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Autore: Monkey D Anjelika    14/02/2023    0 recensioni
Dal testo:
"Fu in una di quelle sere che Gellert si fece silenzioso.
Invece di parlare decise di dedicare quella notte all'amore.
Baciò Albus all'improvviso, e il mago inglese, sorpreso non lo respinse ma ricambiò quel bacio.
Le mani vagarono su pezzi di pelle scoperta mentre loro due si unirono sotto le stelle uniche testimoni di quell'amore acerbo."
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Gellert Grindelwald | Coppie: Albus/Gellert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quella sua maglietta fina
Tanto stretta al punto che
Mi immaginavo tutto
E quell'aria da bambina
Che non gliel'ho detto mai
Ma io ci andavo matto

 
La prima cosa che Albus Dumbledore aveva notato in Gellert Grindelwald era stato il suo gusto nel vestire.
Non si ricordava un giorno in cui Gellert non indossasse un colore che non era il nero.
Ad Albus non era mai piaciuto quel colore così anonimo, triste eppure in Gellert aveva imparato ad apprezzarlo, ad amarlo come ogni cosa di lui.
Quel colore rispecchiava il ragazzo che lo indossava ma stonava con la sua apparenza.
Gellert era così sicuro di sé, talvolta arrogante e molto ambizioso.
Ma aveva un viso sempre sorridente, occhi azzurri e vivaci.
A vederlo sembrava un angelo, una persona innocente e, forse, era proprio quell'impressione che dava ad aver fatto innamorare perdutamente Albus.

 
E chiare sere d'estate
Il mare, i giochi, le fate
E la paura e la voglia di essere nudi
Un bacio a labbra salate
Un fuoco, quattro risate
E far l'amore giù al faro
Nonostante fosse così diverso da lui, erano andati subito d'accordo.
Gellert era l'unico che riusciva a capire veramente Albus.
L'unico con cui il ragazzo dai capelli ramati poteva essere veramente sè stesso e sentirsi libero.
Trascorrevano insieme ogni attimo, ogni momento e stavano così bene che non si accorrevano del tempo che passava.
Di giorno progettavano di conquistare il mondo con i doni della morte, di sottomettere i babbani.
Di pomeriggio nuotavano nel fiume che circondava la radura di Godric's Hollow e scherzavano e ridevano come due bambini.
Di notte, invece, si concedevano un po' di intimità.
Non esistevano più i loro piani di conquista, i loro progetti e ambizioni ma c'erano soltanto due ragazzini ancora inconsapevoli dei loro sentimenti reciproci.
Fu in una di quelle sere che Gellert si fece silenzioso.
Invece di parlare decise di dedicare quella notte all'amore.
Baciò Albus all'improvviso, e il mago inglese, sorpreso non lo respinse ma ricambiò quel bacio.
Le mani vagarono su pezzi di pelle scoperta mentre loro due si unirono sotto le stelle uniche testimoni di quell'amore acerbo.

 
Ti amo davvero
Ti amo lo giuro
Ti amo, ti amo davvero

E fu proprio in quella notte di metà estate che Albus si concesse una debolezza.
Con il cuore che batteva, il corpo di Gellert intrecciato al suo, decise di confessare i suoi sentimenti.
Perché non ce la faceva più a tenersi tutto dentro.
Volevo essere libero, sentirsi libero e con Gellert sapeva di poterlo essere.
E lei
Lei mi guardava con sospetto
Poi mi sorrideva e mi teneva stretto stretto
Ed io
Io non ho mai capito niente
Visto che oramai non me lo levo dalla mente
Che lei, lei era

E in quel momento Gellert non disse nulla.
Lui che sapeva parlare, persuadere gli altri con le sue parole decise di rimanere zitto.
Si era limitato a stringere Albus più forte che poteva.
E in quell'istante il silenzio lasciato da Gellert, fu colmato dal suo cuore che batteva allo stesso ritmo di quello del giovane Dumbledore.
Fu allora che Albus sorrise perché aveva capito che Gellert provava lo stesso per lui.
E in quel momento capì che, a volte, le parole non servivano, bastavano i gesti.
E non si tolse mai dalla mente quell'attimo in cui si sentì davvero felice, amato, capito e libero.

