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Autore: Fanny24thebest    10/09/2009    4 recensioni
Immaginate solo Edward e Bella, niente vampiri nè licantropi solo due persone che devono avere a che fare con segreti più realistici che portano però tanto, toppo dolore!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Quello era un giorno normalissimo per Isabella Marie Swan detta Bella,che era appena stata svegliata dalle urla della madre.

Bella alzati immediatamente!” urlò mia madre

Sono in piedi mamma” mentii meccanicamente, senza che me ne rendessi neanche conto. A quel punto mia madre stanca della risposta che le avevo dato più volte spalanca la porta.

Signorina adesso basta, se non ti alzi subito ti prendo per i capelli!”

Mi arresi e mi alzai.

Va bene eccomi,come siamo violente stamattina, vado a lavarmi” le dissi alzandomi e oltrepassandola per andare in bagno, mi buttai sotto la doccia e mi rilassai mentre l'acqua fumante mi bagnava. Dopo poco, o almeno a me sembrava poco, ma non doveva essere così visto che mia madre urlava ancora, uscii e mi vestii.

Io vado”dissi mentre uscivo. Mia madre mi urlò ancora qualcosa ma non riuscii a capire cosa. Arrivata a scuola vidi la mia salvezza: Alice, la mia migliore amica, era la persona migliore che mi fosse capitata. Ci conoscemmo al mio primo giorno di scuola, al secondo anno, quando mi trasferii con la mia famiglia a Phoenix. Fu la prima persona che incontrai e pensai subito che fosse davvero simpatica e subito diventammo amiche.

Ciao Bella” mi salutò e mi abbracciò. Le sorrisi.

Ciao Alice” le risposi.”Come va?”Aveva un sorriso davvero strano.

Bene a te?” rispose con troppa foga.”Anche a me, ma...dimmi Alice, è successo qualcosa?” chiesi curiosa.

Perché mi fai questa domanda?” mi guardò torva.

Non so, mi sembri strana.”

In che senso?” mi chiese con uno sguardo angelico.

Sei troppo...come dire...felice” mi sorrise.

La osservai ancora e mi resi conto che non solo era felice era proprio su di giri, l'ultima volta che la vidi così era perché aveva conosciuto Jasper, il suo attuale ragazzo da bene tre mesi.

E va bene tanto verrai a saperlo comunque” iniziò. “Di cosa stai parlando?” le chiesi confusa.

E' arrivato un nuovo ragazzo a scuola, si chiama Edward ed è molto carino.” disse con quegli occhi furbetti.

Sapevo dove voleva andare a parare ma feci finta di niente.

Bene quindi direi che Rosalie è già alle sua calcagna” risposi indifferente.

Oh insomma Bella, ma che hai?” chiese ormai infastidita.

Io non ho proprio niente, sei tu che continui ancora con questa storia” le dissi arrabbiata.

Scusa se sono stanca di vederti soffrire per quell'idiota di Jacob e vorrei te lo togliessi dalla testa!”

In effetti aveva ragione, da quando Jacob , il mio migliore amico e forse stava diventando qualcosa in più,era partito per andare a Forks con il padre mi mancava tantissimo e non facevo altro che pensare a lui.

Non è colpa mia Alice, mi manca!” urlai mentre le lacrime volevano uscire a tutti i costi ma riuscii a bloccarle.

Si ma solo perché non fai niente per togliertelo dalla testa” mi guardò triste.

Cosa dovrei fare?” domandai mentre la guardavo fissa negli occhi,”Uscire con il primo che capita??” terminai ormai con le lacrime agli occhi. Alice mi abbracciò,la strinsi forte a me e lacrime silenziose iniziarono a rigare il mio viso.

Non piangere Bella, tranquilla, si risolverà tutto” mi consolò ma inutilmente. Quando mi calmai Alice mi accompagnò in classe, sfortunatamente condividevamo pochissimi corsi. Mi sedetti al mio posto accanto a Jessica, la ragazza più invidiosa dell'universo, che ancora non era arrivata e aspettai che la lezione iniziasse. Quando arrivò il professore la classe era ormai piena ma di Jessica neanche l'ombra.

Buongiorno ragazzi, oggi avremo un nuovo compagno, si chiama Edward” disse il professore mentre un ragazzo con i capelli bronzei , gli occhi verdi ,un fisico mozzafiato e un' aria arrogante entrava in classe.

