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Autore: lmpaoli94    09/02/2023    1 recensioni
Un castello maestoso. Una scuola di magia dove alcuni di loro combatteranno per i loro ideali e cercheranno di essere i più forti agli occhi degli altri.
Alcuni di loro cercheranno di trovare l'amore.
Ma trovare il fatidico “E vissero per sempre felici e contenti”, non sarà facile.
Che cosa succederebbe se alcuni dei loro professori potessero togliere di mezzo i loro stessi alunni nel mistero più profondo dove il senso della magia verrà messo a dura prova.
Ci saranno molti protagonisti ma anche tanti antagonisti.
Un unico universo dove il destino verrà sancito grazie ad un diploma.
Chi diventerà il cavaliere della magia tra gli uomini?
E chi sarà tra le donne la principessa della magia?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aurora era stata portata d'urgenza in infermeria in uno stato critico.
Era stata piegata da un incantesimo potente e oscuro che sono le erbe della professoressa Ursula e alcune pozioni della Regina Cattiva avevano evitato il peggio.
Filippo fu il primo a vergognarsi molto per non essere stato capace di proteggerla e nel vederla in quel letto d'ospedale lo rendevano inquieto e nervoso.
Senza riuscire a sapere la verità da Aurora, Merlino dovette parlare alla svelta con Filippo.
< Come ti senti, ragazzo? >
< Molto male, signor Preside. Ho visto la mi9a amata obbedire agli ordini di quell'uomo... Sì vedeva dai suoi occhi che era profondamente cambiata. >
< Hai deciso di seguirla nelle segrete nonostante fosse molto pericoloso. Sai cosa hai rischiato, giusto? >
< La mia vita non è importante senza di lei. >
< Evita di fare meno lo stupido e pensa con lucidità > fece Malefica scuotendo l'animo del suo alunno < Voi ragazzi siete sotto la nostra responsabilità e non avete il diritto di andarvene a zonzo per il castello come se niente fosse. Mi hai capito?! >
< Calmati, Malefica. Il ragazzo sa quello che ha fatto. >
< Se non fosse stato per la fenice e per il grillo parlante, tu e la tua amichetta sareste morti nelle segrete senza che avessimo saputo in tempo niente di voi. >
< Ho dovuto farlo, professoressa. Il mio cuore da cavaliere si spingerebbe oltre la mia stessa vita. E io non potevo sopportare che Aurora fosse succube di quell'uomo. >
< L'hai visto? Hai visto Frollo? >
< Non so ancora quale fosse il suo nome, ma sancirò la mia vendetta uccidendolo un giorno di questi. Mi basterà essere pronto per sfidarlo ad un duello magico e vedremo chi avrà l'ultima parola. >
< Tu sei proprio uno sciocco > continuò a dire Malefica offendendo il ragazzo < Tu e tutti gli altri non sapete minimamente chi è quell'uomo. Nemmeno il tuo preside Merlino è riuscito mai a sconfiggerlo. Anzi, è fuggito dalla sua prigione sena che lui se ne potesse accorgere. >
< Mi sta forse dicendo che era sotto la sua sorveglianza? >
< Sì > rispose Merlino < E mi dispiace molto per quello che è successo- non sarebbe dovuto capitare. E adesso che quell'uomo è libero di vagare indisturbato dove vuole lui, io non posso sentirmi minimamente al sicuro. E nemmeno voi. >
Filippo però non fu minimamente scosso dalle parole di Merlino e di Malefica, ancora preoccupato per le condizioni di Aurora.
< Aurora si riprenderà, professoressa? >
< Ancora non lo so. Ursula e la Regina cattiva gli hanno dato qualcosa che la possano fare riprendere. Fortunatamente la ragazza non ha avuto ferite gravi di ogni tipo, ma il suo animo ne risentirà. >
Appena le due professoresse uscirono dall'infermeria, Filippo si diresse verso di loro per constatare la salute della sua amata.
< Sarebbe meglio che tu torni al tuo posto > fece la Regina Cattiva con veemenza < Una sonora punizione non te la toglie nessuno. Mi hai capito? >
< Regina, evita di essere così cattivo con il ragazzo > lo difese Ursula < Sono convinta che Merlino e Malefica ci abbiano parlato. >
< Non mi basta. Quel ragazzo ha messo in pericolo la sua vita e quella di tutti gli altri studenti. >
< Non è vero, professoressa! > gridò inviperito < Io dissentisco delle sue parole. >
< Bada a come parli, ragazzo! Sai chi hai davanti?! >
< Ho tentato di fronteggiare il più grande mago oscuro che questa scuola abbia mai visto e sì, so chi mi trovo davanti: una professoressa che non ama minimamente insegnare ai suoi studenti. >
Presa da un moto di rabbia, Regina tirò fuori la sua bacchetta puntandola addosso al ragazzo.
< Rimangiato subito quello che hai detto. >
Ci volle l'arrivo tempestivo di Merlino per evitare che la professoressa di pozioni facesse il più grande errore della sua vita.
< Abbassa la bacchetta! Subito! >
< Preside, quel moccioso mi ha offeso. >
< Ha i nervi a fior di pelle. È amore, Regina. Un sentimento che io e te non abbiamo mai provato. >
< Lo comprendo > fece Ursula prendendo la parola < e noi e questo ragazzo siamo molto fortunati nel constatare che la povera Aurora si riprenderà. >

