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Autore: Clessidrus    23/01/2023    1 recensioni
La principessa ha la grandissima idea di aprire una scuola dell'amicizia e questo porterà all'iscrizioni di studenti sia pony che non. Nel mentre Clessidrus continua la sua campagna di creare alleanze con altri regni ignaro dei cambiamenti che dovrá affrontare.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Grandi Storie Di Clessidrus'
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Due giorni prima, come ricorderete, Clessidrus aveva ricevuto una lettera da Cluneticus che lo invitava nella sua città per discutere di alcune cose. Dopo essere uscito dal suo ufficio parlò con Twilight della sua assenza.

Twilight Sparkle: Ma certo tesoro, dopotutto è un tuo dovere di principe.

Clessidrus: Tornerò presto, non credo che in mia assenza succederà qualcosa di terribile.

|Poi i due si baciarono.|

Clessidrus: Comunque avevi ragione tu, mia sorella tornerà insieme a Cleattilus.

Twilight Sparkle: Ho occhio per queste cose.

|Così il clessidriano uscì dalla scuola pronto a prendere il treno per Maneapoli, in quel momento Clissedrus aveva finito il suo turno alla spa e fu curioso di vedere il principe.|

Clissedrus: Che strano, di solito il principe rimane a scuola il giovedì.

|Incuriosito si avvicinò a lui.|

Clissedrus: Clessidrus, dove state andando?

|Si girò e vide dietro di lui il pilastro.|

Clessidrus: Oh ciao Clissedrus. Niente di cui preoccuparti, sto solo andando a Maneapoli, Cluneticus mi ha invitato per un pranzo di lavoro.

|Sentendo il nome del sindaco di Maneapoli, Clissedrus pensò.|

Clissedrus: Ti dispiace se vengo con te?

Clessidrus: Non vedo perché no, credo che sarà felice di averti alla sua tavola, nelle lettere mi dice che ha tanta stima di te.

|Clissedrus rise, ma solo per mascherare il tuo timore. Così presero il treno e raggiunsero la città, rispetto all'ultima visita di Clessidrus essa era totalmente cambiata, per la prima volta poteva vedere clessidriani e pony passeggiare insieme senza più quel senso di disprezzo o di paura fra razze.|

Clessidrus: E' proprio come nei miei sogni.

Clissedrus: Oppure come era prima della guerra.

Cluneticus: Ehy, sono qui!

|In quel momento videro fuori dal municipio il sindaco che corse e abbracciò i due nuovi arrivati.|

Cluneticus: Perdonate la mia sfacciataggine mio principe, ma non potevo minimamente immaginare che si sarebbe portato uno dei clessidriani più leggendari di sempre nella mia umile città.

Clessidrus: Te lo dicevo che si sarebbe entusiasmato nell'incontrarti.

Cluneticus: E non è invecchiato per niente. Sembra anche più giovane.

Clissedrus: Basta con le lusinghe.

Clessidrus: Non dire così, ti sta solo ammirando.

|Ma ad tratto la terra tremò e da essa sbucò un gigantesco Fenrir, vedendolo i cittadini andarono nel panico più totale ed evacuarono la zona.|

Clessidrus: Ma che cos'è?!

Clissedrus: Non è possibile. Il Fenrir Infernale. Una creatura spaventosa che divora tutto ciò che incontra sul suo cammino, e questo lo fa diventare più grande. Se non lo fermiamo Equestria e tutti gli altri territori non esisteranno più!

Cluneticus: Oh no è terribile!

Clessidrus: Ci penso io.

Clissedrus: Se pensi che ti farò fare le cose da solo, ti sbagli di grosso.

|Così mentre Clissedrus prese la lancia, Clessy usò la Clexcalibur, mentre Cluneticus si allontanò dalla paura. I due clessidriani partirono all'attacco e provarono a ferire la gigantesca bestia che con un suo ruggito li spazzò via facendoli sbattere contro un negozio di ortofrutta, vedendo la scena il venditore svenne.|

Clessidrus: Scusi, dopo vi ripago.

|Poi proseguirono lanciando raggi dalle loro armi.|

Clissedrus: E' strano.

Clessidrus: Cosa?

