Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Patman17    27/12/2022    2 recensioni
Quanto può esser forte l'amore per affrontare l'odio? Ikeda Kenta è un ragazzo delle superiori che odia profondamente l'autunno ma è proprio da qui che la sua bizzarra storia d'amore ha inizio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Silenzio.
Piccole luci soffuse facevano da scena sul palcoscenico, nessuno osava dire qualcosa.
Lì poco dopo arrivò la capoclasse con un quaderno in mano, era la favola che avrebbe raccontato quel pomeriggio.
Io e Chiaki avevamo due costumi non troppo bizzarri, i nostri volti erano truccati di blu e di rosso.
Avevo il cuore a mille, non avevo il coraggio di guardare i presenti ma ero deciso a terminare questa recita nel migliore dei modi possibili.
Questa è la favola di Ao e Aka, due oni provenienti da Onigashima tanto amici quanto diversi.
Anni fa... Molti anni fa, vivevano ad Onigashima due oni rispettivamente dal nome Ao e Aka. Ao era dispettosa e segretamente amava Aka, lui invece era molto serio e voglioso di scoprire il mondo.
Ao e Aka amavano giocare sul bordo dei villaggi umani, lei amava spaventarli mentre lui desiderava esser loro amico.
Aka e Ao si conoscevano da tutta la vita e tutta la vita sono stati sempre insieme, i due erano così tanto diversi da completarsi.
Ad Onigashima non stava bene il comportamento di Aka, lì gli oni vedevano di cattivo occhio gli umani ed erano intenzionati a mangiarseli più che farci amicizia, lui d'altro canto però continuava a desiderare di poter esser loro amico, poter passare con loro intere giornate a giocare... Poter dormire nei loro letti e mangiare il loro cibo.
“Giammai!” Esclamava il padre di Aka “Tu non sarai mai amico di quei pidocchi!” La sentenza era stata data, ad Aka era stato vietato frequentare gli umani.
Ao soffriva nel vedere il suo migliore amico così depresso, lei al contrario suo era coccolata e benvoluta da tutti gli oni dell'isola, molti si chiedevano perché volesse perder tempo con un fallimento come lui. Ao aveva un segreto, un segreto che non avrebbe mai confidato a nessuno.
Il pubblico era ipnotizzato dalla capacità narrativa della capoclasse, le sue battute e le sue urla rimbombavano più e più volte all'interno della stanza, era impossibile distrarsi.
Era una mattina di pioggia quella in cui Ao prese una cupa decisione, lei era molto sensibile ma voleva mostrarsi forte, quella mattina nel volto di Ao vi era un miscuglio fra lacrime e pioggia.
Ao detestava piangere, detestava mostrarsi debole... Ma alla fine dopo aver fatto i conti con ciò che provava si lasciò andare in un urlo disperato, un pianto che veniva dal cuore. Terminò la pioggia, il sole era ben visibile.
Era una mattinata incredibilmente soleggiata, era impossibile credere che fino ad un attimo fa pioveva. Aka come al solito si trovava dinanzi al villaggio umano.
“Sono Aka e voglio esser vostro amico!” Proferiva con autorità l'oni che venne cacciato a colpi di sassate.
Mostro, demone, schifoso, immonda creatura... Erano parte degli aggettivi che venivano attribuiti al povero Aka mentre tentava solamente di esser loro amico.
Era una triste mattinata soleggiata quella, tuttavia, calò la pioggia, nuovamente. Aka era sensibile e mostrava facilmente il suo lato debole e delicato... Quella mattina pianse nel vedere il sole andar via in così poco tempo. Sul volto di Aka solcavano lacrime amare, o forse era semplicemente pioggia.
Erano lontani al momento i due, ma il destino era lo stesso. Piangevano con il cuore, entrambi erano disperati.
Aka quella sera abbandonò Onigashima, Ao lo seguì... Non lo avrebbe abbandonato per nulla al mondo.
Aka cercava di far indietreggiare la sua amica ma lei si aggrappò a lui, quella notte lei sarebbe rimasta con lui fino alla fine.
Si ripararono in una caverna sulla spiaggia, era il loro ritrovo.
Da lì si potevano ammirare le onde e la luna. Che luna bella c'era quella notte. Aka era infelice ma non poteva rimanere un giorno di più ad Onigashima.
Ao era infelice, non poteva dire ciò che provava... Non era così avida, lei voleva come prima cosa la felicità del suo amico e poi la sua.
I due danzarono e cantarono con la luna fino a tardi, fino a che non si stancarono e crollarono abbracciati davanti al fuoco che avevano acceso.
Ao sorrideva, Aka sorrideva.
“Aka domani ti renderò amico degli umani, è una promessa.” Bisbigliò Ao addormentandosi sulla spalla del suo amato.
“Grazie Ao.” terminò così la notte dei due amici, la loro ultima notte insieme.
