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Autore: desigra2005    23/01/2023    0 recensioni
Ci sono amori che nascono per magia quando gli sguardi si accarezzano e le pelli si sfiorano, che non conoscono limiti, distanze e religioni, amori incondizionati, puri. Questa è la storia di Loredana, giovane fisioterapista, che tra amori, drammi, spensieratezza e speranze colorerà la campagna romana.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L’aperitivo fu allestito nel grande e suggestivo giardino nel retro della villa; Aurora ed Anastasia erano letteralmente rimaste a bocca aperta. “Ma davvero vivono qui? Sembra di essere nelle favole!”. I grandi occhioni sognatori di Aurora contrastavano l’espressione amara comparsa sul viso della piccola Caterina. “Delle volte anche i posti più belli nascondono delle prigioni”. Mia sorella incuriosita non colse il sarcasmo. “Stai scherzando vero? Avete anche delle segrete?”. Mio padre dolcemente entrò nella conversazione tra le ragazze. “E’ una villa molto vecchia, probabilmente un tempo c’erano davvero delle stanze adibite a ciò. Ovviamente oggi credo che i misteri di questo posto siano veramente pochi e sicuramente non esistono luoghi inesplorati; Lucia qualche anno fa ha fatto una ristrutturazione profonda e posso assicurarvi che se non ha trovato nulla lei all’epoca sicuramente non c’è nulla da scoprire. E poi credo che Caterina non si riferisse ad un posto fisico ma intendesse ben altro”. La giovane De Barbieri arrossì violentemente ed abbassò lo sguardo. “Vittorio, perdonami, ma non credo che se Lucia non abbia trovato nulla di interessante voglia dire che non esista. Anche se fosse, sognare non fa mai male, dai amica mia, abbiamo finalmente dato un senso a questa serata. Che ne dici di andare all’avventura?”. Caterina si illuminò e la seguì prontamente; a poco valsero le raccomandazioni di mio padre e di Anastasia. “Mi sembra una ragazza che sa il fatto suo, carattere molto forte e che persegue le sue idee senza farsi scoraggiare. Sei stata davvero in gamba con lei, Anastasia”. La giovane assistente sociale che fino ad allora si era tenuta in disparte accettò piacevolmente il complimento. “Ti ringrazio Antonio. Vorrei prendermi tutto il merito ma sarei ingiusta, io sono stata con lei solo gli ultimi mesi; se Aurora è quello che è molto è dipeso dalla tua ex moglie”. A quelle parole il volto di mio padre si rattristò, nonostante fosse passato tanto tempo Catalina era ancora una ferita aperta nel suo cuore. “Sono contenta che siate riusciti a venire nonostante tutto quello che vi sta capitando nell’ultimo periodo. Antonio la tua presenza qui è davvero importante per me e la mia famiglia; servirò il vino delle tue cantine come aperitivo e ti vorrei al mio fianco”. Lucia De Barbieri si era aggrappata al braccio di mio padre e solamente in quel momento guardandola in tutta la sua sensualità mi resi conto che lei provava ancora un forte sentimento nei confronti di quello che era stato il suo più grande amore di gioventù. “Mi dispiace signora De Barbieri ma Antonio mi ha promesso di non lasciarmi sola nemmeno per un minuto, credo che possa benissimo rispondere alle domande dei suoi ospiti anche da sola. Anzi potrebbe chiedere a suo marito o a suo figlio di accompagnarla tra la folla, credo che siano più che felici di farlo”. Detto ciò, Anastasia prese mio padre sotto l’altro braccio; aspettate un momento, cosa stava succedendo? Si stavano davvero litigando la compagnia di un uomo che da poco aveva scoperto di essere rimasto vedovo? Per fortuna Gabriele fu fondamentale anche in questo frangente. “Posso portarvelo via per qualche minuto? Vorrei presentarlo ad alcuni miei Colleghi interessati a conoscerlo”. Sollevato di non aver dovuto dare una risposta mio padre si allontanò velocemente con Gabriele, Lucia era rimasta immobile a fissare Anastasia. “Signora De Barbieri ha qualcosa da dirmi? Lo faccia tranquillamente senza mezzi termini, sono tutta orecchie!”