Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: Effye90    15/12/2022    1 recensioni
E se... E se El Cid, Sisifo e altri Gold Saint fossero sopravvissuti alla guerra contro Hades? E se i sentimenti iniziassero ad avere la meglio? Il ricordo della guerra appena conclusa è ancora vivido nelle loro menti ma altri problemi stanno per insorgere.
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aries Shion, Capricorn El Cid, Leo Regulus, Nuovo Personaggio, Sisifo di Sagitter
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aiutato dalle ancelle, Cid si fece un bagno veloce poi si rivestì.
Pantalone scuro e camicia chiusa fino al penultimo bottone; si sistemò il colletto e si avviò verso la nona casa.
Trovò Sisifo ancora con l’armatura indosso e assorto nei propri pensieri.

“Se non vuoi uscire, allora andrò da solo a Rodorio non ci son problemi.”

Il sagittario trasalì.

“Oh! Scusa Cid, riflettevo. Mi vesto in un attimo!”

Scomparve alla sua vista per una decina di minuti.
Tornò in sala sistemandosi i capelli.

“Possiamo andare!”

Cid annuì e assieme si avviarono verso Rodorio.
Era una serata fresca e limpida.
Sisifo alzò gli occhi verso la luna.
Era piena e illuminava le stelle tutt’intorno come mai prima d’ora.

“E' proprio una stupenda serata. L'ideale per aprirsi con la persona a cui si tiene di più!”

Pensò il sagittario tra sè guardando poi l'amico di sempre.

“Come ti senti?”

“Sono vivo!” –guardò il braccio destro e il viso gli si oscurò per un breve istante- “delle volte mi sembra di sentire ancora quel taglio netto al mio avambraccio!”

Mise la mano sul bicipite destro.

“Però sto bene, davvero!”

Sisifo finse di credergli.

Passarono davanti al negozio chiuso del padre di Agasha e proseguirono dritti fino al centro.
Rodorio era praticamente deserta alla sera.
A parte qualche ragazzo che chiacchierava per strada, il silenzio circondava l’intero paesino.

“Vuoi bere qualcosa?”

“Per me è uguale!”

Rispose Cid mettendo la mano sinistra in tasca.
Entrarono in un locale del centro.
Le travi di legno a vista lo rendevano un posto gradevole e molto accogliente anche grazie alle luci soffuse.

“Un paio di birre per favore!”

Disse Sisifo alzando una mano per attirare l’attenzione del barista.
Quest’ultimo fece cenno di si con la testa e i due andarono a sedersi ad un tavolo non troppo distante dall’entrata.

“E’ carino qui!”

Cid inarcò un sopracciglio.

“Sisifo, non fare l’ingenuo con me. Ti conosco fin troppo bene e so quando hai qualche pensiero per la testa; sei distratto da questo pomeriggio se non da molto prima!”

Il sagittario si guardò attorno pensando a cosa fosse meglio dire.
Si era infatuato del suo migliore amico e avrebbe voluto dirglielo ma in che modo?
Come l’avrebbe presa il capricorno?
Ma soprattutto, come l’avrebbero detto a Sasha e Regulus se anche Cid ricambiava quei sentimenti?

Incrociò lo sguardo del cavaliere della nona casa.
Sotto quella luce, i suoi occhi piccoli quasi come fessure erano penetranti molto più del solito.

“E’ solo stress accumulato in questo periodo. Ero molto preoccupato per te, Cid! Quella ferita avrebbe potuto esserti fatale se non avessi avuto la prontezza di cauterizzarla come meglio potevi mentre venivi a salvarmi nel mondo dei sogni!”

L’amico fece cenno di no con la testa; sospirò e abbassò lo sguardo verso il tavolino in legno.

“Come te lo devi dire Sisifo che sto bene? Poteva, come dici tu, andarmi molto peggio e invece eccomi qui! Le mie ancelle, hanno fatto proprio un bel lavoro.”

Roteò la spalla un paio di volte.

“Già le ancelle….”

Pensò il sagittario voltando la testa verso destra e facendo una smorfia.

