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Autore: Francyzago77    08/12/2022    6 recensioni
Amicizia, amore, famiglia, sfide, passione. E un pallone.
Quanto basta per raccontare una storia semplice ...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Kojiro Hyuga/Mark, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Patty osservava il signor Price che parlava cordialmente con il papà di Holly.

I due erano in piedi e, come vecchi amici, stavano discutendo di moduli e tattica, almeno questo era ciò che lei aveva percepito dagli scampoli di conversazione che le  giungevano tra il rumore dei tifosi e il chiacchierare della gente attorno.

-Sembra così tranquillo! – affermò Evy riferendosi proprio all’uomo che ora stava ridendo allegro con il signor Hutton.

-Chissà se Benji – aggiunse allora Susie – gli ha raccontato veramente tutto di Chris e Mark! Non possiamo sapere cosa in realtà gli abbia detto.

-Per essersi precipitato qui in fretta e furia – continuò Evy con piglio sicuro – certamente sa del bambino. 

-Ed è così calmo e pacifico? – domandò Susie con stupore.

-Forse non lo dà a vedere! – esclamò Evy guardando ancora il padre di Chris che adesso aveva in mano un giornale e stava facendo leggere qualcosa al suo interlocutore.

-Io credo sia più ragionevole di sua moglie – s’intromise Patty che era stata stranamente silenziosa – questo l’ho potuto capire da alcuni discorsi tra me e Chris.

-Cioè? – Susie era curiosa e attendeva di saperne di più.

-Chris non me ne ha parlato quasi mai – spiegò Patty – ma, quelle rare volte che ha nominato suo padre, non ha usato parole di rancore o di odio.

-Quando uno è assente – sottolineò Evy con sdegno – non puoi neppure odiarlo, non c’è e non lo consideri!

-Da quello che so io – specificò dunque Patty – le poche volte che c’è stato era comunque affettuoso e amorevole.

-Sarà uno di quelli – disse Susie – che si presentano due o tre volte all’anno con una barca di regali, sicuramente costosi, per sopperire alle proprie mancanze. Tutti quei bei vestiti, le borse, le scarpe all’ultima moda come pensate che possa comprarli Chris? Con i soldi del padre, è ovvio!

-E la villa, ragazze? – ora fu Evy ad elencare le fortune dell’amica – Il giardino con piscina, il bagno con l’idromassaggio, il mega salone e il televisore con schermo ultra piatto! Per non parlare dei domestici che ti fanno tutti i lavori di casa.

-Io non scambierei la mia infanzia con quella di Chris – asserì Patty fissando il campo, con tono quasi sommesso.

Poi si voltò e vide il suo di papà che ora si era unito ai signori Hutton e Price.

Si rivide bambina, la sera, a casa.

Suo padre tornava tardi dal lavoro ma, dopo cena, si ritagliava sempre uno spazio per lei. Le leggeva una favola da un grosso libro che tenevano in salotto. Era un ricordo nitido e tanto dolce. Una favola ogni sera. Soltanto così riusciva ad addormentarsi.

Non avrebbe mai scambiato la sua infanzia con quella di Chris. 

-Mi chiedo – era Susie a parlare – se uno come il signor Price possa mai andare d’accordo con Mark!

-Veramente sono in pochi quelli che riescono ad andare d’accordo con Mark! – esclamò Evy sorridendo.

Ma Patty non rise e affermò:

-Se Benji ha contattato suo padre ci sarà un valido motivo. Forse pensa sia l’unico capace di risolvere la situazione.

-Era comunque corretto metterlo al corrente di tutto! – fu l’ultima frase che pronunciò Susie perché si accorse che il signor Price stava tornando verso di loro e allora si zittì immediatamente.

-Ormai ci siamo! – disse l’uomo sedendosi guardando l’orologio al polso.

Patty annuì mentre le due amiche fecero un tiepido sorriso.

-Quando i ragazzi entreranno in campo – chiese il signor Price alla sua vicina di posto -  puoi indicarmi Mark?

In imbarazzo e sentendo Evy darle una piccola botta sul braccio, Patty balbettò:

-E’ il numero dieci della Toho.





 

Sotto il tunnel le due squadre stavano per fare il loro ingresso in campo.

L’atmosfera era tesa, nervosa ma incontrandosi, i giocatori di entrambe le formazioni si salutarono sportivamente. 

Holly e Danny.

Paul e Ed.

Bruce e Eddie.

Poi entrò Mark e Holly si diresse subito verso di lui.

-Che vinca il migliore! – gli disse il capitano della Newteam porgendogli la mano.

L’energica stretta di Mark fu più eloquente di mille parole.

