La giovane dalla chioma arancione entra in quella che, senza dubbio, deve essere la sala del trono. La stanza è, in vero, piuttosto buia: non sembra nemmeno appartenere al palazzo del Clan della luna Rosa, noto per la sua estrosità e sfarzosità. In verità, colei che non è altre che Aya è decisamente perplessa: come mai re Zenitsu l’ha voluta vedere? Come mai a palazzo? Non l’ha mai convocata lì, dicendo che almeno per il momento, sarebbe stato meglio che fosse stato solamente lui a raggiungerla al di là del confine. Ma questa volta è stato diverso: stavolta, in una splendida notte di luna rosa un messaggero è giunto fino a casa sua e l’ha convocata a palazzo, per ordine del re in persona. “ Oh… “. Mormora solamente la fanciulla , osservando la gibbosa crescente alta nel cielo e più brillante che mai.

“ E’ bellissima, vero? “. Chiede una voce alle sue spalle, una voce che Aya non riconoscere essere quella di Zenitsu. “ Ma mai quanto la fanciulla che è davanti a me: Aya, corretto? “. Chiede colui che, volgendosi Aya si ritrova davanti: capelli argentati, quasi bianchi, occhi brillanti di una luce rosa ed un ragno sulla mano, per la precisione una vedova nera. Come se un simile animale fosse un semplice animale di compagnia e nulla più.

“ P… principe Rui? “. Chiede l’arancione, decisamente esterrefatta: chi ha davanti è niente poco di meno che il Principe Rui, primogenito di Re Derek e della Regina Allison. Non divenne mai re: prima di morire infatti, Re Derek nominò suo erede il suo secondogenito, anche se ad oggi nessuno ne conosce le vere ragioni. “ Cosa…perchè mi avete convocata? “. Chiede incredula, mentre il giovane dalla chioma argentea le si avvicina, il ragno sulla sua mano muove qualche passo e per un momento, mette quasi ansia alla donna.

“ Scusate se mi sono spacciato per mio fratello. Ma so che se vi avessi convocata io, a mio nome, ci sarebbero potute essere… “. Si blocca un istante, come stesse trovando la corretta conclusione della frase. “ … complicazioni “. Fa, quasi sussurrando l’ultima parola e notando che Aya fissa insistentemente la sua vedova nera più che lui. “ Vi piace? “. Chiede in un sussurro, mentre lei viene bruscamente riscossa dai suoi pensieri.

“ Oh! Beh, in efeftti è un animale molto… particolare “. Esita un istante la donna, mentre lui ghigna e con la mano libera accarezza l’animale, come si trattasse di un cane o di un gatto.

“ In realtà, i ragni sono pericolosi solo se si cade nella loro rete, sapete? “. Chiede: i suoi occhi sono tornati color fiordaliso, ma il suo sguardo tagliente mette in soggezione la donna. “ E voi? Siete mai caduta nella tela di un ragno? “. Ghigna ancora una volta il vampiro, mentre lei deglutisce un paio di volte per poi scuotere il capo con enfasi.

“ Perchè sono qui? Come mai mi avete convocata? “. Chiede semplicemente l’arancione, mentre lui si posiziona dietro di lei ma, almeno per ora, senza nemmeno sfiorarla con un dito. Eppure, la sua sola presenza mette Aya terribilmente a disagio.

“ Beh, ho saputo che voi e mio fratello siete, per così dire, piuttosto intimi. Volevo semplicemente conoscervi, capire cosa di voi abbia colpito Zenitsu a tal punto “. Le posa le mani sulle spalle, il ragno corre lungo il braccio di Aya e la fa sussultare e spaventare al tempo stesso, mentre l’animale si va a posizionare sul trono del Re come gli fosse stato ordinato. “ Chi sei tu, Aya? Perché non riesco a leggere i tuoi pensieri? “. Sussurra al suo orecchio Rui, mentre la donna sussulta ed avvampa al tempo stesso.

“ Cosa… che cosa dire…? “. Sussurra, mentre lui ghigna ed i suoi occhi si tingono di rosa, di nuovo.

“ Ah, ora lo scoprirai dolce Aya. Lo scoprirai sulla tua stessa, morbida pelle “. Sibila al suo orecchio, sfoderando le zanne ed improvvisamente attratto dal sangue della donna e da Aya stessa. Anzi no, pensa: no, non è una cosa improvvisa. È da quando l’ha vista per la prima volta, seguendo di nascosto il fratello, che prova il desiderio irrefrenabile di possedere quella donna e di avere il suo sangue. Ed ora pensa, ora è il momento: in quella notte di luna rosa pensa, trasformerà Aya: la preda è caduta nella tela del ragno, senza neppure rendersene conto.