Uno strazio questa vita non la reggo, son tramortita Troppi affanni, troppo pianto, Dell'usignol non odo il canto. Oggi non l'odi, domani t'assorda, La vita è balorda ma diamole corda. Troppa gente incattivita Di vaccini innamorata Che dell'Uomo si fa beffe E cazzate spara a bizzeffe. Vaccino o cecchino, c'è sempre il tapino Che abbraccia la morte e chiude le porte. Forse smetter di respirare E lassù in alto volare Dritta dritta verso il sole Come Icaro fondere il cuore. Icaro splende ma Dedalo è affranto, Male ed il bene han lo stesso manto. Questo cuore maledetto Raggrinzito, vuoto, reietto Che ormai batte solo a orecchio Che sto mondo ha già distrutto. Ritmo di treno che sfiora paesaggi, Scalda rotaie, ma ci tiene ostaggi. Un pugnale, che vuoi che sia? Per distrugger la vita mia Dal dolore incarcerata Dai parenti rovinata. Schizzi e singhiozzi, la carne ammazzi ma lo spirito è eterno, è sempre moderno. Solo è l'Uomo che ragiona Che tra i deficienti stona Possa esser benedetto E da Dio sempre protetto. Scommetti su Dio, mai più logorio, non esser ritrosa, mia splendida rosa.