Intanto, mentre quasi tutti i componenti delle due squadre stavano uscendo dal tunnel, fece la sua apparizione Benji.

Volutamente era rimasto nello spogliatoio fino all’ultimo, solo.

-Lenders – il tono del portiere era fermo e deciso e fece voltare Mark ma anche Holly, molto stupito.

Immediatamente Danny raggiunse il suo capitano, affiancandolo.

Erano rimasti soltanto in quattro lì sotto al tunnel.

-Dobbiamo andare – tentò di dire Holly ma Benji, rivolgendosi a Mark, lanciò la sua provocazione.

-Sei capace di segnarmi un goal? – gli domandò con aria di superiorità.

-Chi ti credi di essere – rispose Mark alterato – anche a occhi chiusi posso segnarti!

-In questo campionato – specificò Price – la mia porta è rimasta inviolata. 

Gli unici goal infatti, la Newteam li aveva subiti con Alan in quanto Benji non aveva potuto giocare tutte le partite per via dell’infortunio.

-Ti senti superiore perché giochi in Europa – affermò con rabbia Mark – ma io non ho paura di nessuno e so come segnarti non uno ma anche più goal.

-Ne basta uno – dichiarò Benji mentre Holly gli faceva cenno di andare – ti lancio una sfida, vuoi?

-Non vedo l’ora – replicò subito Mark con accanto un Danny preoccupato.

-Se riuscirai a segnarmi – propose l’estremo difensore – anche un solo goal accetterò la tua relazione con mia sorella e mi farò da parte ma se fallirai mi avrai nemico a vita.

-Prepara i confetti, Price! – ghignò Mark accettando di buon grado la sfida.

-Per il matrimonio devi attendere il consenso di mio padre – specificò Benji.

-Io non ho bisogno del consenso di nessuno per stare con la ragazza che amo – replicò Mark strattonato ora da Danny che lo invitava a muoversi.

-Insomma, accetti la sfida? – chiuse il discorso Benji.

-Certo che accetto – rispose Lenders con piglio sicuro.

E, voltate le spalle, corse fuori con Mellow.

-Passami tutti i palloni, capito Danny? – disse al compagno che, scuotendo la testa, asserì:

-Quella di Benji è una provocazione, non avresti dovuto assecondarlo! E non devi mettere le tue questioni personali davanti a quelle dell’intera squadra.

-Non contraddirmi Danny – tuonò Mark – tra me e Price c’è da sempre una rivalità accesa, ora si è ingigantita ancora di più.

Anche Holly fu duro con il portiere.

-Queste sfide potevano andar bene quando eravamo ragazzini – gli disse mentre entravano in campo – mi meraviglio di te!

-So quello che faccio e sono sicuro delle mie capacità – rispose Benji concentratissimo.

-Mi riferisco a Chris – ribadì il capitano – hai fatto venire tuo padre, lascia che risolva lui la questione e anzi, dovresti sostenere Mark invece di provocarlo in questo modo.

Benji lo fissò e gli ribadì:

-Si vede che non hai una sorella, Holly.

Non era la prima volta che gli ripeteva quella frase, il capitano preferì non rispondere e corse al centro del campo tra i cori esultanti delle tifoserie.





 

-Eccoli, eccoli! – gridò Matt nel vedere suo fratello e i compagni fare il loro ingresso per quella finale tanto attesa.

Chris ebbe un sussulto, non era la prima volta che assisteva a una partita di Mark ma le altre gare non avevano suscitato in lei le forti emozioni che stava provando in quel momento.

Era una finale con tutta l’importanza che quel tipo di gara si porta dietro ma per Chris non era quella la particolarità della partita.

Il campo vedeva contrapposti Mark e Benji, per la ragazza fu una scossa tremenda trovarseli lì, uno contro l’altro. 

Due mondi opposti, forse incompatibili.

Eppure lei voleva bene ad entrambi.

Avrebbe tanto voluto una conciliazione.

Chiuse per un attimo gli occhi e pensò alla sua famiglia.

Quando li riaprì cercò subito Mark, posizionato a centrocampo.

L’arbitro stava per fischiare l’inizio.

-Tutto bene? – le chiese delicatamente la signora Lenders avendola vista così sulle sue.

-Sì, tutto bene – rispose Chris per poi guardare suo fratello tra i pali.

-E così – disse Turner a Matt – la ragazza di Mark è la sorella di Price?

Aveva appreso la notizia ascoltando Nat che parlava con la mamma.

Il bambino annuì, Jeff Turner colpito da quella rivelazione affermò quasi divertito:

-Una sfida nella sfida. 


 
   
 
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