“Comunque anche tu mi sei molto vicino e mi hai aiutato a modo tuo e di questo ti ringrazio! Anche Shion è stato molto gentile a passare una volta al giorno alla nona per accertarsi delle mie condizioni. E ogni giorno, mi portava i saluti di Sasha!”

In quel momento il barista poggiò due boccali innanzi a loro con un bel sottobicchiere.

“Grazie mille!”

Dissero in coro i cavalieri.

“Brindiamo alla vita, Sisifo! Ringraziamo di essere sopravvissuti a questa guerra sacra!”

L'altro non disse nulla e fece tintinnare il boccale contro quello del capricorno.

Mentre beveva un sorso, Cid si voltò verso la porta e il suo sguardo incrociò quello di una ragazza che era appena entrata nel locale.
Questa sostenne il suo sguardo per qualche secondo poi sorrise.

Era molto bella.

Non molto alta, mora e coi capelli mossi che le arrivavano un poco più sotto delle spalle.
Indossava un lungo abito bianco perlaceo con una leggera scollatura a cuore e un paio di sandali bassi.
Quell’accenno di scollatura lasciava poco spazio all’immaginazione; si vedeva che era ben messa.
Cid non ci fece nemmeno caso.
I due non si staccarono gli occhi di dosso fino a quando un’amica di lei, non la trascinò ad un tavolo non troppo lontano da quello dei due cavalieri.

“Cid, va tutto bene?”

Sisifo gli sfiorò la mano poi si girò.
Notò subito le tre ragazze al tavolo e soprattutto, che quella seduta al centro continuava a fissare nella sua direzione o per meglio dire, in quella di El Cid.
Bevve in tutta fretta la sua birra poi picchiò il boccale sul tavolo senza preoccuparsi di dosare la forza.

“Che ti prende Sisifo?”

“Nulla Cid, nulla…” –si voltò nuovamente verso le ragazze poi con tono stizzito disse- “dovresti andare da lei. Ti sta squadrando dalla testa ai piedi. Io credo che me tornerò a casa!”

Fece per alzarsi ma Cid lo fermò.

“Si può sapere che ti è preso? Sono uscito per far due chiacchiere con te e non per adescare una ragazzina qualunque!”

Il sagittario rimase in piedi per un paio di minuti tenendo i pugni serrati e gli occhi chiusi poi si sedette nuovamente.

“Ragazza qualunque dici? Eppure anche tu la stavi fissando o sbaglio?”

Cid finì il suo boccale poi gli rispose.

“Vuoi davvero che vada da lei, Sisifo? Ho chiesto a te di venire con me a far due passi qui in paese; se avessi voluto conoscere qualcuno, sarei venuto da solo non credi?”

Inarcò un sopracciglio ma il tono di voce rimase sempre basso e pacato.
Non si scomponeva mai da bravo cavaliere qual’era tuttavia, l’atteggiamento del sagittario, iniziava leggermente ad infastidirlo.

“Io non voglio che tu vada da lei…” –pensò. Poi si mise una mano dietro la nuca imbarazzato- “non fraintendermi non ti obbligo ne ad andare da lei, ne a rimanere qui; fai pure ciò che vuoi.”

Cid osservò in silenzio il fondo del boccale ormai vuoto.

“Possiamo andare a far due passi e poi rientrare!”

L'amico annuì.
Si alzarono, pagarono e si avviarono verso l’uscita.
Sisifo lo fece andare avanti di proposito per vedere come si sarebbe comportato passando accanto al tavolo delle ragazze.
Come previsto, lui e la ragazza, si scambiarono l’ennesimo sguardo d’interesse.
Il sagittario allora lo affiancò e non gli sfuggì quell'impercettibile sorriso che Cid fece nella loro direzione.

“Sai inizio ad essere stanco; ti dispiace se rientriamo ora al santuario?”

Il capricorno fece no con la testa.

“Per me va bene tanto credo che verrò anche domani sera a far due passi qui a Rodorio.” -lo guardò- “spero di poter godere della tua compagnia anche domani.”

Mise la mano in tasca e assieme si avviarono verso il santuario e le rispettive case.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Effye90