01/12/2022
14 recensioniUn’altra te
#Cioccolata calda
Un manto candido ricopre l’immenso giardino di Malfoy Manor.
È di un bianco talmente puro e compatto da offrire uno spettacolo di abbagliante bellezza. In quell’angolo del Wiltshire la natura, all’arrivo delle prime abbondanti nevicate, pare essersi addormentata in attesa di risvegliarsi in primavera.
Tutto scorre lento, e anche i rumori sembrano scomparire, risucchiati da quella spessa coltre che, ovattando ogni cosa, crea un paesaggio irreale e magico insieme.
Piccoli cristalli di ghiaccio si sono formati sui vetri delle finestre per le rigide temperature; restano lì, a guardare quasi con invidia il calore domestico.
Nonostante sia riscaldata dalle fiamme del camino, Rose si tira addosso un caldo plaid di lana, coprendosi ancora di più le gambe rannicchiate.
È seduta sul divano, la testa poggiata sulla spalla di Scorpius che la tiene abbracciata stretta, come a volerla proteggere. Entrambi sono immersi in una lettura silenziosa, disturbata soltanto dal crepitare del fuoco. Un intenso calore si spande per la stanza, arrossando le guance dei due ragazzi.
Rose allunga una mano per prendere dal tavolino accanto una tazza piena di un denso liquido dal profumo delizioso. Avvicina la porcellana alla bocca per bere, mentre Scorpius, facendo scendere la mano, le accarezza distratto la lieve rotondità del ventre.
È quasi Natale, e sarà meraviglioso trascorrere le festività disegnando con la mente mille fantasie – vorrei che fosse una bambina e che avesse i tuoi occhi, amore, magari le mie labbra e il mio sorriso.
Rose chiude gli occhi nell’assaporare la cioccolata. È calda e dolce, proprio come piace a lei, e quel nettare che le invade la bocca, insieme al profumo del cacao e della vaniglia, le dona un vago senso di appagamento.
Scorpius la osserva con la coda dell’occhio – non si stanca mai di guardarla perché adesso è ancora più bella – e sorride divertito quando nota una piccola macchia di cioccolato sulle labbra.
Si china su di lei per baciarla con dolcezza.
“Non ti sembra di bere troppa cioccolata?”
"Scherzi? È il bambino che la vuole…”
"Scherzi? È il bambino che la vuole…”
Insieme sono un’immagine troppo tenera per passare inosservata.
Di ritorno dall’enorme biblioteca del Manor dove è solito trascorrere gran parte delle sue giornate a studiare tomi e pergamene antiche, Draco si ferma sulla soglia a osservare la scena.
Qualche segno in più sul volto pallido e leggermente stanco non ha intaccato la sua altera bellezza, ma gli occhi grigi sono velati dalla malinconia.
Scorpius è l’immagine vivente di come sarebbe stata la sua esistenza se fosse stato più coraggioso, più determinato, più…
Un ricordo affiora prepotente nella sua mente…
E’ l’ultimo fine settimana prima di Natale e Hogmeade è deserta: tutti gli studenti hanno già lasciato la scuola e sono partiti per le vacanze.
Tutti, tranne loro due.
In una tavolo appartato de “I Tre Manici Di Scopa” siedono due giovani, un accostamento azzardato di colori rivali che avrebbero fatto rabbrividire i rispettivi compagni di Casa. Una Burrobirra per lui e una cioccolata calda per lei attendono solo di essere bevute.
Quel giorno, però, il gelo dell’inverno sembrava essere penetrato anche dentro il locale nonostante gli Incantesimi Riscaldanti lanciati da Madama Rosmerta, spingendo Hermione a iniziare a bere la cioccolata calda.
Tuttavia, neanche la bevanda bollente riesce a riscaldarle il cuore.
Draco parla, ma è quello che non dice a parlare per lui. Tiene gli occhi chini di chi non ha il coraggio della verità e di confessare che, nel suo mondo Purosangue, le apparenze hanno ancora un peso.
Hermione sospira mentre lo guarda: non ha combattuto una guerra per vivere vergognandosi del suo sangue.
Neanche per amore.
Di ritorno dall’enorme biblioteca del Manor dove è solito trascorrere gran parte delle sue giornate a studiare tomi e pergamene antiche, Draco si ferma sulla soglia a osservare la scena.
Qualche segno in più sul volto pallido e leggermente stanco non ha intaccato la sua altera bellezza, ma gli occhi grigi sono velati dalla malinconia.
Scorpius è l’immagine vivente di come sarebbe stata la sua esistenza se fosse stato più coraggioso, più determinato, più…
Un ricordo affiora prepotente nella sua mente…
E’ l’ultimo fine settimana prima di Natale e Hogmeade è deserta: tutti gli studenti hanno già lasciato la scuola e sono partiti per le vacanze.
Tutti, tranne loro due.
In una tavolo appartato de “I Tre Manici Di Scopa” siedono due giovani, un accostamento azzardato di colori rivali che avrebbero fatto rabbrividire i rispettivi compagni di Casa. Una Burrobirra per lui e una cioccolata calda per lei attendono solo di essere bevute.
Quel giorno, però, il gelo dell’inverno sembrava essere penetrato anche dentro il locale nonostante gli Incantesimi Riscaldanti lanciati da Madama Rosmerta, spingendo Hermione a iniziare a bere la cioccolata calda.
Tuttavia, neanche la bevanda bollente riesce a riscaldarle il cuore.
Draco parla, ma è quello che non dice a parlare per lui. Tiene gli occhi chini di chi non ha il coraggio della verità e di confessare che, nel suo mondo Purosangue, le apparenze hanno ancora un peso.
Hermione sospira mentre lo guarda: non ha combattuto una guerra per vivere vergognandosi del suo sangue.
Neanche per amore.
“Cosa sono stata per te?Un esperimento?
Un passatempo? Io ci credevo in noi, Draco”
Un passatempo? Io ci credevo in noi, Draco”
Un ultimo sorso di cioccolata, e su quel tavolo restano solo una tazza sporca e mille promesse infrante.
“Fermami, Draco, fermami ora…”
Ormai è tempo di andare, lasciando alle spalle i sogni dell’adolescenza.
“Hermione?”
“Sì?"
“Promettimi… promettimi che cercherai di essere felice”
“Anche tu”
“Sì?"
“Promettimi… promettimi che cercherai di essere felice”
“Anche tu”
Sono passati più di vent’anni, ma Draco non ha mai dimenticato. Non sa se la sua esistenza è stata felice; sa soltanto che ha un figlio che è tutta la sua vita e che tra pochi mesi arriverà anche un nipotino.
Vorrei che fosse una bambina, e che avesse i tuoi occhi, amore.
Anche le tue labbra e il tuo sorriso.
Vorrei che fosse un’altra te.
Anche le tue labbra e il tuo sorriso.
Vorrei che fosse un’altra te.
N.d.A. = "Questa storia partecipa ai 72 prompt in attesa del Natale indetti da Mari e Sofifi sul forum Ferisce la penna", giorno 1 dicembre, prompt: cioccolata calda.
È la prima volta che scrivo di Rose e Scorpius, spero di averli resi al meglio.
Sono contenta di inaugurare questa bellissima iniziativa, e ringrazio Mari Lace e Sofifi per averla organizzata.
Vi auguro un buon avvento.