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Autore: annapuff    23/12/2022    1 recensioni
Yoongi e Isabel si sono incontrati all'aeroporto così proprio come il fato aveva deciso.
Entrambi ormai divisi da tre anni, provano ad andare avanti con le proprie vite e i propri problemi.
Continuano a essere separati, lei alle Hawaii dalla madre, e lui in tour con gli altri membri.
Ci troviamo nel 2017 che prospetta tante tragedie, tanti personaggi sia vecchi che nuovi e anche scandali!
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, Soulmate!AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Maybe it's fate'
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CAPITOLO 14 OPPA MARRY ME

09 APRILE 2017
Isabel non aveva dormito poi molto, il giorno prima era stato piuttosto devastante per lei.
Per quanto avrebbe voluto chiudersi in una stanza e non uscirne mai più, si era obbligata ad alzarsi e a prepararsi per uscire.
Era il suo compleanno, e da quando si era lasciata con Yoongi, non l’aveva mai festeggiato.
Chung-hee però aveva insistito tanto, e lei aveva acconsentito, non poteva tirarsi indietro, specie perché la sera prima aveva annullato la cena.

Il ragazzo fu puntale com’era solito fare, Isabel si sforzò di sorridere ed entrò in macchina.
Lui le augurò buon compleanno, sempre con un dolce sorriso stampato sul volto, e lei sorrise leggermente in imbarazzo, ringraziando a bassa voce.
Parlarono del più e del meno, fino a quando non arrivarono alla loro destinazione.
Chung-hee aveva organizzato una giornata allo Zoo, uno dei posti in cui Isabel sarebbe andata volentieri.
Con il passare del tempo riuscì a rilassarsi del tutto, e a chiudere la mente ai brutti pensieri.
Era tutto un enorme casino, la madre che le aveva detto di non averla mai amata, poi tutto il fascicolo con quelle informazioni. La litigata con Dashimen e l’aver mandato sia lui e Yun-hee, via da casa sua.
L’aver chiuso con loro non era stata la migliore delle scelte, ma aveva bisogno di spazio e di non essere controllata e criticata da chiunque.
Chung-hee era la soluzione ai suoi problemi, con lui poteva finalmente rilassarsi ed essere spensierata.
Lui non la controllava e non stava a metter naso nei suoi affari personali. Lui le dava lo spazio che le serviva.
 
Mentre camminava accanto a Chung-hee per lo zoo, osservando gli animali, lei era continua ad avere dei flash nella sua testa, ricordi che non riusciva a capire se fossero suoi o no.
Vedeva il volto di un ragazzino che sorrideva e la teneva stretta per mano mentre camminavano.
Quel ragazzino era lo stesso, che ogni tanto le dava i biscotti e passava  il tempo con lei, nell’enorme casa a Seul, di quando era piccola.
Incominciava a ricordare di come lui l’aveva portata allo zoo, il giorno del suo settimo compleanno, così come stava facendo Chung-hee in quel momento. 
Ricordava il suo splendido, rassicuramene sorriso e di come assomigliasse molto a quello di Chung-hee.
Quel ragazzino che ogni tanto le teneva compagnia, andava in classe con suo fratello proprio come Chung-hee, molto probabilmente potevano essere la stessa persona.
Non era la prima volta che aveva quel dubbio, aveva sempre sentito Chung-hee come una persona che già conoscesse.
 
Dopo ore di giri fecero finalmente una pausa, per mangiare qualcosa.
Isabel si trovava seduta a un tavolino, mentre aspettava Chung-hee che tornasse con del cibo.
Guardava le fototessere che aveva tra le mani, erano simili ad altre foto.
Cercava di impegnarsi con tutta se stessa, provando a ricordare, dove le avesse viste.
Finalmente ricordò di nuovo.
Ricordava di quando riponeva quelle foto, dentro una scimmia di Peluche, dove aveva creato un piccolo posto segreto e l’aveva cucito.
La scimmia peluche però non era più in suo possesso, l’aveva regata a Dashimen anni prima.
Probabilmente avrebbe trovato ancora le foto all’interno, nascoste, e avrebbe potuto metterle a confronto con quelle appena scattate, per capire se fosse Chung-hee l’oppa dei suoi ricordi.

