Una vecchia poesia che avevo scritto anni fa e ritrovo solo ora. Non ricordo precisamente cosa volesse dire e forse non voleva dire nulla, ma mi piaceva come suonava, con questi versi così brevi e la cadenza veloce. Forse era una sorta di venerazione oscura, piena di sacrifici animali in onore di serpenti di sangue asservite a divinità mattatrici o altre cose innocue che piacciono agli adolescenti. L'unico rimpianto è che non ci fossero più giochi di parole, ma all'epoca non ci pensavo troppo.