Era una mattina soleggiata, Ao si era diretta al villaggio degli umani facendo in modo di spaventarli tutti a morte, rideva e sbeffeggiava le fragili creature quali erano gli umani distruggendo tutto e minacciandoli. “Portatemi cibo o mangerò i vostri figli!” Ruggiva Ao provando a fare la voce grossa, fu in quel momento che come da prassi Aka arrivò per cacciare via la sua amica... Soffriva nel dover trattare male Ao, lui le voleva molto bene ma... Secondo lei questo era l'unico modo per farsi amici gli umani.
Come da piano gli umani iniziarono a voler bene ad Aka, lo accettarono al villaggio come loro salvatore... E da quel momento divenne membro onorario nonché loro migliore amico.
Ao in lacrime scappò via dopo aver visto come gli umani erano contenti del loro nuovo amico, lei era felice... Ma soffriva.
Ao desiderava passare tutta la vita con Aka ma allo stesso tempo desiderava vedere Aka più felice possibile.
Tornò ad Onigashima non prima di aver scritto una lettera per il suo amato.
Passarono ben vent'anni da quell'avvenimento, Aka era depresso... Erano vent'anni che non vedeva la sua migliore amica, gli umani lo vedevano giù di morale e provavano a chiedere cosa fosse accaduto, lui non poteva... avrebbe voluto ma non poteva dire la verità.
Quella mattina era soleggiata, lui fece una passeggiata andando nel loro vecchio ritrovo... Lì vi era una lettera, una vecchia lettera consumata.
Recitava testuali parole: “Mio caro Aka, da oggi noi due non possiamo esser più amici. Per me tu sei al primo posto fra tutto, la tua felicità è la mia felicità. Sappi però che come ti ho amato da piccola ti amerò anche da adulta, non ti dimenticherò mai. La tua Ao.” Quella era davvero una mattinata instabile, iniziò a diluviare all'improvviso.
Aka piangeva, questa volta non era pioggia ma bensì lacrime.
“Questa era la storia dei due Oni, una storia d'amore che non potrà mai esser realizzata.” Terminò così la favola la capoclasse che con un inchinò lasciò me in ginocchio sul palco a pensare.
La favola era terminata ma io ero lì, con il cuore a pezzi e il volto pregno di lacrime... Mi sentivo così vicino ad Aka e Ao, non avrei mai permesso che la mia storia terminasse come la loro.
Una volta cambiato mi sarei dichiarato a Chiaki.
Venni scortato da Junpei a ripulirmi, per la prima volta non disse nulla.
La palestra – diventata teatro – iniziò a svuotarsi, rimasero solamente Natsume, Fuyumi ed Haruka a guardarsi incredule.
“Aki è sparito? Diamine ero così concentrata a guardare il mio fratellino che l'ho perso di vista...” Natsume era furibonda, faceva davvero paura... Haruka non provò nemmeno a fermarla, Fuyumi si nascose dietro la piccola Haruka pensando di venir aggredita.
“Natsunee non hai un'idea di dove sarà andato?” Domandò Haruka provando a non far ricadere la rabbia su di lei.
“Sì, e ora farà una brutta fine.” Natsume abbandonò le due ragazze per dirigersi dietro il teatro, laddove credeva di trovarmi.
Andai alla ricerca di Chiaki, ero con il fiatone... Non riuscivo a penare ad altro che non potevo fare la fine di Ao, avrei dovuto dirle ciò ce provavo... Era quello che pensavo, prima di vederla sorridente mentre parlava con un ragazzo.
Era la prima volta che vedevo quella figura, essendo di spalle non riuscivo a inquadrare il suo viso... Chiaki era davvero felice, era la prima volta che la vedevo così felice.
Dopotutto, lei mi aveva detto di amare il suo amico di infanzia, che sia lui? Doveva esser per forza lui.
Volevo evitare di far la fine di Ao, ma non potevo far altro che desiderare la sua felicità prima della mia.
Corsi via senza dire niente.
“Ikeda-kun!” Urlò Chiaki dopo essersi accorta della mia presenza, non volevo nemmeno vederla in volto.
“Uh? Kenkun era qui? Dannazione me lo sono perso... Però, Chiaki-nee quel ragazzo non è cambiato per niente, aveva ragione Natsume.”
“Aki quanti anni sono che non ci vediamo?”“Ah no mia cara Chiaki-nee non sbaglierò questa volta, sono dieci anni che non ci vediamo.”
Mi rifugiai sul terrazzo della scuola, in completa solitudine. Perché mi sentivo così? Non dovevo esser felice per lei? Allora perché ero così triste... Perché il mio petto faceva così male... Perché l'amore faceva così male.
“Kenchan!” Fuyumi aveva il fiatone, mi aveva seguito per tutta la scuola... Era così carina da stanca. Il suo viso era paonazzo, era imbarazzata ma allo stesso tempo non riusciva a dire nulla per il fiatone... Era così fragile ma carina allo stesso tempo.