Clissedrus: Un Fenrir non può emergere nel nostro mondo se prima non viene evocato da qualcuno. Da queste parti ci sarà il responsabile.

|Mentre combatterono Clessidrus sentì una voce che stava pronunciando de versi in latino provenire da un grattacielo. Era un pony incappucciato, così il principe gli lanciò un pomodoro rubato nel negozio di ortaggi e lo scagliò contro il responsabile centrandolo. Il pony si tolse il cappuccio, ed era un unicorno verde con criniera e coda che variavano dal grigio al blu e come cutie mark aveva un teschio. Clissedrus ne fu paralizzato.|

Clissedrus: Ermine? Ma da quel che ho saputo i monarchi ti hanno ucciso!

Ermine: Ci vuole ben altro per far fuori l'unicorno più potente di tutta Equestria!

|Mentre il pilastro e l'unicorno parlarono, Clessy notò che Ermine controllava la bestia grazie alla sua magia. Così ebbe un piano, volò verso il Fenrir e gli tirò un orecchio. La bestia infuriata lo inseguì e questo scatenò una piccola scossa che fece perdere la concentrazione all'unicorno.|

Ermine: Smettila, fastidioso clessidriano.

|Provò a riprendere il controllo della bestia, ma qualcosa andò storto, era come se la sua magia fosse sparita di colpo. Il Fenrir continuò a distruggere tutto.|

Clissedrus: Clessidrus, dobbiamo riportarlo da dov'è venuto.

Clessidrus: Ma come?

|Il pilastro cacciò dal cappello la Clessidra Delle Mille Bontà.|

Clessidrus: Ehy, quando me l'hai rubata?!

Clissedrus: Quella volta che provasti ad aiutarmi a trovare un nuovo scopo nella vita............e poi l'ho presa in prestito.

|I due presero insieme la clessidra e dopo averci pensato espressero il desiderio.|

Clessidrus e Clissedrus: Oh Clessidra Delle Mille Bontà, ti prego fa in modo che il Fenrir diventi una creatura docile e gentile anziché un bestione che distrugge tutto.

|In quel momento si formarono molti nuvoloni attorno alla città, dopodiché un fulmine colpì il gigantesco mostro che urlò dal dolore. Infine quando il fumo si diradò di vide per strada un cucciolo, adesso il Fenrir diventò piccolo e mansueto.|

Clessidrus: Aw ma che amore.

Ermine: Voi avete rovinato tutto!

|E scappò via, ma i due clessidriani lo inseguirono, anche se Clessidrus rallentò perché decise di portarsi con se il piccolo fenrir. Ermine si rifugiò nei vicoli e aveva un buon vantaggio su di loro, ma all'improvviso una figura misteriosa apparì davanti a lui.|

???: Ti avevo dato un compito semplice semplice, sbarazzarti di tutti i reali che esistono in queste terre. E tu che fai? Fallisci con il principe di un piccolo impero. Per secoli ti avevo sempre temuto, ma adesso, hahahaha mi fai solo ridere.

Ermine: Non è stata colpa mia, è come se la mia magia fosse totalmente scomparsa!

|Quella cosa fece riflettere il tipo. Poi si rivolse a Ermine.|

???: Ormai non mi servi più, ti riporto da dove ti ho recuperato, nel mondo dei morti.

Ermine: No ti prego, quel posto è orribile.

|Ma lo strano individuo usò i suoi guanti e con uno schiocco di dita assorbì dall'unicorno tutta la magia che gli aveva prestato per rimanere in vita. Ermine iniziò ad urlare prima che il suo corpo cominciasse a marcire e in breve tempo tutta la sua carne si decompose e le sue ossa si spezzarono, di lui non rimase che polvere. Il tipo sentì che Clissedrus stava arrivando, così se ne andò giusto in tempo.|

Clissedrus: Avrei giurato di aver sentito le sue grida.

|Poi notò a terra e vide i resti dell'unicorno.|

Clissedrus: Come sospettavo.

|Poi arrivò Clessidrus.|

Clessidrus: Dov'è andato?

Clissedrus: E' proprio qui.

|E vide i resti.|

Clessidrus: Com'è successo?

Clissedrus: Non lo so............mi spieghi perché te lo sei portato appresso.