“Preso da mangiare” disse con allegria Chung-hee, avvicinandosi al tavolino.
“Omo! Hot dog e patatine! Fantastico!” esclamò lei.
Lui posò tutto sul tavolino e sorrise.
“Siamo venuti bene in foto” disse il ragazzo sorridendo dando un’occhiata alle foto.
“Si, siamo venuti proprio bene!” Esclamò lei mentre incominciava a mangiucchiare le patatine.
“Mmh” disse lui pensieroso.
“Tutto bene?” chiese lei guardandolo incuriosita.
“Non ricordi proprio?” chiese lui provando a sondare il terreno.
“Ehm….” Disse lei incerta, incominciando a pensare che fosse realmente lui il ragazzino dei suoi ricordi.
“Devo farti vedere una cosa” disse lui alzandosi in piedi e prendendo il portafoglio dalla tasca di dietro dei pantaloni, lo aprì e tirò fuori delle fototessere, e le passò a lei.
“Uh….” Disse lei prendendo le foto tra le mani, erano le stesse che dovevano stare nella scimmia di peluche, aveva ragione era lui l’oppa dei suoi ricordi, quelli erano loro due allo zoo.
“Ricordi qualcosa?” chiese lui guardandolo leggermente insicuro.
“Si… sei tu! Ecco perché mi eri familiare!” esclamò lei con entusiasmo.  
“Ah… allora ricordi che ci conoscevamo?” chiese lui sbalordito, pensava che lei non ricordasse veramente niente.
“Aigoo… tu sei l’oppa scomparso!” esclamò lei con la fotografia tra le mani.
“Oppa scomparso?” chiese lui confuso.
“Si, sei scomparso o no?” ridacchiò lei.  
“Si, ma no per mio volere!” ridacchiò anche lui, sentendosi sollevato, lei si ricordava.
“Si lo so, oddio sono passati tanti anni, sei stato così carino con me, come ho fatto non riconoscerti!” chiese lei stupita, guardando la foto, incominciava a ricordare quel giorno allo zoo, era stato uno dei suoi giorni più felici a Seul.
“Beh siamo cresciuti entrambi, e tu probabilmente non ricordavi il mio nome”
“Eh no, tu eri Oppa! Era quello il tuo nome” disse lei convinta di aver ragione.  
“Mi dispiace non sono tornato ai tuoi venti anni, ti ricordi ti avevo fatto una promessa?” disse lui scuotendo il capo.
“Oh…” disse lei diventando improvvisamente rossa in viso.
“Si te la ricordi” ridacchiò lui e toccandole leggermente la guancia arrossata.
“Si, ricordo… comunque non preoccuparti per non essere tornato ai miei vent’anni, io ero piuttosto impegnata in quel periodo” annuì con la testa lei, non lo avrebbe mai preso in considerazione. in quel periodo era fidanzata con Yoongi.
“Ero in America… sono tornato a Seul solo due anni fa.” Spiegò lui.
“Comprendo…. Per la morte di tuo padre no?” chiese lei pensando fosse per quello.
“Si per quello, però ci siamo incontrati un paio di volte prima” disse lui sorridendole appena, cercando di mandar via il ricordo doloroso di suo padre.
“Ah si? E quando?” chiese lei sorpresa.
“Mmmmh, alla tua laurea, al matrimonio di tuo fratello, anche al club di Do-yoon, e al suo funerale” disse lui tranquillamente.
“Oh… conoscevi Do-yoon?” chiese lei scossa, non le piaceva quando lo nominavano. Lei provava sempre a dimenticare.
“Si… eravamo amici… prima che io andassi all’università in America. Uscivamo tutti insieme.” Annuì lui, anche quel ricordo faceva male.
“Ah… non ti ha mai presentato, Do-yoon mi ha presentato tutte le sue conoscenze” disse lei perplessa non capendo come fosse possibile il fatto.
“Lo so. Ho chiesto io di non farlo, gli ho detto che ti conoscevo già… tu sembravi piuttosto impegnata, sempre nel tuo mondo, eri poco avvicinabile. Non sembravi la ragazzina che aveva conosciuto.”
“Oh… regina dei ghiacci, mi chiamano così” disse lei in un sussurrò.
“Si… inizialmente pensavo fossi fidanzata con Do-yoon, lui mi disse di no, ma al club vidi che andavi con parecchi uomini.” Spiegò lui, leggermente insicuro di uscire quel discorso.
