla poltrona di papà,ma te lo tieni pure in casa dopo tutto quello che ha combinato a Camilla e poi sarei io quella strana?” si altera.
“ Perché? Cosa ha fatto a Camilla?” domanda una tizia dai capelli color lavanda.
“ Allora è una tara di famiglia non farsi gli affari propri!” borbotta il figlio maleducato di Guido.
“ Junior,che modi sono?!” lo ammoniscono Daniele e la sua puttana.
“ Marce,dovremmo chiederti un favore!” si rivolge alla mia migliore amica quella troia.
“ Purché non sia ospitare il vostro cane iperattivo!” contratta Marce.
“ Jean c’ha detto che hai una rosa disidratata e vorremmo sapere in quale negozio l’hai acquistata. Ci servirebbe per le nostre nozze!” le spiega Daniele. Alzo gli occhi al cielo trattenendomi dal raccontare a tutti quanto facciano schifo lui e quella.
“ Avevo capito che per le bomboniere aveste in mente altro! Comunque non so dove sia stata comprata. È un regalo!” replica Marcella.
“ Hai un corteggiatore e non me lo dici? Chi è? Nel senso…ti piace?” le domanda Daniele interessato.
“ Non è un corteggiatore. La mia vicina di casa me l’ha regalata. Le ho consigliato come vestirsi per l’anniversario di matrimonio ed ha voluto sdebitarsi! Non c’è romanticismo in ogni dove,fratello!” gli risponde Marcella.
“ Valencia,non tormentare tua sorella pur di sfuggirmi! Non vuoi farmi felice?” miagola quella troia. Quel coglione la fissa come un baccalà.
“ Ok,sceglieremo insieme il menù,scricciolo! E,nel caso remoto non trovassimo un accordo,coinvolgeremo anche i nostri figli!” acconsente venendo travolto in un abbraccio melenso. 
“ A proposito,ma all’appello ne mancano 2!” il padre dei miei figli fuoriesce dal mondo di melassa suo e di quella sgualdrina.
“ Effettivamente avevano detto che sarebbero venuti,anche se Barbara non era proprio in formissima oggi!” conviene quella. Lui la stringe a sé carezzandole i fianchi verso la zona del ventre.
“ Non sarà già incinta quella troia?!” borbotto a Guido.
“ Troia sarai tu! E anche se fosse,non sarebbero affaracci tuoi!” la difende Daniele.
“ Amore mio,facciamo un po’ di pubbliche relazioni e poi ce ne andiamo,ok? Lo sai che le feste di Natale le odio!” si rivolge a quella.
“ Amore,come se non mi conoscessi: con me sfondi una porta aperta! Da ieri stiamo andando in giro come delle trottole e se non fosse stato per evitare di essere additata una volta in più come << l’asociale dei Mendoza >>,col cavolo che sarei venuta qui a ripetere << Buon Natale >> come un elfo da centro commerciale!” risponde quella troia. Lui scoppia a ridere prima che il cellulare di quella squilli.
“ Lupus in fabula! Metto Giulio in vivavoce!” esclama quella.
“ Cami,tutto bene? È successo qualcosa a papà? Perché non mi risponde?” esordisce Giulietto. Nonostante tutto quello che è successo da quando quell’altra sgualdrina in erba ha messo piede a Bogotà,continua ad essere legato al padre!
 
Stavo riponendo nell’armadio i miei acquisti aiutata da Anita quando un tonfo mi fece cadere sul letto la borsa verde di Bulgari appena comprata. Daniele entrò in camera da letto tenendo per mano Giulietto. Passò ad Anita il sacchetto che teneva nell’altra mano.
“ Che ci fate già qui? Com’è andata la scuola?” chiesi per poi rivolgermi a mio figlio,che mi lanciò un’occhiataccia.
“ Per favore,li infili in lavatrice con l’igienizzante!” ordinò Daniele alla cameriera a denti stretti. Lei annuì per poi lasciarci soli.
“ Papino,mi dispiace. Hai fatto una figuraccia per colpa mia che sono uno stupido!” borbottò mortificato. Daniele lo abbracciò forte.
“ Non devi dirlo neanche per gioco! Tu sei intelligentissimo come papà. E al lavoro sei piaciuto a tutti i miei colleghi. Può succedere di non riuscire a trattenere la pipì quando si sta per tanto tempo fuori casa…anche più del dovuto! E poi zio Michel e Charlotte ti hanno accompagnato da papà e tu e Charlotte avete fatto anche merenda insieme! La crepes ti è piaciuta,no?” lo rassicurò mio marito.
“ Tantissimo! Anche Charlotte era contenta,pure se lei è stata più brava di me a non fare pipì!” rispose lui. Daniele gli regalò un sorriso.
“ Si vede che è andata in bagno dopo di te,quindi aveva meno pipì da trattenere,ometto. Non è successo niente! Devi solo eliminare la paura che papà possa abbandonarti! Adesso sbrighiamoci o ci perdiamo << Cars 2 >>!” lo rassicurò mio marito. Giulietto annuì contento.
“ Mi spiegate che succede?” intervenni.
 “ TI SEI DIMENTICATA DI ME. SEI CATTIVA E MOLTO STUPIDA!” sbottò prima di correre via.
“ Quante belle cose! IMMAGINO CHE TUTTE QUESTE CARABATTOLE DI MERDA NON RISCHI MAI DI DIMENTICARLE NEI NEGOZI,COME INVECE HAI FATTO OGGI CON MIO FIGLIO!” mi gridò addosso.
“ Daniele,c’è Susy che dorme!” cercai di calmarlo.
“ Ma che madre premurosa! LA TUA UNICA PREMURA DA SVOLGERE OGGI ERA ANDARE A PRENDERE GIULIO ALL’ASILO,PORCA TROIA! SE MICHEL NON AVESSE INTERCEDUTO CON LA MAESTRA,AVREMMO RISCHIATO UNA DENUNCIA PER ABBANDONO DI MINORE! ASCOLTAMI BENE,MALEDETTA PUTTANA: IO NON MI FACCIO TOGLIERE I MIEI FIGLI PER COLPA TUA,CHIARO? L’ACIDO DELLA TINTA TI HA DATO ALLA TESTA?” ribatté.
“ Ma credevo toccasse a te…” mi scusai.
“ QUANDO PERÒ CREDI CHE LA CARTA DI CREDITO SIA IN ROSSO TI PREMURI DI DOMANDARMELO!  INVECE NON TI PASSA PER QUELLA CAZZO DI TESTA VUOTA CHE TI RITROVI DI DOMANDARMI CHI SI OCCUPI DI ANDARE A PRENDERE GIULIO ALL’ASILO? POSSIBILE CHE PER TE SIANO PIÙ IMPORTANTI I DANNATI SOLDI CHE GIULIO E SUSANNA?” sbraitò. Chiamò a gran voce sia la nostra domestica che la babysitter,pur conscio di quanto mi infastidisse rendere edotta la servitù dei nostri problemi.
“ Oggi a chi toccava prelevare Giulio dall’asilo?” domandò a quelle donne.
“ Io credevo toccasse alla signora,ma quando poi è tornata solo con le buste dei negozi,io e Consuelo abbiamo pensato aveste cambiato i programmi in corso d’opera,dottore!” rispose Anita. Lui mi fissò con le braccia conserte.
“ Anita,vada da Susanna. E lei,Consuelo,si occupi di Giulio! Semmai dovesse chiedere di me,gli dica che arrivo subito e che intanto dovrebbe cominciare a raccattare i suoi dinosauri per il bagnetto! Inoltre dopo prepari i bambini che li porto al cinema e poi andiamo a cena da mia sorella!” intimò a quelle due prima di farle andare via.
“ Non sapevo che Marce ci avesse invitati a cena!” commentai.
“ No,io,Giulio e Susanna andiamo a cena da Marcella. Tu te ne stai qui a riflettere sulla tua inutilità e sulla tua incapacità!” rispose tombale.
“ Daniele,è che negli ultimi mesi sei sempre andato tu ed io…” m’interruppe.
“ SONO SEMPRE ANDATO IO PERCHÉ PER ANDARE IN GIRO A FARE LA TROIA,LI HAI ABBANDONATI E GIULIO HA PAURA DI TE,LO CAPISCI O VUOI UN DISEGNINO DI MERDA? L’HAI TRAUMATIZZATO! PORCA TROIA,HAI SOLO QUESTO DA FARE IN TUTTA LA GIORNATA E L’ALTRO GIORNO HAI FATTO MANGIARE IL ROSSETTO A SUSANNA,OGGI TI DIMENTICHI GIULIO… VUOI METTERGLI IN MANO UNA COPIA DELLE CHIAVI DI CASA PERCHÉ RIENTRI DA SOLO? HA SOLO 4 ANNI,PORCA MISERIA! AVREBBE POTUTO PRENDERLO UN PEDOFILO,TI RENDI CONTO DI COSA VOGLIA DIRE LASCIARLO SOLO?” sbraitò.
“ Daniele,non succederà più,te lo giuro!” mi scusai.
“ Questo è poco,ma sicuro. Da domani sarà Consuelo ad occuparsi dei bambini e se servirà le affiancherò qualcun altro,ma tu non metterai di nuovo a repentaglio la salute dei miei figli!” rispose.
“ SONO ANCHE FIGLI MIEI! E  POI ANCHE TU 4 GIORNI FA TI SEI SCORDATO IL NOSTRO ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO! NON MI PARE DI AVERNE FATTO UN DRAMMA!” mi ribellai.
“ CHE CAZZO VUOI CHE ME NE FREGHI DI UN ANNIVERSARIO DI MERDA? MIO FIGLIO HA ASPETTATO FUORI SCUOLA COL RISCHIO CHE UNA MACCHINA LO INVESTISSE O CHE VENISSERO ALLERTATI I SERVIZI SOCIALI,PORCA TROIA! Perché questa scenetta isterica hai rischiato di doverla rifilare ai servizi sociali,sai? Chissà che bella opinione avrebbero avuto di te vedendoti mezza nuda,sapendo che meno di 6 mesi fa scopavi con un altro,il quale ha rischiato anche di ingravidarti (non riuscendo ad immaginare che madre degenere tu sia,pur conscio del fatto che tu abbia abbandonato i miei figli per andare a scopare con lui) e che ora aspetta un figlio da colei che ha avuto lo stomaco di sposarlo,e che,dulcis in fundo,Giulio ha paura di te! Sei un’incapace!” rispose serafico.
“ Al contrario della cara Camilla,che aiuta il figlio con la matematica,la figlia con i dilemmi sessuali…” m’irritai.
“ L’hai detto tu. Patrizia,ascolta un consiglio intelligente: nominare continuamente Camilla,non fa che farmi pensare ancora di più a lei,a quanto sia perfetta e mi viene naturale fare dei paragoni,comparazione grazie alla quale diventi più minuscola di un acaro!” mi offese per poi lasciarmi sola chiudendo la porta alle sue spalle.
 
“ Tesoro,ma certo che sta bene! È qui! Onestamente non ha suonato il suo cellulare!” gli risponde quell’oca. Daniele estrae lo smartphone dalla tasca e si porta una mano alla fronte.
“ Era in modalità aereo. È che io e Cami siamo andati in soffitta per cercare di dare una collocazione ordinata ai vostri regali di nozze,ma si era fulminata la luce ed ho usato la torcia del telefono. Solo che dopo devo aver cliccato entrambe le icone! Mi dispiace se ti sei spaventato!” interviene spiegando la situazione.
“ Mica mi sono spaventato perché mio padre,a cui le fanno girare di continuo,non mi risponde al cellulare facendomi pensare al peggio?! Io e Babi non veniamo alla festa. Scusateci con la famiglia Sinisterra,ma 2 giorni fa sono arrivati i regali di nozze della famiglia di Joseph,che non abbiamo ancora scartato,abbiamo gli scatoloni in mezzo e non voglio rischiare di inciampare mentre mi alzo per bere di notte!” replica Giulio.
“ Appunto! E se Barbara di notte ha sete,vai tu,per cortesia! Ci manca solo che si faccia male! Non che se dovessi farti male tu,mi importerebbe di meno,ma lo sai che è meglio tenerla al sicuro!” risponde Daniele. Quella scuote il capo divertita.
“ Lo faccio già,papà. Ma tu cerca di fare lo stesso con Camilla! Niente più scampagnate in soffitta,per cortesia! Noi ora andiamo che dobbiamo anche preparare qualcosa per cena! Ci vediamo domani pomeriggio per quella cosa e domani sera per cena!” replica mio figlio.
“ A domani!” lo salutano entrambi prima di riagganciare.
“ Devo ammettere che mi fa piacere l’iniziativa di Giulio!” esclama quell’oca.
“ Tanto la sua proposta non prevedeva un no come risposta,amore mio. Faceva così pure da bambino…un po’ martellante!” risponde lui.
“ Mi ricorda qualcuno: Giulio,Roberta,Aisha e Susanna hanno tutti ereditato la tua testardaggine e il tuo modo di fare da martello pneumatico! Seriamente: accompagnando tu Babi all’altare ed io Giulio è come se entrambi facessimo le prove generali in vista delle prossime nozze,che saranno le nostre!” replica quella lì. Lui la bacia.
“  CHE COSA? TI RICORDO CHE GIULIETTO È MIO FIGLIO!” sbotto inferocita.
“ Ti ricordo che << Giulietto >> di anni non ne ha più 4,come quando lo dimenticasti all’asilo,ma è vicino alla trentina! Inoltre ti rammento che << Giulietto >> ha una perfetta capacità di discernimento e che,se dipendesse da lui,probabilmente ti rinchiuderebbe da qualche parte per evitare che gli intossichi il matrimonio. In aggiunta a tutto ciò, sempre << Giulietto >> ha chiesto a colei che evidentemente considera più capace di fargli da madre di scortarlo all’altare: a Camilla piace tutto tranne che essere al centro della scena. Vuoi un consiglio intelligente, visto che non sei mai riuscita a raccattare un cervello neanche in saldo? Quel giorno non presentarti proprio a quelle nozze!” risponde Daniele con tono derisorio. 
“ A cosa alludeva Giulio?” gli domanda quella sgualdrina invadente.
“ Amore,qui c’è troppa gente per parlarne. È una cosa particolare!” le risponde Daniele. Quella inarca un sopracciglio.
“ Niente di scandaloso e a me e a Giulio farebbe piacere se venissi anche tu. Barbara lo sa già,l’ha pure aiutata questa cosa,e credo sia tempo che andiamo anche noi… Andiamo un attimo in giardino prima di cominciare le pubbliche relazioni,amore?” chiede lui a quella,che annuisce.
“ Ci vediamo dopo!” salutano mia figlia,la loro bastarda e il figlio di quella. Si avvicinano alla cerchia le figlie di Nicola Mora.
“ Tu sei qui! Dobbiamo parlare!” esordisce la minore nei riguardi di Susanna dopo un laconico << Buonasera! >>. Da quando sono amiche?
“ Ti conviene andare,prima che scovi qualche altro test di gravidanza facendo lo strillone e rovinando la festa,visto che è famosa più per questo che per i suoi abiti! Se riesco,ti prendo qualcosa al buffet! E prendo qualcosa pure a mamma e papà,prima che l’amore me li faccia deperire!” borbotta il figlio maleducato della sgualdrina. Mia figlia annuisce allontanandosi con quelle due.
 
[Nicola]
Io e mia moglie ci scambiamo uno sguardo perplesso quando vediamo le nostre figlie allontanarsi con Miss San Marino da un gruppo di persone. Ci avviciniamo per chiedere a qualcuno che sta succedendo.
“ Buonasera! Junior,sai per caso dove stavano andando Bianca e Pilar?” domando con nonchalance.
“ No,ma Susanna ha già fatto scorta di sangue per oggi,quindi non proverà ad ucciderle! Puoi evitare di essere così allarmato,come se si fossero allontanate col demonio?” si risente. Giusto di Armando doveva prendere! Certo meglio di suo zio che di quello stupratore del padre!
“ Avete visto mia moglie?” domanda Bob avvicinandosi a quel gruppo.
“ Lei,Bianca e Susanna dovevano parlare di qualcosa riguardante le borse!” risponde Junior.
“ Ah… I tuoi genitori? Volevo chiedere a Daniele se il negozio dove ha comprato il baby hug per il tuo fratellino vende qualcosa di carino per Paola e Caesar,il cugino di Pili! Insomma,non vogliamo ridurci alle solite tutine sfigate!” replica Bob.
“ Sono fuori in giardino,ma se vuoi dare fratellini a Dino,ti consiglio di aspettare che si rimescolino con gli invitati!” gli risponde Junior. I gemelli dell’arredatrice di casa di Carlos e Aisha ridacchiano divertiti.
“ Non c’è niente da ridere! Sui miei genitori posso fare ironia solo io!” si risente con quei due prima di andarsene come una furia. Mia moglie mi fissa confusa quanto me. Si avvicinano al gruppo pure Armando e Betty.
“ Milla e Jimmy non verranno. Pare abbiano avuto un problema con l’auto! Avete visto Camilla?” domanda Betty.
“ Mamma e papà sono andati fuori,zia. Certo che sembra un’epidemia questa delle auto in panne…2 volte in un mese a due membri della nostra famiglia! Chissà che fra 9 mesi non vi nasca un altro nipote!” risponde Roberta ridacchiando prima di allontanarsi con marito e figlia.
“ Pensare che volevo andare al buffet!” borbotto schifato. Mia moglie mi accarezza la spalla palesemente divertita.
 