Clessidrus: Dai è carino.

|Poi glielo diede e il cucciolo iniziò a leccarlo.|

Clessidrus: Sembra che gli piaci.

|Intanto li raggiunse sul posto Cluneticus.|

Cluneticus: Oh per fortuna state bene. Grazie di cuore per aver fermato una minaccia così pericolosa. Ma dov'è quell'unicorno cattivo.

Clessidrus: Purtroppo è andato.

Cluneticus: L'importante è che la città è salva........certo ci sono alcuni edifici da sistemare, ma per fortuna nessuno si è fatto male. Dobbiamo festeggiare. Vi invito nel municipio dove vivo, su seguitemi. Oh, è invitato pure il cucciolotto.

|Così Clessidrus seguì il sindaco, con Clissedrus però che lo guardò in modo sospettoso.|

Clissedrus: (Cosa stai architettando?)

|All'ora di pranzo Cluneticus parlò del più e del meno con i suoi ospiti.|

Cluneticus:............e poi gli dico "Giovedì".

|Sia lui che Clessidrus risero tantissimo, con Clissedrus che non fiatò minimamente.|

Clessidrus: Giuro, non me l'aspettavo proprio.

|Poi riprese fiato.|

Clessidrus: Beh, prima di quello che è successo poco fa, sembrava di essere entrato in uno dei miei sogni, di tutte le città questa rappresenta al meglio il mio ideale, pony e clessidriani finalmente insieme.

Cluneticus: E' una grande soddisfazione. Ma non ho intenzione di fermarmi qui.

Clissedrus: Che vuoi dire?

Cluneticus: Io voglio che tutta Equestria fosse così. Dove tutte le razze vivano felici insieme e che le varie città collaborino a vicenda senza più bisogno dei reali. Sono felice che il mio disegno di legge sulle città autosufficienti sia passato.

Clessidrus: Aspetta? Sei stato tu a farti venire l'idea? Allora perché nessuno si ricordava che eri stato tu?

Clissedrus: Probabilmente avrà usato la Summa Amnesia su di loro.

Clessidrus: Ma credevo che solo i monarchi potevano esercitare tale magia.

Cluneticus: Beh l'hanno imparata perché hanno avuto un ottimo maestro dopotutto. Il grande Clenubicus.

|Clessidrus fu paralizzato quando sentì il suo nome.|

Clessidrus: Intendi proprio quel Clenubicus, il mago più cattivo e malvagio che sia mai esistito ad Equestria.

Cluneticus: Hahahaha, oh ma quante buffe dicerie si dicono sul suo conto. E' ovvio che non conosci la sua storia.

|Ad un tratto però Cluneticus usò i suoi guanti e con uno schiocco di dita bloccò sulle sedie i suoi ospiti. Clessidrus e Clissedrus provarono a liberarsi ma con scarso successo, mentre il piccolo fenrir dalla paura si nascose sotto ad una sedia.|

Cluneticus: Seguitemi.

|Il sindaco camminò seguito dai due clessidriani che venivano portati con le sedie fluttuanti, scesero nelle profondità dell'edificio, e si trovarono dentro ad una grotta, dove in precedenza venne usata per evocare il Fenrir Infernale.|

Clessidrus: Cluneticus? Che sta succedendo? Che cos'è questo posto?

Cluneticus: Tutto a tempo debito. Prima devo raccontarti una storia. Oh Clissy? Ti posso chiamare Clissy, vero?

Clissedrus: No.

Cluneticus: Preferisci che racconti al giovane principe la versione estesa o quella censurata della storia?