“È per questo che non mi hai ancora baciata?” chiese lei così di getto. Sorrise leggermente a disagio arricciando il naso.  
“Ti avevo promesso un matrimonio, no una notte folle” la punzecchiò lui e lei rise alla battuta.
“Mi sposeresti davvero?” chiese lei facendosi improvvisamente seria.
“Che dici se ne riparliamo ai tuoi ventisette anni… sei ancora un po’ giovane” disse lui serio in volto.
Lei lo guardò confusa, non capendo molto cosa lui volesse intendere con quell’affermazione, il ragazzo si rese conto del suo sguardo incerto.
“Vorrei continuare a conoscerti meglio, se per te va bene?” chiese lui sorridendole gentile.
“Vuoi farlo davvero? Anche se sai che sono andata a letto con molti ragazzi? Anche se potrei avere degli scheletri nell’armadio?” non poteva credere che lui l’avrebbe veramente fatto.
“Si, lo farei comunque, ti avevo promesso che ti avrei protetta e trattata bene”
“Oppa… avevo sette anni… ero una bambina sola in una casa enorme senza nessun’affetto. Sei stato l’unico a essere gentile con me. Ricordo i biscotti e che ogni tanto venivi da me e ti mettevi a disegnare. Non eri tenuto a farlo, io non ero nulla per te, solo una mocciosa. Non sei tenuto a volermi conoscere solo per una promessa vecchia anni luce” spiegò lei titubante, aveva sempre avuto ragione a pensare che fosse un bravo ragazzo e così era, voleva mantenere una promessa data a una bambina.
“Lo voglio fare, perché m’interessi davvero.” Disse lui dolcemente prendendole una mano tra le sue con affetto.
“Penso che tu meriti di meglio di me, sarei solo un peso. La mia vita non è semplice, io non sono una persona semplice. Ho talmente tanti casini, specie nella mia testa. Tu hai conosciuto una Isabel diversa in queste settimane.” Tentennò lei, sentiva delle leggere farfalle nello stomaco.
“Non credo sai… per quanto tu possa sembrare spensierata, si vede sempre che sei triste. Sono al coerente di come sia tuo padre, di come trattava tua madre.” disse lui serio in volto, mentre continuava a tenerle le mani.
“Fin troppe…” disse lei scuotendo leggermente il capo.
“Ti ricordi che tua mamma ha tentato di uccidersi?” chiese lui con tono lieve, insicuro di porle quella domanda.
“Si… tu come lo sai?” chiese lei sconvolta. “Ricordo le urla, e la vasca… molto sangue, il gelo… ricordo il gelo che mi accerchiava e poi il calore di qualcosa che lo mandava via. Ricordo che era tutto così bagnato.” Disse lei cercando di sforzarsi nel ricordare.
“Ero lì…quella notte, ma non ho fatto in tempo a coprirti la visuale. Ho provato a portarti via da quella scena, ma tu non volevi andare via, piangevi.” Le raccontò lui, mentre le accarezzava leggerla la mano.
“Tu… eri lì?” chiese lei tremante, guardandolo stupita.
“Si. Dopo un paio di settimane siete andati via. Vi siete trasferiti.”
“Si… dovrebbe essere così” disse pensierosa lei, doveva essere il suicidio che la madre aveva provato a fare, per via della morte dell’assistente, probabilmente si erano trasferiti per far calmare le acque e per far si che suo padre non fosse beccato per l’omicidio in questione.
“Direi che non il caso di parlare di faccende così tristi il giorno del tuo compleanno” provò a dire lui, tentennando dato lo sguardo leggermente perso di lei.
Lei annuì con la testa, e accennò a un sorriso. Lui le accarezzò la guancia dolcemente.
“Continuiamo a mangiare, poi facciamo un altro giro va bene?”
“Si va benissimo!” si sforzò di sorridere lei, avrebbe provato a non pensare a nulla di triste.
Avrebbe provato a godersi la giornata, voleva veramente provare a essere felice.
 