[Bryan]
Con le mani che mi tremano do un’ultima controllata in giro perché sia tutto perfetto prima di aprire la porta. La accolgo con un caldo sorriso, che viene ricambiato da Theresa. Le tendo la mano per invitarla ad entrare in casa per poi posarle un bacio sulle labbra.
“ Buon Natale!” le auguro porgendole un pacchetto contenente un bracciale pieno di charms,che aveva adocchiato qualche giorno fa in una gioielleria. Ricevo in cambio anch’io un pacchetto incartato e un << Buon Natale >> soffiato sulle labbra.
Le sfilo il cappotto per appenderlo all’attaccapanni assieme alla sua sciarpa e al cappello. Nel farlo,cade dal mobile all’ingresso il disegno di uno dei bambini della classe presso la quale sto facendo supplenza. Io e Theresa ci chiniamo per raccoglierlo e le nostre fronti si scontrano poco delicatamente assicurandoci un bernoccolo da qui a qualche giorno.
“ Che carino!” esclama alludendo al disegno mentre si massaggia il punto leso.
“ Sì,mi mancheranno quando finirà il periodo di sostituzione!” ammetto con un sorriso. Ripone il foglio al suo posto per poi donarmi una carezza,che mi strappa un sorriso. Theresa è una delle ragazze più dolci che io abbia mai conosciuto e con lei sto incredibilmente bene,ma c’è qualcosa che mi frena dal raccontarle ciò che da Ica mi ha condotto a Bogotà. Non è perché temo la sua opinione,perché non mi fido di lei o per altro,ma dirlo vorrebbe dire accettare qualcosa che ancora non sono riuscito ad elaborare!
“ Bryan,ma lo senti questo odore di bruciato?” mi riporta alla realtà Theresa.
“ Oddio! La nostra cena!” mi allarmo dirigendomi ad ampie falcate verso la cucina,pur consapevole e rassegnato al fatto che purtroppo non potrò sfoggiare le mie doti culinarie e che dovremo ordinare d’asporto.
 
[Pilar]
Mi fa senso complottare con questa donna e mia sorella. Non è facile obliare i 2 mesi di inferno,anche se è per il bene della mia famiglia tutto ciò! Non posso permettere che mio padre venga a trovare Dino al nido assieme a quella sgualdrina!
“ Quindi non sai se il pettegolezzo sta girando!” conclude Bianca.
“ No,ma Nieves non è di certo la tipa che tiene per sé le cose. Anche se non è l’unica!” risponde lei ritoccandosi la matita per gli occhi. Sta lanciando una frecciatina a mia sorella?
“ Insomma anch’io se avessi una notizia del genere sottomano la diffonderei! È il nostro mondo e queste feste vivono di scandali e gossip o sai che mortorio!” precisa. In effetti,l’importante a questi eventi è non essere protagonisti né di scandali né di pettegolezzi,ma solo uditori!
“ Diciamo che però lei esagera!” esclama la voce di Aisha facendoci sobbalzare.
“ Aisha,ma che cavolo!” la riprendo.
“ Non preoccuparti,Dino è abituato a me. Di sicuro mi adora per tutte le nottatacce che mi ha fatto passare! Quindi state procedendo su questa strada. Io invece ho chiesto a Daniele di mettermi in contatto con l’investigatore privato amico suo!” replica ravvivandosi la folta chioma.
“ Tutto meglio che farlo passare per demente!” concordano Aisha e Susanna.
“ Ciao! Zia Susanna,mi presteresti l’eyeliner?” esclama Clizia accedendo al bagno.
“ Grazie,ma voglio vivere e i tuoi genitori e mio padre potrebbero non farmi arrivare a domani!” le risponde Susanna.
“ Qualcuno lo ricorda che ho 15 anni e non 3?” si offende lei.
“ Facciamo uno smokey senza eyeliner,che al tuo minus habens il sangue fluisce solo verso il basso,se ti trucchi pure per sembrare più grande, potrebbe dimenticare che sei minorenne e finire in carcere o al cimitero!” contratta Aisha facendola sedere su un pouf per ritoccarle il trucco.
 
[Armando]
Almeno non li ho beccati a pomiciare a questo giro! Tanto più che,a quanto pare,i giardini li stimolano in merito alla passione! Mia moglie ridacchia quando alzo gli occhi al cielo dinnanzi alla loro ennesima effusione.
“ Maggie e Milla?” domanda mia sorella. Mi trattengo dal rifilarle l’ipotesi di quella smaliziata della loro adorata bambina. Il fatto che i suoi genitori si siano dati alla pazza gioia in un’auto,non implica che mia figlia sia della stessa pasta!
“ Maggie è a casa con i bimbi,mentre Milla e Jimmy hanno avuto problemi con l’auto e si prega di astenersi dai pensieri maliziosi in merito!” rispondo. Mia sorella e Daniele si fissano divertiti.
“ Perché? Hanno già fatto ipotesi sul fatto che tua figlia e suo marito abbiano disertato il cocktail per fare altro? Come mai non ci abbiamo pensato anche noi,amore?” mi punzecchia mio cognato prima di rivolgersi a mia sorella,che scoppia a ridere divertita.
“ Sì,ce l’ha già propinata vostra figlia. Anche in questo caso,tutta suo padre!” borbotto. Daniele sorride come un ebete,come quando sua figlia viveva nella pancia di Camilla.
 
“ E quindi alla fine io e tua sorella abbiamo deciso di provare a vedere come… Daniele,ma che stai facendo?” gli domandai accorgendomi che non mi aveva per nulla ascoltato e che stava fissando una rivista. Sollevò un catalogo di roba per bambini.
“ Secondo te,questo seggiolino auto è sicuro? Nel senso,va bene nella mia auto? E quando lo porto a spasso io da solo,lo posso fissare sul sedile anteriore con lo schienale contro il cruscotto? Forse dovrei vederlo da vicino per capire se è sicuro!” borbottò quasi fra sé e sé.
“ Non è un po’ presto?” gli domandai cauto.
“ No,Armando. Cavolo,deve trovare tutto pronto quando nascerà! Voglio che sappia che lo amiamo! E lo voglio al sicuro! Non mi fido molto di questo cavolo di seggiolino auto! Se non riesco ad allacciarlo? E poi ce ne sarà da comprare uno per farlo mangiare e una sdraio. Dici che questa con la musica rilassante possa andare bene o che sia meglio usare il carillon che gli faccio ascoltare ora che è nella pancia di Cami? Sai,ho letto su una rivista che sarebbe meglio che il bambino trovasse ad accoglierlo la stessa musica che ha ascoltato nella pancia della mamma!” replicò facendomi venire un cerchio alla testa. Alzai gli occhi al cielo spazientito. Sembrava sua sorella Bea quando parlava di ragazzi,che gliene piacevano 100 al minuto!
“ Ma hai capito che mi vedo con Marce oppure oramai il tuo cervello è a forma di biberon?” ribattei saturo del suo essere monotematico.
“ E che vuoi da me? Basta che non fate certe cose davanti a me e che non fai come al tuo solito,va bene! Non voglio né che mia sorella abbia un cesto di lumache in testa né che soffra per colpa tua! Ora possiamo parlare del bambino?” mi liquidò.
“ Dobbiamo proprio?” gli chiesi annoiato. Annuì perentorio.
“ Che croce!” borbottai.
 
“ Susanna,Bianca e Pilar stanno agendo in un’altra direzione per quello che sappiamo noi!” mi comunica Daniele.
“ Meglio che farlo passare per demente! È il mio migliore amico!” risponde Betty.
“ Se davvero cornifica la moglie con quella stronza spendendo i soldi che dovrebbe devolvere ai nipoti per quella lì,una demenza ce l’ha e neppure in uno stadio iniziale! A questo punto,meglio saperlo e curarlo!” ribatte Daniele col suo solito tatto da elefante. Alzo gli occhi al cielo.
“ In effetti! Voi avete già pensato a cosa regalare alle gemelline per la festa del 30?” interviene mia sorella.
“ Rory voleva regalassimo alle cugine le sue bambole rotte,ma non mi pare il caso!” sghignazzo ottenendo la risata di mia moglie.
“ Avrebbero dovuto fare una lista di ciò che non hanno per farci andare sul sicuro! Amore,andiamo al buffet prima che il nostro consuocero dalla doppia fame (e forse pure dalla doppia vita) non ci faccia trovare neppure il tavolo del rinfresco! E poi prima salutiamo tutti e prima ce ne andiamo!” risponde Daniele. Cami sorride divertita.
“ Noi spilucchiamo qualcosa,salutiamo un po’ di gente e poi andiamo via prima che la gente ci domandi anche il colore del nastro delle bomboniere! Ci aggiorniamo in questi giorni su cosa regalare a Bebe e Benny!” ci saluta mia sorella tornando dentro col suo compagno.
“ Davvero se ne vanno?” mi domanda mia moglie allibita. Annuisco. Sarebbe strano se restassero più di mezz’ora,considerati i soggetti!
 
[Santiago]
Esco fuori al terrazzo per prendere un po’ d’aria e allontanarmi dalla masnada di gente affamata di gossip prima che Daniele li senta parlottare della sua famiglia e faccia una strage. Meglio evacuare l’area!
Quando chiudo la portafinestra la vedo di spalle con le braccia appoggiate alla balaustra mentre fissa il cielo. Marcella è fuori da questo mondo da quando suo marito è venuto a mancare e già reinserirsi nel contesto dopo essersi allontanata per 10 anni alla fine della sua storia con Mendoza non fu facile,visto anche che le pubbliche relazioni non sono mai state il suo hobby!
“ Le stelle ci sono ancora tutte?” scherzo facendola sobbalzare. Lo spavento è tale che le cade il piatto di mano. Mi avvicino alla balconata e lo vedo cadere ad un soffio dalla testa di un industriale con la moglie.
“ Scusi!” si mortifica Marcella venendo fulminata dai due. Trattengo una risata per puro istinto di sopravvivenza,visto che farei la fine del piatto se scoppiassi a ridere per una cosa del genere.
“ Che figura di merda!” borbotta nascondendo il viso fra le mani.  
“ Non volevo spaventarti!” mi scuso.
“ Ti credevo in fila per il buffet a fare da cameriere a tua moglie!” risponde. Scuoto il capo.
“ Le ho dato un passaggio e non ripeterò l’esperienza: lei e Natalia sono un mix micidiale e voglio vivere!” chiarisco. Scuote il capo divertita.
“ Vedrai che quest’esperienza in Ecomoda la farà maturare,com’è successo a Susanna!” mi rassicura.
“ Che stavi guardando?” le chiedo per cambiare discorso ed evitare di finire a lamentarmi di mia figlia.
“ Quella è la mia stella: me l’ha regalata mio marito per un San Valentino!” mi spiega indicandomi una stella molto luminosa. L’ho intravisto rare volte negli anni,ma era evidente il loro amore!
“ Il primo San Valentino?” le domando curioso. Scuote il capo.
“ No,per il primo San Valentino mi ha regalato uno dei gioielli più belli che ho!” risponde fissando oltre la vetrata i suoi figli che ridono fra loro assieme ai loro partner.
“ Non ti fa senso che stiano con i figli di Armando? Insomma,se le cose fossero andate diversamente,sarebbero potuti essere figli tuoi!” replico confuso. Daniele era furioso per la storia di Barbara e Giulio!
“ Oddio,con tutto il bene per Hermes,un figlio così,che urla come un pazzo,spesso isterico,anche no!” sdrammatizza facendomi sorridere.
“ Ma a Charlotte vuole bene. Si vede lontano un miglio che la…” la mia frase viene interrotta da un battimano che ci fa sobbalzare.
“ BRAVI! MI FELICITO CON VOI PER IL VOSTRO FLIRT CLANDESTINO!” esclama a gran voce Rebecca. Marcella la squadra come se avesse qualche rotella fuori posto ed io vorrei sotterrarmi.
“ Abusi da molto di allucinogeni? Fra me e Santiago non c’è nulla!” chiarisce perentoria Marcella facendo per ritornare dentro onde evitare che la festa di Sinisterra diventi uno di quei programmi trash che tanto piacciono a Natalia.
“ Credi che sia scema? Sarebbe una coincidenza il suo rifiuto a tornare con me da dopo la rimpatriata a casa di tuo fratello?” ribatte Rebecca.
“ Evidentemente vedere Daniele con Camilla gli ha fatto comprendere la differenza fra l’amore e l’essere il ruotino di scorta di una persona!” le risponde Marcella prima di rientrare lasciandola senza parole.
 
[Guido]
Approfitto del fatto che mio figlio è solo al buffet per avvicinarmi a lui e sperare che non osi picchiarmi nel bel mezzo di una festa elegante, giacché dubito voglia far sfigurare sua madre e la sua famiglia. Lo vedo appostato a fissare un ragazzo che era nel gruppo con loro prima e che sta parlando con la figlia imbecille del Vampiro.
“ Il nuovo bancomat della figliastra di tua madre?” gli domando curioso beccandomi un’occhiata di puro odio.
“ Susanna,a differenza tua,non ha bisogno di nessuno che la mantenga,visto che le sue borse sono andate sold out! Spero che tale informazione non ti incentivi a vederla come una preda e ad attuare il tuo numero di seduzione versandole del prosecco addosso perché a quel vestito tiene e potrebbe non prenderla in maniera troppo sportiva! Inoltre papà non ambisce ad averti come genero,te l’assicuro!” ribatte ostico non staccando gli occhi da quei due che stanno flirtando.
“ Non ha neanche lasciato Smeaton e già si fa rivoltare come un calzino da quel tizio!” commento schifato. Mi sento afferrare per il bavero della giacca con veemenza,ma tale atto non giunge al suo epilogo quando ci raggiungono il Vampiro e la sua mogliettina segreta.
“ Junior,per pietà! Non so cosa abbia detto o fatto per fartele girare,ma in questa città dovrai viverci e purtroppo avrai bisogno del consenso di questa gente per avere uno status di prestigio,quindi cerca di contenerti,figliolo!” interviene quel damerino. Mio figlio mi lascia andare in malo modo facendomi quasi cadere.
“ Amore,hai fame?” chiede il becchino a Camilla.
“ Non molta,onestamente. Il pranzo di oggi si è svolto tardi ed era abbondante,amore!” risponde lei.
“ Ma è un Patek Philippe quello che hai al polso!” esclama Junior rivolgendosi a quello. Lui sorride.
“ Sì,della collezione Nautilus. Un regalo per i 35 anni da parte di una persona che conosce alla perfezione i miei gusti!” risponde quel tale. Camilla sorride divertita.
“ Amore,così gli confondi le idee e non riesce a venirne a capo. Junior,in tutti questi anni io e Daniele abbiamo acquistato l’uno per l’altra dei regali di compleanno,pur non avendo la certezza che un giorno saremmo riusciti a scambiarceli!” spiega Camilla a mio figlio.
 
Entrai di soppiatto nella nostra camera e mi accertai che non vi fosse né Camilla né la cameriera per rassettare,così da essere completamente solo e scoprire finalmente cosa vi fosse in quel dannato baule dove qualche giorno prima le avevo visto infilare una busta di una gioielleria.
Socchiusi la porta dietro di me e mi avvicinai a quel baule ingombrante per poi constatare che ci fosse bisogno di una chiave specifica per aprirlo. Volevo solo capire cosa ci fosse in quella busta e il motivo di tanto mistero,nulla di più. Demordere non era propriamente nelle mie corde quando volevo vederci chiaro,quindi pensai di usare una delle forcine di mia moglie e ne presi una dal bagno presente in camera.
Tornai nelle vicinanze di quel dannato baule e mi sedetti incrociando le gambe per riuscire a forzare la serratura di quell’affare e scoprire finalmente cosa nascondesse e cosa ci fosse in quel pacchetto.
“ Noto che oltre che molestatore,cafone,maleducato ed incapace,il tuo curriculum pregno di difetti si arricchisce anche della qualifica di scassinatore!” esclamò la sua voce facendomi sobbalzare.
“ Non stavo scassinando nulla. Volevo solo capire cosa…” borbottai.
“ Tu non devi capire proprio nulla,chiaro? Quel baule è mio e quello che c’è dentro non è affar tuo. Ci troveresti dentro cose adatte ad un lignaggio elevato,quindi di sicuro non a te! Sarebbe come dare perle ai porci!” si alterò.
“ Fra moglie e marito non dovrebbero esserci segreti!” osservai.
“ Di solito è così quando 2 persone si scelgono,non quando uno obbliga l’altra a sopportarlo ricattandola! Vuoi sapere cosa c’è in quel baule? Regali per l’uomo che amo,con la flebile speranza che un giorno riesca a riceverli!” rispose algida.
 
“ Bella idea! E bel regalo!” si complimenta mio figlio. Soprattutto un’idea piena di tatto nei miei riguardi!
“ Non dovresti bere così tanto e non senza mangiare!” gli consiglia quello. Mio figlio gli indica con lo sguardo quella lobotomizzata della figlia di Patrizia col tizio con cui sta flirtando.
“ Ti assicuro che l’alcool non migliora le cose! Al massimo te le fa vedere a doppio,quindi facendoti doppiamente male!” afferma quello afferrando un calice di champagne per sé e per Camilla da una cameriera. La tizia per fissare loro due,a momenti mi finisce addosso. Possibile che Valencia sia così irresistibile?
“ E stia attenta…” la redarguisco bloccandomi quando mi accorgo di aver conosciuto approfonditamente la tizia più di 30 anni fa.
“ Già detesto le feste di Natale…ci mancava solo che la festa di Sinisterra diventasse una specie di programma trash in cui si consente alla gente di ritrovare persone con le quali avevano perso i contatti!” borbotta quel misantropo.
“ Buonasera signora Mendoza!” bofonchia quella tizia della quale neanche mi ricordo il nome.
“ Buonasera Esperanza! Il mio futuro marito mi aveva detto dell’episodio del supermercato!” replica cordialmente Camilla rimarcando ancora una volta il fatto che le sia totalmente differente il fatto che mi sia portato a letto questa tizia.
“ Già…Theresa mi ha narrato della vostra conoscenza burrascosa!” risponde lei. Theresa? E come la conosce?
“ Burrascosa…a momenti la ammazzava!” borbotta quello.
“ Mia figlia è sempre stata un po’ distratta! Continuo il giro o mi licenziano! Con permesso!” farfuglia lei per poi allontanarsi.
“ Un po’ distratta…sarebbe come dire che la Torre di Pisa è un pelino storta!” sghignazza mio figlio prima di perdere il sorriso guardando dritto dinnanzi a sé.
 