Clissedrus: Censurata, non c'è bisogno di ammorbarlo con dettagli inutili.

|Per la prima volta Cluneticus sembrò arrabbiato, ma fece un grosso sospiro e ritornò a sorridere.|

Cluneticus: Bene.

|Poi schioccando di nuovo le dita, impiantò sulle sua testa un rovo magico che si collegò ad un altro che fungeva da videoproiettore. Dopodiché il filmato partì.|

Tanto tempo fa nell'Impero Clessidriano vi era un noto mago, di nome Clenubicus. Lui sperimentò diversi incantesimi che cambiarono per sempre l'esistenza di noi clessidriani. Fu lui a creare le quattro spade ai monarchi, che unite formarono la Spada Dell'Armonia, e fu lui a creare lo Scettro Del Potere, usato da lui a fin di bene per aiutare i poveri e i bisognosi. Più tardi si unì ai pilastri e con l'aiuto di Starswirl Il Barbuto perfezionò alcuni incantesimi incompiuti. Purtroppo a causa di alcune divergenze con loro, il mago clessidriano decise di porre fine a tutto ricreando un mondo dove la volontà di tutti non doveva dipendere a coloro che avevano qualcosa in più di loro, però i pilastri lo sconfissero e lo fecero cadere nelle catacombe dell'Impero Clessidriano. Da quel giorno fu scritto solo cattiverie gratuite nei suoi confronti, al punto che i clessidriani si rivolgevano a lui come Il Maligno e lo Scettro Del Potere fu conservato da Starswirl affinché nessuno si impadronisse di un oggetto così potente.

Clessidrus: E tutto questo che centra con quello che sta succedendo mo?

Cluneticus: Non ho ancora finito.

|E proseguì la proiezione.|

Ma purtroppo per tutti loro, lui sopravvisse. Però era molto debole e per evitare il peggio decise di trasferire quel poco di energia vitale che gli rimaneva in un libro che fu rinvenuto da degli archeologi clessidriani che decisero di custodirlo nella biblioteca del palazzo reale. I secoli passarono e il mago piano piano cominciò a riprendere le forze, finché un giorno non sentì una voce.

???*:.......Non è giusto! E' tutta colpa di Clessidrus, se non fosse stato per lui e lo Scettro Del Potere non mi ritroverei in questa situazione!......

|Quella voce fu molto familiare a Clessy.|

Clessidrus: Aspetta, quella voce........è Claxidrus?

|In quel momento il libro si animò e vide l'ex sovrano del regno.|

Claxidrus*: Mi venderei l'anima per diventare il clessidriano più potente di tutta Equestria!!!!

Il mago aveva trovato un occasione per essere libero. Così con delle parole suadenti si fece amico il principe Claxidrus, fingendo di essere il libro di incantesimi del Maligno di nome Ignotus. Lui gli insegnò un potente incantesimo per fargli estrarre la Clexcalibur, arma creata dal suo mentore Clerlinus quando fu solo un giovane apprendista. Mo ti stai chiedendo perché voleva aiutare quel clessidriano colmo di rabbia? Per vendetta? Solo per vedere un po di caos nella sua monotona vita? No, lui voleva solo vedere voi in azione con lo Scettro Del Potere.[/i]

|Poi mostrò le immagini della battaglia tra Clessidrus e Claxidrus.|

Lui fu molto sorpreso, usavi la sua arma come era nei suoi intenti e quando Claxidrus te la prese era colmo di gioia, con quella e la Clexcalibur aveva la magia necessaria per ritornare in carne ed ossa….purtroppo Claxidrus, preso dalla gelosia che aveva nei tuoi confronti, esagerò, non solo perse la spada ma rimase intrappolato con gli altri clessidriani, di nuovo. A quel punto il Maligno decise di usare la rabbia e la sete di vendetta del principe a suo vantaggio.[/color][/i]

Claxidrus*: Comunque hai fallito! E adesso siamo di nuovo rinchiusi qui!!!

Ignotus*: Oh ma una soluzione c’è. Hai ancora le due parti dello Scettro Del Potere vero?

Claxidrus*: Certo.

Ignotus*: Eccellente, adesso non dovrai fare che riassembrarlo, e potrai usare la sua magia per rompere la barriera.

Claxidrus*: Ma come faccio?

Ignotus*: Basta che ti alleni duramente e diventi più forte di tuo fratello. Se emanerai un potere superiore al suo riuscirai a spezzare il suo incantesimo.

Claxidrus*: Ne sei sicuro?

Ignotus*: Beh tutto dipende da te.

|Dopo un po' prese una decisione.|

Claxidrus*: Va bene, allora da dove comincio.

Prima di allenarsi Claxidrus riuscì a liberare dalla prigione di carta Clenubicus, ma solo in forma spiritica. Dopodiché passarono le ultime dodici lune ad allenarsi.

