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Autore: AndreMCPro    15/12/2022    1 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ma questo vale anche per le fanfiction, milioni di mondi paralleli a quelli delle opere originali.
Tempo fa, io e mio fratello ci siamo trovati coinvolti nel compimento di una delle nostre stesse storie. Ma il nostro viaggio non è ancora finito, e così, dieci mesi dopo, qualcosa succede... e siamo richiamati in quel mondo per intervenire.
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Herobrine, Notch, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
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Alternative Dimensions
La Guerra del Cosmo

Cap.24 – Il Drago e la Viverna
 
Usciamo tutti di corsa, e una grande ombra nera passa a tutta velocità sopra di noi sparendo dietro le piante.
«Cosa diamine è quello?» urla Clara, già armata con i suoi pugnali.
«Se te lo dico non ci credi…» risponde mio fratello guardandosi intorno e impugnando la sua ascia e la spada in ferro potenziata.
«Certo che non ci crede, faccio fatica a crederci anch’io. Quella bestia non dovrebbe essere qui» rispondo secco estraendo il mio spadone e caricando il pugno di fulmini.
«Di che state parlando?» chiede Sam, impugnando la sua spada seguendo il nostro esempio e continuando a guardarsi intorno. Poi un ruggito si leva, e il drago si piazza in volo sopra di noi urlandoci contro.
«Ma quello…» Sam indica il drago.
«Sì, è lui… Non so come ma è tornato, ed è più arrabbiato che mai» mentre gli rispondo noto che i vestiti di mio fratello iniziano a fumare come se la corruzione reagisse al drago «Massimo, guardati!»
Lui si guarda e mi sorride. Carica un colpo di fuoco utilizzando i cerchi alchemici e lo lancia contro il drago prendendolo in pieno, ma quest’ultimo non solo non subisce il colpo ma sembra assorbirlo e rinforzarsi.
«Ma che diamine…?»
Prima che Massimo concluda la frase il drago restituisce il colpo con gli interessi, sbalzandolo all’indietro contro una pianta che si spezza all’impatto.
Per tutta risposta lancio una saetta contro il drago. Questa volta quello subisce il colpo e mi urla contro, poi si volta verso mio fratello e si prepara ad attaccare di nuovo.
Mi paro davanti a lui e alzo la barriera, pronto a ricevere una cannonata, ma Sam sorprende il drago teletrasportandosi sulla sua schiena e tenta di colpirlo infilzandolo con la spada. Il drago reagisce con una giravolta per poi riprendere quota e distanza da noi. Sam subito fa un nuovo salto e mi appare di fianco
«Mi sembra ovvio che ce l’ha con tuo fratello…» e si volta per un attimo a controllare che sia tutto intero, poi guarda me e mi tira su la maglia. Lo fermo subito, infastidito, ma ha già visto quello che cercava e mi chiede: «Ma come fai a fare lo scudo senza armatura?»
«Non ne ha bisogno, il potere del fulmine non lo usa solo per spostarsi. Fa parte di lui. L’armatura è solo una grossa batteria high-tech fatta su misura da Seth per aiutarlo a controllare il potere, ma ormai non ne ha più bisogno»
«Eccolo che torna!» urla Clara puntando verso sud i suoi pugnali. Ne lancia due, nel tentativo di distrarlo, così il drago punta la casa e carica il suo colpo più distruttivo.
«Attenta!» urla Sam, ed ecco che la bacchetta esce dal suo inventario e appare tra le sue mani. Per istinto lui la punta verso la casa e una sfera bianca viene lanciata contro di essa, ingrandendosi sempre più fino ad inglobarla completamente, Clara compresa. Il drago lancia il colpo un istante dopo, e la casa viene avvolta da particelle ender. Dopodiché il drago carica la zona, ma invece di attraversare l’edificio con effetti catastrofici si schianta contro la barriera, rimbalzando indietro. Grazie all’impatto questa viene liberata dalla nube nera, che si dissolve e cosi Sam vede la barriera attiva e Clara in salvo al suo interno.