 FLASHBACK 2000
“Oppa! Una a me una a te!” disse la piccola Isabel, dividendo la foto in due metà.
“Bravissima, così entrambi abbiamo un ricordo, che dici vuoi mangiare ora?” chiese lui gentile.
“Si voglio mangiare lo zucchero filato!” esclamò allegra saltellando con le trecce che le svolazzavano in aria.
“Zucchero filato sia!” esclamò con allegria.
“Oppa? Ma posso farti una domanda?” chiese lei guardandolo con un musetto dolce
“Si chiedimi pure?”
“Perché passi molto tempo con me? Io non sono la tua vera sorella, dovrebbe passare questo tempo mio fratello con me… ma lui mi odia, ogni tanto viene e mi tira i capelli, io non lo so perché…” disse lei triste.
“Perché sei simpatica, e tuo fratello è un po’ idiota, quindi mi prendo io cura di te”
“Oppa tu mi piaci tanto!” disse lei legandosi al braccio di lui, Chung-hee le sorrise scompigliandole i capelli.
“Oppa ma quando divento grande mi sposi?” chiese lei guardandolo sorridente.
“Ah… forse cambierai idea quando sarai grande”
“Mmh, non credo tu sei l’unico che mi tratta bene! Sono sicura che non sarai cattivo come mio papà, lui urla e tratta male la mamma, anche se lei non è tanto una mamma, non la vedo mai. Però le urla io le sento, loro urlano tanto. Lui è cattivo le fa male, la sento piangere”
“Io ti tratterò sempre bene, quando vorrai ti aiuterò”
“Oppa allora se dici così mi sposi io ne sono sicura!”  sorrise lei, lui rise a quel modo di insistere.
“Sei piccola per il matrimonio e anche io, andiamo a prendere lo zucchero filato, forza!”
“Va bene! Ne parliamo quando però?” chiese lei sorridendo
“Quando tu avrai… mmh venti anni?” provò lui.
“Aigoo! Manca tanto! Però va bene. Promettimelo.”
“Te lo prometto”
 