. Lucia sembrava impassibile, dal suo viso non trapelava nessuna emozione. “Signorina Coltri, non so cosa le abbia raccontato Catalina sul mio conto; sicuramente non deve aver speso belle parole altrimenti non comprendo tutto questo astio nei miei confronti. Io ed Antonio siamo amici da una vita, ci sosteniamo e ci aiutiamo a vicenda da un tempo immemore; le parole travisate di un’alcolista depressa non ci hanno separato a suo tempo e sicuramente non potranno scalfire il nostro legame ora”. Della mia presenza sembra non preoccuparsene nessuna delle due. “Lucia, Catalina per quanto possa aver sbagliato in passato era una brava persona, almeno lo era la versione che ho conosciuto io. Ed è vero, sul suo conto non sono state spese belle parole; valuterò io quanto considerarle veritiere o meno con il passare del tempo. Mi permetta un piccolo consiglio da donna a donna: suo marito non è cieco, né sciocco; questa sua amicizia così forte ed intima nei confronti di Antonio lo sta rendendo nervoso e sta mettendo a disagio tutti”. Lucia chiamò un cameriere e lentamente gli passò un calice vuoto. “Anastasia, so che proviene da una famiglia molto religiosa. Comprendo bene che la sua visione del mondo per quanto possa sembrarle all’avanguardia invece è molto ottusa, gli ultimi mesi alle prese con una ragazzina ed una donna in fin di vita devono averla stressata in maniera importante. E’ per questo che non ha ancora ripreso servizio in Venezuela? Si goda le sue vacanze e non pensi alla mia famiglia o alla mia amicizia con Antonio perché tra qualche mese mentre per me le cose rimarranno immutabili lei dovrà fare le valigie e tornarsene a casa!”. Direi che il primo round era stato portato a casa da Lucia, rimasi incantata nel vederla voltarsi ed ancheggiare tra i suoi ospiti. “Cerca di starle alla larga, la sua famiglia porta solo che guai. E’ ovvio che è ancora innamorata di tuo padre e prima o dopo la bomba le scoppierà in mano”. Guardai Anastasia a bocca aperta, caspita quanta franchezza! “Anastasia, è passato tanto tempo. Dalle voci che circolano lei ha sempre frequentato casa nostra ed è stata molto vicina alla mia famiglia nelle difficoltà, mio padre non ha mai ricambiato il sentimento e forse è per questo che hanno mantenuto degli ottimi rapporti. Io non mi preoccuperei, se le cose sono andate bene per tutti questi anni perché ora dovrebbero esserci dei problemi?”. La ragazza mi prese il braccio con forza. “Loredana non essere ingenua! Se ha avuto il coraggio di approfittare di una lite tra i tuoi per portarselo a letto, cosa pensi che faccia ora che sa che tua madre è venuta a mancare e tuo padre potrà finalmente sentirsi libero dal suo ricordo?”. Non so se mi sconvolse di più la notizia di mio padre a letto con Lucia o della possibilità che lei lasci suo marito per trasferirsi alla fattoria; mi sedetti sulla prima sedia libera e senza pensarci due volte bevvi velocemente tutto il primo bicchiere di vino. “Non sapevo fossero andati a letto. Abbiamo scoperto da poco che tra loro due c’era stata una sorte di relazione ma eravamo convinti fosse rimasta platonica visto il colpo di fulmine con Catalina. Sei sicura di quello che dici?”. Anastasia si sedette accanto a me. “Mi dispiace che sia io a doverti dire ciò, forse dovresti rivolgere direttamente a tuo padre tutte le domande. In questi ultimi mesi mi sono dedicata anima e corpo a Catalina e ad Aurora e abbiamo avuto modo di parlare tanto. Lucia è sempre stata un problema nella vostra famiglia e se tuo padre non si deciderà a prendere una decisione chiara ve lo trascinerete anche voi!”