«Ma cosa…?» si chiede guardando la bacchetta e la bolla di energia.
«Bel colpo, Sam! Ora che lei è al sicuro che dici di liberarci del drago?» riprende Massimo, che supera la barriera e diventando una nube nera raggiunge il drago a tutta velocità, colpendolo su di un fianco con la spada. Il drago urla e batte le ali, allontanando Massimo e riprendendo quota, e subito dopo colpisce mio fratello con la coda scaraventandolo a terra mentre carica un altro attacco.
Mi lancio in mezzo ai due e tiro un fendente con la spada usando tutta la mia forza, deviando il soffio e facendolo andare a vuoto.
«Vuoi lui? Devi passare prima su di me!»
La spada diventa un artiglio, e i fulmini sembrano  prendere forma di ali scheletriche. Il drago ruggisce verso di me e soffia di nuovo.
Le particelle mi avvolgono, cogliendo alla sprovvista i presenti, ma una forte scarica spazza via parte del soffio generando una grande barriera rossa opaca. Un secondo dopo un ruggito risponde al drago a partire dalla barriera. Di colpo, una saetta enorme parte verso l’alto e forma una testa di drago completamente rossa composta di fulmini. Due grandi ali si aprono e cresce una grossa coda dalla parte opposta della testa, formando una enorme viverna rossa che lascia senza parole tutti, Massimo compreso.
 All’interno di quella creatura, nonostante la sua mole più piccola del drago, ma anche più furibonda che mai, ci sono io, al centro del petto ad alimentare la bestia come un cuore.
«Oh mio dio…» sento Massimo commentare da lontano. Sam invece lo affianca, aiutandolo ad alzarsi.
«Forte, tuo fratello.  Perché non ci ha pensato subito?» sento chiedere Sam.
«Perché è la prima volta che lo fa…» risponde mio fratello con un filo di voce.
Nel frattempo io prendo quota e punto il drago, che subito cerca di soffiare ma lo zittisco con una mia scarica di fulmini, fuoriuscita dalla mia bocca. Passa all’attacco diretto e mi colpisce alla testa con le zampe. Perdo quota, ma subito torno furibonda contro di lui a tutta velocità, evito una sua codata e con un rovesciamento lo aggiro passando sopra di lui e azzannandolo al collo, affondano le mie zampe sulla sua schiena. Subito quello si divincola ma subisce grossi danni, anche per via della grande tensione elettrica che rilascio a contatto diretto. Perde visibilmente quota, stordito, così tento di approfittarne. Lui però si impenna prima del mio arrivo e mi prende sul muso con una zampata, gettandomi a terra.
Atterro sulle zampe, ammortizzando la caduta come un gatto. Alzo la testa e guardo quel maledetto drago che urla contro di me, così rispondo all’urlo, per poi teletrasportarmi. Il drago resta a guardare giù, senza capire cosa succede, e lo colpisco da sopra con una sorta di catena di fulmini che lo passa da parte a parte.
Il drago urla e mentre cade mi guarda, lì in volo sopra di lui. Si schianta di schiena, alzando un gran polverone e emettendo quelli che posso solo supporre siano lamenti di dolore.
«Bel colpo, Andrea! L’hai battuto! Ora basta solo il colpo di grazia!» urla Massimo, ma ecco che quello esce dal fumo caricando verso di lui, in corsa. Sam viene sbalzato via con un colpo di muso, e lo stesso poi tocca a Massimo che però una volta atterrato viene caricato nuovamente, subito mi fiondo su di lui, ma prima che lo possa raggiungere Massimo stende le braccia come per proteggersi. Nel momento in cui apre i palmi delle mani, ecco un cerchio di Alienis che si apre davanti a lui, ingrandendosi e inglobando il drago per intero, facendolo scomparire. Il cerchio subito si richiude sotto i nostri occhi, lasciando tutti, lui compreso, a bocca aperta.
Io mi schianto a terra e lo guardo negli occhi. Sta bene. È salvo. Non conta altro. La viverna si dissolve, e io mi ritrovo stremata a gattoni che continuo a fissarlo, per poi perdere i sensi.
 