[Jorge]
“ Vedo che mi hai già sostituito!” esclamo forte dell’abbondante quantità di alcool mandata giù e approfittando del fatto che David (il quale mi ha piantonato per tutta la sera come se fossi ai domiciliari) è andato in bagno. Vederla chiacchierare con questo tizio mi fa rodere di rabbia!
“ Bill,lui è Jorge Smeaton,il mio ex! Il quale ha un curriculum di pettegolo,bugiardo ed ha evidenti difficoltà con la geografia,o meglio con le capitali europee!” esclama Susanna. Il tizio mi scansiona da capo a piedi dapprima sorpreso e poi con un certo astio.
“ Me l’aspettavo diverso! Farlo disintossicare nei mesi insieme,no?” si rivolge quello a Susanna.
“ CHE CAZZO HAI DETTO?” m’inalbero. La sala si azzittisce tutta trasformando questa festa di Natale in una specie di melodramma con centinaia di spettatori,fra cui il mio ex suocero,la compagna e il figlio onnipresente di lei.
“ Mi sa che l’anno prossimo il 25 sera ci toccherà un banalissimo film di Natale come tutte le famiglie! Speriamo diano << Mamma,ho perso l’aereo! >>!” esclama la sorellastra maggiore di Susanna.
“ Non ci far caso,Willy,il moccioso è solito spruzzare feromoni! L’ha fatto anche con me! Susanna per lui è come una specie di trofeo: l’ha riempita di stronzate ed ora la rivorrebbe perché lei non lo vuole!” interviene quell’altro impiccione del cazzo del fratellastro di Susanna.
“ Bill. E comunque ho semplicemente detto che hai un problema d’ alcolismo,visto che puzzi come una distilleria!” il tizio incravattato corregge il figlio della compagna del Dottor Valencia per poi rivolgersi a me,lasciandomi presupporre che l’ossigeno non gli arrivi al cervello.
“ Quanto invidio Giulio e Barbara! Ma perché non ce ne siamo stati a casa?” borbotta il mio ex suocero.
“ Sei solo un troia!” mi rivolgo a Susanna sprezzante ottenendo come risultato che il suo cavalier servente,che fa da figlio maggiore al mio ex suocero,mi afferri per il colletto della camicia con l’intenzione di pestarmi.
“ Ripetilo di nuovo e ti assicuro che il prossimo posto dove ti sdraierai sarà il tavolo dell’obitorio,imbecille!” mi minaccia. Si unisce alla folla anche la mia ex suocera.
“ Ma che sta succedendo? Fai qualcosa per impedire a quell’energumeno di picchiare Jorge,invece di stare lì impalato,no?” esclama per poi rivolgersi all’ex marito.
“ Questa è fissata nel volerti far fare l’arbitro di arti marziali!” borbotta la mamma dello scimmione al Dottor Valencia.
“ Domandale scusa!” mi intima quello stronzo. Mio fratello e colui che ha organizzato la festa raggiungono la massa. David si avvicina con l’intento di separarci come ha già fatto Susanna cercando di calmare quello scimpanzé del suo fratellastro.
“ Dodo,non c’è bisogno,davvero! Perché non andiamo al buffet?” interviene Susanna poggiandogli una mano sulla spalla.
“ No,perché non ve ne andate a casa,visto che avete dato spettacolo?” chiede contrariato Manuel Sinisterra. La sorellastra rossa di Susanna si porta una mano alla fronte imbarazzata. Susanna si raggela e gli occhi le si riempiono di lacrime.
“ Bella figura di merda!” bofonchia David costernato. Quella specie di stronzo mi lascia andare di malo modo quando Susanna abbandona la sala in lacrime. Quando mi passa di fianco per rincorrerla,ne approfitto per tirargli una stecca in pieno addome. Pilar e Bianca si fissano per poi guardarmi disgustate.
 
[Cassandra]
Adam si è addormentato mentre era nel seggiolone e Susan l’ha portato in camera per mettergli il pigiama e farlo dormire più comodo. È un bambino così carino,che mi domando come faccia Jorge ad essere così freddo con lui! A volte mi chiedo se non abbiamo sbagliato a far trascorrere loro il Natale con noi,considerato il buco nell’acqua fatto e quanto il bimbo si è affezionato a mio marito.
“ Almeno ci siamo risparmiati << Gli Aristogatti >> in tv!” commenta Susan ironica tornando in sala. Sorrido divertita.
“ Come ti sei sentita quando hai scoperto di essere incinta?” le domando disponendo i piatti in pila per sciacquarli e metterli in lavastoviglie.
“ Spaesata. Ogni volta che accennavo all’argomento,George faceva orecchie da mercante. Però la sorpresa è durata una manciata di secondi perché poi è stato spontaneo e automatico immaginare la mia vita con lui!” mi racconta.
“ E non hai mai pensato di parlarne a Jorge e al fatto che questo bambino potesse volere un padre o chiederti di lui,una volta diventato più grande?” le chiedo curiosa.
“ George ha la sua concezione del mondo,i suoi valori,le sue idee ed io rispetto tutte queste cose. Non si può obbligare qualcuno a fare il padre!” mi risponde. Porto i piatti e le posate al lavello.
“ Immagino che instaurare relazioni con l’altro sesso dopo Adam non sia stato facile!” commento.
“ Adam è un ottimo repellente contro gli uomini che desiderano solo un’avventura o del sesso occasionale. Però ti dirò che c’è stato un ragazzo che non avrebbe avuto problemi a farsi carico di Adam,a volergli bene; un ragazzo che mi amava!” mi confida con un certo rimpianto.
“ E tu? Tu lo amavi?” le domando. Il suo sguardo risponde per lei.
“ Sei ancora innamorata di Jorge?” le domando sgomenta. È uno scherzo questo? Cos’altro deve fare per farsi odiare? L’ha lasciata sola con quel tesorino di Adam,sta facendo lo stalker di Susanna,ha rovinato la vita dei figliastri di Daniele… perché lo veda come l’egoista che è,deve organizzare una rapina a mano armata?
“ Adesso penserai che sono una stupida,vero?” replica. No,ma una visitina me la farei fare se avessi la sventura di calzare i suoi panni! Certo, avere Adam sempre davanti agli occhi con la sua evidente somiglianza al padre non credo aiuti!
“ Io non penso niente,ma penso che sarebbe più sano per te ristabilire le distanze con Jorge! Anche se mio cognato tornasse a provare dei sentimenti nei tuoi confronti,Adam per lui sarà sempre un ostacolo,il medesimo motivo di discussione che vi divideva anche quando stavate assieme: tu vuoi fare la madre,ma lui non vuole fare il padre!” rispondo.
“ Lo so!” mormora affranta.
 
[Susanna]
Non credo di essermi mai sentita tanto umiliata in vita mia come questa sera! Dovevo essere omaggiata da tutti per le mie borse e invece il mio ex ha pensato bene di darmi della poco di buono dinnanzi a tutti scatenando una lite,che c’ha fatti mettere alla porta da colui che ha organizzato la festa! Perché in qualsiasi contesto mi trovi,alla fine scoppia sempre un casino? Cos’ho di sbagliato da portare sempre il disastro in ogni dove? Ovunque ci sono io,scoppia sempre il pandemonio!
“ Sono sicuro che Sinisterra non ce l’abbia contro di te!” esclama Dodo facendomi sussultare. Riesco ad emettere solo un singhiozzo.
“ Per una volta che non hai fatto nulla,non capisco perché tu ti senta in colpa,onestamente!” continua. In effetti credo che avesse una pessima opinione di me all’inizio!
 
Mia madre era livida di rabbia perché papà aveva soccorso la sua ex,allontanandosi di nuovo con lei. La sua ex,bene o male,avrebbe fatto parte della nostra vita,visto che una delle sue figlie aveva messo gli artigli su Giulietto facendosi ingravidare e l’altra era la mia sorellastra!
“ Eccola! Ma Danielino dov’è?” borbottò zia Bea venendo quella donna tornare al tavolo.
“ Hai mangiato?” le chiese zia Bea.
“ No,io e tuo fratello abbiamo parlato della fluttuazione del dollaro e mi sono cibata di Economia! Sì,un flan al cioccolato!” rispose lei.
“ Intero mi auguro!” rispose mia zia.
“ Poco ci mancava che tuo fratello mi imboccasse con l’aeroplanino. Si renderà mai conto che non ho più 4 anni?” replicò lei.
“ Quando stavate assieme se ne ricordava eccome! Ma lui dov’è?” ribatté zia Bea ottenendo un’occhiataccia.
“ Abbiamo incontrato Giulio. Li ho lasciati parlare. Hai visto mai che trovino un accordo e la smettano di azzannarsi? Ma posso mai presentare a mia figlia un padre ed un fratello che si scannano?” borbottò quella donna.
“ Non credo siano affari tuoi! Giulietto è mio figlio!” intervenne mia madre urtata. Voleva solo far rappacificare mio padre e Giulietto,mica riconoscerlo come suo? Trovavo un po’ esagerata la sua reazione!
“ Avresti dovuto ricordarlo quando lo scordasti all’asilo 25 anni fa…almeno io non lasciavo i miei figli in giro come dei cadeaux per dedicarmi ai piaceri della carne! Per fortuna Giulio,che ha quasi 30 anni,ha poco e niente di te o avrei avuto serie difficoltà a presentarlo a Roberta e non credo Barbara l’avrebbe apprezzato! Siccome è il padre del mio nipotino,vorrei evitare che il bimbo o la bimba si nutra di latte materno e litigi! I bambini assorbono certe cose!” rispose lei ignorando la presenza di mio padre alle sue spalle.
“ E tu che ne sai? Litigavi con lo sguattero mentre allattavi?” la fece sobbalzare.
“ Dillo che vuoi farmi morire,Daniele!” lo rimproverò quella donna portandosi una mano al petto.
“ Questa cosa del farti morire mi pare una specie di déjà-vu,solo che mi sembra di ricordare che il contesto fosse diverso…più intimo!” la punzecchiò mio padre lascivo. Quella donna diventò di 1000 colori.
“ E appunto perché era un contesto più intimo ed ora qui c’è gente,smettila,Valencia! Sei buffo e poco autorevole con gli angoli della bocca sporchi di cioccolato! Con Giulio com’è andata?” replicò lei passandogli il suo tovagliolo perché si pulisse.
“ Male,come sempre!” rispose papà. Quella donna gli accarezzò la spalla.
“ L’hai boicottato in ogni modo ed ora è lui ad andarti contro. Voi Valencia siete leggermente vendicativi e attaccando Babi hai toppato! Con Roby sarebbe uguale,credimi! E poi << come sempre >>,è esagerato: guarda Giulio parla spesso di te e da bambino eri il suo supereroe,ti adorava! Certi sentimenti non spariscono da un giorno all’altro!” lo tranquillizzò mettendo una buona parola per Giulietto. 
“ Solo certi sentimenti?” le chiese mio padre.
“ Solo quelli veri!” rispose lei.
“ Non sono abituato a sentirti difendere qualcuno che non sia io e non so se mi piace che tu difenda mio figlio contro di me. Ad ogni modo,mi sono attardato perché ho incontrato Manuel Sinisterra venendo qui!” replicò papà.
“ Ma non mi dire! Che novità…Se non fosse dichiaratamente etero,penserei che si è preso una sbandata per te,Valencia!” commentò quella donna ironica prima di scoppiare a ridere assieme a mio padre. Che cavolo avevano da ridere?
“ Ecco,lo vedi? Come farò ad incontrarlo senza ridergli in faccia la prossima volta? Camilla,che cavolo!” la rimproverò mio padre divertito.
“ Tanto per tutte le volte che l’hai incontrato oggi,direi che sei apposto fino al mese prossimo! Sempre che tua sorella non cambi idea e decida di dargli una chance!”rispose lei.
“ A cambiare idea sono stato io: in famiglia non mi va più bene! Sta sempre fra i piedi nei momenti meno opportuni e cominciamo molto male! È finito nella mia blacklist,nella topo ten!” ribatté mio padre facendola ridere.
“ Ad ogni modo,al rapporto tra mio marito e mio figlio penso io. Daniele è l’uomo della mia vita,non della tua!” precisò mia madre.
“ Uno dei tanti uomini della tua vita. Hai detto lo stesso anche a Brickman per ridursi in quello stato? Non credo che per un uomo sia una bella notizia essere definito << l’uomo della tua vita >>. C’è gente che si suicida per molto meno! Andresti citata in giudizio per istigazione al suicidio e violenza psicologica…ci sarebbero tutti gli estremi!” rispose quella donna. Mio padre si morse l’interno delle labbra divertito.
“ Neanche avere una figlia di 40 anni è una bella notizia!” replicò mia madre.
“ Daniele non ha una figlia dopo 40 anni: a Daniele è stata restituita una figlia che 40 anni fa ha cercato,anelato e voluto per mesi. Roberta non è un contraccettivo inefficace; è una figlia voluta,desiderata,programmata,amata prima ancora che nascesse!” si difese quella donna.
“ Ha ragione: Roberta è una notizia meravigliosa per me! E apprezzo che Camilla mi aiuti con i miei figli!” intervenne mio padre.
“ E comunque se al rapporto fra i due pensi come c’hai pensato in questi mesi,siamo messi bene: va a finire che questo bambino non conoscerà mai suo nonno!” rispose quella donna a mia madre,non avendo neanche tutti i torti,visto che non riusciva a fare da collante per la nostra famiglia. Il figlio di quella donna tornò di nuovo al nostro tavolo con la sua immancabile sigaretta.
“ Avevo capito fossi intenzionato a smettere! Sai che sono fattore di sterilità?” lo ammonì sua madre.
“ E tu sai che non voglio figli! Vorrei sapere dov’eri fino a 5 minuti fa,visto che mancava anche questo signore. Che poi << signore >>: ha maltrattato la povera Babi,che piange anche solo se le si augura buona giornata! È come sparare sulla Croce Rossa!” replicò quel ragazzo.
“ Junior! Avremo un nipote in comune,a breve saremo una famiglia,quindi smettila!” lo rimbrottò sua madre.
“ Almeno viviamo a 16 ore di aereo! Già solo questo mi consola! Dubito papà sarebbe felice di sedere alla sua stessa tavola!” borbottò lui.
“ Sì,perché io toccherei il cielo per una cosa simile! Considerata l’indecenza di quell’uomo,sarebbe un martirio!” sibilò mio padre.
“ Daniele,per favore,non cominciate a litigare! Fallo per me! Junior,che c’è?” intervenne quella signora prima di rivolgersi al figlio.
“ Ero venuto a chiederti se hai un analgesico per Brigitte,che ha mal di testa! Immagino ne avrai portati parecchi per tollerare il tono di voce di zio Armando!” ribatté lui. Ridacchiai divertita emulata da mio padre. Quel tale ci fulminò con un’occhiata torva.
“ No,confidavo di approfittare della scorta personale di zia Betty. Chi meglio di lei che lo sopporta da 37 anni 24 ore su 24? Vedi nell’armadietto di medicinali e prima chiedi alla tua ragazza se è allergica a qualche principio attivo,che ci manca solo l’accusa di omicidio per fare l’en plein!” replicò sua madre. Mio padre continuava a ridere.
“ Effettivamente sei troppo raffinata per il carcere,mamma!” commentò lui.
“ Come sta andando al tavolo?” gli chiese quella donna.
“ Ho visto di peggio: tutto tranquillo eccetto la cognata di Nicola ed Asia. Somiglia a Melania e Roberta vorrebbe strozzarla! Finisco la sigaretta e vado a cercare l’analgesico!” l’avvisò lui prima di andarsene.
“ Chi è Melania?” le chiese mio padre.
“ Il pegno che dovrai pagare per questa paternità. Sai come si dice,no? I figli sono gioie e dolori…” gli rispose quella donna.
“ La nostra consuocera? Per Roberta posso sopportarlo! Posso farti cambiare idea riguardo la partenza? Ti prego!” le si rivolse mio padre.
“ Daniele,non ricominciare con le sopracciglia a tetto spiovente tipo cagnolino abbandonato. Ti ricordo che sei stato tu a chiedermi di smetterla di perseguitarti,sebbene sia stato un caso incontrarci in queste settimane! Pensa che da domani non avrai modo di avermi fra le scatole e di sentirti perseguitato da me! Niente più insofferenza,frecciate al veleno e litigate…ti farà bene non avermi intorno. Come vedi,ho fatto bene 40 anni fa ad andarmene: la mia vicinanza ti crea solo problemi!” rispose quella donna.
“ Non dire sciocchezze! Ritiro tutte quelle cose orribili che non pensavo. Se resti,giuro che ti chiedo scusa tutti i giorni!” replicò mio padre.
“ Non ce l’ho con te,ma non posso restare! Se rimanessi qui,potrei ritrovarmi mio figlio con un piede sull’altare ed è l’ultima cosa che voglio. Vuoi proteggere i tuoi figli (e ti ammiro per questo) ed io voglio proteggere i miei!” rispose quella donna.
“ Veramente non mi pare interessato ad accasarsi!” obiettò giustamente mio padre.
“ Tu non lo sai com’è dispettoso quando si incazza. A quasi 3 anni voleva un cane. Ero disponibile a comprarglielo,ma Guido è allergico. Una volta lo trovai in giardino a carponi ad urinare come un cagnolino. Fece anche << Bau! Bau! >> per poi dirmi che i cagnolini erano belli!” replicò quella donna facendo sbellicare dalle risate mio padre.
“ E Roberta?” balbettò mio padre fra le risate poggiando la fronte sulla spalla di quella donna.
“ La sua reazione è stata speculare alla tua e in seguito gli ha chiesto se per andare a passeggio avrebbe continuato a darci la mano o se preferisse il guinzaglio!” rispose quella donna peggiorando le risate di mio padre.
“ Davvero mi ammiri per il mio spirito di protezione con i miei figli?” le chiese mio padre tornando serio.
“ Sì. Anche se non credi in te stesso,sei un bravo padre!” rispose quella donna.  Mio padre la strattonò trascinandosela addosso.
“ Daniele,io non voglio un apparecchio acustico per Natale e tua moglie è una specie di soprano,potresti lasciarmi andare?” borbottò lei.
“ C’è un’ape. Da piccola ti morse e piangesti tanto! Hai cambiato shampoo? Questo è miele!” replicò papà annusandole il capelli.
“ Il mio solito è andato fuori produzione. Ho dovuto scegliere tra miele e camomilla! L’ho usato per la prima volta stamattina!” rispose lei.
“ Meglio…la camomilla non mi piace,lo sai! Mi ricorda Bea da bambina e le sue urla!” borbottò mio padre facendola ridere.
“ Ma Danielino!” trillò zia Bea. 
“ Anche se forse,se usassi uno shampoo con l’aroma di camomilla,potrei cominciare ad apprezzarla!” continuò mio padre rivolgendosi a quella donna e facendola arrossire. Un bambino corse verso il nostro tavolo prendendo male le misure e andando a sbattere contro le gambe di mio padre. Quella donna si accovacciò per interagire con lui.
“ Filippo,quante volte dobbiamo dirti che non si corre? Ti sei fatto male,tesoro?” chiese dolcemente al bambino,che si stava toccando la fronte nel punto in cui aveva urtato mio padre.
“ No,zietta,ma Rory si arrabbierà con me!” rispose con la voce rotta mostrandole una bambola con un vestito semi strappato.
“ Si arrabbierà sì,guarda qua! La sua bambola ha mezza coscia di fuori…altro che buoncostume! Anche se a queste nozze,c’è chi è messo peggio! Cerca anche lei un uomo ricco che le ripaghi i debiti?” replicò quella donna. Mio padre sorrise compiaciuto.
“ Lei voleva far salire Barbie sul mio camion dei pompieri,ma non aveva la divisa!” obiettò il bambino.
“ Sì,ma non è che per questo ti ha rotto il camion,amore mio. Sei peggio di tuo nonno,che cavolo! Facciamo che ci pensa zia Camilla senza dire nulla a nessuno,ma tu cercherai di essere più buono con Rory,anche quando ti chiederà di prendere il tè con le bambole!” replicò lei. Il bambino annuì non proprio entusiasta di quel patto.
“ Daniele,lui è Filippo,l’ultimogenito di mia nipote Margherita. Rory,all’anagrafe Aurora,è sua sorella!” spiegò quella donna a mio padre.
“ Ti sei fatto male?” chiese il bambino a mio padre.
“ No,ma se accetti un consiglio da uomo a uomo: mai far arrabbiare le sorelle! Meglio se rimedi al vestito della bambola che hai in mano!” gli rispose mio padre. Quella tizia lo fissò con un sorriso.
“ Per farmi perdonare,ti invito a ballare con me!” esclamò il bambino verso sua zia.
“ Wow! Un invito così galante non lo ricevevo da anni! Accetto molto volentieri!” rispose con dolcezza quella donna.
“ Andiamo a cucire questo vestito… Ci vediamo dopo!” aggiunse prendendo in braccio il bambino,che salutò mio padre sventolando la mano. Lui ricambiò quel gesto con un sorriso.
“ Aspetta! Vuoi una mano?” le chiese mio padre.
“ Daniele,non mi pare tu sappia cucire. Te lo ricordi che ho 3 figli e che con i bambini ci so fare,vero? Non vorrei che a tua moglie venisse voglia di gracchiare ancora né tantomeno ritrovarmi fra i piedi Sinisterra. Ha già dato,grazie!” replicò lei per poi allontanarsi. Mio padre scosse il capo divertito.
 
