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Autore: Rosmary    05/01/2023    10 recensioni
{Partecipa alle challenge Scrivi e leggi: flash a tema famiglia e Riflessioni sulla scrittura ed è candidata agli Oscar della Penna 2024 indetti sul forum Ferisce la penna}
Tom era cresciuto circondato da parole giudicate vuote e volti privi di importanza. Aveva ignorato così a lungo le sue radici da persuadersi che non potessero avere un ruolo né un valore nella sua vita – finché.
“A giudicare da Riddle, sei un Sanguesporco.”
“Non giudicare ciò che non puoi conoscere.”
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tom O. Riddle
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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I personaggi qui presenti sono proprietà di J.K. Rowling; il racconto è stato scritto senza alcuno scopo di lucro.
 
 
Intorno ai vuoti
 
 
L’orfanotrofio era un luogo che non avevi mai capito – affollato opprimente arido –, costruito su regole e divieti cui sottostare, gerarchie che ti stipavano in fondo, memorie collettive prive di significato.
La signora Cole ai tuoi occhi era soltanto una burattinaia goffa, troppo occupata a tracannare gin per riuscire a tirare le fila – e ti detestava, sì, perché le distruggevi un burattino dopo l’altro.
 
Sei stato tu, confessalo!”
Non mi sono neanche mosso.”
 
Negli anni rinchiuso tra quelle mura avevi collezionato tante parole vuote – adozione famiglia affetto – e non riuscendo a capirle le avevi detestate, perché non significavano niente e avevano la pretesa di significare tutto.
Eppure, chiunque mettesse piede nell’orfanotrofio biasimava il tuo livore; qualcuno s’impegnava a spiegarti cosa fossero i genitori e quanto sfortunata fosse stata la sorte di tua madre, altri chiamavano ingratitudine la tua ostinazione a coltivare emozioni così contrarie al buonsenso.
 
Prega perché ti adottino, Tom.”
Non ho bisogno di nessuno.”
 
Hogwarts era piombata nella tua vita da un giorno all’altro e aveva cambiato tutto senza cambiare niente – vuoto vuoto vuoto –, tuttavia la solitudine sembrava meno amara tra simili e il futuro meno ignoto se accompagnato al sapere.
Le assenze che ti avevano turbato sin da bambino iniziavano a essere colmate da qualcosa di nuovo – progetti, progetti di un divenire trionfante costruito nell’eco del tuo vero nome.
 
A giudicare da Riddle, sei un Sanguesporco.”
Non giudicare ciò che non puoi conoscere.”
 
Gaunt.
Questo il cognome di tua madre, il sangue nelle tue vene, il principio del tuo futuro – debolezza purezza ebbrezza –; d’improvviso avevi anche tu un passato, delle radici, una famiglia.
Avevi assaporato quella scoperta nell’inquietudine di notti strappate da incubi, forse cercando il ristoro millantato dagli anonimi volti dell’orfanotrofio, forse collezionando un motivo in più per scatenare la tua collera.
 
Sei il bastardo di mia sorella.”
Sono venuto a riscuotere.”
 
Famiglia.
Qualcosa che non avevi mai avuto, che avresti seguitato a non avere e che non ti serviva a nulla – rinnegato abbandonato dimenticato –; avresti tenuto per te solo l’utile, quanto bastava per ribaltare gerarchie e riscrivere le sorti del mondo che ti aveva rifiutato.
Eppure, qualcosa dentro di te s’era mosso nell’incrociare gli occhi di tuo padre e nell’intravedere accanto a lui una donna diversa da tua madre; era rabbia mescolata a una sensazione sconosciuta e sgradevole.
 
Cos’è quell’anello? Sembra…”
È ciò che non è stato.”
 
Affetto.
Una parola che risuonava ovunque e che avevi bollato tempo addietro come specchio di un’entità inesistente – vuota vuota vuota –, tenuta in vita dalla sola incapacità degli esseri umani di bastare a loro stessi.
T’eri sempre considerato diverso, più forte, finché quella sensazione che avevi compreso essere rimpianto non t’aveva invaso, inducendoti per un istante a immaginare una realtà in cui eri figlio, nipote, voluto.
 
Perché Voldemort?”
Rappresenta il futuro, il solo che conta.”
 
*
 
Diranno di marcio avvinghiato alle ossa – e di potere senza confini.
Nessuno dirà mai di vuoti – e di radici senza terra.
Diranno di lui, non sapranno di te.
 
 
 


 
NdA: questo racconto partecipa alle challenge Scrivi e leggi: flash a tema famiglia e Riflessioni sulla scrittura. È inoltre candidato agli Oscar della Penna 2024 nella categoria Miglior cortometraggio indetti sul forum Ferisce la penna.
Quando scrivo di Tom inevitabilmente trapela la mia visione del personaggio, che fa un distinguo tra il prima e il dopo Voldemort. Mi rendo conto che forse associare a Tom un istante di rimpianto per ciò che non è stato sia un piccolo azzardo, ma ho sempre voluto credere che sia esistito un momento, sia pure unico e solo, in cui la rabbia di Tom verso i propri familiari sia stata alimentata anche da un E se? che avrebbe reso la sua vita totalmente diversa.
Per i dialoghi dove Tom interagisce con coetanei (terzo, quinto e sesto) ho immaginato un suo compagno di scuola e futuri progetti (per me è Evan Rosier, ma la sua identità non ha rilevanza ai fini di questo racconto, quindi lascio libera interpretazione).
Grazie della lettura. ❤
   
 
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