PRESENT DAY SERA
Jin e Yoongi stavano camminando per le vie della città, Jin controllava la mappa incerto sulla via da seguire, aveva il terrore che si fossero persi.  
“Hai capito se è la parte giusta?” chiese Yoongi leggermente preoccupato.
“Si, la via dovrebbe essere questa” disse leggermente titubante Jin.
“Non ne sembri convinto… non lo stai facendo di proposito vero?” chiese Yoongi  leggermente sospettoso.
“Cosa?” chiese Jin guardandolo confuso, alzando lo sguardo da quella mappa indecifrabile.
“Perderci!” esclamò Yoongi.
“Perché dovrei far in modo di perderci?” chiese sconvolto il ragazzo, per poi tornare a studiare la mappa, pensando che probabilmente fossero sulla via esatta, ma non avendone la certezza.  
“Perché lo so che non vuoi che ci vado.”
“Ah… non arriverei a farci vagare per la città per ore.” Scosse il capo Jin.
“Da te mi aspetto qualunque cosa!” esclamò Yoongi, con tenacia, pensando che probabilmente fosse così.
“Mh… non sono molto convinto di tutto questo, ma non ti ostacolerò. Promessa di Hyung”
Yoongi alzò leggermente il sopracciglio scettico, rantolò a disagio.
“Va bene… mi fido” disse riluttante.
“Giriamo di qua! È questa la via giusta!” esclamò Jin indicando un cartello e ignorando il fatto che il minore non si fidasse di lui.
“Speriamo sia il vincolo giusto.”
“Non capisco perché hai chiesto a me di accompagnarti, se non ti fidi.” Brontolò Jin., era convinto l’avrebbe chiesto a Hoseok.
“In caso io dovessi scavalcare.” chiese lui provando a fare una voce convincente.
“Ti sembro un sollevatore pesi? Quello che si allena è Jk, dovevi chiedere a lui!”  si lamentò  sconvolto Jin.
“Dai sarebbe umiliante chiedere al piccolo, e poi sei l’unico che sa che ho ci sto andando.”
“Come mai l’hai detto solo a me?” chiese, esterrefatto da quella rivelazione.
“Ah… non so bene il perché, pensavo fosse giusto dirlo prima a te. No perché tu sei il più grande, anzi, forse sì. Non lo so” disse indeciso non sapeva perché di quella scelta ma li era sembrata quella più giusta.
“Ah… Tocca sempre a me la patata bollente…” rispose Jin con tono sarcastico.
“Sei il più grande!” sorrise ampliamente Yoongi.
“Farò finta che è un modo per dirmi che ti appoggi a me”
“Se lo dici tu…” soffiò Yoongi, leggermente in imbarazzo per quella conversazione.
“Giriamo di qui, dovrebbe essere da questa parte” cambiò discorso il più grande.  
“Comunque penso che tu sei pazzo! Lei non ti darà le risposte che vuoi.” disse lui scuotendo la testa.
“Lo so, ma vorrei avere di più che una chiacchierata”
“Eh di grazia cosa di più vorresti?” lo guardò con gli occhi stretti in due fessure.
“Ah qualcosa!” incominciò a fischiettare piano Yoongi leggermente ilare.
“Aigoo, ammettilo hai bisogno di svuotarti” disse Jin scuotendo la testa a rimprovero e strattonandolo per la spalla. 
“Ehi! Tu staresti nel mio stesso modo se non ci fosse Yuri qui!” lo accusò Yoongi sapendo di tutte le attività in camera che il più grande faceva, era l’unico nel loro gruppo che stava passando il tour a rilassarsi davvero. 
“Yoongi!” disse lui prendendolo per le spalle e fissandolo negli occhi.
“Seokjin!” disse il nome dell’amico con la stessa tonalità a rimprovero usata dal più grande.
“Suran… se vai da Isabel e succede qualcosa con lei, come la metti con Suran?” chiese Jin.
“Non lo so, penso che la lascerei in ogni caso...” sussurrò lui.
“E se invece ti dovesse respingere? Se Isabel non volesse incontrarti? Perché devi costringerla? Lo sai in questi anni ha fatto tanto per tenersi lontana.”
“Eh..” lo guardò con indecisione, poi prese un respiro profondo e si fece coraggio per parlare.
“Io… mi sento perso ogni tanto. È passato tanto tempo da quando non mi trovo da solo con Isabel… e mi è capitato di pensare che questo amore che continuo a portare avanti, sia solo una mia fissazione. Non so se mi spiego.” Disse lui titubante.
Si era chiesto se l’amasse davvero, e se non fosse solo tutto frutto della sua mente, aveva bisogno di più, i ricordi forse non erano abbastanza. Il sapere che lei stesse andando avanti, lo stava facendo impazzire da tutta la giornata. Odiava saperla in giro a festeggiare il suo compleanno con un altro.
“Ah…” riuscì solo a dire Jin guardandolo titubante su cosa fosse meglio dire.
“Ah? Tu di solito hai sempre qualcosa da dire a riguardo, com’ è possibile che te ne esci solo con un Ah!” lo guardò sconvolto Yoongi, aspettandosi un qualche consiglio da parte dell’amico.
“E…. non lo so, anche io a volte ho pensato che tu ti fossi solo fissato con lei, come se vorresti riaverla perché non la puoi avere. Forse la vedi come una perdita personale e continui a sbatterci la testa in questa maniera, non dico che non ci tieni, ma siete cresciuti entrambi e sono passati gli anni, forse il vostro rapporto se dovesse iniziare di nuovo non sarebbe quello di un tempo, forse potrebbe essere diverso. Penso che abbiate idealizzato un po’ troppo. Anche se devo dire che vedervi all’aeroporto sembrava come se nulla fosse cambiato.” Jin si sentiva estremamente a disagio, aveva capito a cosa fosse dovuto il discorso di Yoongi, ma aspettava solo che lui si confidasse.
“Hyung… ho bisogno di avere una conferma al fatto che io la ami ancora…” disse con voce bassa, non aveva ancora detto a Jin che lei stesse andando avanti.
“Se invece non ti prendessi questa conferma? E se lasciassi correre? Forse può essere che ne esci fuori. Io voglio bene a Isabel, ma non so, penso che forse non era destino, che doveva andare così. Forse siete legati a un’altra persona.” Provò a dire Jin sperando che lui parlasse.
“aigo… io… ho solo bisogno di lei, di sentire che mi ami… io Hyung…. Yun-hee mi ha detto che si vede con uno nuovo e che sta andando avanti” disse poi con tono affranto.  
“Quindi non dubiti del tuo di amore? Ma di quello di Isabel?” chiese Jin capendo ora realmente il discorso fatto dal più piccolo.
“…. Si…. Io cazzo, devo andare da lei!”
“Beh dire che puoi andarci ora” disse indicando la casa di fronte a loro.
“È quella?” chiese tentennando
“Si.. andiamo a citofonare” disse Jin dandoli una spintarella.
 