“ Perché appena compio un passo,mio padre fa una figuraccia con tutti!” singulto. Dodo scuote il capo.
“ Sono sicuro che papà abbia compreso il contesto e non ce l’abbia con te,Nana. Con le borse non è andata così male!” mugugna emettendo un gemito di dolore quando si mette a sedere accanto a me.
“ Che hai?” mi allarmo accorgendomi della sua mano sull’addome.
“ Niente. Il coglione che ti allietava le nottate mi ha dato un pugno allo stomaco!” minimizza. Mi agito sbottonandogli la giacca e facendo per far uscire dalle asole i bottoni centrali della sua camicia,ma si alza rapidamente come scottato.
“ Sei matta? 1) Mi viene la bronchite; 2) Penseranno che siamo deviati di famiglia!” esclama.
“ Voglio solo capire cosa ti sei fatto!” preciso.
“ Io lì dentro,dopo la figura di merda fatta,non ci torno; tu hai gli occhi rossi e immagino non vorrai farti vedere così...torniamo a casa?” mi propone. Annuisco.
“ Ma guido io. Sei sbronzo e non hai neanche mangiato. Al 2037 vorrei arrivarci viva,grazie!” obietto. Alza gli occhi al cielo spazientito.
 
[Nicola]
Mi lavo le mani sperando che questa festa termini quanto prima e senza ulteriori scenate. Junior ha l’attitudine alle risse di Armando perché la buon’anima del signor Roberto era molto pacato. Per non parlare poi di Smeaton: sì,Susanna Valencia non è la Madonna ed ha fatto soffrire molto la mia piccola Pilar,ma darle della poco di buono a gran voce dinnanzi a tutti è stato decisamente fuori luogo! Per non parlare poi del fatto che,innamorata com’è del Dio Denaro,potrebbe tranquillamente citarlo in giudizio per diffamazione!
Unisco le mani sotto il getto dell’aria calda per asciugarle,sebbene preferisca decisamente le salviette,ma a quanto pare stasera non ne va dritta mezza: odio i buffet miseri e Sinisterra non impara mai ad affittare un catering serio,che faccia porzioni abbondanti!
Abbandono i miei pensieri nefasti quando il mio consuocero meno simpatico fra quelli che ho accede al bagno. Mi saluta con un cenno del capo,che lascia presagire che non abbia gradito la scenata di poco fa.
“ Brutta serata,no?” borbotto.
“ Immagino per lei sia stata una serataccia visto che il buffet era misero!” risponde. Effettivamente!
“ Lei non ha notato nulla di strano?” gli chiedo.
“ Tipo una zuffa che ha attirato l’attenzione di tutta la festa e che aveva fra i protagonisti due dei miei figli?” replica sardonico.
“ No. Le sembrerò paranoico,ma mi sembra che le persone mi guardino in modo strano,con compatimento. Come se facessi loro tenerezza!” gli spiego. Mi fissa confuso per poi riprendere a lavarsi le mani.
“ Lei ama sua moglie?” mi domanda. Ma che c’entra Asia? L’amore gli ha fuso i neuroni e non capisce ciò che gli ho appena detto? Annuisco con la curiosità di capire dove voglia andare a parare.
“ E allora non faccia stronzate,che non voglio dover spiegare a Gamberetto che il nonno paterno ha una demenza senile (dovendogli dare anche una definizione semplice della cosa) e che per questo ha buttato tutto all’aria!” mi ordina. Faccio per ribattere.
“ Senta,lei mangia un po’ troppo per diventare mio amico perché ci tengo alle mie finanze e non mi piacerebbe spendere in un giorno tutta la pensione per invitarla a cena,ma neanche credo sia giusto che mandi la sua vita a quel paese. Soprattutto perché ciò avrebbe conseguenze anche sulla famiglia che stiamo mettendo su. Chissà come in questi 2 giorni siamo riusciti a sedere tutti alla stessa tavola senza liti e discussioni,quindi non è il caso che per qualche scopata mandi all’aria un equilibrio già precario!” afferma.
“ Lei,come Carlos,pensa che io…” farfuglio. Non so se incazzarmi o scoppiare a ridere.
“ A me non interessa la sua fedeltà coniugale,ok? Purché non mandi all’aria l’equilibrio che stiamo costruendo. Mio figlio non può nascere al circo,chiaro?” ribatte perentorio.  
 
[Camilla Senior]
Mi sbrigo a ritoccarmi il trucco per raggiungere mio marito in sala. Il nostro imminente matrimonio ed la nostra insperata riconciliazione sembrano essere oggetto di curiosità,come se fossimo i protagonisti di una serie tv. Devo raggiungerlo alla svelta prima che sbotti mandando al diavolo qualcuno! È pur sempre il mio Daniele!
“ Signora Valencia!” mi cade la palette con la cipria di mano finendo nel lavandino. Trasalgo a quella voce e mi volto spaventata ed urtata.
“ Che vuoi? Capisco la tua ignoranza,ma neanche le figure fuori le porte riconosci? Questo è il bagno delle donne!” rispondo.
“ Cosa voglio? Tu e quella merda vi siete divertiti a prenderci per il culo tutti questi anni? Chissà quante risate vi siete fatti alle nostre spalle e cosa penserebbero i vostri cari amici,gli appartenenti al vostro bel mondo di ipocriti del fatto che i sovrani dell’ipocrisia siete voi due,2 bigami! O chissà cosa penserebbero Junior e Barbara del fatto che la loro mamma è una sporca bigama! Di cosa pensi la figlia tua e di quello non mi interessa,visto che avendo i vostri geni,di sicuro vi darà ragione,essendo contorta come voi!” ribatte facendomi raggelare. Come diavolo fa a saperlo? Io e Dan non l’abbiamo detto a nessuno!
“ Quanto hai bevuto? Sei impazzito? E non parlare così dei miei figli!” farfuglio.
“ Te lo sei scopato anche negli anni? Mio figlio lo chiama << papà >> per questo? È suo figlio?” mi accusa.
“ TU NON STAI BENE CON LA TESTA! FUORI DI QUI!” sbotto indicandogli la porta.
“ IO? TU TI SPOSI CON UNO,LO MOLLI QUI E MI RAGGIUNGI A ZURIGO,MI FAI CREDERE DI AVERMI SPOSATO PER 40 ANNI ED IO NON STO BENE? TU E QUELL’ALTRO INVECE SARESTE PERSONE NORMALI? Cos’è? Restare assieme vi annoiava? In effetti con uno del genere,non ci si ammazza di certo dalle risate!” replica.
“ IO CON DANIELE CI STAVO BENISSIMO E TI ASSICURO CHE MI DIVERTIVO TANTISSIMO. SEI TU CHE TI SEI MESSO DI MEZZO ED HAI ROVINATO TUTTO! Io e lui non sapevamo fossero valide queste nozze. E non devo di certo spiegazioni a te,visto che il nostro matrimonio non esiste ed a breve ci sarà anche un documento che lo certificherà! Sì,sono sposata da 44 anni con un uomo che amo alla follia. E non ti azzardare mai più ad accusarmi di averti preso in giro per anni: io volevo tornare da lui,volevo crescere mia figlia con lui; sei tu che me l’hai impedito. Mi hai ricattata! Ma ora il giochetto è finito!” mi inalbero. Come si permette di offendere Daniele?
“ No,certo: 2 si sposano e non sanno di essere sposati! La verità è che sei una puttana,una troia che gioca a fare la santarellina! Giudichi Patrizia,ma sei decisamente peggiore di lei!” borbotta. Raccatto le mie cose e faccio per uscire dal bagno,ma la sua mano si chiude attorno al mio avambraccio.
“ Lasciami! Mi fai male!” gli ordino leggermente spaventata. Non posso dimenticare il male che mi ha fatto negli anni,non ora che so di cosa è capace. Non fidarmi di lui è la cosa più prudente da fare.
“ Sei forse sordo? Ho detto lasciami!” ripeto con tono di voce più alto. Mi spinge rudemente verso lo spazio che divide un bagno dall’altro.
“ Vediamo che effetto fa scoparsi la moglie innamorata e fedele di Daniele Valencia!” esclama. Faccio per gridare,ma mi tappa la bocca con la mano prendendo a baciarmi il collo e la scollatura. Gli tiro dei pugni sulle spalle,ma sembrano non scalfirlo nemmeno. Rappresentano una specie di solletico,tanto che me li afferra portandomeli sopra la testa. Mi passano davanti agli occhi la culletta del bambino che io e Dan sogniamo,i nostri progetti per quel pulcino che ancora non c’è. Perché la vita deve accanirsi così con me e Daniele? Che male abbiamo fatto?
Un rumore di stoffa lacerata mi allontana dai miei pensieri palesandomi che il mio vestito,oramai lacerato sul davanti,è inutilizzabile. Quando e se avrò la forza di uscire di qui,non potrò farlo senza una giacca. Sempre che non decida di farla finita per sempre. Daniele non merita questo dolore! Non può farci questo di nuovo.
“ Lasciami!” singhiozzo in lacrime.
“ Volevi un figlio dal tuo damerino? Chissà che tu non l’abbia da me! O che non gli regali qualcos’altro! Da una puttana come te si ereditano malattie!” sghignazza malvagio. La sua bocca si fionda sui miei seni mentre cerca con la mano,che infila sotto il mio vestito,di strapparmi anche gli slip. Perché deve sempre distruggere tutto?
 
Infilai la toppa nella porta di casa e vi accedetti senza fare troppo rumore. Ero rincasata tardi lasciando la clinica solo dopo aver fatto addormentare la mia bambina. In cuor mio temevo di svegliarmi da quella parte di sogno che vedeva la mia piccolina come il frutto di un grande amore. Non riuscivo a smettere di immaginare l’espressione di Daniele dinnanzi a quella rivelazione,la prima volta che l’avrebbe accolta fra le sue braccia forti e rassicuranti,a come si sarebbe sciolto a sentirsi chiamare << papà >> dalla nostra bambina.
“ Ciao!” la sua voce mi fece tornare alla realtà.
“ Roberta faticava ad addormentarsi!” biascicai. Annuì.
“ Andiamo a dormire?” mi chiese facendo per imboccare le scale.
“ Dopo la scoperta di oggi,è meglio parlare!” obiettai. Mi fissò gelido per poi salire le scale invitandomi implicitamente a fare lo stesso.
Lo accontentai decidendo che parlarne all’ingresso di casa o in una qualsiasi stanza non avrebbe mutato la mia decisione. Non mi formalizzai neanche ad entrare con lui nella camera matrimoniale,che in cuor mio speravo di abbandonare a breve.
“ Allora? Di cosa vorresti parlarmi?” mi chiese.
“ La paternità di Roberta,sebbene io e Daniele stessimo provando da un po’ di tempo ad avere un bambino in quel periodo,è stata una sorpresa anche per me!” esordii.
“ Una piacevole sorpresa,no? La figlia del tuo grande amore: innamorata del padre e della figlia!” puntualizzò acido.
“ Domani mattina chiamerò Daniele per dirgli di Roberta!” affermai risoluta.
“ E vissero tutti felici e contenti!” rispose beffardo.
“ È sua figlia,che vuoi che faccia?” replicai seccata.
“ E quello che sta crescendo nella tua pancia è mio figlio!” ribatté piccato. 
“ Non ho mai detto il contrario! Non ti impedirei di vederlo,ma Roberta è sua figlia: deve poterlo chiamare << papà >>,deve potersi sedere sulle sue ginocchia,deve ascoltare da lui la favola della buonanotte… Sarebbe ingiusto togliergli sua figlia!” risposi stremata.
“ Vuoi ricongiungerti a lui? Fallo!” replicò. Lo fissai piacevolmente sorpresa.
“ Davvero?” gli domandai cercando di domare la mia felicità,di non far trasparire quanto la mia mente si fosse già proiettata in scenari che vedevano me,Daniele e Puledrino in giardino a giocare. Ero certa che Daniele avrebbe amato anche il bimbo che portavo dentro.
“ Sì,ma dovrai attendere che nasca mio figlio. Tu potrai andare dove vorrai,ma lui resterà qui con me. Non permetterò che cresca con Daniele Valencia. E chissà che in giudizio non riesca a toglierti anche Roberta!” rispose facendomi crollare il mondo addosso.
“ SEI IMPAZZITO? ROBERTA È MIA FIGLIA! NON HA NULLA A CHE FARE CON TE!” gli domandai sconvolta.  
“ Chissà cosa penserebbero i giudici di una donna che fino a 2 giorni fa non sapeva neanche chi fosse il padre di sua figlia! Penserebbero a lei come una poco di buono (ciò che sei,visto che neanche 12 ore dopo questa scoperta vuoi lasciare tuo marito per tuffarti nel letto del tuo ex)! E di un uomo che,seppur con una carica politica importante,esce ogni settimana con una diversa? Un modello errato per una bambina, che finirebbe da grande per incappare in qualche playboy da strapazzo! Se a ciò aggiungiamo uno zio che molla una donna a pochi giorni dalle nozze per la sua segretaria con cui se l’è spassata per chissà quanto tempo alle spalle della derelitta,ammetterai che non siete proprio il quadretto della famiglia perfetta a cui affidare una bambina! Io invece sono fulgido. Non ci sono ombre nella mia vita!” rispose. Lo fissai sconvolta avvicinarsi alla cassettiera per estrarre da un cassetto un foglio.
“ Referto del 29/02/1996. La paziente,in evidente stato di gravidanza,riporta una ferita da arma da taglio eccetera eccetera. Si ipotizza tentativo di suicidio e si richiede perizia dello specialista competente. Il tuo referto. Immagina cosa penserebbe di te un giudice: un’aspirante suicida,una pazza che continua a pensare al suo ex sebbene siano trascorsi anni! Chiederebbero dove ti trovavi quando Roberta si è fatta male,penserebbero che potresti reiterare il gesto col bimbo che aspetti per liberarti di lui e di me pur di vivere la tua storia di lussuria con quello e sai come finirebbe? Ti toglierebbero lei e il bambino che porti in grembo! Il vampiro non ti perdonerebbe mai di avergli tolto la figlia sia per gli anni passati che per quelli futuri,visto che non gli verrebbe mai affidata senza averla vista mezza volta e per il suo stile di vita da zitellone,e resteresti sola!” aggiunse.
“ TU NON PUOI FARMI QUESTO! NON È GIUSTO! IO TI ODIO!” sbottai in lacrime. Si avvicinò a me con fare minaccioso.  
“ Perché pensi che io ti ami? Sei algida,lagnosa,depressa…perché dovrei amarti? Ma non perderò tutto per colpa tua e della tua passione malata per quello! E adesso levati i vestiti che ho voglia di scopare!” rispose.
“ No,mi fai schifo!” replicai venendo zittita dalle sue labbra sulle mie. Tentai di respingerlo,ma lui mi ignorò le mie proteste liberandomi brutalmente della camicetta e infilando la mano sotto la gonna che portavo. I baci e le carezze erano brutali,rozze,atte a ferirmi.
“ Basta,ti prego,non voglio…lasciami… Fai male al bambino!” mi sfuggì. Mi ignorò di nuovo.
“ Non tornerai da quello stronzo!” ringhiò entrando in me con forza. Le sue spinte erano veloci e violente e,come al solito,mi estraniai dallo schifo che stavo subendo,sperando finisse quanto prima e che non nuocesse al mio bambino.   
 