Clessidrus: Allenamento inutile visto che non è riuscito a scalfirla.

Cluneticus: Ma lui lo sapeva.

Clessidrus: Cosa?

Cluneticus: Sapeva che tuo fratello non ci sarebbe mai riuscito e sapeva che la barriera era collegata a te e qualsiasi colpo che avrebbe dato ad essa, tu l’avresti percepito, così saresti venuto ad Infernia.

Clessidrus: Non capisco perché fallo fallire solo per farmi venire a controllare.

Cluneticus: Perché era affascinato da te. Quando ti scontrassi la prima volta con Claxidrus, avevi detto che c’era una possibilità di ricreare quell’armonia che c’era stata nei suoi tempi tra pony e clessidriani, lui voleva aiutarti a facilitare le cose.

Era sicuro che ti saresti sentito male per la tua gente quando tornasti ad Infernia e questo ti avrebbe spinto a trovare un modo per cambiare le cose. Dopo averlo sconfitto una seconda volta, Claxidrus arrivò al limite della sopportazione, la sua rabbia scorreva forte e avrebbe fatto qualsiasi cosa per sconfiggerti e vendicare la dipartita di vostro padre. Così stabií con lui un accordo di sangue.

|E mostrò il momento in cui lui e Claxidrus strinsero l’accordo.|

Ignotus*: Ti avverto, una volta firmato l’accordo non può essere annullato.

Claxidrus*: Bla bla bla, so dei rischi. Se questo mi renderà forte .... se questo mi permetterà di battere mio fratello e conquistare Equestria ... Sono disposto a tutto anche a fare un simile accordo!

|Disse il clessidriano che si bucò il dito con un ago e poi firmò col sangue.|

Ignotus*: Allora tieniti pronto.

|La magia iniziò ad avere effetti sul Claxidrus.|

In cambio di tutti i poteri che gli erano rimasti, Claxidrus mi fece il dono più bello di tutti ... Mi fece rinascere.

|Clessidrus si paralizzò, quando il fumo si diradò perché mentre suo fratello diventò una specie di demone, un altro clessidriano si rialzò, capì che per tutto questo tempo Cluneticus in realtà era proprio il malvagio Clenubicus. Il sindaco della città rise tantissimo fino a quando non cambio forma e si rivelò per quello che era effettivamente.|

Clenubicus: Sapete il bello di riavere un corpo? E' che posso muovermi ed essere notato dagli altri.

Clissedrus: Allora perché sei rimasto ancora con Claxidrus, ormai avevi un corpo.

Clenubicus: Perché ero legato contrattualmente a lui. Solo con la sua dipartita io sarei stato libero. Per questo ho dovuto cambiare il mio aspetto, per evitare che la gente si spaventasse dal mio ritorno, ma allo stesso tempo potevo comunicare con lui attraverso la telepatia.

Tutto procedeva secondo i miei piani, man mano che Claxidrus si arrabbiava, diventava un mostro incontrollabile. Certo ci sono stati dei rallentamenti di programma, come le continue interruzioni di Equalister, i tentativi di tuo fratello di uccidermi, oppure l'atto rivoluzione di Cleattilus.

|Mostrò quando prese possesso del corpo di Cleattilus per provare a ferire Clarilinia solo per far arrabbiare di più Claxidrus, quest'ultimo lo mandò nelle prigioni.|

Cleattilus*: Ascoltami Claxidrus, non è come sembra! Io non volevo, c'era qualcuno o qualcosa che mi stava manipolando! Credimi!

Ma pensi che la cosa mi preoccupava? No, ho fatto il finto tonto per tutto il tempo così mi potevo fare dei comodi alleati. Alla fine tu sei ritornato, con tuo fratello che ormai era diventato un demonio pensavo che l'avresti ucciso di tua zampa, e invece si è sacrificato per salvare il regno. Così è stato sicuramente più semplice per me andarmene e recuperare le gemme che componevano il mio scettro.

|Clessidrus si infuriò. Nel frattempo il cucciolo di fenrir raggiunse le catacombe e vedendo Clissedrus nei guai decise di liberarlo, mordendo il legno delle sedie il tutto mentre Clenubicus era distratto.|

Clessidrus: Mostro! Hai ucciso mio fratello!