“Fuyumi? Perché sei qui?”

Avevo gli occhi rossi, avevo pianto da poco ma cercavo in tutti i modi di nasconderlo, non ne ero davvero capace.
“Perché ho visto così preoccupato per qualcosa, e poi volevo chiederti una cosa.” Prese fiato prima di sparare fuori la bomba: “Vuoi passare il natale con me?” Ero imbarazzato da questa domanda e lei forse più di me... Dovevo andare oltre Chiaki, non ero nessuno per rubare la sua felicità.

“Sì, va bene.”

Natsume nel mentre riuscì a raggiungere Akihiro e Chiaki, diede un bel colpo sulla testa ad Aki facendo una sonora ramanzina.
Tutti erano con gli occhi puntati su di lei, sembrava una bestia assetata di sangue... Aki al contrario era sorridente e non sembrava per nulla preoccupato.
“Scusa scusa non lo farò più... Ma vorrei chiederti un favore, potresti dare i miei contatti a Kenkun? Giuro che non parlerò di niente con lui. E se possibile vorrei che tu mantenessi il segreto della mia presenza, va bene Chiaki-nee? Parlo anche con te!”
Il tempo passava, io tornai a casa con una sorta di sorriso, una smorfia per lo più.
Novembre stava finendo e con quello stava per iniziare l'inverno.
Ero curioso di sapere cosa mi avrebbe riservato il destino.






Voglio prendermi questo piccolo angolo per ringraziare chi, anche nel silenzio, segue questa storia e mi supporta.
Non mi sarei mai aspettato di arrivare a questo punto, credevo di vederla morire come le precedenti ma sono fiero di poter dire che siamo a metà, dal prossimo capitolo in poi la trama andrà verso il climax.
Mi commuovo a rileggere le recensioni passate e a rivedere i vecchi capitoli, sono migliorato e continuerò a migliorare. La storia andrà avanti ancora per un po' spero di raggiungere la cinquantina di capitoli che mi ero prefissato ma, se così non fosse, sarei ugualmente soddisfatto. un caloroso abbraccio a tutti quelli che sono qui fin dal primo capitolo, grazie di tutto <3

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Patman17