Mi risveglio. I miei occhi sono pesanti. Provo ad alzarmi, e intravedo mio fratello sopra di me. Vedo tutto rossastro, come se avessi degli occhiali rossi.
«Che cos’è successo…?» chiedo, con un filo di voce. Sposto la testa e vedo Clara china su di me con una benda bagnata, con Sam in piedi dietro di lei e con la spada abbassata.
«Tranquillo, fratellino. Sei solo esausto. Riposa e non preoccuparti, il drago è andato»
«Bel lavoro, Andrea. Davvero bel lavoro» aggiunge Sam, sorridente, e posa la spada.
 
Chiudo gli occhi e li riapro. Ora sono su un letto, in una camera arredata, fresca e illuminata dalle luci dell’alba… o tramonto. Non so né dove sono né quanto tempo è passato, so solo che ho un gran mal di testa. Non diverso da quella prima volta in cui esplosi in mezzo alla vecchia Enderia, a dir la verità. Rimango sul letto per qualche secondo, pensando a quello che è successo. La rabbia, la paura… il potere. L’energia che si sprigionava dal mio corpo come se fosse viva. E poi… qualcos’altro. Qualcosa che sento da quando ho recuperato queste capacità. Qualcosa che… non riesco a definire esattamente. E pensarci adesso mi sta facendo solo venire più mal di testa. Forse è meglio lasciar stare, per ora. Se non altro non dovremo più cercare quel dannato drago…
Mi alzo a fatica ed esco dalla camera. Vedo delle scale, da cui giungono dei rumori e voci, tra cui Massimo che scherza con qualcuno. Scendendo le scale trovo Massimo intento a cucinare qualcosa, circondato da altri cinque mini Max che preparano la tavola e lo assistono in cucina. Uno di loro entra dalla porta con dei pomodori e mi vede. Si inchioda a fissarmi con viso impassibile e con lui si fermano tutti. Massimo si guarda intorno notando il blocco.
«Oh, buongiorno! In tempo per la colazione, bravo… e voi che fate? Su, al lavoro!» E tutti e sei riprendono con le proprie mansioni. Uno di loro mi tira la manica e mi costringe a seguirlo, mi fa avvicinare al tavolo e mi fa accomodare, per poi apparecchiare davanti a me.
«Grazie…» gli rispondo, in parte sorpreso in parte ancora lievemente stordito. Tutti e sei fanno un veloce cenno con la testa e proseguono con il loro via vai nella stanza.
«Ecco a te, un po’ di bacon, formaggio, pane e se vuoi faccio altro»
«Una tazza di latte e biscotti no?»
«Mi spiace, niente latte. Ho mandato i restanti quattro a recuperare qualche mucca per la stalla che ho fatto costruire qui dietro, ma ancora non tornano» risponde alzando le spalle.
Dopo poco ecco Clara e Sam scendere di corsa le scale con le loro armi impugnate, per poi fermarsi a metà vedendo la scena.
«Che diamine sta succedendo qui?» chiede Clara, sconcertata.
«Buongiorno ragazzi, visto la vostra gentilezza nell’ospitarci ho pensato che avreste gradito qualche piccolo servizio come cucinare per voi»
«E questi… cosi da dove arrivano?» chiede Sam scendendo gli ultimi gradini.
«Andrea li chiama mini-Max. Li posso creare per aiutarmi in alcuni lavori più o meno complicati. Sono senzienti quindi se avete bisogno di qualsiasi cosa non dovete far altro che chiedere»
Sam guarda uno di loro, che li avvicina e lo prende per la manica strattonandolo.
«Che vuole adesso?» chiede, guardando mio fratello.
«Cinque, un po’ di educazione, siamo ospiti»
«A tavola. La colazione è pronta» risponde secco il mini Max.
Sam e Clara si guardano sorpresi.
«Sì, parlano di tanto in tanto, e sono anche un po’ scorbutici, ma non sono cattivi» spiego io, addentando il bacon.
«E poi sono cavoli vostri…» concludo io, ridacchiando «Io lo so bene»
  
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