Clenubicus: Non dare la colpa a me, io l'ho avvertito diverse volte prima di firmare il contratto, è stata la sua sete di potere a rovinarlo. Ma poi perché ti scaldi troppo? Tanto presto o tardi risorgerà.

Clessidrus: Io non capisco. Perché non hai agito subito per conquistare Equestria, insomma avevi il tuo scettro ed eri tornato tra i vivi.

Clenubicus: Mi stai paragonando al più classico dei cattivi. In passato Equestria è stata minacciata da diverse creature, alicorni e clessidriani in cerca di vendetta, draconeequs che volevano solo spassarsela un po, unicorni dittatori, mutanti affamati e centauri assetati di potere. E tutti loro avevano una cosa in comunque, la distruzione di tutto quello che di buono è stato costruito. Io invece ho altri progetti, sai come si dice, per arrivare in alto devi partire dal basso.

|E mostrò le sue ultime immagini.|

Passai i primi mesi di libertà a fare del bene e aiutare i bisognosi di una piccola città dove, nonostante le buone intenzioni, i clessidriani erano ancora discriminati ed emarginati dai pony. Così decisi di candidarmi come sindaco e vinsi, non grazie a dei trucchi, ma dalla sincera onestà che avevo. Molti hanno provato ad uccidermi ma ero preparato anche a quello, indossavo sempre un busto finto attorno a quello vero, perciò anche se eri preoccupato per me quando il mio addetto alla campagna mi aveva accoltellato, io stavo bene.

|Le ultime immagini lo vedevano mentre ricostruiva la città, ingaggiare il dottor Caballeron per recuperare la lancia di Starswirl, uccidere tutti quelli che si opponevano a lui e far dimenticare ai delegati di Equestria chi avesse proposto la mozione anti-reale. Ad un tratto il proiettore magico non funzionava più e si ruppe.|

Clenubicus: Oh, siamo già arrivati al giorno due. Interessante.

Clessidrus: Di che cosa stai parlando?

Clenubicus: Sai sono stato io a far resuscitare Ermine affinché evocasse il Fenrir Infernale, aveva il compito di eliminare tutte le più alte cariche di Equestria e dintorni, a cominciare da te. Ma ahimè ha fallito perché non aveva più i suoi poteri. Ieri avevo già notato alcuni problemi, poi ho avuto la conferma, la magia sta scomparendo.

|Questo preoccupò Clessy.|

Clenubicus: Non so perché e chi sia il responsabile, ma alla velocità in cui essa sta scomparendo, in tre giorni essa smetterà di esistere nel nostro mondo. I primi a perderla sono stati gli unicorni e gli alicorni, adesso è toccato a tutte le altre creature, poi toccherà agli antefatti magici. Quando il sole tramonterà il terzo giorno, la magia nel nostro mondo sparirà per sempre! Ma è qui che entrate in gioco voi, datemi la Lancia Di Starswirl e la Clessidra Delle Mille Bontà, così potrò ricreare un mondo dove non ci saranno più divisioni tra i popoli, saremo tutti uniti in un unico territorio chiamato Stati Uniti D'Equestria.

Clessidrus: Se pensi che noi..........

Clissedrus: E va bene, hai vinto. I manufatti c'è li ho io.

Clessidrus: Clissedrus, no.

Clenubicus: Saggia decisione, vecchio mio.

|Si avvicinò a lui pronto a sbirciare dal suo cappello, ma Clissedrus si liberò e diede una testata al mago che cadde a terra.|

Clenubicus: Impossibile, come hai fatto?

|Poi notò il fenrir che aveva rosicchiato i braccioli di legno della sedia.|

Clenubicus: Ho sempre detestato i cani.

|Poi Clissedrus sparò alcuni raggi dalla lancia per colpire Clenubicus, ma quest'ultimo con i guanti creò una barriera per proteggersi, poi unì le sue zampe e magicamente fece apparire un bastone da passeggio dove incastonò le gemme dello Scettro del Potere, creandone così uno nuovo. Così iniziò la lotta tra il pilastro e il maligno.|

Clissedrus: Sapevo che sotto quelle mentite spoglie da bravo clessidriano c'eri tu. Per questo sono venuto qui con Clessidrus, Starswirl ti aveva riconosciuto l'ultima volta quando sei andato a Canterlot.

