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Autore: lilian luna potter37    23/12/2022    0 recensioni
Hugo Weasley e Cassie Malfoy si sono sempre odiati e insultati, fin dal primo anno. Ma proprio in uno dei momenti peggiori per la ragazza, si scopre che tutto quell’odio, è nato da un qualcosa che mai è esistito. Riusciranno ad aprire i loro occhi e a guardarsi per come sono veramente?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hugo Weasley, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Camminava tra i corridoi di Hogwarts con il volto rigato di lacrime. Aveva sempre odiato farsi vedere debole davanti agli altri, ma appena aveva visto il suo ragazzo, baciare quella, si era sentita una stupida, tanto da non riuscire a trattenere le lacrime per la vergogna che in quel momento provava per se stessa. Era stata così idiota nel credere che un ragazzo come lui sarebbe potuto cambiare per lei, che un ragazzo come lui avrebbe scelto di amare lei e di lasciare tutte le altre. Da un puttaniere come lui, se lo doveva aspettare che non avrebbe cambiato abitudini e che non avrebbe rinunciato alle altre. Glie l'aveva detto anche quello stronzo del Weasley quando per la scuola era girata la notizia che Cassiopea Malfoy, figlia di Draco e Astoria Malfoy, si era messa assieme a Joseph Mclaggen. Ancora aveva impresse le sue parole nella mente: -Inutile che ti dai tante arie Malfoy. Lui non è cambiato, sarai solo un'altra delle tante a cui lo ha fatto credere e a cui spezzerà il cuore. E sai che ti dico? Quando lo farà io sarò pronto con i pop corn a godermi la scena e a dirti "te l'avevo detto"-. Il solo pensiero che Hugo Weasley avesse ragione e che sicuramente avrebbe fatto come le aveva promesso, le fece salire un'ondata di rabbia. Cassie, così si faceva chiamare dai suoi amici, e Hugo non erano mai andati d'accordo. E non per quelle cazzate sui cognomi che portavano: i loro genitori non potevano di certo reputarsi amici, ma avevano risolto ormai da tempo i loro drammi del passato, quindi non avrebbero avuto nulla in contrario a un'amicizia tra i loro figli se mai se ne fosse creata una. Ma la loro faida era iniziata più per un'incomprensione. Si ricordava ancora quando, al loro primo anno, lei aveva per sbaglio versato un ingrediente nella pozione di Hugo facendola esplodere. Il ragazzo aveva subito pensato che Cassie lo aveva fatto di proposito e quindi si era infuriato con lei. Inizialmente la Malfoy era dispiaciuta, ma quando Hugo era saltato subito a conclusione affrettate, credendola colpevole senza nemmeno darle il modo di spiegare ciò che davvero era successo, la rabbia aveva preso il possesso di lei e avevano iniziato a litigare furiosamente. Da quel giorno passavano tutto il tempo che si vedevano a bisticciare. Voleva uscire e prendere un pò d'aria. Appena si sarebbe sparsa la voce di lei che piangeva per i corridoi, tutti avrebbero capito il motivo e lui lo sarebbe venuto a sapere. Divenne rossa dalla rabbia al solo pensiero, era incredibile come solo il pensiero del Weasley riuscisse a farla infuriare per ogni minima cosa. Aveva finalmente raggiunto il lago nero, mentre camminava con la testa bassa per coprire gli occhi rossi a causa del pianto, quando, proprio per questo motivo, non si accorse di una persona di spalle di fronte a lei e la prese in pieno, sbattendo la testa sulla schiena di quello che capì essere un ragazzo. -Miseriacca! stai bene?- Le chiese lui gentilmente preoccupato che la persona alle sue spalle si fosse fatto male. La sua espressione preoccupata, cambiò subito quando vide chi era la ragazza in questione, che in quel momento si stava massaggiando la fronte per la forte botta che aveva appena dato. Non aveva il bisogno di guardarlo negli occhi per capire chi era: quel "miseriaccia" e quella voce così gentile, che solo contro di lei era sempre scorbutica e arrogante, l'avrebbe riconosciuta subito. -Oh...sei tu- continuò con tono aspro, stava per aggiungere qualcosa, quasi sicuramente un insulto, ma quando Cassiopea alzò la testa, mostrando la sua tristezza, che non era riuscita a nascondere, chiuse subito la bocca senza dire niente. L'unica cosa che fece fu stare in silenzio a guardarla stupito. Lei non si mostrava mai debole davanti agli altri, soprattutto davanti a lui. -Avevo ragione riguardo a Joseph vero?