Per assurdo è quel ricordo a scuotermi dal mio stato di freezing e ad approfittare della sua repellente vicinanza per tirargli una ginocchiata ben assestata nelle parti basse. Di solito sono i principi a scrivere il finale delle fiabe,ma stavolta non permetterò al mostro di scegliere il mio destino e rovinare i miei progetti con l’uomo che amo.
La sua presa su di me si dissolve quando porta entrambe le mani alla zona che ho colpito. La rabbia,l’adrenalina per lo scampato pericolo mi pervadono spingendomi a tirargli un cazzotto sulla guancia sinistra. Il mio anello di fidanzamento lo ferisce e la guancia inizia a sanguinare. La mano destra mi pulsa per il dolore,ma l’adrenalina ne diminuisce l’intensità.
“ SEI UNA GRANDISSIMA STRONZA!” grida mentre guardo la mia mano chiusa a pugno,la quale comincia a farmi male. Le sue grida attirano qualcuno,tanto che la porta dell’antibagno si spalanca. Quel mostro cerca di rimettersi in posizione eretta,ma Daniele lo scaraventa contro il muro afferrandolo per il bavero della giacca. Con lui c’è Nicola.
“ CHE CAZZO LE STAVI FACENDO,BASTARDO? TI UCCIDO,PEZZO DI MERDA!” gli grida. Per assurdo è il nostro consuocero ad evitare che lo soffochi tenendo fermo Guido (chi si aspettava che Nicola ce la facesse?) e consentendo a Dan di correre da me.
Mi fa indossare la sua giacca per rimediare al mio abito inutilizzabile e poi mi fa sua stringendomi fra le braccia,dove riesco a dare sfogo alla tensione scoppiando in singhiozzi. Le sue carezze tenui e amorevoli mi rimettono al mondo come un balsamo sulle ferite passate e presenti.
“ Scricciolo mio,sono qua! Mi sono illuso di poterti lasciare andare da sola almeno al bagno,ma a quanto pare con certi pervertiti in circolazione, non è possibile neanche questo! Amore,dimmi che non ti ha fatto niente o non me lo perdonerò mai!” mi sussurra.
“ Non potevo permettergli di distruggere di nuovo i nostri progetti,di infettarmi,di obbligarmi a lasciarti ancora. Quella senza di te non è vita. Gli ho tirato una ginocchiata lì sotto e un cazzotto. Mi ha solo rotto l’abito! Non è riuscito a farmi niente stavolta!” singulto fra le lacrime.
“ Ho scoperto un altro talento della mia piccola amazzone: sa tirare anche i cazzotti! L’abito lo ricompriamo,amore. Adesso ce ne torniamo a casa,vuoi? Disinfettiamo l’anello e mettiamo un po’ di ghiaccio alla mano!” mi rassicura baciandomi la tempia. Annuisco contro il suo petto.
“ Voglio lavarmi. Sento la sua puzza ovunque!” mormoro. Mi strappa un breve bacio.
“ Prepariamo la nostra Iacuzzi e ci facciamo un bel bagno! Il vestito lo togliamo con i guanti e lo conserviamo così da decidere se denunciare questo pezzo di merda o ricattarlo a vita e fino ad allora ai ragazzi non diciamo niente,ok?” replica. Concordo con un cenno del capo.
“ Sì,voi vi fate un bagno,ma con lui che ci faccio? Lo arrostisco sulla brace?” domanda giustamente Nicola,che tiene placcato quel mostro bloccandogli i polsi con una mano e serrando il suo collo nella piega del gomito.
“ Di questo soggetto accalorato mi occupo io! Da oggi in poi avrà decisamente meno caldo!” risponde Daniele prima di strapparmi un ultimo bacio e raggiungerli. Ho paura che possa mettersi nei guai,quindi mi stringo nella sua giacca per annegare nel suo profumo.
Si china sfaccendando con le scarpe di quel tipo. Lo fisso confusa finché non lo vedo estrarre i lacci,che adopera per legargli le caviglie fra loro. Gli sfila la cravatta,adoperando il lembo più stretto per annodargli i polsi. Daniele con i nodi è sempre stato forte. Una volta suo padre c’ha impiegato una vita per sciogliere un nodo fatto da lui!
“ Adesso ti faccio vedere io che succede a chi tocca la mia famiglia!” esclama dandogli una spallata. Strattona quel mostro per il colletto della giacca portandolo verso il lavandino e lega il lembo più largo della cravatta al dispenser del sapone.
“ Ho quasi paura!” borbotta Nicola.
“ No,e perché? Lo sto aiutando a raffreddarsi per non mettersi ancora nei guai! Dovrebbe ringraziarmi,ma non mi aspetto nulla da quest’essere!” replica Daniele afferrando la testa di Guido per piazzarla sotto al rubinetto prima di aprire a tutto spiano d’acqua fredda.
“ E ringrazia che non te lo taglio come si fa con i cani!” si rivolge a quello stronzo prima di porgermi la mano per uscire dall’antibagno.
 
[Fernando]
Ci mancava solo la scenata dell’ex della figlia di Daniele Valencia! Da quello che ho capito,l’amico di mio padre odia queste cose e invece per colpa della figlia,è finito al centro della scena!
“ Ed io che pensavo di annoiarmi!” esclama uno dei gemelli dell’ex compagna di università di mio padre. Il tizio,se non avesse un portamento diverso e dei vestiti di marca,con quella giacca bianca potrebbe sembrare un cameriere. Ma ci si può conciare così ad una serata del genere? È un bel tipo,ma dovrebbe fare una seduta di armocromia ed assumere un personal shopper! Peggio di lui e di mia sorella,c’è solo la madre di Giulio e Susanna Valencia,che se si fosse messa un prendisole,sarebbe stata più coperta!
“ Dubito che Daniele si sia divertito!” borbotto perché onestamente avrei preferito un ricevimento piatto al trambusto di poco fa.
“ Emilio Cortés Palacios!” si presenta allungandomi la mano.
“ Fernando Corral Sierra!” ricambio la stretta di mano.
“ E così è di tuo padre che mia madre era infatuata all’università…era come te?” mi domanda. Gli pare il caso? Sua madre spero non fosse invadente come lui!
“ È quel tipo che sta levando il fluite di champagne di mano a quella ragazzina,che sarebbe quella rompiscatole di mia sorella Natalia! Tuo fratello sta davvero con Susanna?” replico. Non che mi interessi,ma almeno avrebbe avuto una ragione d’essere tutto quel trambusto!
“ Gli piacerebbe,ma è ancora sotto con la tipa con cui stava prima. Io lo sapevo che quella storia sarebbe durata meno del buffet di questo ricevimento. Ma hai visto quel tizio che si è spazzolato tutto assieme a quel tale che era con lui?” ribatte. Mi viene da ridere.
“ Quel tipo è Nicola Mora,uno dei proprietari del posto dove lavoro ed uno dei consuoceri di Daniele Valencia. L’altro aspirapolvere è il genero di Daniele Valencia,il fidanzato di Aisha!” gli spiego.
“ Quindi mia madre dovrà allestire casa per il mini aspirapolvere e la fidanzata… Sicuramente le sarebbe andata peggio se avesse dovuto pagar loro la cena o cucinare per loro!” borbotta strappandomi una risata.
“ Fer,hai visto cos’è successo? E poi ero io quella facile! Voglio proprio vedere se domani quella tizia avrà ancora il coraggio di trattarmi da poco di buono!” squittisce mia sorella facendomi prendere un colpo in quanto mi arriva alle spalle.
“ Quella tipa non è andata a letto col compagno della madre,Nat! Emilio,lei è mia sorella Natalia!” le rispondo prima di presentarli.
“ La segretaria dell’Ecomoda!” si vanta sbattendo le ciglia.
“ E noi che pensavamo facesse la video maker! Qual è la sua massima aspirazione nella vita? Finire a Temptation Island così conciata? Fare una influencer? In fondo il suo video figura fra i trend topic! Complimenti per la discrezione!” afferma il gemello di Emilio raggiungendoci.
“ Prego?” si offende mia sorella.
“ Daniele è come uno zio per noi. Senza la sua generosità nel pagare le cure ai nostri genitori,noi non saremmo nati. Noi due e i suoi figli giocavamo insieme (anche se con Susanna i giochi erano tutt’altro che uno spasso,ma questa è un’altra storia). Direi che non meritava di finire online,lei non crede? Poteva almeno devolvergli i soldi guadagnati con le visualizzazioni!” chiarisce lui.
“ Memo,please! Lui è Guillermo. E come avrete dedotto nella coppia di gemelli,il simpatico non è di certo lui!” interviene Emilio. Sono buffi!
“ Difendi Daniele Valencia perché vai a letto con sua figlia?” gli domanda Natalia,ignorando la mia gomitata. Io ed Emilio ci lanciamo un’occhiata di compassione: entrambi vorremmo essere il più lontano possibile da qui ed essere figli unici,soprattutto!
“ Perché? Vuole installare una webcam in casa mia e riprenderci per metterci online? Credo rientri nelle parafilie da DSM!” ribatte quel tale.
“ Io non l’ho fatto di proposito!” si difende Natalia.
“ Ah no? Il suo cellulare aveva vita propria ed ha fatto tutto da solo? Lei dovrebbe imparare a prendersi le sue responsabilità. E menomale che i soggetti erano loro,perché fossero stati i miei genitori,di sicuro avrebbero voluto i contanti e non che una zucca vuota come lei,per risarcirli, lavorasse per loro!” replica quello. Chissà se è di cattivo umore o se è così attaccabrighe in generale!
“ Memo,sai che quel tale che si è spazzolato tutto è Nicola Mora,uno dei proprietari dell’outlet in cui lavoreremo?” gli comunica il fratello per sedare l’ennesima lite che avrebbe creato scandalo.
“ Nicola Mora? Ma è legale? Pare sia mezzo rincoglionito! Dei tali stavano dicendo che soffre di demenza,che porta a spasso un cane che non ha! Non è che,essendo lui non del tutto capace di intendere e di volere,non è valida la cosa? Ce l’ha un amministratore di sostegno che rappresenti i suoi diritti,perlomeno?” risponde il tizio scorbutico.
“ Questa cosa l’ho sentita anch’io. Pare sia inciampato portando in giro un cane che neppure ha… Eppure non si direbbe che ha una demenza! Magari dipende dalle quantità di cibo che mangia!” interviene mia sorella perdendo un’altra occasione per stare zitta.
“ O magari i neuroni di quel tale sono morti assieme ai suoi,lei che dice? Ci mancava la neuroscienziata abusiva!” le ringhia addosso quello.
“ Immagino saranno i figli a curare i suoi interessi!” borbotto.
“ A me basta solo che non abbia firmato nulla che sia impugnabile in tribunale per la sua malattia e che ci porti al licenziamento!” ribatte lui.
“ A me preoccupa più il fatto che non saremo in un quartiere esclusivo,ma nel Bronx di Bogotà! E poi in quel quartiere ora è andata ad abitare la mamma di Giulio e Susanna…non vorrei ritrovarmela come cliente!” obietta Emilio.
“ Credo che la tizia abbia altro a cui pensare. Pare che per la sua vita navigata si sia beccata una malattia venerea. Qui la gente spettegola una bellezza e se tu avessi mollato l’angolo dell’open bar,avresti avuto qualche news in più!” ribatte quell’altro. E poi era mia sorella la pettegola!
 
[Susanna]
“ C’era bisogno di portarmi in giro come fossi un malato,di guidare la mia macchina e di portarmi al bilocale? Mi ha solo tirato un cazzotto, non mi ha strappato un rene a mani nude! Un po’ crocerossina!” borbotta Dodo mentre provo ad aprire la porta con una mano,tenendo l’altro braccio dietro la sua schiena per sorreggerlo.
“ E tu sempre polemico. Io odio la gente che polemizza su tutto! E poi non lo sai che le infermiere fanno parte di una larga fetta di film porno? La professione adatta a quelle come me!” replico portandolo in camera da letto. Lo appoggio delicatamente sul letto sbottonandogli la camicia per esaminare il punto incriminato. Mi favorisce tale visione accendendo la lampada che c’è sul comodino (immagino che per papà e Cami sia stato impossibile disfarsi di questo obbrobrio col paralume all’uncinetto!).
“ Ti vado a prendere una pomata e il ghiaccio. Ma se domani continua ad essere così brutto vai all’ospedale!” affermo.
“ Agli ordini!” borbotta. Alzo gli occhi al cielo per poi dirigermi al bagno per prendere tutto ciò che mi serve. Apro l’armadietto,dove oltre all’unguento e al ghiaccio istantaneo,trovo anche delle vitamine. Ci mancava solo che quella specie di manga avesse una carenza di vitamine oltre che di buongusto!
“ Avete carenza di vitamine tu e la tua tipa? Cos’è? Passate così tanto tempo in camera da letto,da prosciugarvi l’un l’altro?” gli domando irritata tornando in camera. Scuote il capo leggermente infastidito.
“ Non ci credo che si è dimenticata qui le vitamine! Hildegard è un po’ stanca e il medico di base le ha consigliato quelle vitamine!” mi spiega. Stanca di fare cosa,visto che non lavora e non cura nemmeno se stessa?
Mi mordo la lingua evitandomi l’ennesima cattiveria nei riguardi di quella,la quale tutto sommato non c’entra nulla in tutto questo (e neanche nel nostro mondo c’entra nulla,a voler essere precisi!). Non è colpa sua se mi sono innamorata del suo ragazzo,che mi reputa una troia! Mi accomodo vicino alle gambe stese di Dodo e tiro un paio di colpi al sacchetto di ghiaccio istantaneo prima di posarglielo sulla zona interessata.
“ Tu non sei una prostituta!” asserisce.
“ Arrivata un po’ in ritardo la rassicurazione,pertanto permettimi di dubitarne! Dillo ai tuoi cugini e a tuo zio che non sono una poco di buono così che ti ridano dietro!” replico. Afferro il ghiaccio per spostarlo e premo il tubetto per far scivolare un po’ di pomata sulla mia mano. La scaldo leggermente fra i palmi per poi massaggiarla sulla zona arrossata del suo addome,cercando di non concentrarmi sui suoi addominali scolpiti perché non è proprio il momento di fare pensieri sconci.
“ Ti sto facendo male? Vedo che ti mordi le labbra!” farfuglio.
“ No,è la zona tumefatta! Immagino sia normale!” mormora non riuscendo a trattenere un gemito. Speriamo di non finire all’ospedale!
“ Perché non ti fidi di me?” bofonchia. La sua voce è leggermente roca.
“ Forse perché tutte le mie storie sono state disastrose?! O magari perché prima mi hai baciata e poi sei tornato qui con quella e mentre stai con lei continui a saltarmi addosso?!” esplodo satura.  
“ Non sono l’unico,no? Anche Billy stasera non vedeva l’ora di saltarti addosso! È l’unica cosa su cui conveniamo io e quella specie di primitivo del tuo ex!” replica.
“ ALMENO BILL È SINGLE. TU COSA FAI? MI BACI E POI PUFF…TI VIENE IN MENTE CHE HAI UNA FIDANZATA E CLASSIFICHI TUTTO COME UN ERRORE!” ribatto furiosa.
“ Lo è. È da quando sei entrata nella mia vita che faccio casini,che commetto errori,che incasino la mia vita. Sai cosa vuol dire avere a che fare con te,con quanto più distante esista dalla mia donna ideale? Dover mediare ogni giorno fra la voglia di strozzarti e quella di baciarti? Io odio sentirmi così e ti odio per come mi fai sentire combattuto. La mia vita era stabile prima di incontrare te,sapevo perfettamente quello che volevo e ora guarda…mi sembra di stare sulle montagne russe e a me da bambino facevano schifo! Sei irritante,scombinata,maleducata, irriverente,non riesci a badare a te stessa e nei casini che combini trascini tutti…” mi vomita addosso. Sospiro sommessamente lasciando che una lacrima sfugga al mio controllo e solchi la mia guancia.
“ Allora perché hai fatto a botte per salvare l’onore di un caso umano come me?” gli domando offesa. È strano sentire la sua mano sulla gota.
“ Perché mi fai ridere,mi hai fatto credere in me stesso come disegnatore,non hai mai riso dei miei timori e ti sei accorta prima di ogni altra persona al mondo delle mie passioni segrete,invogliandomi a coltivarle. E anche ci sono volte in cui ti strozzerei,sono più quelle in cui mi sento fortunato ad averti incontrata.” risponde poggiando la fronte contro la mia e permettendo ai miei occhi di incastrarsi nei suoi.
“ Grazie per avermi fatto amare le montagne russe!” mormora contro la mia bocca,con un sorriso tremante,prima di catturare le mie labbra.
Il mio stato di shock dovuto al terremoto causato dalle sue parole mi impedisce di rispondere subito a quel bacio,che fa sentire me come se fossi reduce da un giro sulle montagne russe. Dopo qualche secondo,mi risveglio dal mio stato di trance circondandogli il collo con le braccia e finendo a cavalcioni su di lui.
La mia mente si svuota da ogni pensiero riguardante quella specie di cartone animato con cui sta,il fatto che anche i nostri genitori si sono dati alla pazza gioia in questo letto per concentrarsi solo ed unicamente sul sapore della sua bocca,sulle sue carezze delicate,sulle linee nette dei suoi addominali. Si allontana da me con un gemito.
“ Sei sempre così materiale? Curi sempre la gente e poi ne rinnovi il dolore? Ti ricordo che ho preso un cazzotto da uno stronzo!” mugugna mordendo la pelle nell’incavo del mio collo. Mi sfugge un gemito.
“ Non riesci a stare zitto neanche in questo contesto?” replico divertita liberandolo poco delicatamente della camicia tanto da far volare qualche bottone. I suoi occhi sono lucidi di eccitazione. Scuote il capo a mo’ di sfida prima di riprendere possesso delle mie labbra per ribaltare le nostre posizioni e sovrastarmi col suo corpo.
Mentre accarezzo le sue spalle e i suoi bicipiti,il cuore corre veloce,mi martella nel petto,come se la gabbia toracica fosse troppo piccola per ospitarlo e volesse quindi esplodermi. Per la prima volta nella mia vita,le dita mi tremano quando traccio le linee nette e scolpite dei suoi addominali. Il suo corpo sembra disegnato,una scultura da museo in cui nulla è al caso: persino i nei presenti sul suo corpo risultano in armonia con tutto il resto,rendendolo un capolavoro.
Ho le terminazioni nervose in fiamme sentendolo assaporare il mio collo dirigendosi verso l’incavo dei miei seni. Quando inarco la schiena perché mi liberi dalla costrizione del vestito,i suoi baci si fermano e mi accarezza la guancia guardandomi negli occhi. Lo fisso confusa,sperando che l’epilogo non sia il medesimo di sempre.
“ Tu lo sai,vero,che non sei costretta?” mormora sfiorandomi la gota con il pollice destro. Mi sfugge una lacrima per tale dolcezza,perché nessuno era stato così gentile nei miei confronti. Cattura le mie labbra in un bacio asciugandomi le guance con le dita.
 