. Presi la mano della ragazza e la guardai negli occhi, non stava mentendo, credeva davvero in quello che stava dicendo; la pregai di raccontarmi quale fosse la versione di mia madre e fortunatamente superate le prime reticenze, Anastasia vuotò il sacco. “Il padre di Lucia e tuo nonno erano molto amici, dai tempi delle scuole fino alla loro carriera diplomatica. Nonostante il legame che li univa erano molto diversi: tuo nonno era un uomo tutto di un pezzo che teneva molto alla famiglia e non faceva un viaggio senza portarsi tutti dietro, era molto severo con tua madre forse anche perché era la sua unica figlia; il padre di Lucia invece era un libertino, nei suoi lunghi soggiorni all’estero parcheggiava la famiglia nella sua casa di campagna e spesso si dimenticava anche di provvedere al loro sostentamento. Quindi mentre Catalina ha sempre vissuto di agi, Lucia ha sempre arrancato e spesso faticavano ad arrivare a fine mese, cercava di darsi da fare il più possibile per aiutare la madre ed è anche per questo che nella vostra fattoria sapeva come rendersi utile. Loro due hanno avuto un rapporto di amicizia bellissimo, tua madre mi parlava di lunghe lettere giornaliere quando erano lontane mentre quando entrambe erano in zona vivevano in simbiosi; tua madre faceva di tutto per non farle pesare la loro differenza sociale: le regalava i suoi vestiti, le offriva pranzi e cene fuori, se la portava dal parrucchiere o dall’estetista, insomma passarono tanti anni come due vere sorelle. Il problema vero e proprio iniziò quando tuo nonno andò in pensione e si stabilì definitivamente qui; tua madre iniziò a rendersi conto che il rapporto esclusivo che aveva con Lucia era minato dalla presenza di questo giovane contadinotto che aveva rubato il cuore della giovane De Barbieri. Nonostante le rimostranze di Lucia, riuscì a farsi invitare da questo ragazzotto di campagna nella sua fattoria e quando i due si incontrarono per la prima volta, tua madre mi raccontò di essere stata vittima di un vero e proprio colpo di fulmine. Da questo momento iniziò un lungo periodo di infelicità per entrambe le ragazze: Lucia non aveva preso bene il reciproco interesse tra i due, iniziò a farle i dispetti mettendo in giro voci che Catalina fosse una ragazza strana, di facili costumi, viziata e che cercava solo di divertirsi mentre dal suo canto tua madre in un momento d’ira rivelò alla madre di Lucia che la figlia era innamorata di un fattore: puoi immaginarti una donna di nobili origini che per colpa di un matrimonio sciagurato si era ridotta a fare la fame e che aveva riposto tutte le sue speranze in un buon matrimonio dell’unica figlia come reagì! Furono mesi di litigate, capricci e dispetti reciproci, le cose trovarono un equilibrio nel momento in cui tuo padre si dichiarò a Catalina; Lucia decise di fare un passo indietro, almeno così disse a tua madre che ingenuamente le credette soprattutto perché poco dopo annunciò il suo fidanzamento con un facoltoso imprenditore. L’amore verso tuo padre però non si assopì mai, una sera durante un’accesa discussione tra loro, con la scusa delle quattro chiacchiere tra amici, Lucia lo fece bere fino a farlo ubriacare; la mattina dopo Catalina li trovò nudi avvinghiati davanti al camino ormai spento! Tua madre andò su tutte le furie e decise di rompere definitivamente con Antonio. Tuo padre passò mesi a rincorrerla, corteggiarla e dimostrarle che era lei la donna che veramente voleva al suo fianco per il resto della sua vita; fu il più bel periodo della loro storia, tua madre mi raccontava che si sentiva davvero amata e che alla fine decise di perdonarlo ed accettare la sua proposta di matrimonio. A pochi mesi dalla data che avevano fissato Lucia, della quale nel frattempo si erano perse le tracce, si presentò da Catalina e le disse di aver partorito il figlio di Antonio e che lei avrebbe dovuto farsi da parte per permettere loro di essere una vera famiglia. Tua madre fu sconvolta e ne parlo immediatamente con tuo padre, il quale si presentò a casa di Lucia; sua madre negò con forza la storia raccontata dalla figlia e gli disse mostrandogli anche delle foto che aveva mandato Lucia da una sua lontana cugina per cercare di farle dimenticare quanto era successo tra loro e che tra solo qualche settimana avrebbe sposato il fidanzato. Mentre queste parole convinsero del tutto tuo padre, lasciarono interdetta Catalina che poco prima di morire mi ha confessato di essere sicura che Lucia abbia davvero avuto un figlio da Antonio”.
   
 
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