Salve mi chiamo Edward Masen” disse il ragazzo.

Prego Edward siedi pure all'ultimo banco accanto alla signorina Swan” rispose il professore guardandomi.

Allora mi sentii in dovere di liberarmi da un'altra scocciatura.

Mi scusi professore e Jessica?” chiesi con aria innocente e continuando a guardare il nostro nuovo compagno di classe.

Come vede signorina Swan Jessica oggi non è presente, quando tornerà ce ne occuperemo”

Annuii ”Certo” risposi e feci posto al mio nuovo compagno di banco. Quell'ora mi sembrò un'eternità, quel ragazzo mi faceva quasi paura, aveva uno sguardo gelido e ogni tanto lo sorprendevo a fissarmi, mi sentivo in imbarazzo e pensai ad Alice, secondo me quel mostriciattolo ne sapeva qualcosa.

Quando finalmente l'ora terminò andai alla prossima lezione dove per fortuna avrei visto Alice, appena mi vide fece una strana faccia.

Ehi” mi disse. “Ciao” risposi senza enfasi. Aveva il viso seriamente preoccupato. “Bella è successo qualcosa?”

Niente di importante” risposi anche se il mio viso probabilmente mostrava il contrario.

Va bene, quando ti va di parlarne sono qui” era dispiaciuta.

Davvero non ho niente, è solo che sai quel ragazzo nuovo?” chiesi.

Edward?Quello di cui ti ho parlato io?” domandò davvero interessata ora.

Bé sono stata costretta a sedermi accanto a lui, o meglio lui si è seduto accanto a me perché Jessica oggi ha deciso di non venire”

Mentre parlavo ero sicura che Alice si stava facendo mille pensieri e idee su quello che era successo.

E' uno di quei tipi con l'aria arrogante, biondo e occhi verdi, fisico bellissimo etc, però a un certo punto non so perché, mi faceva paura, aveva uno sguardo gelido e ogni tanto mi fissava” terminai e la guardai, aveva uno sguardo indecifrabile poi parlò...

Tu mi stai dicendo che ce l'avevi accanto, che era uno schianto e che non gli hai parlato? E addirittura che ti faceva paura?Tu sei pazza”

La guardai sospettosa. “Tu non c'entri niente vero”

Io? Ma che dici? Sei forse impazzita?” Visto come l'aveva presa decisi di lasciar perdere e la trascinai in classe.

Cullen, Swan, siete di nuovo in ritardo” urlò il professore.

Ci dispiace professore, abbiamo avuto un problema” rispose calma Alice.

Poi ci sedemmo al nostro posto e seguimmo la lezioni. Dopo quella lezione con Alice mi sentivo più tranquilla e le altre terminarono velocemente anche se trascorse accanto a Edward a causa dell'assenza di Jessica. A pranzo mi incontrai con Alice e ci sedemmo al nostro tavolo abituale parlando del più e del meno.

Hai visto?” mi chiese Alice. “Cosa?” riposi io.

Rosalie” disse con una voce piena di disprezzo.

Quando la notai Rosalie parlava con Edward o meglio faceva la smorfiosa con Edward. Quanto la odiavo, Rosalie Hale, la ragazza più snob del mondo nonché mia miglior nemica da sempre. In quel caso ero contenta di non essere nei panni di Alice che la vedeva molto più di me visto che era anche la sorellastra di Jasper.

E la madre è ancora peggio continuò Alice.

Si lo so, me lo dici sempre” la bloccai per non farmi ripetere che non capiva perché il padre di Jasper aveva scelto proprio la madre di Rosalie come seconda moglie dopo la tragica morte della prima in un incidente stradale.

Decisi di cambiare discorso per distrarla un po'.

Usciamo oggi?” le chiesi senza pensarci due volte. Sorrise così tanto che temevo le venisse una paralisi facciale. “Andiamo a fare shopping?” mi chiese. E in quell'istante mi pentii subito di averglielo chiesto. “No Alice, non a fare shopping” le dissi subito per evitare fraintendimenti.

Perché no?” domandò dispiaciuta. “Per favore, ho bisogno di rilassarmi non di stressarmi!” le dissi con voce implorante. “Peggiori di giorno in giorno” si lamentò Alice prima di sorridermi. Purtroppo per me però conoscevo troppo bene quel sorriso.