[Charlotte]
“ Chi se lo aspettava questo lato romantico dal mio fratellone!” commenta Giulia al culmine del mio racconto sulla conchiglia.
“ Smettila! Hermes è sempre stato romantico!” lo difendo. Giulia e Jean si guardano e scoppiano a ridere.
“ Sì,ha sempre avuto lo stesso lato sentimentale di Ebenezer Scrooge di << Canto di Natale >>!” sghignazza mia cognata beccandosi una dose di solletico massiccia da mio marito.
“ Charlotte,io vado a ritoccarmi il trucco,tu vieni con me?” mi domanda Giulia. Annuisco strappando un bacio a mio marito. Jean bacia la tempia della sua fidanzata prima di vederci andare via.
“ Ci credi che una ex sveltina di tuo fratello gli ha mandato delle foto nuda per augurargli Buon Natale? La gente non sta bene!” racconto a mia cognata,la quale resta sgomenta.
“ Nella cartoleria di sua fiducia i bigliettini natalizi erano finiti?” replica facendomi ridere. Scuote il capo sbigottita da tale sfacciataggine.
“ Allora? Tu e Jean avete più riparlato di quella storia? Quando mi farete diventare zia? Ci pensi che se doveste avere una bimba potrebbe crescere con Bebe e Benny?” esclamo. Sorride.
“ Abbiamo pensato di rimandare almeno fino a che non ci sarai tu disponibile a sostituirmi quando andrò in maternità! Con tutto che ora fa comunella con Milla,dubito che tua cugina Susanna sia in grado di diventare presidente senza far venire un accidente a mio padre! Anche se la presenza di Roberta potrebbe facilitarmi le cose e renderla una mia sostituta perfetta!” mi spiega.
“ Non credo Hermes sarebbe dello stesso avviso!” sghignazzo facendola ridere. Entrambe ci raggeliamo quando accediamo alla toilette femminile e,legato come un salame,troviamo il mostro che ha rovinato la vita di zio Daniele e della sua compagna. Ha il capo tutto bagnato per via dell’acqua del rubinetto che continua a scorrergli sul viso. Chi l’ha ridotto così voleva affogarlo o fargli prendere una polmonite!
“ Non c’è neanche bisogno di fare nomi,visto che lui e mia zia si sono dileguati!” borbotta Giulia. Evidentemente se l’è meritato!
“ Il fatto che sia nell’antibagno delle donne non richiede uno sforzo di immaginazione per sapere cosa possa aver fatto per meritarselo!” osservo. Giulia annuisce. Zio Daniele è burbero,a volte antipatico,ma non è cattivo! Mi ha sempre voluto bene e non farebbe del male neppure ad una mosca!
 
Giulio mi aveva invitato a casa sua a fare i compiti dopo scuola e stavamo consumando la merenda che la sua tata c’aveva preparato,mentre sua madre era andata a fare shopping,lasciando lì Susanna,che voleva giocassi con le bambole.
“ Puzzola,non è il momento! Io e Charlotte dobbiamo capire le divisioni a due cifre o ci bocceranno!” l’ammonì Giulio,che proprio non la sopportava. La scuola stava per finire e quell’argomento nuovo e complicato proprio non ci voleva…che cavolo!
“ Anche io le voglio capire!” rispose la mia cuginetta di 5 anni stringendo a sé la sua Bratz.
“ Seh…buonanotte!” borbottò Giulio. Le chiavi nella serratura di casa fecero scattare Giulio e Susanna per poi farli correre verso l’ingresso. La voce di zio Daniele che li salutava mi fece alzare dalla sedia per andare all’ingresso e accoglierlo.
“ Ciao zio!” lo salutai.
“ Ehi principessa! State facendo merenda?” mi chiese. Annuii. Si indicò le labbra facendomi capire che avevo la bocca sporca di cioccolato.
“ Giulio,lo sai che non voglio che mangiate schifezze! Avete finito i compiti?” chiese a suo figlio.
“ No,papà. La maestra ha spiegato le divisioni a 2 cifre,ma io e Lotte abbiamo qualche difficoltà!” gli spiegò Giulio. Lo zio Daniele si tolse la giacca riponendola sull’attaccapanni e venne con noi in soggiorno.
“ Vediamo un po’… “- Sbirciò dal libro-“ 125 diviso 25. La prima domanda da farsi è quante cifre si abbassano e bisogna guardare il divisore. Charlotte,ne posso abbassare 2?” mi chiese. Io fissai i 2 numeri per poi annuire dubbiosa.
“ Se io ho 12 biscotti da dare a 25 bambini,posso darne uno ad ognuno?” domandò. Io e Giulio ci fissammo per poi scuotere il capo.
“ Si abbassano tutte e 3 le cifre. Poi si considera il 12 per il 2. Quale numero moltiplicato per 2 dà 12?” ci spiegò.
“ 6. 6 per 2 fa 12!” rispose prontamente Giulio.
“ Esatto. Poi si moltiplica 6 per il 5 che fa da unità al divisore. Quanto fa 6 per 5?” replicò zio Daniele.
“ 30! Fa 30!” risposi.
“ Sì. Noi abbiamo solo 5 caramelle,sono più o meno di 30?” ci domandò. Un << meno >> gli fece fare un cenno affermativo col capo.
“ Quindi 6 non va bene. Proviamo con 5. 5 per 2 fa 10,giusto?”- Annuimmo- “ 12 meno 10 fa 2. Quindi il 12 presta questo 2 che avanza al 5 dell’unità facendolo diventare 25 perché il 2 avanzato,corrispondendo alla decina,è come se fosse 20,quindi 20 più 5 fa 25. 5 per 5 fa 25, quindi il 5 va bene come risultato!” ci spiegò. Entrambi eravamo ancora confusi.
“ Facciamone altre insieme,ok?” pattuì. Noi due annuimmo.
“ Ecco perché Michel mi ha salutato con una pacca sulla spalla!” borbottò fra sé e sé.
“ Papino,vieni a giocare con le Bratz con me?” gli domandò Susanna.
“ Principessa,lo sai che a papà fanno impressione quelle cose con i trampoli ai piedi e le teste grosse quanto un pallone!” le rispose mio zio.
 
“ Chiudiamo almeno l’acqua,visto il rischio siccità! Certo che tuo zio al pianeta proprio non ci pensa!” commenta Giulia.  Faccio per risponderle,ma mia madre accede al bagno restando paralizzata dinnanzi a quella scena.
“ Dove sono mio fratello e Camilla?” chiede preoccupata.
“ In una Iacuzzi di merda. Ora se mi liberate,vorrei lavarmi anch’io!” risponde quel tale.
“ Lo lascerei legato lì!” borbotta Giulia per poi mettersi con pazienza a sciogliere quei nodi. Fa fatica e mi avvicino per aiutarla,ma mia madre mi blocca ammonendomi con lo sguardo.
“ Non esiste che ti pieghi nelle tue condizione!” asserisce perentoria. Alzo gli occhi al cielo.
“ Ma suo fratello ha fatto parte degli scout? Che cavolo di nodo è?” si lamenta Giulia con mia madre,la quale scuote il capo divertito.
“ Gli piaceva andare in barca con nostro padre,ha fatto canottaggio… Non una parola con tuo padre di questa situazione! Ci manca solo che scoppi un casino a ridosso delle nozze di tua cugina e Giulio!” le spiega mia madre dandole una mano a sciogliere quei nodi. Io mi occupo di quello legato al dispenser per il sapone. 
“ Marce,ma… Guiduccio,ma che sta succedendo?” domanda la madre di Giulio e Susanna,mai rinomata per la perspicacia.
“ Il tuo coinquilino deve averle fatte girare a mio fratello…i nodi non mentono! Potevi almeno lasciarlo a casa a questo giro! Qualcosa mi dice che questa sarà l’ultima festa di Sinisterra a cui presenzieremo!” l’ammonisce mia madre.
 
[Asia]
“ COSA?” la domanda è corale alla fine del racconto di Nicola,che ha dovuto prendere un paio di bicchieri d’acqua prima di rivelarci il motivo del suo pallore. Betty trattiene a stento suo marito dal recarsi in quel bagno a dare una lezione a quel verme,il quale si spera resti legato come un salame il più a lungo possibile.
“ Neanche ti dico come stava tuo cognato! Era furibondo! Ho avuto paura che lo ammazzasse e di dovergli portare Gamberetto in galera!” rivela Nicola ad Armando. Gli avrebbero dato le attenuanti generiche!
“ Ma Cami come stava?” domanda Betty.
“ Gli ha dato un pugno! Ma poi ha cominciato a piangere! Naturalmente ai ragazzi non vogliono dire niente!” le spiega Nicola.
“ Le ha fatto del male?” chiede Sandra.
“ Dubito che possa averle fatto peggio che in 40 anni,ma comunque no. Non sarebbe arrivato a domani per una cosa del genere!” le risponde mio marito passandomi un braccio attorno alle spalle per portarmi a sé e baciarmi la tempia.
“ Forse domani dovremmo far loro una telefonata…sono i nonni di Gamberetto come noi!” propongo.
“ Domani andiamo a trovarli. Prima però telefonia…” la proposta di Armando muore sul nascere e la moglie non riesce a trattenerlo quando vede quello venire verso di noi seguito da Giulia,Charlotte,la madre di quest’ultima e la bionda finta. Guido si becca quindi un cazzotto in pieno viso,che lo fa traballare.
“  NON TI AZZARDARE MAI PIÙ AD AVVICINARTI A MIA SORELLA O TI AMMAZZO!” gli grida addosso Armando. Menomale che in giardino al momento non c’è nessuno!
“ Tua sorella mi ha solo preso in giro!” sputa quello. Come se ciò giustificasse 40 anni di violenza!
“ Camilla non devi azzardarti a nominarla dopo tutto quello che le hai fatto!” lo ammonisce Marcella Valencia.
“ Anche tu che santifichi quella lì!” borbotta la bionda finta. Questa non conta mai fino a 10 prima di aprir bocca?
“ Alla San Marino potevano almeno insegnarle a contare fino a 100 prima di aprir bocca!” borbotta Mario.
“ Senti,Patrizia,qualsiasi cosa abbia fatto Camilla,nulla giustifica ciò che ha subito,ok? Lei e Daniele vivevano la loro storia in santa pace senza far male a nessuno! Sì,facevano salire la glicemia di qualcuno,ma nulla di grave! Non meritavano di certo questo! E soprattutto Roberta meritava di crescere con la sua famiglia,con i Valencia!” afferma Marcella Valencia.
“ Marcella,hai visto Dani… Ma che sta succedendo?” domanda il padre della tizia che ha filmato Camilla e il suo compagno.
“ Daniele e Camilla sono andati via. Il motivo non lo so,ma ti sconsiglio di domandarlo a mio fratello perché di sicuro non è stato piacevole. Tu non hai visto niente,Santiago,chiaro?” replica Marcella.
“ Come il sole. Va beh…io vado che almeno chiudo in gabbia mia figlia prima che lei e il gemello di Silvia scatenino la seconda rissa della serata! Ci vediamo alle nozze di Giulio!” borbotta il tipo.
“ C’è qualcuno con cui tua figlia va d’accordo?” gli domanda Marcella.
“ Se stessa allo specchio. O forse no,visto che potrebbe ritenere più avvenente il suo riflesso che se stessa ed esserne gelosa!” borbotta quello.
“ Menomale che non lavoreranno insieme,almeno!” borbotta Armando. Quel tale annuisce. Lo salutiamo con un cenno del capo.
“ NO,CERTO TUO FRATELLO MI PRENDE IN GIRO PER 30 ANNI E NON HA FATTO MALE A NESSUNO?” strepita quell’oca. L’organizzatore della festa è costretto nuovamente ad avvicinarsi ad un gruppo impegnato in un litigio.
“ Niente festa di Natale il prossimo anno!” mi sussurra mio marito.
“ Manuel,mi dispiace per questo trambusto!” si scusa Armando.
“ Non immaginavo che la vostra famiglia fosse diventata così caotica da quando Daniele ha seguito il suo cuore assieme a tua sorella!” borbotta lui. Noi abbiamo cominciato a tremare da allora!
“ Proprio il suo cuore…” grugnisce quell’altro mostro.
“ Tu è meglio che stai zitto,che a questa festa non sei stato neanche invitato e ad eventi come questo avresti dovuto prendervi parte sempre e solo da cameriere senza rovinare la vita di mia sorella!” lo zittisce Armando.
“ Manuel,mi dispiace per Susanna. È che è uno schianto e,proprio come me,ha sempre avuto un certo effetto sugli uomini. Il suo ex,un ragazzo molto fine,non si rassegna alla fine della loro storia,ma sono sicura che torneranno assieme!” esclama la bionda finta come se a quel tale potesse fregargliene qualcosa della vita amorosa della figlia dopo che questa festa è andata a puttane.
“ Menomale che non c’è nei paraggi Roby o avrebbe tirato fuori una delle sue perle! Questa il cervello non lo usa proprio!” borbotta Armando.
“ Credo non abbia ancora trovato il manuale d’istruzioni per adoperarlo!” ribatte la moglie facendolo ridacchiare.
“ È che Junior è molto protettivo con Susanna e il suo ex fidanzato ha tendenze un po’ da stalker!” ci mette una pezza Giulia.
“ Ho notato. È un bene che i figli di Daniele e della sua compagna abbiano subito legato,anche se sarebbe meglio se evitassero le risse alle feste!” risponde Manuel Sinisterra.
“ Congratulazioni per Lorenzo!” esclama mio marito.
“ Grazie! Vi lascio,con l’auspicio di riavere indietro la cauzione alla fine di questa festa!” risponde lui prima di andarsene. Che figura!
“ Certo che pure tuo nipote…” borbotta Mario.
“ Non tocchiamo questo tasto dolente! E pensa al tuo di nipote!” ringhia Armando furioso.
“ Almeno è rimasto a casa per non indisporti!” cerca di spezzare una lancia in suo favore Sandra beccandosi un’occhiataccia. 
 
[Clizia]
Mi appiattisco contro il torace ampio di Leonardo perché una parte della famiglia di mia madre non mi veda,anche se vorrei sapere davvero cosa ha fatto quell’uomo ai miei nonni. Non era mia intenzione origliare,ma ero in giardino con Leonardo ed ho sentito tutto,anche se loro per fortuna non mi hanno vista (o sarebbe scoppiata la rivoluzione!).
“ Vuoi chiamare tua nonna o tuo nonno?” mi domanda Leonardo. Scuoto il capo.
“ Mi fa quasi paura scoprire cosa possa essere accaduto!” bofonchio con le lacrime agli occhi. Mi solleva il viso carezzandomi le gote con i pollici per poi baciarmi la fronte.
“ Sono sicuro che non sia accaduto nulla di grave! Tuo nonno non lascerebbe mai in pericolo tua nonna. Loro si amano!” mi ricorda. Annuisco cercando di sfoggiare un sorriso.
“ Stavo pensando che è da un po’ che ci vediamo e che,se per te va bene,mi piacerebbe tu fossi la mia ragazza! Puoi pensarci tutto il tempo che vuoi,almeno così ritardi la mia morte per mano di tuo padre e tuo nonno!” esclama facendomi ridere per la frase finale.
“ I finali cruenti mi piacciono!” scherzo ricevendo di risposta un bacio.
“ DIMMI CHE È UNO SCHERZO DI PESSIMO GUSTO!” esclama la voce della donna che ha rovinato la cena della vigilia delle nozze di zio Nick. Dimenticare la sua voce e quella della madre di zio Giulio è praticamente impossibile!
“ Mamma,non urlare,per cortesia!” cerca di placarla il figlio.
“ NON URLARE? MI CHIEDI DI NON URLARE QUANDO TI TROVO CON QUESTA RAGAZZETTA? TI RENDI CONTO CHE SUA MADRE È LA NIPOTE DELLA TROIA CHE HA DISTRUTTO IL MATRIMONIO FRA I TUOI GENITORI  E CHE LA NONNA DI QUESTA TIZIA HA ROVINATO LE NOZZE DI PATTY?” replica quella donna aumentando il volume della sua fastidiosissima voce. Finirà che non saranno i miei a chiudermi in casa,ma sarò io a votarmi alla clausura per evitare questi eventi sempre pieni di scandali!
“ Veramente è stata la sua cara Patty assieme al suo coinquilino a rovinare la vita dei miei nonni e l’infanzia mia e di mia madre,che abbiamo conosciuto il nonno solo ora. Inoltre zia Bea non è una troia. E scappare da una come lei è una prova di intelligenza,credo figuri fra i diritti umani!” m’infurio prima di tornare dentro,in cerca dei miei genitori. 
 