Avevano provato a citofonare, ma nessuno aveva risposto, alla fine avevano deciso entrambi di sedersi dietro una siepe e aspettare il suo ritorno.
Continuarono a chiacchierare un po’ di altro che non riguardasse Isabel, per evitare che Yoongi scoppiasse per via dell’ansia.
Le luci di una vettura si fecero largo tra il cespuglio accecandoli leggermente.
Yoongi si scostò leggermente per osservare meglio, la macchina che si fermò nel vialetto.
Lui sussultò, leggermente quando la vide scendere dalla vettura.
“è lei” sussurrò Jin nell’orecchio di Yoongi che annuì rimanendo immobile a osservare la situazione.
 
“Siamo arrivati” sorrise Chung-hee.
“Si, parti fra poco vero?” chiese lei, mentre si torturava una ciocca di capelli arricciandola tra le dita.
“Si fra un paio di ore” disse lui leggermente a disagio.
“Grazie per il braccialetto che mi hai regalato, è veramente carino” esclamò poi lei leggermente a disagio guardando il suo polso e il braccialetto con un cuoricino come ciondolo.
“La prossima volta ti regalo qualcosa di più costoso!” scherzò lui con una risata.
“Oh no, mi piacciono le cose delle bancarelle a poco prezzo, lo so che vesto sempre con le varie etichette, ma non è una cosa che apprezzo, lo faccio perché devo” spiegò lei con un sorriso ampio per via del regalo, aveva veramente apprezzato il gesto.
“Allora solo cose delle bancarelle!” ridacchiò lei.
“è perfetto!”
“Ci rivediamo a Seul?” chiese lui poi leggermente insicuro di una risposta positiva.
“Si, penso di tornare a breve, dovrei avere finito qui” annuì lei con la testa.
“Ottimo! Allora mi avvisi quando torni, così usciamo a cena se ti va, ti porto in uno dei miei ristoranti”
“Mi farebbe veramente piacere” sorrise dolcemente lei, avrebbero continuato a uscire insieme e a conoscersi, era la scelta migliore da fare.
“Ora è meglio che io vada o rischio di perdere l’aereo” disse lui facendo qualche passo verso di lei che lo guardava leggermente rossa in viso per via dell’imbarazzo.
“Si dovresti andare” sussurrò con voce lieve lei, guardandolo con gli occhi che brillavano.
“Si dovrei” disse lui facendo un altro passo verso di lei accorciando la distanza e guardandola intensamente.
 
“Non si stanno per baciare vero?” trillò con voce bassa Jin vicino all’orecchio di Yoongi.
“No.” Disse Yoongi tra i denti non distogliendo lo sguardo dalla scena, il ragazzo era fin troppo vicino a Isabel, veramente troppo, non avrebbe mai voluto vedere quella scena, sembrava una classica scena di qualche film romantico, gli dava il disgusto.
Continuò ad osservare, anche se avrebbe voluto chiudere gli occhi, vide quel ragazzo passare una mano sulla guancia di Isabel e avvicinarsi con il viso a quello della ragazza.
Gelosia, provava un’immensa gelosia, e non solo: era invidioso che qualcuno potesse fare quel gesto, che a lui era stata negato in tutti quegli anni.
Rimase immobile, nascosto dietro i cespugli, con Jin vicino a lui che tratteneva il respiro.
Avrebbe voluto con un salto uscire fuori dal suo nascondiglio, andare da lei, allontanare quel ragazzo da lei.
Se si fosse trovato in un’altra epoca, l’avrebbe sfidato a duello, si faceva così per conquistare il cuore della propria amata.
Ma lui non era di un’altra epoca, lui non era un cavaliere, lui era un nessuno.
Non aveva alcun diritto sulla sua vita, non era il suo fidanzato, non lo era ormai da tre anni. Non poteva pretendere niente.
Il suo cuore però era andato in mille pezzi troppe volte a causa di Isabel, pensava di aver già provato la sofferenza allo stato puro, ma in quel momento mentre l’osservava da lontano, baciarsi con un altro, capiva realmente cosa volesse dire stare male per lei.
Non era per il bacio in se per se, sapeva che Isabel fosse andata con altri uomini, non ne aveva mai sofferto, d'altronde aveva fatto anche lui lo stesso in passato.
Il problema era che in quel momento Isabel stava facendo sul serio, stava realmente pensando di crearsi un qualcosa di nuovo, con un altro uomo, che non era lui.
Li osservò mentre si staccavano e sapeva per certo, anche se non la vedeva bene in faccia, che lei stava sorridendo arrossita.
Lei provava qualcosa per quel ragazzo, ne era certo.
Lui era lì nascosto in un cespuglio, di nuovo confuso non sapendo cosa fare e perché fosse lì.
Forse era stato tutto uno sbaglio.
 