- Cassie si aspettava che Hugo le facesse quella domanda con un tono derisorio, invece la sua voce si addolcì nuovamente. Non sapeva neanche lui il motivo, ma dopo averla vista in quelle condizione per colpa di un coglione come Mclaggen, aveva sentito una strana sensazione al petto; l'unica cosa che voleva in quel momento era peggiorare la situazione. -Non voglio la tua pietà Weasley. Quindi su! Che aspetti? Dov'è il "te l'avevo detto"? Dai! Prendimi in giro quanto vuoi. Non aspettavi solo questo? D'altronde per te ogni scusa è sempre stata buona per rompermi le pluffe, quindi sono felice di sentire le cose che hai da dire.- la ragazza sfogò tutta la sua frustazione su di lui. Non provava tristezza per le cose che erano successe, ma solo tanta rabbia e vergogna. A Mclaggen non bastava tradirla con una ragazza qualsiasi, no ovviamente, doveva farlo con quella stronza di sua cugina Megan Zabini; in più Joseph sapeva perfettamente quanto la Malfoy la detestasse. -Non ti sto dando la mia pietà. Semplicemente pensavo fossi più forte di uno stupido ragazzino pieno di ormoni e che non ti saresti fatta mettere i piedi in testa da uno come lui. Ancora meno mi aspettavo che ti innamorassi di lui- senza capire il motivo, Hugo trovò molta difficoltà nel dire ad alta voce quello che pensava che la Malfoy provasse per il suo ormai ex ragazzo. Cassie lo guardò stupita. -Davvero pensi che io sia forte?- pensò, senza rendersi conto che lo aveva detto ad alta voce. Se ne accorse dall'espressione di Hugo, che tutto si aspettava tranne quella domanda detta quasi in un sussurro. Lei si rivolgeva a lui sempre con tono autoritario, mai con voce così debole. -Io non sono innamorata di lui. Voi Grifondoro non siete gli unici che tengono al loro orgoglio- disse cercando di risolvere al danno che aveva creato prima, non voleva che Weasley pensasse che a lei importava cosa lui pensava nei suoi confronti. -Che ha fatto per ferire così tanto il tuo orgoglio? Ti ha tradita? E allora? Da uno come lui c'era d'aspettarselo, te lo aspettavi anche tu ammettilo, qualcosa mi dice che il problema sia più con chi ti ha tradita. Con chi l'ha fatto?- Cassie lo guardò quasi a bocca aperta, aveva sempre creduto che al posto del cervello Hugo avesse cacca di gufo, non si aspettava che fosse un ragazzo così intuitivo. Che il motivo della loro rottura fosse il tradimento ci sarebbero arrivati tutti, ma pensava che nessuno avrebbe capito la vera ragione del suo pianto. -L'ho beccato a baciare mia cugina- era così sconvolta che Cassie non si era nemmeno resa conto di avergli detto la verità, nonostante qualcosa dentro di lei le dicesse che stava facendo bene. -Ma tu prova a dirlo a qualcuno e giuro che...- -non lo dirò a nessuno.- Hugo la precedette prima che lei potesse dirgli che cosa gli avrebbe fatto. Aveva utilizzato un tono così sicuro nelle parole pronunciate che lei si ritrovò a ringraziarlo mentalmente. In quel momento si rese contro che il Weasley era una persona buona e che sicuramente, se non fosse accaduta quella cosa al primo anno, sarebbero stati degli ottimi amici. Cassie si sedette ai piedi di un albero lì vicino, poggiando la schiena sul tronco di esso. Hugo pensò che con quel gesto voleva fargli capire che aveva bisogno di rimanere da sola, ma dal suo sguardò comprese che lei gli stava inviando una richiesta muta di mettersi seduto al suo fianco per farle compagnia. E così lui fece. -Non avevo intenzione di metterti le squame di sirena nella pozione. Ero inciampata e mi erano scivolate di mano. Ti ho sempre detto il contrario perchè mi avevi fatto arrabbiare non chiedendomi spiegazioni ma saltando subito a conclusioni affrettate. Non so come fai, ma hai sempre avuto la capacità di farmi arrabbiare, anche allora- Cassie tirò fuori tutto quello che gli aveva nascosto dal primo anno fino a quel momento, che si trovavano al sesto anno. Si aspettava una sfuriata da parte del Weasley, ma per la terza volta, lui la stupì con la sua reazione. Iniziò a ridere, portando la testa indietro e poggiandola sul tronco.   