If we never learn, we been here before

 
«Nonna, mi parleresti di loro?».
Teddy ha l’aria molto seria, Andromeda capisce che ha riflettuto parecchio su questa domanda e possiede le prove da giorni.
Teddy ha appena compiuto cinque anni, però ha fin da subito dipinto le mura scarne della sua casa con la gioia e la luce dei suoi sorrisi. Però spesso lo ritrova corrucciato, immobile, davanti alla piccola foto di Ninfadora e Remus che analizza ogni minima sfumatura, ogni minimo dettaglio che possa parlare.
Andromeda non parla quasi mai di loro, forse perché quando ci prova qualcosa s’incastra in gola e le pare di percepire una schiera di spilli affilati conficcati dovunque.
Però questa volta è diverso, gli occhi del bambino sono decisi ma allo stesso tempo teneri e lei non ci riesce, non può più farlo.
«Somigli molto a loro» mormora lenta e la voce che le esce sembra quasi un sussurro meccanico.
Poi tutto scorre e li avvolge.
 
 
Sua mamma sembra una sciroccata, non ci sono dubbi. Però Teddy lo sa bene che quella è tutta immagine e che lei ha fin da subito dimostrato il talento.
Teddy alza gli occhi, facendo finta di essere esasperato e forse in parte potrebbe; ma lei continua a sbracciarsi, i capelli che cambiano colore in continuazione.
Suo padre invece l’osserva dolce, una sorta di abbraccio così caldo che non gli lascia scampo eppure l’avverte, forte.
Remus sa bene che Tonks lo fa per divertire tuttavia lo sguardo verso di lei è dolce e bonario.
Un groppo alla gola interrompe i pensieri di Teddy, che avvolge la superficie fredda dello specchio provando ad abbracciare un fantasma che fugge via dalla sua presa.
Teddy adesso ha diciassette anni e nel cuore tante domande.
Ma in quel momento non ci pensa più; chiude gli occhi e loro sono là, insieme.

 
 
 

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Questa piccola storiella è per Bluebell <3 Spero ti piaccia, Buon Natale <3