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Autore: berettha    20/02/2023    2 recensioni
Regulus si guarda, ed inizia a contare.
||281 parole||
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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 Regulus contava le cicatrici sul suo corpo. 
 
Una, due, tre e quattro, sul fianco destro. 
Rotonde, rosee e perfette lasciate da una bacchetta incandescente che voleva insegnargli a scagliare una Maledizione Senza Perdono.  
Una bella grossa, in fondo alla schiena. Caduta dalla scopa, durante un allenamento a Quidditch. Barty gli aveva sollevato la maglia, nonostante le sue proteste e aveva detto: “Reg, a me sembra grave. Dovresti andare da Madama Chips.”, mentre il sangue iniziava a sporcargli pure i pantaloni.  
Una sul braccio, nera come la morte di cui portava il nome.  
L’orgoglio della mamma, e del papà. Quella che l’aveva trasformato in un uomo.  

Regulus si guardava allo specchio e faceva la conta di tutte le sue cicatrici.  

Meno sicuramente, di quelle che aveva il fratello.  
Chiuse gli occhi, provando a ricordarsele a mente:  
Tre sulla pancia, quando mamma usò Diffindo. 
Una sul braccio, quando ruppero quel vetro con la palla e provò ad aggiustarlo prima che i loro genitori se ne accorgessero.  
Almeno una decina, dietro alle gambe.  
Perché alla mamma piaceva lasciare il segno, ma non voleva che si notasse.  

Evan Rosier, invece, ne aveva solo una, sotto l’occhio destro. Da bambino gli arrivò un bolide dritto in faccia. 
Una storia divertente, si era quasi strozzato con la Burrobirra raccontandola. Barty gli aveva dato una pacca sulla schiena, mentre l’altro non la smetteva più di ridere. 
Ecco, anche Barty ne aveva almeno una: brutta e frastagliata, sullo stinco.  
Ma non disse mai, come se la fosse procurata.  
E si scuriva in volto se glielo chiedevi.  

  

Regulus si contava le cicatrici, e ne percorreva il sentiero con la punta delle dita.  

Lo decoravano, come le stelle la volta celeste. 

   
 
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