Clenubicus: Non sai quanto questo mi riempie di gioia, quando tornai in vita avevo saputo che tu ti eri sacrificato con i pilastri per fermare il Pony Delle Ombre. Temevo di non rivederti mai più, ma adesso che sei qui posso avere la mia vendetta per quello che mi hai fatto passare.

|I due continuarono a combattere mentre Clessy cercò di liberarsi, per fortuna per lui che il fenrir stava facendo la stessa cosa che aveva fatto con la sedia di Clissedrus.|

Clessidrus: Bravo piccolino, continua così.

|Clissedrus tramutò la sua lancia in una sciabola e provò a spezzare il bastione di Cluneticus che però in tutta risposta creò dei mini portali dai cui fuoriuscirono delle sfere di energia nere che lui schivò. Poi il maligno lanciò un boomerang fatto di energia elettrica e lo lanciò, ma Clissedrus lo schivò.|

Clissedrus: Mancato! E adesso.........

|Peccato che essendo un boomerang tornò indietro e lo colpì dalla nuca. Dal cappello di Clissedrus fuoriuscì la Clessidra Delle Mille Bontà e Clenubicus corse a prenderla ma il pilastro si rialzò e con un balzo felino placcò il nemico. Nel parapiglia generale la clessidra finì tra le mani di Clessidrus e vicino a lui caddero sia lo scettro che la lancia.|

Clissedrus: Clessidrus, devi distruggere la clessidra, è l'unico modo per impedire a Clenubicus di impadronirsene.

|Disse mentre teneva fermo Cluneticus per il busto e le ali.|

Clessidrus: Subito.

|Ma prima che potesse farlo..........|

Clenubicus: Credevo che tra simili ci si aiutasse.

Clessidrus: Io non sono come te!

Clenubicus: Ah davvero? Pensaci bene, in fin dei conti quello che volevo era solo realizzare il tuo desiderio. Creare un mondo perfetto dove finalmente i clessidriani potevano vivere insieme ad altre specie, senza più quei limiti posti dalle alte cariche, senza che le creature considerino come unica casa i loro regni. Non avevi detto tu stesso al vertice che se le città si univano e collaborarono tra loro per rendersi autosufficienti, i problemi che dovevano risolvere i sovrani diminuivano.

Clessidrus: Ma se lo faccio, nessuno avrà più la magia, e i sovrani non avranno più il potere di proteggere i propri sudditi, si sentiranno inutili.

Clenubicus: La magia ha solo causato problemi. E' un piccolo prezzo da pagare per un bene superiore. Tu sei disposto a pagare?

|Clessidrus era combattuto, da una parte sarebbe stato contento che i suoi sforzi alla fine avrebbero dato i frutti sperati, ma dall'altra sapeva che la magia era troppo importante per essere cancellata dall'esistenza di tutti. Senza i pony non sarebbero più stati uniti e tutte le creature avrebbero perso quel dono che li rendeva speciali. Alla fine il principe prese una decisione e buttò a terra la clessidra rompendola, in modo tale che Cluneticus non avrebbe attuato il piano. Tuttavia il maligno cominciò a ridere istericamente.|

Clissedrus: Che cos'hai da ridere pazzo squilibrato?

|Poi Clenubicus si liberò dalla morsa e fece cadere a terra il pilastro.|

Cluneticus: Rido perché il mio piano ha funzionato alla perfezione. Non solo è stata distrutta l'unica cosa che poteva fermarmi.

|Poi con quel poco di magia che aveva recuperò lo scettro.|

Cluneticus: Ma oggi ho avuto conferma che Clessidrus è solo un ciarlatano. Dicevi che avresti fatto qualunque cosa affinché i clessidriani vivessero in armonia con tutte le razze, ma appena ti sei reso conto che l'unico modo per ottenere la pace in tutto il mondo era rinunciare alla cosa che ti rende speciale, ti sei tirato indietro.

|Clessidrus si rese conto di ciò che aveva fatto e si inginocchiò.|

Cluneticus: Ora niente e nessuno potrà impedirmi di attuare il mio progetto degli Stati Uniti D'Equestria.

|Poi prese dal cappello un amuleto che aprì il portale, pronto ad andarsene.|

Cluneticus: Oh, è grazie per il massaggio Clissy, mi ci voleva proprio.

|E andò via ridendo come un pazzo. Quando sparì la grotta stava per crollare.|

Clissedrus: Clessidrus, andiamo, non c'è tempo da perdere.

|E se ne andò col fenrir, ma Clessy non mosse neanche un muscolo.

