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Autore: LADY ROSIEL    01/01/2023    1 recensioni
Se si potesse soppesare la felicità che stringiamo nel cuore, probabilmente, sarebbe proporzionale al grado di infelicità che scorgiamo negli occhi delle tante persone che ci camminano accanto di sfuggita.
Se ci sentiamo insoddisfatti, ciò che ci causa maggior frustrazione è proprio la felicità altrui.
"Quando vediamo una persona più infelice di noi, ci sentiamo un po' sollevati.
Se troviamo una persona più felice di noi, subito diventiamo impazienti."
{ Song-fict: End of the World ~ ayumi hamasaki }
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN GRAMMO DI (IN)FELICITA'  ~ End of the world


"Quando vediamo una persona più infelice di noi, ci sentiamo un po' sollevati.
Se troviamo una persona più felice di noi, subito diventiamo impazienti.
Ma di certo, per questo a volte, quando senza poter far nulla ci rendiamo conto
di essere dei miserabili ci scontriamo con la realtà."
~ End of the world ~
Paroliere e interprete vocale : ayumi hamasaki

 

Se si potesse soppesare la felicità che stringiamo nel cuore, probabilmente, sarebbe proporzionale al grado di infelicità che scorgiamo negli occhi delle tante persone che ci camminano accanto di sfuggita. Persone delle quali non conosciamo nulla, nemmeno il loro nome o la loro storia, ma che incaselliamo quasi senza rendercene conto come persone "felici" o "infelici". 
           Perché inutile negarlo, quando ci scontriamo con uno sguardo sereno e limpido, con una sonora risata divertita o con un amabile sorriso a trentadue denti, il più delle volte – dopo un attimo di stupore, – ci irrigidiamo al pensiero che la Dea fortuna abbia potuto abbracciare qualcun altro oltre a noi stessi. Se ci sentiamo insoddisfatti, ciò che ci causa maggior frustrazione è proprio la felicità altrui.
           L'essere umano, in fin dei conti, è ancora una creatura profondamente egoista che mitiga questa sua singolarità prodigandosi per le persone care a lui vicine. Tuttavia, appena notiamo quel piccolo mezzo grammo di felicità in più sulle spalle di qualcun altro, ecco che puntuale ritorna quella singolare insoddisfazione perenne. Quel fastidioso nodo alla gola che sale sempre più, ma che ci rimane proprio conficcato lì, nella gola, stretto nella morsa di un sentimento al quale non riusciamo per davvero ad attribuire un nome, ma che ci trascina in quel vortice di perplessità e domande a cui non sappiamo trovare una risposta concreta.

Pensiamo: «Perché non capita anche a me? Perché non posso essere io? Vorrei essere al suo posto.» E quasi infastiditi ci buttiamo poi, queste stesse domande alle spalle, fingendo che non ci riguardino, perché è molto più facile ingoiare un ago che fermarsi e riflettere di averlo fatto davvero.
          Ciò che vogliamo, dopotutto, non è nemmeno una risposta concreta, ma una sorta di approvazione e di conforto al nostro cuore che si è sentito, in qualche modo, ferito o sbeffeggiato dalla vita.
          Ammettere di aver provato una sorta di mal celata gelosia, anche solo per qualche breve istante, non farebbe altro che accrescere la nostra personale insoddisfazione.
          Ed è per questo, che lontano dagli sguardi indiscreti degli altri, se notiamo qualcuno che ci appare tristemente più infelice di noi, quasi sospiriamo appagati, sapendo di non essere i soli a star male. Consapevoli che forse, per quanto la nostra vita possa apparirci dai colori sbiaditi e avvolti da sfumature profonde e tenebrose, a qualcun altro va anche peggio. Solo allora, quasi increduli, riusciamo a rintracciare quante volte la felicità, e con essa quel grado di serenità e gioia ha bussato in passato alla nostra porta.

         Forse, alle volte, basterebbe ricordarci che la "felicità" è un po’ come un caleidoscopio con forme e colori che man mano cangiano e che brillano con un'intensità diversa secondo l'inclinazione con la quale la luce, con gentilezza, lo illumina.

 

"Jibun yori mo fukou na hito wo, Mite wa sukoshi nagusamerare
Jibun yori mo shiawase na hito, Mitsuketa nara kyuu ni asetteru
Dakedo kitto dakara tokidoki, Doushiyou mo naku mijime na sugata ni
Ki ga tsuite genjitsu ni butsukaru…"
End of the world ~ ayumi hamasaki

Album: Duty (2000)
Compositore: Yasuhiko Hoshino
Arrangiamento : Naoto Suzuki

 


© LADY ROSIEL/Luna Azzurra Bluviolet

   
 
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