29/11/2022
7 recensioniIl momento giusto
“Tu non hai risposte, ma sorridi al momento giusto,
da farmi incazzare e poi dal niente ridere di gusto”
“Mi fiderò”, M.Mengoni
da farmi incazzare e poi dal niente ridere di gusto”
“Mi fiderò”, M.Mengoni
Una goccia.
Due.
Tre.
La lentezza iniziale delle prime stille d’acqua aumenta piano piano d’intensità trasformandosi in breve in una pioggia scrosciante che inonda tutta Diagon Alley, costringendo decine di maghi e streghe a correre per mettersi al riparo.
Tettoie, balconcini e piccole sporgenze, qualsiasi cosa pur di non bagnarsi.
“Odio la pioggia”, si lamenta Hermione mentre, con una mano, spazzola via delle gocce d’acqua dai capelli, “mi innervosisce”, dice tra sé e sé, “soprattutto se fino a pochi minuti fa c’era il sole” conclude, guardando con sospetto verso il negozio de “I tre Tiri Vispi”.
La sua attenzione viene calamitata da un’ombra di colore rosso che, furtiva, si nasconde rapida dietro una delle vetrine laterali dell’emporio dei gemelli Weasley.
La sua razionalità le suggerisce che qualcosa non torna: anche considerando il tempo inglese un po’ ballerino, non è normale che all’improvviso sia scoppiato un temporale di quella portata. Stringe gli occhi, che diventano un fessura inquietante e, dopo essersi lanciata addosso un ‘incantesimo impermeabile, si dirige a passo marziale verso il negozio di Fred e George.
Quando entra in quello che molti bambini e ragazzi considerano il posto delle meraviglie, trova solo Fred intento a sistemare in maniera ordinata su uno scaffale alcune confezioni di Merendine Marinare. Le sta allineando lentamente, con precisione millimetrica. Troppo millimetrica.
“Ehm… Fred?” lo chiama con un tono di voce forse un po’ più alto del normale.
Sentendo il proprio nome, il gemello si gira verso di lei con tutta la tranquillità del mondo.
“Hermione, che sorpresa!”. Le labbra si incurvano in un ampio sorriso mentre la fissa incredulo, una scintilla di interesse negli occhi azzurri. Pare veramente che non si aspettasse di vederla lì nel suo negozio proprio in quel momento.
“A cosa debbo tanto onore?” insinua con voce fintamente melliflua, posando sul bancone una scatola piena di Torrone Sanguinolento.
Hermione sente su di sé quello sguardo penetrante che ogni volta, ogni singola volta, la manda in confusione facendola arrossire come una ragazzina. Cerca di riorganizzare le idee concentrandosi sul motivo della sua visita.
Prendendo un lungo respiro, si dirige verso di lui.
“Fred, hai visto come sta diluviando?”
“È vero”, risponde rapido girandosi verso le vetrina su cui si sta abbattendo tutta la furia del temporale. “Che disdetta!”. Anche se il tono è dispiaciuto, è palese che si stia sforzando di non sorridere.
“Certo che è strano”, continua Hermione, passando distrattamente un dito sulla superficie liscia del bancone come a voler eliminare un granello invisibile di polvere, “fino a pochi minuti fa splendeva il sole... Tu hai idea del perché?”
Alza lo sguardo lentamente, incontrando quello compiaciuto di Fred, che, intanto, si copre la bocca con il pugno per nascondere la piega divertita delle sue labbra .
“No”, mente spudoratamente togliendo la mano e scoprendo un sorriso irrefrenabile.
Hermione si rabbuia, perché capisce di essere stata solo vittima dell’ennesimo esperimento dei gemelli.
Ma Fred le prende rapido la mano, ridendo di cuore .
“Vieni a pranzo con me?”
N.d.A.= Questa flashfic partecipa al contest “Citazioni in cerca d’autore (Oscar edition)! – II edizione speciale”, indetto da RosmaryW sul forum “Ferisce la penna”.
Devo essere sincera. Sono stata indecisa fino all’ultimo se pubblicare, perché leggendo le storie meravigliose delle altre partecipanti mi sono vergognata parecchio di ciò che ho scritto, sicuramente non all’altezza delle altre in gara. Poi mi sono detta che non pubblicando avrei messo in difficoltà Rosmary. E così, eccola qui. Sicuramente ci rimetterò mano più in là, non appena ne avrò la possibilità.
Grazie a chi avrà avuto il coraggio di arrivare fino alla fine.
Prometto che la prossima volta scriverò qualcosa di più serio…