< Davvero? >
< Liberarla dall'incantesimo oscuro in cui era stata avvolto non è stato affatto facile, ma adesso basterà un po' di riposo e vedrete che la ragazza tornerà ad essere la smorfiosa che tutti noi conosciamo. >
< Vedo che la conosci bene > fece Malefica con tono deciso.
< Sì impegna molto durante le lezioni, ma ciò non vuol dire che la sua saccenza sia efficace. Certe volte non sa nemmeno che cosa dice. >
< parlando di tutt'altro, hai visto chi era in compagnia di Frollo, Filippo? >
Ancora scosso per quelle immagini, il giovane principe della Brughiera non riusciva ancora a credere che la sua amata fosse salva.
< Potrei prima vedere Aurora, signor Preside? >
< Non hai sentito? Il preside ti ha fatto una domanda! > fece Malefica con tono deciso.
< Lascia stare, Malefica. Andiamo tutti a vedere quella ragazza. Filippo ne sarebbe lieto. >
nel vedere dormire in un sonno profondo, Filippo si ricordò che non bastava il bacio del vero amore per poterla svegliare, ma qualche altra forza più grande.
E anche se il riposo l'avrebbe rinsavita del tutto, il dolore nel vederla così inerme non poté passare minimamente.
< Filippo, se vuoi salvare Aurora e tutta la scuola, devi dirmi che cosa hai visto. >
Posizionandosi accanto a lei e stringendogli la mano, Filippo trovò le forze per parlare.
< Vidi quell'uomo dallo sguardo rude e dagli occhi spiritati fare un incantesimo e guidare quelle parole e tutti coloro che fossero presenti.
Non avevo mai visto niente prima d'ora, ma quell'uomo sapeva davvero cosa stava facendo.
Non so come, ma vidi Gastone e una figura nascosta non molto lontano da Frollo che ascoltavano come se fossero posseduti, oltre che ad Aurora che rimase inerme e con gli occhi fissi su di lui. >
< Aspetta un momento, hai detto di aver visto Frollo? >
La domanda di Malefica fu come uno squarcio nel cielo.
Pensare che un ragazzo della scuola fosse coinvolto con quel pazzo, rimettevano i professori ancora di più in allarme.
< Purtroppo sì, professoressa. Anche se vorrei credere che non fosse possibile, quel ragazzo era come se stesse cercando di imparare qualcosa da lui. Qualcosa di veramente tremendo... Peccato che non sono riuscito a vedere anche l'altra figura, ma sono sicuro che avevo gli occhi addosso anche di lui.
Subito dopo che mi sono fatto vedere, è successo tutto così in fretta.
La magia oscura che mi ha avvolto, il drago, l'arrivo tempestivo della fenice e del Grillo Parlante che non smetterò mai di ringraziare di avere salvato me. E voi, Preside e professoressa, non avrei mai pensato di uscire vivo da lui. La mia fine sarebbe stata giunta senza il vostro miracolo. >
per nulla scosso da quelle parole, Merlino sapeva bene che non poteva fidarsi di Gastone, troppo ingenuo e dalla mente troppo variabile pur di essere un mago fedele ai principi della vera magia.
< Preside, non doveva... >
< Quel ragazzo doveva essere controllato > fece il preside con tono fermo e deciso < Riconosco ancora i miei errori. Purtroppo credo di non essere così capace e potente come voi tutti credete. >
< preside, non dica così. Avanti... Lei non sarà mai un problema in questo castello. Io e tutti gli altri docenti abbiamo un profondo rispetto per lei. Sul serio. >