 
Quella camminata strana
Pure in mezzo a chissacché
L'avrei riconosciuta
Mi diceva "sei una frana"
Ma io questa cosa qui
Mica l'ho mai creduta

Che Gellert Grindelwald fosse una persona così sicura di sé, convinto di essere migliore degli altri lo si capiva dal suo modo di camminare.
Andava sempre a testa alta, con passi rapidi e sicuri.
Albus avrebbe riconosciuto quella camminata ovunque.
A volte si divertiva a sminuire Albus perché tra i due era il più sentimentale.
Non riusciva ad abbandonare la sua famiglia, trovava sempre delle scuse.
Talvolta aveva anche difeso i babbani nonostante quello che avessero fatto alla sua famiglia.
Gellert lo insultava ma lo faceva ridendo e Albus sapeva che, forse, scherzava.
Alla fine loro due non erano così diversi.

E lunghe corse affannate
Incontro a stelle cadute
E mani sempre più ansiose di cose proibite
E le canzoni stonate
Urlate al cielo, lassù
Chi arriva prima a quel muro

Albus prometteva sempre a suo fratello Aberforth che sarebbe stato più presente per la loro sorella Ariana.
Ma puntualmente non manteneva mai la sua promessa.
Quando Ariana non riusciva a dormire, Albus era in riva al fiume con Gellert.
Mentre Aberforth cercava di calmarla, Albus si lasciava cullare dal calore che solo il corpo di Gellert sapeva donargli.
Le loro mani si sfioravano, le labbra marchiavano la pelle chiara.
Facevano l'amore, si sussurravano parole dolci e poi ridevano a squarciagola sotto la luna perché Albus cantava l'inno di Hogwarts solo per vedere il sorriso sul volto di Gellert.

 
Non sono sicuro
Se ti amo davvero
Non sono, non sono sicuro

Con il passare dei giorni Gellert era sempre più insistente.
Se prima scherzava quando diceva che Albus era debole perché non riusciva a lasciare la sua famiglia, ora era serio.
Sembrava quasi pretenderlo.
Albus non si sentiva più compreso ma solo pressato.
Ormai loro due non esistevano più, per Gellert c'erano soltanto i doni della morte e la sua ascesa al potere.
Quello che c'era stato fino a due giorni prima, oramai sembrava cancellato, dimenticato.
E Albus iniziò a credere che, forse, Gellert non lo amasse quanto lui o non lo amasse affatto.

 
E lei
Tutto ad un tratto non parlava
Ma le si leggeva chiaro in faccia che soffriva
Ed io
Io non lo so quant'è che ho pianto
Solamente adesso me ne sto rendendo conto
Che lei, lei era

Quando Albus vide il corpo di Ariana steso a terra con gli occhi chiusi e il volto pallido, finalmente capì che suo fratello aveva sempre avuto ragione.
Gellert era pericoloso.
Senza dire nulla Albus aveva spostato lo sguardo sul volto di Gellert.
Neanche lui parlava.
Il suo viso sempre sorridente ora sembrava terrorizzato, dispiaciuto.
Poi sparì nel nulla.
E da allora Albus pianse lacrime amare per la morte di sua sorella, per la partenza di Gellert.
Aberforth gli aveva fatto notare, per dispetto, che Gellert non lo aveva mai amato, lo aveva solo illuso, usato.
E forse aveva ragione lui.
Eppure tutto quello che c'era stato ad Albus era sempre sembrato così sincero.

 
Un piccolo grande amore
Solo un piccolo grande amore
Niente più di questo, niente più

E ancora dopo anni Albus ripensava a Gellert, al loro amore e ai loro momenti trascorsi insieme.
Avevano passato solo due mesi insieme eppure parte della sua vita era stata segnata da Gellert Grindelwald.
Dal loro primo incontro a Godric's Hollow allo scontro finale e fino alla sua morte lui era sempre stato presente.
E Albus, malgrado i rimorsi e i rimpianti, aveva deciso di ricordare i momenti belli.
Alla fine lui era stato il suo primo e unico amore.
Mi manca da morire
Quel suo piccolo grande amore
Adesso che saprei cosa dire
Adesso che saprei cosa fare
Adesso che
Voglio un piccolo grande amore

Con il passare degli anni Albus era maturato e aveva pensato e ripensato a tutto quello che era stato.
Finalmente era riuscito a capire che Gellert lo aveva amato davvero ma aveva dato la priorità alla sua follia.
Gellert si era lasciato guidare dalla sua sete di potere, la sua ambizione lo aveva reso cieco.
Ad Albus erano arrivate voci sul suo pentimento e ciò aveva alleggerito il suo cuore.
Ora che aveva la certezza Che Gellert lo aveva amato, che era umano, sarebbe voluto andare da lui perché aveva tanto da dirgli.
Avrebbe voluto tornare indietro nel tempo e comportarsi in maniera diversa e rivivere quell'amore fino alla fine.









 
   
 
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