Dopo che Isabel fosse entrata e la macchina fosse andata via, Jin si alzò in piedi di scatto, portandosi le mani tra i capelli sconvolto.
Guardò Yoongi che si trovava ancora immobile, a guardare il punto in cui i due si erano baciati.
“Yoongi…” chiamò con voce lieve.
Il ragazzo si alzò a tentoni, scuotendo il capo affranto.
“Andiamo via.” Disse secco, sorpassando il maggiore e uscendo dal nascondiglio, per trovarsi di nuovo sul marciapiede.
“Cosa?” tentennò Jin guardandolo orripilato.
“Andiamo via.” Disse di nuovo con gli occhi tristi.
“Sei scemo?” disse con irritazione Jin, guardandolo come se fosse impazzito del tutto.
“Che cosa dovrei fare? Andare da lei, come potrei dopo quello che ho visto”
“Era un bacio, non è entrato con lei è andato via!” esclamò Jin non credendo al fatto che Yoongi stesse rinunciando.
“L’hai detto tu, lei ha fatto di tutto per tenermi lontano.” Sospirò Yoongi.
“Si… ma ora tu sei qui. A pochi metri da lei. È la tua occasione”
“Ho perso la mia occasione quando mi ha lasciato, quando le ho permesso di andare via da me” disse con tono affranto, ormai era tutto finito. Poteva solo ritirarsi.
“No. Non è così. Hai avuto l’indirizzo, sei qui. Puoi prenderti un’altra occasione!”
“Hyung cosa stai dicendo? Sei sempre stato contrario” disse Yoongi con voce piatta.
“Lo so, ma non voglio che tu poi lo rimpianga. Che tu rimpianga di non essere andato da lei. Vai, litiga con lei, facci l’amore. Non lo so fa qualcosa!” urlò Jin attaccandosi alle spalle di Yoongi e scuotendolo.
“Lo devi fare. O passerai giornate intere ad avercela con te stesso per aver perso l’opportunità!” disse la verità Jin sapeva che sarebbe finito così, e non l’avrebbe permesso.
“Hyung… io non credo” sussurrò.
“Cazzo! Yoongi, diventa Agust D! Spacca tutto! Liberati dalle catene e vai da lei! Dai fuoco alla casa!” urlò Jin cercando di continuare a spronandolo.
“Hyung… hai ragione.” Disse Yoongi.
“Ottima scelta!” urlò Jin dando il cinque al suo amico e continuarlo a dargli coraggio.
Yoongi sorrise, era il motivo del perché aveva detto tutto a Jin, sapeva che se si sarebbe tirato indietro, lui l’avrebbe fatto andare da lei anche a calci in culo. Per quanto Jin si era detto sempre contrario, sapeva che voleva solo il meglio per lui.
“Scusate?” una voce interruppe il loro darsi il cinque.
Jin e Yoongi si voltarono a guardare chi avesse parlato, ed entrambi sgranarono gli occhi.
Davanti a loro c’era il ragazzo che Isabel aveva appena baciato, che li guardava con un’espressione confusa sul volto, e una giacchettina tenuta stretta in mano.
 
Angolo dell’autrice:
è periodo natalizio! Giustamente io ci vado giù con i casini e le tragedie varie!
Cazzo qui in questa FF è sempre festa … mi stupisco da sola di cosa sto scrivendo… rimango esterrefatta anche  io dai colpi di scena. I personaggi hanno vita propria… fanno tutto da soli!
Lei si è ricordata di lui finalmente,  e lui vuole sposarla in un futuro.. qui ha 24 anni Isabel… a voi il conto di quando avrà 27 anni…
Lui conosce Do-yoon (mi mancaaaaaaaaaa, questo perché ho finito di revisionare tutta la sua parte del 2 volume, mi fa male al cuore!)
Bene e ora? Cosa accadrà isabel si è baciata con Chung-hee… avrà scelto? Veramente si sta dimenticando di Min Suga? eeeeeeeeeh
Che cosa farà ora il nostro Yoongi che ha visto tutto.  Andrà da lei o andrà via?
Cosa accadrà con Chung-hee?
Ci sarà questo incontro????
Si questa volta sono stata stronza lo so.
   
 
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