Per la prima volta si permise di guardarlo per davvero. Era un bel ragazzo, quelle lentiggini e quei capelli rossi gli davano un'aria davvero sexy e lei quasi arrossì a quel pensiero. Quando Hugo spostò lo sguardo su di lei, arrossì ancora di più per essersi fatta beccare a guardarlo incantata. Subito cercò di far passare la sua espressione da meravigliata a confusa, perché in quel momento si rese conto che lui alle sue parole aveva riso, e non ne capiva il motivo. -Scusa è che... tu seriamente mi stai dicendo che io non ti ho sopportato per tutti questi anni solo perché sei inciampata?- le chiese dopo aver smesso di ridere. Alle sue parole lei parve offesa. Infatti si alzò per andarsene via, ma lui la fermò mettendole una mano attorno al polso. -Intendevo dire che mi fa ridere il fatto che io mi sono sempre obbligato a non sopportarti, per una cosa mai successa- Cassie sentì un brivido partirle dal punto in cui c'era la mano di Hugo, fino ad espandersi su tutto il corpo. -Davvero pensi che mi sarei preoccupato prima se ti avessi trovata insopportabile?- Cassie non rispose alla sua domanda, ma tornò a sedersi vicino a lui, anche se questa volta molto più vicino. -E tu pensi che avrei confessato quello che Joseph ha fatto per davvero a qualcuno che io trovo insopportabile?- gli confessò. Hugo girò la testa per guardarla, beccandola per la seconda volta a fissarlo. Si chiese cosa stava pensando, ma appena incrociò i suoi occhi, grigi come la tempesta, ogni pensiero svanì. Prima lei aveva notato il suo bel sorriso, il naso perfetto all'insù, le lentiggini che non gli coprivano solo il viso, ma tutto il corpo, i capelli sempre disordinati, ma non si era mai soffermata sui suoi occhi. Quegli occhi che appena si erano posati sui suoi l'avevano colpita all'istante. Erano di un azzurro così intenso che non sapeva se assomigliassero di più al colore del cielo o a quello della tempesta. Sapeva solo che adesso capiva tutte le sue amiche, o le ragazze di Hogwarts in generale, quando guardavano con occhi sognanti il ragazzo. Cassie si era sempre obbligata a non trovarlo affascinante, ad odiarlo, ma la realtà era che il vero motivo per cui la faceva sempre arrabbiare, era perché non sopportava che un uomo avesse così tanto potere su di lei. Si rese conto che i loro visi erano così vicini, quando lui, per accorciare ancora di più la poca distanza che c'era tra loro si era avvicinato maggiormente facendo toccare i loro nasi. Senza rendersene conto, anche il volto di Cassie si stava muovendo verso di lui. I loro occhi erano ancora incatenati. Nessuno osava dire una sola parola, per evitare che il momento finisse. Hugo le mise una mano sulla guancia per poi baciarla, non riuscendo più a sopportare quell'enorme distanza che c'era tra loro. Quel bacio racchiudeva dolcezza e passione insieme. Quando le loro labbra si erano finalmente unite, era quasi impossibile riuscire a staccarsi per loro, lo dovettero fare solo per colpa di mancanza d'ossigeno.   Si guardarono negli occhi, per studiare le emozioni dell'altro. La paura di trovarci rimpianto era tanta, ma ciò non accadde. Entrambi scoppiarono a ridere quasi nello stesso momento, dandosi degli stupidi da soli per tutto il tempo che avevano sprecato fingendo di odiarsi. Adesso era il momento di capire la realtà: per quanto ci avrebbero provato, non sarebbero mai più riusciti a nascondere i loro sentimenti, non più, però sapevano che era meglio così. Che a tutti e due andava bene così.
   
 
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