La stanza le parve d’improvviso troppo piccola,i suoi fianchi urtavano con l’estremità della scrivania,mentre quello che definiva “il suo uomo” si avvicinava inesorabilmente. Una mano scivolava sulle labbra accarezzandole, prima di essere conquistate dalle proprie, l’altra si faceva spazio nel tailleur in attesa di quel pizzo che lo mandava in estasi – perché sapeva che c’era-.
[SasuXSaku]