[Daniele]
Continuo ad accarezzarle i capelli bagnati e a lavarla con l’altra mano non trovando il coraggio di farle presente che i miei polpastrelli,proprio come i suoi,si stanno raggrinzendo. Ormai siamo in questa vasca da un po’,tanto che l’acqua è diventata fredda.
“ Come va,amore?” le sussurro cauto. Se solo penso che le altre volte è riuscito a farle male e che dopo è rimasta abbandonata a se stessa senza poter contare sul mio amore,sul mio conforto,mi sento male!
Si volta leggermente verso di me dedicandomi un debole sorriso prima di catturare lievemente le mie labbra con le sue in un bacio meraviglioso che mi lascia il sorriso sulle labbra.
“ Ora decisamente bene. Non sento più la sua puzza addosso. Sento il tuo profumo ovunque,quindi sto bene!” risponde. Me la stringo forte al petto baciandole la tempia. Stare con lei qui e ammansisce leggermente la mia rabbia verso quel rifiuto umano.
“ Io non ci credo che ha avuto la faccia tosta di presentarsi lì,farti una partaccia perché sei mia moglie ( saresti stata più biasimabile se fossi stata la sua consorte invece che la mia) e tentare di farti quello che voleva farti,dopo tutto il male che ci ha già procurato!” borbotto furibondo.
“ Amore,quando mai ha avuto senso di autocritica?” obietta giustamente.
“ Quel mostro ti ha ricattato. Abbiamo perso anni insieme per colpa sua! E deve ringraziare che adoro Junior e Barbara se non porto quel cazzo di vestito alla polizia affinché lo arrestino,in quanto so che nonostante lo odino a loro farebbe male!” rispondo irato.
 
Alla fine la punizione per aver letto il suo diario era durata in tutto 5 minuti prima di finire di nuovo nel nostro mondo di amore e di passione. Sentirla ansimare il mio nome mentre divenivamo una cosa sola era un’emozione ogni volta più intensa,come e più della nostra prima volta.
Approfittai del fatto che fosse totalmente presa dalle mie coccole per adoperare la cintura con cui mi aveva legato i polsi col fine di punirmi per legare me e lei in un'unica stretta.
“ Così non ti perdo più!” mugugnai contro il suo collo. Scoppiò a ridere divertita.
“ Cominciamo molto male,Valencia: tu non mi hai mai persa!” mi corresse prima di catturare le mie labbra con le sue. A parte la vista di quell’incivile dopo 40 anni,l’arrivo a Zurigo era andato benone. E anche Junior,alla fine,mi era parso bendisposto ad accettarmi.
“ Giusto!” risposi strofinando la punta del naso contro l’elice del suo orecchio. Le sue braccia si strinsero attorno al mio collo riducendo ogni spazio fra i nostri corpi. Adoravo sentire le nostre pelli divenire quasi un tutt’uno.
“ Ti amo!” lo sussurrammo all’unisono per poi scambiarci un bacio. Mi persi a giocare con i suoi ricci,a carezzare il profilo del suo naso,a baciare ogni millimetro del suo viso.
“ Durante la cena a casa tua,ti ho detto che non era stata una mia scelta fargli crescere Roberta,ricordi?” asserì seria. Smisi di vezzeggiarla per perdermi in quei due pozzi blu ardesia. Annuii.
“ Amore,non dobbiamo parlarne per forza! L’hai fatto per Roby,perché io e tuo fratello litigavamo e perché…” m’interruppe.
“ Mi ha ricattata!” esplose lasciandomi di sasso.
“ Leggere quel << Non Compatibile >> sul test di comparazione del DNA di Roberta e quell’essere fu come tornare a respirare. Hai presente quando andavamo in montagna e sentivamo la differenza con l’aria piena di smog di Bogotà?”- Annuii- “ Per me fu uguale. Fu come ricominciare ad inalare aria priva di smog,aria pulita. Sebbene fossi incinta,non mi era difficile immaginare un futuro con te: se avevi accettato Puledrino credendola figlia di un altro,perché non si sarebbe potuto ripetere il miracolo? La mia idea era chiamarti il giorno dopo e dirti tutto. Avrei dovuto farlo senza parlarne con lui: è l’unica cosa che ho sbagliato. Lui mi ha detto che non mi avrebbe permesso di andarmene mentre aspettavo suo figlio,che in giudizio mi avrebbero tolto anche Roberta per via della tua vita tutt’altro che monastica,per lo scandalo di Armando che aveva lasciato tua sorella a pochi giorni dalle nozze per la sua amante che poi aveva sposato,per il mio tentativo di suicidio documentato da un referto,per il fatto che non sapessi con certezza chi fosse il padre di Roberta fino al giorno prima. Io non potevo rischiare e permettere che crescesse lui nostra figlia,il nostro fiore più bello. Dovevo proteggerla,dovevo proteggere la parte di te che mi avevi donato! Mi dispiace se hai pensato che io abbia preferito lui a…” non le permisi di andare oltre catturando le sue labbra in un bacio prolisso. Avevo il viso rigato dalle lacrime. Camilla era la persona più dolce del mondo e non riuscivo a spiegarmi perché la vita le avesse inflitto tante ingiuste sofferenze. Mi ripromisi di ripagarla io con tutto il mio amore del male che aveva subito. L’avrei resa felice.
“ Dispiace a me per non aver capito nulla e di averti detto tutte quelle cattiverie,di cui mi pentivo man mano che le pronunciavo! Io non gli permetterò più di farti del male! Mai più! Dimmi che mi perdoni,ti prego!” replicai continuando a baciarla,a sfamarmi di lei.
“ Basta! Non scusarti più,amore,per favore! Se ti ho raccontato questa cosa è solo perché tutto fosse chiaro. Non voglio di certo le tue scuse…amore mio,non mi servono le tue scuse! Mi ami,mi hai amata per tanti anni e stiamo per sposarci,ricordi? Io e te stiamo per diventare marito e moglie! Finalmente ci sposiamo!” mi rassicurò stringendosi a me. La cinsi forte.
“ È che se nostra figlia non avesse avuto da fare a Bogotà e tu non fossi rimasta con lei,non ci saremmo mai spiegati,ti rendi conto? Ti ho accusato di esserti venduta per un orgasmo ed invece hai vissuto l’inferno…sono uno stronzo! Se penso a quei due stronzi,mi sale una rabbia!” le confessai. Mi carezzò dolcemente i capelli e poi il viso per poi sfiorarmi il volto prima di strofinare il suo naso contro il mio.
“ Ti rendi conto che per colpa di quei due ci siamo ritrovati a fare l’amore in macchina come due ragazzini invece che in casa nostra nel nostro letto?” aggiunsi.
“ Veramente da ragazzini avevamo un letto a disposizione…la nostra prima volta in macchina è stata 2 sere fa,amore. E tecnicamente non è colpa loro: avremmo potuto optare per un hotel. La nostra passione non è colpa loro…credo che per loro sia più un impiccio che altro!” precisò strappandomi un sorriso.
“ Avrei rischiato di vederti con un altro dopo il divorzio ed io proprio non ce la faccio a pensare che un altro ti tocca…” m’interruppe costellando le mie labbra di soffici e dolci baci.
“ Non le devi dire né pensare queste sciocchezze. Nessun altro,ok? Io amo te. E ti assicuro che nostra figlia tifava per te anche prima di sapere che fossi suo padre. Avrebbe perorato la tua causa,amore! È la nostra prima fan,amore mio!” mi rincuorò strappandomi un sorriso.
“ Definiscimi il concetto di << fan >>,ti prego! Sarebbe stata in grado di creare degli striscioni con i nostri nomi e i cuoricini? Sì,a volte sono un po’ melenso,ma sarebbe troppo pure per me!” replicai facendola ridere.
“ No,amore. Ad una colata di miele del genere non ci arriverebbe neanche da ubriaca. Ma le piacciamo insieme dalle nozze di Bob!” mi rassicurò. Annuii più tranquillo intrecciando le dita alle sue.
“ E tu non sei uno stronzo,capito? Amore,eri arrabbiato! Non ti aspettavi questa pugnalata da me,che avevi sempre portato in palmo di mano! Ora abbiamo chiarito,sai tutto e abbiamo ripreso la nostra vita insieme!” aggiunse giocando con le mie dita. Annuii.
“ Amore mio,ti renderò felice!” le sussurrai prima di mordicchiarle il labbro inferiore.
“ Anch’io ti renderò felice. Allora,amore mio? Parere su Clizia e sui genitori di Joseph?” mi chiese.
“ Clizia è un amore,un vulcano,ma già l’adoro. La matrigna di Joseph e il padre un po’ meno,decisamente meno: lei ha una voce stridula e lui deve imparare a tenere gli occhi lontano da te o glieli cavo. La madre di Joseph e il suo padrigno sono innamorati quasi quanto noi,ma il nostro amore è il più grande in assoluto,quindi non c’è paragone!” risposi facendola ridere.
“ Adoro sentirti ridere!” le confessai facendola accoccolare fra le mie braccia.
“ Ti amo con tutta l’anima,Daniele Valencia!” rispose stringendosi a me. Mi sfuggirono altre lacrime di gioia.
“ Io di più,Camilla Mendoza presto in Valencia!” replicai restando a giocare con i suoi capelli. Prese a far scorrere i polpastrelli sul mio avambraccio. Era una cosa che accadeva sempre quando,dopo aver fatto l’amore,si lasciava trasportare dai problemi.
“ Pensi a Junior,vero?” le chiesi carezzandole il capo e baciandole la tempia. Annuì posando un bacio sul mio petto. Non era stato molto gentile con me,ma ero preoccupato anch’io di come gli fossero crollate tutte le certezze a quella cena (sebbene avere come unica certezza nella vita Trimalcione fosse facilmente annoverabile come criterio da DSM!). Sapevo come ci si sentisse dopo aver perso tutti i pilastri e quanto si potesse essere vulnerabili a scelte errate e tutto volevo meno che questo per quel ragazzo! Non ero mai riuscito a dimenticare quel bimbo che voleva giocare ai soldatini con me…era quella la verità!
“ Non doveva saperlo così! Lui sembra tanto menefreghista,ma è sensibile in fondo!” rispose giocando con la peluria del mio torace.
“ Non ne dubito,amore: non può che essere così,visto che è nato da te. E poi non riesco a non vedere il bimbo conosciuto 31 anni fa!” replicai. Mi donò un sorriso innamorato.
“ Vedrai che si riprenderà. E noi lo aiuteremo! Mi ha anche teso un ramoscello d’ulivo!” la rassicurai.
 
“ Ed è per questo che loro ti amano: perché non li feriresti mai! Io e loro abbiamo tanto bisogno di te!” afferma con la voce che trema. Me la stringo al petto tempestandole la tempia di baci.
“ Ed io di voi!” le sussurro.
“ Secondo te,come l’ha saputo?” mi domanda giocando con le mie dita. Scuoto il capo perché non ne ho proprio idea.
“ Cucciola,non devi preoccuparti! Troveremo un modo per neutralizzarlo!” la rassicuro sebbene sia preoccupato quanto lei. Ci manca solo un altro scandalo nella nostra famiglia!
“ Dimmi che non sei in collera con Susanna!” mi esorta. Alzo gli occhi al cielo.
“ No. Per una volta che non c’entra nulla… Certo è che nostro figlio deve darsi una regolata con questa gelosia!” ribatto. Non può dare i numeri ogni volta che un esemplare di sesso maschile si avvicina a Susanna!
 
[Aisha]
“ Tu non sei preoccupata?” mi domanda Roberta leggermente angosciata perché Camilla e nostro padre sono andati via senza un cenno.
“ Sì,ma con la tua ansia incrementi la mia!” le rispondo. E che cavolo!
“ Comunque la macchina di vostro padre nel parcheggio non c’è!” ci comunica Joseph. È molto strano che se ne siano andati senza una parola!
“ Oggi è il giorno in cui tutti se ne vanno senza avvisare: Susanna,Junior,loro due… costa tanto mandare almeno un messaggio?” si urta Roby.
“ Non mi interessa di risultare invadente: io li chiamo!” esclama Roberta. Come se poi qualcuno di noi potesse mai anche solo pensare di fermarla quando parte in quarta in questo modo!
Mentre sta cercando il numero fra le chiamate effettuate di recente,ricompare Clizia,che abbiamo cercato per quasi tutta la serata. Mi massaggio l’incrocio degli occhi prevedendo grandi urla a breve.
“ Ciao!” esclama cauta Clizia.
“ CIAO UN CORNO! SI PUÒ SAPERE DOV’ERI? E NON CON CHI PERCHÉ LO IMMAGINO! NON VOGLIAMO CHE LO FREQUENTI,VUOI UN DISEGNINO PERCHÉ TUTTO TI SIA PIÙ CHIARO?” sbotta mia sorella inferocita.  
“ Ero solo in giardino. Stavo prendendo aria!” si giustifica mia nipote. Mente peggio di me agli inizi! In più,come se non bastasse,le sue balle vengono poco avvalorate dall’arrivo di Leonardo Uribe. Io e Carlos ci fissiamo pensando entrambi che questo idiota ne combinerà una delle sue! Io le odio queste feste e maledico di aver accettato di prendere parte a questa!
“ Scusate,avete visto mio padre?” domanda quel cretino non staccando gli occhi da Clizia.
“ Se staccasse gli occhi da mia figlia,si renderebbe conto che non è in questo gruppo,ma che dovrebbe cercarlo con mia zia Bea!” gli risponde tombale Roberta già nervosa di suo. Il cellulare fa sobbalzare Roby,che accetta la chiamata.
“ Papà,ma dove sei?...Perché? La mamma non si sente bene?...Ah! No,è che non hai salutato né me né Aisha né Clizia!...Sì,ci vediamo domani!...Un bacio anche a te! Ti voglio bene!” le sentiamo dire.
“ Che è successo a Camilla?” le domando preoccupata.
“ Niente. Se ne sono solo andati dopo la figura di merda!” mi rassicura Roby. Figuraccia che si sarebbe potuta evitare se Smeaton non ragionasse con l’amico dei piani bassi! Io non ci credo che nei piani di Susanna ci fossero le nozze con quel mentecatto!
 
[Milla]
Io e Jimmy ci scambiamo uno sguardo divertito per poi prorompere in una fragorosa risata per la situazione anomala in cui ci troviamo. No, non è la prima volta che facciamo l’amore in una casa non nostra ed in un letto non nostro,ma è sempre successo prima che ci sposassimo e ora è paradossale che una coppia sposata adoperi casa dei parenti per fare determinate cose!
“ Speriamo che non siano stati concepiti qui né Dino né Gamberetto!” esclama mio marito facendomi ridere.
“ Smettila! Credi che papà la prenderebbe bene se sapesse che Anna è stata concepita sotto il suo tetto?” replico. Credo che se venisse a sapere questa cosa potrebbe farci diventare sordi,anche se la matematica non è un’opinione e dovrebbe averlo capito facendo due conti!
“ Non voglio saperlo,guarda! Comunque Maria mi ha chiesto un cane. Ma non un cane normale: vorrebbe un cane identico a quello di tua zia!” mi rivela giocando con i miei capelli.
“ E tu le hai spiegato che mamma e papà devono lavorare,che lei e i suoi fratelli devono andare a scuola e che quindi il cane identico a quello di mia zia sarebbe leggermente più sfortunato perché non ci sarebbe nessuno a fargli fare i bisogni e a tenergli compagnia?” gli domando allarmata. Adoro gli animali,ma so che un cane soffrirebbe a casa nostra con noi sempre in giro e senza un giardino dove correre felice!
“ Al problema della solitudine vorrebbe ovviare portandolo a scuola con sé! I suoi compagni di classe sarebbero felici e anche la sua maestra ha un cane!” mi spiega. Mi porto una mano alla fronte.
“ E che c’entra? Buon per lei che ha un cane,ma mica se lo porta sul luogo di lavoro,scusa?” ribatto. Mio marito scoppia a ridere. Da quando mia figlia ragiona per sillogismi?
“ Amore mio,mi fai morire!” balbetta fra le risate.
 