Clissedrus: Clessidrus muoviti!

|Lo tirò per la coda e lo portò sano e salvo lontano dal municipio che crollò su se stesso, con i cittadini che erano confusi su ciò che era accaduto.|

Pony 1: Cos'è successo?

Pony 2: Il sindaco sta bene?

|Poi Clessidrus rinvení, ancora non poteva crederci di essere stato usato per tutto questo tempo. Fece la saggia decisione di raccontare tutta la verità. Così mentre la città nominò un sindaco temporaneo per la sua ricostruzione, Clessidrus e Clissedrus presero il treno per ritornare a Ponyville. Il pilastro voleva dire qualcosa al principe, ma decise di non farlo in quanto era sconvolto dagli ultimi avvenimenti. Arrivati alla fermata, scese solo Clessidrus.|

Clissedrus: Non preoccuparti, penserò io ad avvertire l’impero e i vari alleati.

Clessidrus: Grazie.

|Nel vagone c’era pure il fenrir che salì in braccio a Clissedrus.|

Clissedrus: Va bene, piccolo diavoletto puoi rimanere con me. Penso che ti chiamerò Ferdy.

|E partì col treno. Clessy piano piano tornò passò per casa, ma quando vide le guardie di Canterlot portar via Cozy Gloe, capì che Twilight era a scuola. Così andò la, e appena la vide si tranquillizzò.|

Twilight Sparkle: Clessy sei tornato! Non immagini cos’è successo in questi due giorni, dunque noi…………

|Ma in quel momento Clessidrus abbracciò Twilight e iniziò a piangere a dirotto.|

Clessidrus: Oh Twilight, ho condannato Equestria.

|E la cosa preoccupò tantissimo le ragazze e Spike. Più tardi al castello raccontò tutto, oltre a loro c'erano pure Cleattilus, Clamilia e le sorelle principesse.|

Cleattilus: Ecco ci era quello che sentivo quando presi in mano lo scettro.

Princess Celestia: Starswirl aveva già percepito la sua presenza al vertice, ma non ne era sicuro.

Spike: Grandioso, abbiamo salvato Equestria da una psicopatica e adesso dobbiamo proteggerla da un mago ultra potente.

|Ovviamente tutti guardarono male Spike visto che così non faceva sentire meglio Clessidrus.|

Clamilia: Credo che qualcuno abbia bisogno di un pisolino.

|E lo trascinò via per la coda con le altre e il consigliere di Clessidrus che la seguirono, lasciando della sala solo Twilight e il principe.|

Twilight Sparkle: Clessy, amore mio, non ti devi colpevolizzare. Non è colpa tua.

Clessidrus: Ma non sono così perché adesso il clessidriano più malvagio è a zampa libera.

Twilight Sparkle: Ah no?

Clessidrus: Perché quello che ha detto di me ha ragione. Dico sempre di essere disposto a tutto perché tra la mia specie e le altre ci sia sempre armonia, ma se devo fare un sacrificio estremo non ne ho il coraggio. Forse non sono il sovrano che l'Impero merita.

Twilight Sparkle: Aw Clessy.

|Poi lui si alzò e uscì dalla sala.|

Clessidrus: Sto bene.....ho solo bisogno di un po di tempo per pensare.

E se ne andò con Twilight che fu molto triste per lui. Quella sera Clessidrus era in camera sua che stava disegnando un glifo attorno a lui e pronunciò delle parole in latino da un libro. Poi rimase sul letto mentre dal sigillo creato cominciarono spuntare dei rovi che piano piano si appoggiarono su di lui.....
  
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