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Autore: Effye90    29/12/2022    1 recensioni
E se... E se El Cid, Sisifo e altri Gold Saint fossero sopravvissuti alla guerra contro Hades? E se i sentimenti iniziassero ad avere la meglio? Il ricordo della guerra appena conclusa è ancora vivido nelle loro menti ma altri problemi stanno per insorgere.
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aries Shion, Capricorn El Cid, Leo Regulus, Nuovo Personaggio, Sisifo di Sagitter
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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La sera non tardò ad arrivare e Cid, aiutato da un’ancella, si vestì di tutto punto per andare a Rodorio.
Sperando di incontrare la ragazza del locale, si sistemò anche i capelli o meglio ci provò ma invano.
Arrivò a passo svelto alla casa del sagittario.

“Sisifo!”

Lo trovò seduto sul divano con un bicchiere di vino mezzo vuoto in mano.

“Vieni a far due passi?”

Il cavaliere si voltò di scatto.

“Due passi? Al locale di ieri?”

Il capricorno annuì.

“Vorrei farci un salto più tardi, si.”

Il tono di voce sempre calmo.

“Mi dispiace Cid ma per stasera preferirei starmene a casa…” –voltò la testa e osservò il bicchiere mezzo vuoto- “forse passa Regulus a farmi un saluto tra un po’!”

Si alzò e andò in cucina.
El Cid lo seguì con lo sguardo.

“Allora non mi trattengo oltre; buona serata!”

“Anche a te!”

Non appena il cavaliere di capricorn uscì dalla nona, Sisifo fece altrettanto e lo osservò mentre scendeva le scalinate.
Si sentì in colpa per aver mentito a colui che un tempo considerava il suo migliore amico mentre ora…

Sospirò.

Il solo pensiero di saperlo con quella ragazza, lo mandava in bestia; doveva essere sincero e dirgli cosa provava ma ogni volta qualcosa lo bloccava.
Lui, innamorato del suo migliore amico!

Come si può dire una cosa simile a cuor leggero?

Se non voleva perderlo, avrebbe dovuto dirgli ciò che provava prima che potesse conoscere meglio quella ragazza; lui doveva essere più rapido di lei.

Andò in camera a cambiarsi.
Fece più volte le prove allo specchio immaginando che il suo riflesso fosse El Cid ma ogni volta finiva per balbettare e cambiare discorso.
Perché quella paura di essere sincero?
Paura forse di un rifiuto, un litigio o di troncare definitivamente i rapporti con lui se lo avesse rifiutato.
Deglutì e alla fine uscì di casa ma quando arrivò a Rodorio, lo vide fuori dal locale intento a parlare con quella ragazza e le sue due amiche.

La rabbia crebbe dentro di lui; ormai era tardi.

Cid non stava ridendo a differenza delle ragazze ma non staccava gli occhi di dosso dall’interessata.
Strinse i pugni e soffocò un urlò in gola.
Si voltò per tornare rapidamente al santuario.

“Sisifo!”

Cid gli afferrò la spalla.

“Ti credevo con Regulus!”

Il sagittario pensò velocemente e prese una scusa poco credibile ma non gli venne in mente di meglio.

“Ero sceso io alla quinta ma mi ha detto che era stanco. Si sta allenando ogni mattina e si sta impegnando tanto ultimamente; voleva riposare!”

Il capricorno non gli credette ma non disse nulla.

“Unisciti a noi!”

Fece cenno alle ragazze di avvicinarsi.

“Loro sono: Demetra, Maia e lei è Lara!”

A quest’ultimo nome, diede più enfasi.
Sisifo avrebbe voluto correre via ma ormai non poteva tirarsi indietro.

“Io sono Sisifo, piacere!”

“Sappiamo chi sei, cavaliere. Sei il custode della nona casa!"

Disse Maia tutta contenta e affiancandolo.

“Ora che ci siamo tutti, possiamo entrare.” –Cid fece passare avanti Lara e le sue amiche poi sussurrò all’amico- “grazie per essere venuto; non so quanto sarei durato da solo con loro tre. Non sono tipo da chiacchiere prolungate!”

