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Autore: Allen Glassred    29/12/2022    0 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA
Dante decide di accompagnare la regina Luna, incinta del suo primogenito, al mare di Veritas. Lì, la sovrana chiede al suo fedele maggiordomo/guardia del corpo di farle una promessa. Di che si tratta? Leggete e lo scoprirete!
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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“ Principessa! Principessa, per favore! Non potete camminare a piedi nudi, vi farete male! “. La voce della sua guardia del corpo riporta Luna Lunettes alla realtà: la giovane dalla chioma bionda sbuffa lievemente, portando una mano sull’ormai lievemente pancione e volgendosi verso il giovane dalla chioma arancione, che la sta rincorrendo con un paio di scarpe nuove di zecca.

 

“ Oh andiamo, Dante! “. Lo chiama a sua volta lei, rivelando che quell’uomo non è altri che Dante. “ Sei noioso: volevo passare un pomeriggio diverso dal solito! Se volevo essere rimproverata, rimanevo a palazzo “. Sentenzia contrariata, mentre finalmente l’uomo riesce a raggiungerla seppur un po' affannato a causa della corsa. “ Rilassati! È quasi il crepuscolo, ci sono i gabbiani, la spiaggia, il mare… goditeli! “. Lo incita la fanciulla, mentre l’uomo la osserva quasi rassegnato.

 

“ Si, certo! Poi chi lo sente il nobile Kaname, se vi ferite i piedi? “. Chiede accigliato: sicuramente il futuro Re troverebbe un ennesimo pretesto per prendersela con lui, semmai Luna dovesse tornare a casa anche solo con una puntura d’insetto. La figlia di Vanitas ed Ivonne sospira lievemente, inclinando la testa di lato ma continuando ad osservare il sottoposto.

 

“ Il mio fidanzato è fin troppo apprensivo, non si rilassa mai! “. Si lamenta, per poi sentire le parole di Dante ed accigliandosi maggiormente. “ Se avrà qualcosa da dire mandalo da me, ci penserò io “. Continua poi, con quel fare orgoglioso che ha sicuramente ereditato dal padre. Date le parole della sua signora a Dante non resta che arrendersi: si porta al fianco della donna e le porge il braccio.

 

“ Allora, almeno permettetemi di porgervi il mio braccio per aiutarvi: nel vostro stato non vi dovete affaticare “. Fa, la cosa sembra tra l’altro essere molto gradita a Luna che, sorridendo lievemente accetta la galanteria dell’altro e si aggrappa al suo braccio, per poi iniziare a camminare. “ Ditemi: quanto manca alla nascita? “. Chiede curioso l’arancione, mentre a quella domanda la futura regina non può che sorridere emozionata.

 

“ Manca ormai un mese alla nascita: presto il mio piccolino nascerà, proprio poco dopo le mie nozze se tutto andrà bene “. Riflette, mentre a quelle parole Dante la osserva silenziosamente. In seguito discosta lo sguardo, come a voler celare un’emozione che mai potrà esprimere.

 

“ Avete pensato al nome? “. Chiede. A quelle parole Luna rimane in silenzio: certo pensa, eccome se hanno già pensato al nome. Da quando è rimasta incinta, lei ed il suo futuro marito hanno sempre pensato che se fosse maschio, loro figlio dovrebbe portare un nome ben specifico.

 

“ Vanitas “. Sentenzia poi la bionda, mentre Dante la osserva un po' stranito. “ Come mio padre “. Fa poi la Principessa, osservando la sua guardia del corpo e sorridendo lievemente. “ Perchè quella faccia sorpresa? “. Domanda. L’arancione schiarisce la propria voce, mentre entrambi si fermano qualche istante con i piedi in acqua.

 

“ Oh, nulla: avete avuto davvero un pensiero nobile, anche se sono sorpreso dati i rapporti particolari tra il vostro fidanzato e vostro padre “. Ammette: sa bene che Kaname e Vanitas non si piacciono, anche se fingono una cortesia e cordialità di circostanza sa bene che i due non vanno particolarmente d’accordo. Lo stupisce quindi, che Kaname abbia accettato di chiamare il figlio come il suocero. Luna sembra percepire i dubbi di Dante, anche se non li esprime chiaramente li sente dallo scorrere del suo sangue.

 

“ Avverto i tuoi dubbi “. Sentenzia, mentre lui arrossisce vistosamente. Fa per parlare e giustificarsi, ma lei lo zittisce con un solo cenno della mano. “ Quelli che hai tu, sono i miei stessi dubbi. Anche io sono perplessa da questa pace fittizia tra mio padre ed il mio fidanzato: non mi dispiace che vadano d’accordo, magari hanno dimenticato i vecchi dissapori per il bene del bambino che sta per nascere. Ma qualcosa in fondo al mio cuore, mi dice che non è così “. Ammette sincera la Principessa, trovando il consenso di Dante che, tuttavia, si limita ad annuire senza aggiungere altro. “ Ecco perché desideravo parlarti… “. Continua poi la donna, volgendosi verso l’arancione che, di rimando fa la stessa cosa. I loro sguardi si incontrano, mentre lei afferra le sue mani e le porta sul suo ventre. “ Dante, io mi fido di te: metterei la mia stessa vita nelle tue mani, ad occhi chiusi e senza esitare. Ma da oggi voglio che non protegga solo me: voglio affidarti un’altra persona, molto più importante di me, molto più importante di Kaname o mio padre stesso. La persona a cui tengo di più al mondo “. Ammette, mentre l’uomo la osserva un po' spaesato.

 

“ Luna… “. Mormora solamente, mandando al diavolo le formalità e come avesse intuito le intenzioni della futura regina.

 

“ Voglio che, quando non ci sarò più, sia tu a proteggere il mio Vanitas “. Quelle parole colpiscono Dante come una pugnalata: come sarebbe a dire “ quando non ci sarà più”? Dove mai dovrebbe andare Luna, si chiede? “ Voglio che gli insegni ad essere un buon re, voglio che lo ami e lo protegga come fosse tuo figlio. Voglio che gli sia vicino nei bei momenti, che lo aiuti a rialzarsi in quelli brutti e che lo aiuti a ricordare sempre chi è e che persona dev’essere. Giuramelo, Dante “. Suona quasi come un ordine, mentre l’uomo vorrebbe porre mille domande: perché? Perché una richiesta simile? Cosa sa Luna che lui ignora? Perché mai dovrebbe andarsene e lasciare solo il figlio? Tante domande nella sua mente ma non dalla sua bocca, che rimane sigillata impedendo alle parole di uscire. Annuisce solamente, accettando la richiesta della donna e guardandola con determinazione.

 

“ Io Dante, da voi maestà, del piccolo principe accetto la cura. Gli insegnerò tutto ciò che so, veglierò su di lui e lo farò diventare l’uomo che desiderate che sia. Ve lo giuro “. Quasi sussurra, mentre rassicurata da quelle parole e mandando al diavolo le formalità lei lo abbraccia, come fosse un vecchio amico che non vede da tanto tempo.

 

“ Grazie… “. Sussurra solamente, mentre in quel momento e come se avesse sentito tutti, il piccolino scalcia come a volersi far sentire a sua volta.


Dante decide di accompagnare la regina Luna, incinta del suo primogenito, al mare di Veritas. Lì, la sovrana chiede al suo fedele maggiordomo/guardia del corpo di farle una promessa.

   
 
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