Non me la darai vinta vero?” chiesi. “Assolutamente no!” mi disse. Non volevo arrendermi ma sapevo che combattere contro Alice era inutile così sbuffai, ciò significava che sarei stata costretta a trascorrere un pomeriggio tra negozi che neanche mi interessavano. Maledicendomi per aver aperto la mia boccaccia stavo tornando in classe.

Sappi che neanche a me fa piacere stare accanto a te durante le lezioni” mi disse una voce profonda che incuteva timore. Mi voltai e lo vidi.

Come scusa?” chiesi a Edward.

Volevo solo farti sapere che neanche a me fa piacere stare seduto accanto a te” ripeté.

Ero sconvolta non sapevo che dire, cosa voleva quel tipo?

Mi sa che mi sono persa qualcosa” gli dissi guardandolo in segno di sfida.

Che credi che non l'abbia notato?” chiese lui con quell'aria arrogante.

Potresti spiegarmi cosa stai dicendo?” domandai davvero confusa e anche seccata.

Va bé fai pure finta di niente ma sappi che non mi inganni” disse lui seccato e poi andò via. Continuai a guardarlo mentre si allontanava ma davvero non avevo capito cosa volesse dire così entrai in classe e mi sedetti accanto a lui ignorandolo completamente. Quando la lezione terminò decisi di affrontarlo così lo fermai nel corridoio.

Edward?” lo chiamai per la prima volta per nome.

Che c'è?” mi chiese lui seccato.

Se non ti scoccia vorrei sapere perché mi hai detto quelle cose prima” dissi io calma.

Perché non sono stupido”. Lo guardai non capendo cosa stesse dicendo.

E questo che vuol dire?” chiesi io visibilmente annoiata.

Vuol dire che mi sono accorto della faccia che fai ogni volta che mi siedo accanto a te e quindi volevo che sapessi che neanche a me fa piacere stare accanto a una figlia di papà” mi rispose velocemente.

Primo che film ti sei fatto? E secondo come ti permetti di chiamarmi figlia di papà? Che ne sai tu di me?” urlai arrabbiata.

Primo non è nessun film è realtà e secondo basta guardarti per capire come sei fatta”

Mentre mi rispondeva con una calma che mi fece arrabbiare ancora di più arrivò Alice, ma io la ignorai e continuai.

Anche per te è lo stesso, non ci vuole tanto a capire che sei un arrogante antipatico che si crede chissà chi” urlai più forte di prima mentre Alice mi guardava stupita.

Va bene, ho capito che non serve a niente discutere con te” disse e se ne andò mentre io gli urlavo dietro.

Si bravo, vattene, codardo!!” gridai mentre Alice mi si avvicinava.

Ma sei impazzita?” mi chiese la mia amica.

Senti per favore, non ti ci mettere pure tu, non sai come si sono svolte le cose” dissi ancora infuriata.

E allora che aspetti a raccontarmelo?” mi domandò.

E così le raccontai tutto quello che era accaduto con Edward iniziando dalle parole che mi aveva rivolto prima di entrare in classe.

E il resto lo sai” terminai quando arrivai al litigio a cui aveva assistito.

Non ci posso credere” commentò Alice. “Già, neanch'io”

Sei stata davvero così antipatica?”.

Alice!” la rimproverai...”Ma che dici?Non è mica colpa mia?”

Bella, io ti conosco, per dire quelle cose vuol dire che come minimo sbuffavi ogni dieci secondi”. “Non è vero” mi difesi. Alice alzò gli occhi al cielo e mi trascinò in classe senza neanche rispondermi. Al termine delle lezioni andai a fare shopping con Alice che mi torturò. Arrivata sera, ero piena di vestiti che il mostriciattolo mi aveva regalato e la testa piena delle sue ramanzine per quello che era accaduto con Edward. Mi aveva ripetuto più volte che avevo sbagliato con lui, diceva che era un bravo ragazzo, ma se neanche lo conosceva? Che ne sapeva lei? E perché non stava mai dalla mia parte? Annoiata da tutte quelle domande a cui non sapevo dare una risposta mi chiusi in bagno per liberarmi dai vestiti e fare un bagno caldo e rilassante. Dopo poco uscii e mi vestii con un jeans e una semplice magliettina a mezze maniche per poi rinchiudermi in camera e studiare un po'.

Circa un'ora dopo fui interrotta da mia madre che mi chiamò per la cena, mangiammo guardando la tv e poi andai a dormire salutando mia madre Reneè e mio padre Charlie.

  
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