Quella notte così strana.
Quella notte così diversa.
Un momento in cui avevo capito che non avrei potuto dormire se nei miei pensieri c'era lei.
Quella donna che si comportava come un uomo, ma che dentro al mio cuore dimostrava tutta quella sua femminilità e tutto quell'ardore di una bellissima donna che rinasceva dalle sue ceneri, dal suo dolore.
Perchè io non potevo credere che lei il giorno dopo sarebbe dovuta andare in guerra per proteggere il suo paese.
Non potevo credere che la sua vita sarebbe stata appesa ad un filo.
Ed io, da quello che il mio cuore mi diceva, dovevo prendere la mia vita come non avevo mai fatto prima d'ora.


La vidi in riva al lago mentre stava fissando la luna riflessa sull'acqua.
Nemmeno lei riusciva a dormire e vedere il suo sguardo perso nel vuoto, mi fece ancora riflettere.
< André, so che sei qui dietro. >
Non potendo crederci, lei mi aveva già scoperto.
Mi sentivo imbarazzato, ma in quel momento non potevo tirarmi indietro.
< Scusami, Oscar. Non volevo spiarti. >
< Non ti preoccupare. Un po' di compagnia non può che farmi bene. >
Non sapevo cosa stava riflettendo sulla sua testa, ma dal mio primo impatto, vedevo che nei suoi occhi aveva tutta la paura necessaria per intraprendere una missione al limite del realizzabile.
Il nemico era la sua gente. Quella gente che non riusciva ad andare avanti a vivere e che aveva assolutamente bisogno di cambiare.
In fondo lei capiva tutti quegli umori, ma la paura di morire non era mai stata così forte prima di allora.
< Oscar, sai bene quanto me che puoi scappare in ogni momento. >
< André, sai bene quanto me che non posso farlo. >
< La tua vita è importante più di qualsiasi cosa. >
< E con ciò? Non voglio essere un disertore. Combatterò fino a quando le forze me lo permetteranno e finché avrò la forza di andare avanti. >
Era un preambolo di un addio che non avrei potuto sopportare in nessun modo.
L'ultima vera notte assieme che non poteva essere sprecata in nessun modo.
Per questo dovevo dimostare il mio amore confessando i miei veri sentimenti.
Ma nei suoi occhi aveva troppa paura. Troppa paura di quello che sarebbe stato il suo futuro.
< Oscar, sai bene che potrai contare su di me fino alla fine. Ed è per questo che non ti abbandonerò per nessun motivo. >
< André, tu hai bisogno di percorrere la tua vita. Non pensare a me. >
< No. La mia vita è legata alla tua, Oscar. E solo adesso te lo confesso perchè in passato ho avuto timore. Paura di perderti definitivamente se tu non avessi ricambiato i miei sentimenti. >
< E adesso? È il coraggio di vederci un'ultima volta che ti spinge a dire tutto questo? >
< Sì. Perchè sono io che voglio scrivere il mio destino. E sarebbe stata una grande recriminazione non poterlo fare. >
< E allora cosa stai aspettando? >
Fui in quel mo,mento che capii che Oscar aveva davvero bisogno di me.
Dei miei abbracci e dei miei baci per non sentire quell'addio del giorno dopo che ci avrebbe potuto dividere una volta per tutte.
Quel futuro così vicino e così ostico che avrebbe per sempre cambiato le nostre vite interrompendole per sempre.
Ma in fondo era questo che avevo bisogno: lei vicino, i suoi baci, il suo amore corrisposto che finalmente mi farà chiudere gli occhi per sempre immergendomi in un sogno che non avrà mai fine, rinascendo in un'altra vita proprio come una fenice.