le parole sincere di Filippo però, non riconsegnarono la felicità e la calma al vecchio Preside, troppo incolpato per quello che è successo.
< Devo parlare con Gastone. Al più presto. >
Ma nel prendere le difese del ragazzo toccò al capo della sua casata Tremotino, che non avrebbe mai permesso uno scandalo e una possibile espulsione da parte di un suo protetto.
< Tremotino, dove sei stato per tutto questo tempo? >
< A preparare le prossime lezioni con Gastone e altri della mia casata. Perchè? Cos'è successo? >
< Un fatto grave è accaduto in questa scuola. Un fatto fuori dal normale che non ho saputo tenere alla larga dalla nostra incolumità. >
< Preside, mi sta facendo preoccupare. >
< Sì tratta di Frollo, Tremotino > fece Malefica senza mezze misure < E' qui in questo castello ma non sappiamo dove. >
< E' un vero guaio. Con ciò siamo tutti in pericolo? >
< Purtroppo sì... Ma lasciando stare quel dannato stregone, avrei bisogno di parlare con Gastone. Ho paura che lui sia invischiato in questa storia e che abbia venduto la sua lealtà a quell'uomo. >
< Cosa?! Sta scherzando, preside. Gastone non potrebbe mai fare niente di tutto ciò. >
< Mi dispiace per te, ma non ci metterei mai la mano sul fuoco. Non possiamo fidarci di quel mago. >
< Non posso credere che lei sia il primo a dire questo > rispose indignato Tremotino < Gastone è rimasto sempre in mia compagnia. Non avrebbe ami fatto una cosa del genere. >
< Mi spiace per te Tremotino, ma non ne siamo del tutto certi > fece Malefica con insistenza.
< Voi vi state sbagliando! E poi ci sono io che posso garantire per lui. Chi ha messo in giro queste sciocchezze? >
< E' stato... >
< Chiunque sia stato ci porta a dubitare di lui. Ed è per questo che ci dobbiamo parlare. Subito. >
< Sono innocente, Signor Preside. Possa la mia anima bruciare all'inferno per il resto della mia infinità. >
Sentendosi chiamato in causa, Gastone si fece avanti con determinazione.
Da quando era giunto ad Agrap, il giovane alunno aveva imparato a farsi rispettare e accrescere il suo carattere e i suoi voti a scuola ne avevano beneficiato.
< Forse mi vedete come un mago diverso, ma non potrei mai vendermi ad uno stregone che vuole solo il male per tutti noi, me compreso. Io preside sono pronto a giurare il vero dinanzi a voi, pena la mia reclusione nel carcere dei maghi. >

Scrutando quelle parole, Merlino evitò di infierire contro quel ragazzo dall'animo forte e molto sicuro di sé.
< Dove stavi andando? >
< Volevo andare a trovare Aurora. So che sta molto male e che questi fiori rossi poteva renderla felice, anche se credo stia dormendo. >
< Un bel pensiero da parte tua... Ma ti dico una cosa certa: io non riesco a fidarmi di te e non lo farò mai. Quindi avrò per sempre gli occhi aperti su di te. Ti sentirai sempre osservato e la tua tranquillità in questa scuola verrà messa a dura prova. >
< Ma Preside, lei non può farlo! > protestò Tremotino.
< Faccia quello che crede giusto, Preside. Io non ho paura e non ho niente da nascondere... Adesso, posso consegnare queste rose ad Aurora? >
< Certo. Fai pure. >

Merlino sapeva molto bene che non si sarebbe sbagliato ma la presenza di quel ragazzo lo rendeva rabbioso e insicuro.
Il male camminava proprio accanto a lui e questo Merlino non poteva sopportarlo, tranne che avere gli occhi bene attenti e fissi su quel mago così strano e pieno di segreti.
E appena Gastone passò dinanzi a Filippo, non poté che fissarlo con odio.
< So che sei stato tu ad avermi messo di mezzo > fece l'alunno di serpeverde con tono rude < Ti sei messo contro il nemico peggiore. Tu, la tua amata e tutti gli altri non rimarrete al sicuro in questo luogo. Se io avrò gli occhi addosso del preside, voi avrete gli occhi addosso di chi avete deciso di sfidare. E vi assicuro che la vostra idea verrà ripagata con la vostra morte. >
Sentendo quelle parole piene d'odio e di rancore, Filippo sguainò la sua spada.
< Filippo! >
< Non permetto che mi si offenda in questo modo. Sei tu che ti sei messo in un bel guai, Gastone. E non ne uscirai mai più. >
< Ed io non voglio nemmeno uscirne. Mi hai capito? >
< Abbassa la spada! Subito. >
Vedendo quel ragazzo entrare in infermeria, Filippo dovette assaggiare tutta la collera del suo Professore di difesa contro le arti oscure.
< Filippo, sei punito per avere offeso un tuo compagno. E sai dove ti spediremo? Di fonte al lago del castello. E prega che nessun animagus possa farti del male. >
Non potendo credere a quelle parole, Filippo pensò di ricevere la difesa del preside, cosa che non avvenne.
< Preside Merlino, ma quel bastardo di Gastone mi ha minacciato! Ed io non potevo rimanere in silenzio. >
< Hai sbagliato ad agire, Filippo. Ma la tua punizone non sarà così grave come ti ha detto Tremotino, ma tu mi seguirai per un compito molto arduo. Questa notte. >

   
 
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