Ci
sono notti, all’alba di questo caldo, che mi scivolano via dividendosi
Tra
le mie dita spente e sanguinanti di denti caldi e corrosi.
Ci
sono notti, fra i file ricevuti, che si frantumano
sulla mia schiena in bollicine
Salate
e leggere, le mani tremano, le occhiaie segnano, la luna mi saluta e…
Ti vomito.
Ma
per davvero, ti vomito assieme alla Valeriana e
Stupide
pasticche per riuscire a dormire, è tanto che non riuscivo più.
Forse da aprile.
Sognando
in un sovra-dosaggio ricordo le tue iridi spente e i capelli bianchi
E
poi di nuovo scuri che sparivano e riapparivano foto
dopo foto.
Segni
dopo segni.
E
anche sogni fra i segni e la stanchezza cullata da alcool.
Tutto
ciò che avrai, la tua inconsistenza eterea e mortale. Ti vomito anche
Di
giorno sai.. in un biglietto da visita ingiallito e una
caramella di passaggio.
La
caramella mi narrava di te, parlava di un mondo fatto di zucchero filato e
Meringhe
e lamponi e bastoncini colorati. E della Luna.
Con
una vena di blu, mi raccontava di mesi di freddo e stanze al neon multicolore.
Il
biglietto riportava in vita documenti vecchi da cestinare e disilludeva le
Foto
per imparare ad amare.
E
mentre una sigaretta si consuma nella mia bocca, lo spiraglio di te che mi
Attanagli
dai piedi in su e ti dirami sporadicamente in ogni fibra
e cellula.
Per
I M P L O D E
R E.
Per
sempre vestita in blu persa nel nostro
Valzer opaco.
Per P.D.