Sisifo lo seguì nel locale in silenzio.
Il capricorno spostò la sedia a Lara.

“Un vero cavaliere; grazie Cid!”

Sisifo sentì nuovamente la rabbia ribollire in lui.
Voleva che quella serata finisse alla svelta.
Aveva perso la sua occasione; era ormai palese che tra El Cid e Lara fosse scattata la scintilla.
Avrebbe dovuto essere contento per lui e invece sentì l’odio crescere dentro di sé.

Odio e rabbia; un connubio che non avrebbe portato a nulla di buono.

Tuttavia non disse nulla e cercò di comportarsi nel modo più calmo e naturale possibile.
Non era da lui avere scatti d’ira tantomeno in luoghi affollati come quello.

Il barista si avvicinò al tavolo e prese le ordinazioni.

Lara disse qualcosa all’orecchio di El Cid ma la sua espressione rimase immutata e priva di sentimento.

“Certo che potreste sorridere ogni tanto voi due!”

Disse Maia quasi seccata.

“Lasciali stare; non dimenticare che sono cavalieri al servizio di Athena e poi…” –Lara si fermò un attimo e guardò Cid negli occhi- “sono sicura che sorrideranno al momento opportuno!”

“E’ così!”

Disse il capricorno tagliando corto e guardando male Maia.

“Sisifo, lui mi stava raccontando della guerra appena cessata!” –si chiuse nelle spalle e per qualche istante non parlò più- “le truppe di Hades hanno portato tanto dolore anche qui a Rodorio! Albafica ha fatto del suo meglio per proteggerci e alla fine ha sconfitto Minos!”

In quell’istante, la luce negli occhi di Cid cambiò.
La sua espressione divenne più morbida ed empatica.

“Mi dispiace, Lara!”

Disse a bassa voce.

“Non devi dispiacerti; in realtà, dispiace molto di più a me, a noi!” –guardò e indicò le due amiche- “per la dipartita dei vostri amici e compagni!”

Maia e Demetra annuirono.

“La colpa è solo di Hades!” –rispose prontamente il capricorno- “è compito di un cavaliere proteggere l’umanità e la Divina Athena dalle avversità! L’essere un cavaliere, comporta dei rischi…”

Si guardò il braccio e tacque.
Sisifo si intromise nel discorso.

“Essere cavaliere vuol dire anche rinunciare ad una vita tranquilla. Combattere per la giustizia, delle volte, vuol dire anche rinunciare alla persona che si ama per proteggerla o per altri motivi….”

A queste ultime parole, si soffermò su El Cid.

“Purtroppo è vero; dobbiamo distaccarci dalle emozioni a volte per andare avanti. Io stesso ho visto uno dei miei allievi morire tra le mie braccia ed è stato terribile!”

Si rabbuiò.
Lara poggiò la mano sulla sua e lui gliela strinse per un attimo poi la liberò.

Sisifo in quel momento finì la sua birra.

“Si sta facendo tardi; è meglio rientrare Cid! Non devi sforzarti più del dovuto.”

Il tono di voce non ammetteva repliche.
Il capricorno bevve di gusto la birra rimanente nel boccale poi si alzò. Annuì a Sisifo poi guardò Lara.

“Vi ringraziamo per la serata e per la compagnia!”

Fece per andarsene ma la ragazza gli prese la mano.
Si mise sulla punta dei piedi e gli diede un bacio sulla guancia.
Cid arrossì e la salutò con un cenno di mano.
Sisifo dovette sopprimere per l’ennesima volta la rabbia.

Uscirono tutti e 5 dal locale e presero due direzioni diverse.

“Grazie davvero per essere venuto, Sisifo!”

Il sagittario non gli rispose; avanzò a passo svelto e a malapena lo salutò quando arrivarono alla nona casa.
Cid avrebbe voluto fermarsi e parlarci ma era tardi e lui doveva riposare.
Il braccio iniziava a dolergli e doveva cambiare le bende ormai impolverate.

Qualcosa turbava il suo amico e lui avrebbe scoperto di che si trattava.
   
 
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