[Giulio]
“ Dici che sarebbe meglio lasciare la moda e aprire un bar?” domando ironico alla mia promessa sposa. Barbara scuote il capo divertita.
“ Io non capisco cosa sia andato storto,onestamente! Credevo che la lista nozze avrebbe evitato il problema doppioni e invece mi sento come quando collezionavo le figurine dei cartoni animati e mi uscivano solo doppioni dalle bustine che compravo!” risponde. Effettivamente neanche un bar ha tante macchinette per il caffè!
“ Ti capisco: succedeva anche a me con le figurine dei calciatori! Una potremmo regalarla ai nostri genitori,visto che la loro ogni volta si guasta!” propongo.
“ Il riciclo è cringe!” obietta. Non che farsi ridere dietro da mio padre,Roberta,Junior e Aisha sia meglio!
“ Non è un riciclo,ma un modo per aiutarli! Comunque forse avremmo dovuto dare l’Iban. Gli invitati erano più degli oggetti che avevamo inserito nella lista ed è finita così!” rispondo.
“ L’Iban è pure peggio che i doppioni,dai! Menomale che almeno mamma e Daniele non hanno scelto dalla lista,altrimenti ci saremmo ritrovati pure qualche altro doppione da parte di qualche invitato arrivato a lista ultimata! Bastava avere un po’ di creatività!” replica. Effettivamente!
“ Beh ma pensa se l’avesse tirata fuori zia Bea la creatività: ci saremmo ritrovati un buono per un sexy shop!” rispondo. Ridacchia divertita prima di gettarmi le braccia al collo. Me la stringo forte al petto per poi baciarla. La amo così tanto!
Questo momento tanto dolce viene interrotto dal mio cellulare e comincio quasi a pensare di avere la stessa maledizione che grava su mio padre,visto che a lui e Camilla,da quello che mi ha raccontato,succede spesso.
“ Pronto!” rispondo incazzato senza neanche leggere chi sia.
“ L’UNICA INCAZZATA DOVREI ESSERE IO! NON SOLO NON MI HAI FATTO GLI AUGURI DI BUON NATALE,MA HAI CHIESTO A QUELLA STRONZA DI ACCOMPAGNARTI ALL’ALTARE!” gracchia mia madre.
“ Immagino che questo fosse il tuo regalo di Natale…avrei preferito un anonimo e banale cesto! Punto primo: non mi pare che tu ti sia prodigata a chiamarmi per farmi gli auguri. Punto secondo: Camilla non è una stronza,ma fra poco più di 100 giorni (mi pare 108) sposerà mio padre e fra 6 giorni io sposerò sua figlia,quindi direi che in un certo senso sarà mia madre. O meglio sarà sicuramente più madre di te,ma per quello non necessita né di sposare papà né di diventare mia suocera!” m’incavolo.
“ QUELLA STRONZA ME L’HA SPIATTELLATO IN FACCIA COME SE NON VEDESSE L’ORA! HA ACCETTATO SOLO PER FARMI DISPETTO!” strepita.
“ Ti costa molto sforzo pensare di non essere il centro del mondo? Magari ha accettato perché ama papà e vuole bene a me e ai miei fratelli?” ribatto seccato e con i timpani a pezzi. Riaggancio per evitare di arrivare sordo all’altare e metto il cellulare in modalità aereo.
“ Amore,mi dispiace!” mormora la mia futura moglie. L’abbraccio forte.
 
[Theresa]
Stiamo scegliendo un film da guardare prima che io rientri a casa e devo ammettere che il fatto che non abbia alluso ad un certo discorso mi rassicura per un verso e mi preoccupa per l’altro: temo che non mi trovi attraente,ma sono sollevata da non dover affrontare così presto il fatto che io non l’abbia mai fatto.
“ Questo? << Secret in their eyes >>…è con Julia Roberts e Nicole Kidman…Un thriller!” propongo. S’irrigidisce.
“ L’ho visto qualche anno fa. Un po’ pesante,onestamente!” borbotta.
“ Bryan,c’è qualcosa che non va?” gli chiedo. Sospira pesantemente mettendo da parte il telecomando per voltare il capo verso di me. Mi regala una carezza sulla guancia.
“ Io e te stiamo insieme ed io ho il culto della sincerità. Le bugie non mi piacciono e…” farfuglia.
“ È bello che tu creda nella sincerità!” mi complimento.
“ Se io ho lasciato Ica è proprio per mancanza di sincerità!” mi spiega giocando con le mie dita. Avevo intuito ci fossero problemi in famiglia!
“ Non sei obbligato a parlarmene adesso. La nostra storia è agli inizi e capisco che tu abbia bisogno del tuo tempo!” lo rassicuro. Mi strappa un bacio delicato e prolisso.
“ Lo so. E sei dolcissima,anche solo per questo. Ieri avevo dimenticato il cellulare in atelier e l’ha trovato Bianca. Siccome era a cena dal dottor Valencia,sono andato lì per recuperarlo e…” il suo racconto viene interrotto dal suono del campanello. Trovo strano ciò,vista l’ora tarda e spero non siano i suoi vicini,anche perché abbiamo il televisore al minimo.
Ci alziamo pazientemente dal divano e raggiungiamo la porta d’ingresso. Quando Bryan la spalanca,oltre la soglia vi sono 2 signori di mezza età,che non ho mai visto prima. Forse sono dei suoi vicini di casa!
“ Buonasera!” esclamo timidamente per interrompere il gioco del silenzio cominciato da qualche minuto.
“ Buonasera cara!” esclama cordiale la signora dai capelli dorati e gli occhi scuri. Il marito si limita ad un cenno del capo ed un sorriso gentile.
“ Lei è Theresa,la mia ragazza!” afferma Bryan senza neanche guardarli in faccia. Li conosce? Sono davvero i suoi vicini?
“ Vi ha dato fastidio il televisore?” domando mortificata.
“ No,loro non sono dei vicini rompiscatole!” mi corregge il mio ragazzo. E allora chi diavolo sono?
“ Io sono Candida Novillo Caceres e lui è mio marito Bruno Caceres!” si presenta quella tipa stringendomi la mano. Il marito fa lo stesso.
“ Theresa Pereira Carreño,molto lieta!” farfuglio.
“ Siamo i genitori di Bryan!” chiarisce il signor Caceres. Fisso il mio ragazzo,che neanche li guarda in faccia. Onestamente non capisco…
“ Ci lasci almeno entrare o hai intenzione di tenerci qui fuori,come ci hai tenuto fuori dalla tua vita in questi mesi?” domanda poi al figlio.
“ Forse è meglio che vada…” bofonchio sentendomi di troppo e volendomi cavare d’impiccio.
“ No,resta! Come vedete,sto bene. Ho 2 lavori che mi fanno guadagnare abbastanza da vivere,una ragazza,degli amici…” afferma Bryan incrociando le braccia al petto.
“ Te ne sei andato più di 2 mesi fa e ieri non hai risposto neanche ai messaggi di tua madre!” lo accusa il padre.
“ Credi sia troppo pretenzioso essere lasciato in pace dopo una vita di bugie?” si risente Bryan. In che senso?
 
[Junior
 ]
I capelli biondi di Susanna mi accarezzano il petto mentre dorme placidamente occupando abusivamente metà del mio cuscino. Solo dopo questa notte posso comprendere come si sia sentita la mamma quando ha scelto di lasciare papà per raggiungere quel mostro a Zurigo: prima era solo qualcosa di astratto,di tangibile dal suo diario,ma ero incapace di comprenderla a pieno; ora so che mi uccide la consapevolezza di dover lasciare questo letto e che questo è stato l’addio definitivo a noi due. Anche se il bimbo che aspetta Hildegard non dovesse essere il mio fratellino,so che Susanna non mi perdonerà mai per averla abbandonata dopo questa notte e che quindi per me e lei non ci sono più speranze.
La tentazione di dormire con lei è forte,ma mi domando se trascorrere la notte stretto a lei,respirare il suo olezzo mischiato al mio non renda più difficile il distacco,come succede con i neonati quando si danno in adozione.
Consapevole del suo sonno di pietra,con la mano che trema le carezzo il profilo del viso per poi sfiorare una sua ciocca di capelli. Una lacrima sfugge al mio controllo,ma mi affretto a cancellarla.
“ Perché? Perché non sei come la prima idea che mi ero fatto di te? Perché non sei malvagia,frivola,stupida,vuota,egocentrica,narcisista e superficiale come ti immaginavo? La mia vita sarebbe più facile,se tu fossi così!” singhiozzo.
 
Maledizione al buffet e a chi l’aveva inventato e pensato per le nozze di Bob! Quel genere di eventi mi piaceva affrontarli da single per quel motivo: non dover andare al buffet per comporre il piatto ad un’altra persona come fossi un cameriere del cavolo!
“ È poco civile ripulire tutto il buffet!” squittì una voce alle mie spalle facendomi irritare ancora di più.
“ Sì,perché sdraiarsi sulle scrivanie con uno dei figli degli azionisti,nonché fidanzato e promesso sposo della figlia di un altro azionista,dopo neanche un mese dall’assunzione è fra le cose raccomandate e caldamente consigliate dal galateo! Monsignore Della Casa le farebbe chapeau! E comunque un piatto è per la mia ragazza!” risposi quando mi trovai dinnanzi quella che stava per distruggere la vita di mio cugino. Anche se il mancato matrimonio di Bob,almeno mi avrebbe evitato il momento << cameriere >> che stavo vivendo!
“ Beata lei!” borbottò. Ma che cazzo! Ci stava provando?
“ Prego?” le chiesi di ripetere imbarazzato e anche scandalizzato,sperando in cuor mio di aver capito male. Voleva ripassarsi tutta la nostra famiglia,visto che le mancava solo Nick per completare la pagina dei << Fratelli Mendoza >> nel suo album di figurine? Nulla da dire sulla sua avvenenza,ma aveva una sfacciataggine irritante!
“ Anche io quando andavo alla San Marino mi fidanzavo a ridosso dei balli studenteschi per avere un cameriere che mi preparasse un piattino al buffet!” replicò. La voglia di strozzarla stava aumentando!
“ Alla San Marino c’erano ragazzi che studiavano per fare da camerieri a lei?” le domandai sconvolto.
“ Ma no. Lì si studia finanza. Io ho frequentato 8 semestri!” si vantò. Scossi il capo incredulo al fatto che mio cugina l’avesse davvero presa sul serio iniziando una storia con lei qualche mese prima. Si drogava? Me la immaginavo studiare saltando da un letto all’altro!
“ Susanna, che…” la voce di quel cavernicolo che mi aveva offeso deridendo anche mio padre si interruppe appena mi vide. Ok,mio padre era davvero un buzzurro e gli aveva rovinato la vita (visto che era finito con quella specie di pornodiva!),ma perché prendersela con il sottoscritto senza che aver scambiato con me neanche mezza parola?
“ Papy,rivangavamo i bei tempi,quando anch’io potevo avere un cameriere tutto per me!” lo ragguagliò quella.
“ Immagino quanto si divertissero loro! Almeno quanto si diverte ora lui!” borbottò suo padre sarcastico. Se cercava un modo per instaurare una complicità con me,si sbagliava!
“ Ti assicuro che sapevo ricompensarli!” rispose quella allusiva. Io e quell’uomo ci scambiammo un’occhiata scandalizzata e lo compatii perché quella tizia faceva passare proprio la voglia di avere figli,soprattutto femmine!
“ Sei venuto per prendere un piatto per la mamma?” chiese quella.
“ Mi pare avesse ancora le gambe e le braccia funzionanti stamane. Odiavo le feste del liceo proprio perché le mie fidanzatine mi riducevano in schiavitù,figuriamoci se lo faccio adesso!” rispose il padre. Se quella constatazione fosse stata fatta da un altro,avrei persino riso! 
“ Non che mangiassero molto le tue fidanzatine del liceo,Valencia!” commentò mia madre arrivando alle sue spalle.
“ Poi sei arrivata tu,che per mangiare non ti facevi di certo pregare e hai sempre odiato lo schiavismo,Mendoza! Tua nuora mi sa che non concorda con te,visto che ha ridotto tuo figlio a fare il cameriere!” replicò quello. Mia madre scosse il capo divertita.
“ Mamma,devi prendere qualcosa?” le domandai.
“ Dell’acqua per prendere un analgesico. Tuo zio mi ha fatto scoppiare la testa con le sue urla. Menomale che domani riparto!” rispose. Ridacchiai per poi notare che quello si era incupito per la frase finale.
“ Scusate,dovrei passare! Le olive non credo siano proprietà privata,Junior!” esclamò la voce di Charlotte facendomi sobbalzare. Che modi!
“ Menomale che me l’hai ricordato: Brigitte è allergica,o almeno credo!” farfugliai. Quello,mia madre e Charlotte mi fissarono basiti.
“ Ed è subito tentato omicidio!” borbottò quell’idiota ossigenata ricevendo una gomitata dal padre,il quale avrebbe dovuto concepirla muta.
“ E la tua ragazza i fritti non li mangia: è a dieta!” mi fece notare mia madre.
“ Io per una frase del genere ti avrei mollato! Non sai a cosa è allergica la tua ragazza? Davvero? Quindi è davvero un parafulmini come dice Roberta?” replicò Charlotte interessata prima di portarsi alla bocca una tartina. Suo zio e mia madre la fissarono scioccati.
“ Possibile che quella rompiscatole sappia spettegolare solo sulla mia vita amorosa?” mi urtai.
“ Veramente è stata Barbara a chiedere della tua ragazza e Roberta le ha dato il suo parere: dicendo anche che potrebbe uscire dalla vostra famiglia non in sana e robusta costituzione come vi è entrata! È molto divertente tua sorella!” mi spiegò. Come un calcio sulle palle!
“ Scusate,ma dovremmo prendere qualcosa da mangiare anche noi. Carina questa riunione,a cosa si deve?” chiese Giulio arrivando al buffet assieme a Barbara.
“ Barbara,ma hai pianto?” le chiese mia madre attirandosi un’occhiata strana.
“ Lasciamo perdere!” borbottò mia sorella.
“ Comunque siamo qui riuniti per lo schiavismo di alcune ragazze verso il partner,ma per fortuna,non è il tuo caso!” gli rispose il padre.
“ Almeno mia sorella ha un pregio,visto che non ha fatto che offenderla!” borbottai.
“ Junior! Possibile che tu,come tuo zio,non sappia contare fino a 10?” mi ammonì mia madre.
“ Almeno non urla!” farfugliarono all’unisono quel soggetto,Giulio e la sorella.
“ Non che tu sia andata meglio: in scala di decibel,sotto tuo suocero c’è il tuo futuro marito!” chiosò Valencia a Charlotte. Non aveva torto!
“ Tu che prendi?” chiese quello a mia madre.
“ Chiederei dei tappi per le orecchie da adoperare almeno fino a domani mattina,ma immagino dovrò ripiegare sulle tartine al caviale, sempre che ne resti qualcuna!” gli rispose lei alludendo alla gara di approvvigionamento di Barbara e Charlotte facendolo ridere. 
“ Vuoi che faccia io?” si offrì quello. A che cazzo di gioco stava giocando? Ci stava provando con mia madre?
“ Ma tu non eri contro lo schiavismo?” replicò mia madre aggrottando le sopracciglia.
“ Infatti lo sono. Tu non mi stai schiavizzando; sono io che mi sono offerto!” precisò quello.
“ E immagino sia un modo per scusarti per la tua razione di veleno quotidiana dovuta allo stress e un’azione gentile di commiato prima di liberarti finalmente di me!” ribatté mia madre.
“ Un modo per scusarmi sì,ma non anelo di certo liberarmi di te! Mai voluto una cosa del genere!” bofonchiò lui imbarazzato.
“ Ma solo perché altrimenti ci metto ore. Poi al tavolo me lo porto da sola o finisce che diventi sordo!” acconsentì mia madre strappandogli una risata. Alla coda si unì pure Joseph.
“ Schiavizzato pure tu?” gli domandai.
“ Daniele,lui è Joseph Knuth,il marito di Roberta e il papà di Clizia! Lui è Daniele Valencia,il…” fu mio cognato ad interrompere mia madre.
“ L’ex Ministro,il padre di Giulio. Molto lieto di conoscerla,dottor Valencia. E comunque,cognato caro,no,tua sorella non mi ha schiavizzato. È solo che l’ha chiamata vostro padre e quindi ho pensato di prenderle da mangiare! Lo sai che se litigano,poi le passa la fame ed è incazzata tutto il giorno!” esclamò Joseph rivolgendosi prima a quello e poi a me.
“ Lieto di averla conosciuta,certo sarebbe stato meglio,se l’incontro non fosse avvenuto in coda per il buffet! E le conviene sbrigarsi o a sua moglie non porterà neanche un’oliva!” borbottò quello continuando a riempire il suo piatto dopo avergli stretto la mano. A mio cognato scappò una risata.
“ Dimmi che non è il piatto per me quello che stai continuando a riempire come se incombesse su di noi la minaccia di una carestia di cibo!” gli chiese conferma mia madre.
“ Mendoza,piantala di prendere in giro! Ecco qua: devi mangiare e qui si rischia la fame,se non stiamo attenti! Il mio piatto,il tuo…e direi che possiamo andare che c’è coda! Ci manca solo tuo fratello e me lo eviterei,visto che ho già mal di testa!” le rispose passandole il piatto più pieno e tenendo per sé uno normale. Si allontanarono dal buffet lasciandomi basito.
“ Ma Junior è proprio il tuo nome di battesimo?” mi chiese quella specie di bambola ossigenata. La fissai sconfortato.
 
“ Invece sei tenera,sei divertente,a tuo modo sei romantica e riempi la mia vita di luce. Prima di conoscere te,avevo un’idea chiara del mio futuro: spassarmela. Niente matrimonio,figli,rapporti monogamici ed eterni. Era tutto semplice. E ora guarda…si è complicato tutto: mi ritrovo a sognare un bimbo che non avremo mai e che ogni notte diventa più sfocato perché sono consapevole che sarà per sempre destinato a vivere solo nella mia testa… Io lo so che saresti un’ottima mamma e che potremmo essere felici insieme,ma non ora. E tu,amore mio,non sei di certo rinomata per la pazienza! Non avrebbe senso sperare che mi aspetti e non arriverei mai a chiedertelo! Sarebbe puro egoismo ed io non sono così. Spero che almeno tu riesca ad essere felice e a non odiarmi troppo!” le sussurro lasciandole un ultimo bacio sulle labbra prima di uscire da quel letto e rivestirmi.
 
 
Capitolo terminato! Spero mi sia risparmiato il linciaggio,ma ero stata chiara nel dire che la coppia Junior-Susanna avrebbe avuto ancora delle difficoltà da affrontare… Ma come farà fronte a questa bomba la famiglia che Daniele e Camilla stanno formando?
Nel prossimo capitolo ci sarà un salto temporale arrivando alla vigilia delle nozze di Giulio e Barbara,ergo il 30 dicembre. Già dal finale di questo capitolo,potrete facilmente intuire che molti equilibri saranno saltati e che ci saranno persone con i nervi a fior di pelle… Il lieto fine è ancora lontano! Alla prossima…    

 
  
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