Quinta storia a tema natalizio.

È solo da poco che ho iniziato
a pensare che ‘sti due in Brasile
si siano dati alla pazza gioia
AHAHAH
Fedele alla KageHina fino alla morte,
ho sempre visto questo momento
come un momento in cui i due
hanno legato e hanno creato
un legame di amicizia solido.
Che può benissimo essere arrivato
dopo le #cosacce.

Non si può tornare indietro

Fa indubbiamente strano festeggiare la notte di Natale in pantaloncini e maglietta a maniche corte, a guardare i fuochi dalla terrazza dell’appartamentino sgangherato di Shoyo a Rio. Loro, abituati entrambi ai freddi inverni e Natali pieni di neve di casa loro.
Forse basterebbe anche solo questo a farli sentire malinconicamente distanti da casa nella festa che è tradizionalmente anche quella della famiglia.
Però no, non è per disperazione o malinconia che ora le labbra di Shoyo stanno premendo su quelle di Tooru, con sempre maggiore insistenza.

Se l’aspettava Tooru? Indubbiamente sì.
Era qualcosa che era nell’aria fin dal primo momento in cui, sorpresi per trovarsi lì a chilometri e chilometri di distanza dal Giappone, hanno posati gli occhi l’uno sull’altro, riconoscendosi.

Lo desidera Tooru? Sì. Maledettamente sì.
E allora avvolge le braccia su quella schiena che non è più esile come quando si sono conosciuti. (Anche perché quando si sono conosciuti anni fa Shoyo era un virgulto innocente ma ora, quel ragazzo che gli è salito sopra a cavalcioni iniziando a strusciarglisi contro e guardandolo con sguardo malizioso e complice nel momento in cui Tooru ha reagito a sua volta al bacio, è tutto fuorché innocente. Nonché consapevole di una propria sensualità irrefrenabile che Tooru non vuole sapere come, quando o perché Shoyo ha acquisito).

Che cosa succederà dopo? Che sarà di loro due? Non lo sa. E non lo vuole sapere.
Forse per la prima volta in vita sua Tooru, che pianifica sempre minuziosamente ogni cosa, non si chiede nulla. E agisce.

- Qui o in camera da letto? - chiede in un mormorio sulle sue labbra, sfilandogli la maglietta.
- Qui. - è la risposta sfrontata di Shoyo alla sua implicita domanda mentre, ridacchiando, inizia a sbottonargli la camicia bianca.
- Sei un demonio. - scoppia a ridere Tooru, afferrandolo per i fianchi e facendolo sensualmente scivolare ulteriormente sul suo bacino.
- Non ci avrei mai sperato, sai? - continua Shoyo mentre gli allaccia le mani sulla nuca, sfiorandogli i capelli.
- Si vede che giocare d’azzardo paga bene. - Tooru gli regala uno dei suoi meravigliosi e stuzzicanti sorrisi storti capendo perfettamente a cosa l’altro stia facendo riferimento – E tu sei sempre stato molto bravo in questo. - e glielo dice con un po' di invidia benevola.
- Forse allora avrei dovuto farlo prima. -

Sì, forse avrebbero dovuto farlo prima.
Ma non è indubbiamente quello il momento delle domande.
Quello è il momento di non aver nessun rimpianto.