Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: asia20    25/02/2023    0 recensioni
La Terra di Mezzo ha conosciuto un periodo di grandi sconvolgimenti tecnologici, arrivando ad un grado di progesso simile a Coruscant (Star Wars). Ora, mentre la Quinta Era si avvicina velocemente, una mezz'hobbit con madre Elfo, un Nano, e due Elfe dovranno evitare il ritorno dell'Oscurità.
(Copione di un gruppo Gioco di ruolo a tema TolkienStar Wars, che gestisco su facebook)
La storia continua in Lord of the Rings: Darkness Return Stagione 2
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sauron
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Puledro Impennato, Brea
 

Gandalf: Dopo un giorno di viaggio, giungono nei pressi di una pittoresca cittadina.

Località principale della Terra di Brea, l'abitato di si sviluppa sui fianchi ovest e sud di un alto colle circondato da un profondo burrone.

Ai cancelli dell’insediamento, giunge una voce diffidente.

*Dichiarate le vostre intenzioni!* urla gracchiante, ma Gandalf si limita a sorridere, senza battere ciglio alla palese mancanza di rispetto.

*Solo un vecchio viaggiatore e i suoi compagni in cerca di un luogo sicuro in cui poter passare la notte. Se sarete disposti ad accoglierci, naturalmente! Non abbiamo alcuna intenzione di recarvi disturbo, né di rendere le vostre giornate più complicate di quanto già non siano.*

Il cancello in legno si apre appena, rivelando il volto rugoso e diffidente di un uomo scarno e brizzolato.

*Uhmmm… parlate molto bene per essere solo un vecchio vagabondo. E cosa vedono i miei occhi! Hobbit della Contea. È da parecchi anni che quelli come voi non bazzicano da queste parti. Che cosa vi ha spinti a venire fin qui?* domanda incuriosito e sospettoso in egual misura.

Hellabor: *Avrebbe voglia di rispondere che i fatti suoi privati le appartengono, come narrano fece Frodo durante il Viaggio, ma cerca di contenersi*

Buongiorno messere guardia, precisamente mezz’hobbit *Cerca di ergersi in tutto il suo metro e quarantadue per fare notare come sia la metà più alta di altri hobbit*

Accompagno questo vecchio che data l'età non è in grado di viaggiare solo, lei capirà, con i pericoli che ci sono in giro...e come già detto non vi arrecheremo alcun disturbo

*Durante il percorso fino a Brea ha cercato ogni genere di indizio nel comportamento del vecchio che potesse confermare o smentire la sua tesi che Gandalf non sia effettivamente chi sostiene di essere, ma finora invano*

Potrebbe essere un primo piano

Gandalf: La vecchia guardia li osserva per qualche altro secondo, poi scuote la testa.

*Bah, non è che un vecchio vagabondo e una mezza Hobbit potrebbero fare chissà quali danni. Molto bene, vi lascerò entrare... ma vi conviene non fare niente che potrebbe infastidire la brava gente della nostra città! Qui a Brea non vogliamo problemi. *

*Molto obbligato* risponde Gandalf, offrendo all'uomo un cenno cortese. Questi si limita a roteare gli occhi, poi apre il cancello della cittadina e li lascia passare.

Una volta all'interno, i due viaggiatori vengono accolti dalla vista di uomini e donne impegnati nelle faccende più variegate, dal vendere pelli di animali all'invitare semplicemente i passanti a provare i loro prodotti. Per lo più sono venditori, ma ogni tanto è possibile intravedere alcuni allevatori e bambini che scorrazzano per le strade fangose e coperte di paglia.

Gandalf li conduce ad una piccola taverna, sulla cui porta spicca un'insegna raffigurante un cavallo impennato.

*Bene, eccoci qui* dice, volgendo alla sua compagna di viaggio un sorriso al limite tra il soddisfatto e il cordiale *Se non hai nulla in contrario, passeremo la notte in questa taverna. Potrebbe non sembrare molto confortevole, ma nel corso degli anni ha prestato fedele servizio a molti miei amici... compreso Frodo Baggins e la sua compagnia di Hobbit.*

**una nube argentea si muove veloce nella notte...sopra la Terra di Mezzo, diretta ad Ovest. Ogni Elfo, Uomo o Nano che siano all'aperto, possono vederla. Molti di loro pensano ad un cattivo presagio, anche se la nube illumina la terra a giorno. Una luce più forte di qualsiasi stella di Varda o della Luna di Tirion.

Due Aquile l'accompagnano...messaggeri di Valinor**

Hellabor: *Lo guarda cercando di non far trapelare il leggero stupore che la prende nel sentire le ultime parole*

Certo che lo so...noi hobbit amiamo passare ore ed ore a raccontare ed ascoltare le storie antiche e io so a memoria il Viaggio di Frodo dalle nove dita e Samvise l'impavido

"Ma se fosse davvero Gandalf questo dovrebbe già saperlo, della nostra passione per racconti e canti...sta a vedere che ci ho visto giusto e non è lui? Eppure durante il viaggio ero sicura di essermi sbagliata... ufff questo è più scivoloso di un'anguilla all'olio. Porta pazienza Hellabor e non avere fretta, qui il mistero da indagare è fitto "

Per me va benissimo, era una vita che sognavo di passare una notte qui e bere la birra in pinte!

*Sorride adesso felice, chissà se dentro sarà

ancora come lo raccontavano? E chissà se anche a loro capiterà qualche avventura stanotte anche se i Nazgul ormai sono un remoto ricordo del passato.

In quel momento qualcosa attrae la sua attenzione facendole levare la testa verso il cielo dove una lucente nube argentata passa tagliando a metà la volta celeste, scortata da aquile.*

Wow e doppio triplo wow!! Chissà che significa quella luce, che sta accadendo lassù Gandalf?

Gandalf: Gandalf fa scivolare una mano sulla lunga barba, massaggiandosela.

*Perdona la memoria di questo vecchio, giovane Tuc* dice con tono di scusa *Ogni tanto, dimentico quanto gli Hobbit di quest'Era siano diversi da quelli di un tempo. Non potevi parlare con loro di racconti e avventure senza che ti considerassero un portatore di guai! Frodo e suo zio Bilbo hanno avuto non pochi problemi a causa di questo loro amore per il mondo al di là della Contea.*

Offre alla mezz'Hobbit un sorriso quasi paterno. *Ma è bello vedere una giovane mente come la tua seguire quelle orme. Come colui che li ha accompagnati nel loro lungo viaggio, non potrei esserne più felice.*

All'improvviso, una pallida luce attraversa l'oscurità della notte imminente, lasciandosi dietro una nitida foschia. Gli occhi di Gandalf si assottigliano pensierosi, poi riassumono il loro solito luccichio.

*Chi può dirlo? Il mondo è vasto, e pieno di fenomeni ancora sconosciuti. Non è la prima volta che una stella cadente attraversa i cieli della Terra di Mezzo, e certamente non sarà l'ultima. Niente di cui dovremmo preoccuparci, te lo assicuro.*

Eothin: *la giovane dai lunghi capelli color zenzero si strinse addosso il cappotto ornato di pelliccia, aveva camminato per ore dopo essere stata a trovare una parente che non stava molto bene, doveva assolutamente trovare un riparo per la notte . Si guarda in giro per poi notare una taverna: non sembrava granché ma non le importava , doveva assolutamente sedersi e mangiare qualcosa per poi riposarsi. *bussa*

Thain: *Un Nano barbuto e tozzo con una barba folta e nera ed i capelli dello stesso colore, si aggira per le strade di Brea..* Accipicchia....che diavoleria è mai questa? *al passaggio della nube argentea. Indossa una casacca viola, sporca di fango, ed una giacca in lana verde foresta che ha visto giorni migliori. E' un mercante di ricambi per navi spaziali in viaggio da Gorgoroth* C'è posto in questa locanda, gentile oste?

Hellabor: *Si era immaginata molte volte come doveva essere l'atmosfera al Puledro Impennato secoli e secoli fa ed ogni volta che la immaginava era esattamente come quello che vedeva adesso.

Un lungo bancone in mogano scuro che piegava ad angolo abbracciando tutta la lunghezza della sala, tavoli e sedie dall'aspetto antico e polveroso, molta gente di ogni razza che sedeva bevendo e mangiando, ridendo e fumando.

Dalle finestre piccole si intravedeva la strada già buia, illuminata dai fiochi lampioni.

Sono in attesa al bancone lei e Gandalf di poter chiedere un tavolo e se ci fosse anche un alloggio disponibile.

Passò accanto a loro un cameriere portando un grande vassoio con su carne arrostita da cui emanava un buon profumino. Il suo stomaco iniziò a brontolare.*

"Mi piace davvero molto qui, sapevo che mi sarebbe piaciuto, sempre saputo io!"

*Pensa intanto che forse davvero è stata troppo sospettosa, Gandalf sembra davvero Gandalf e se è davvero lui perché mai dovrebbe sembrare diversamente?*

" Resta ancora da spiegare però come mai abbia fatto ritorno da dove non si torna indietro...ma forse per gli stregoni questo non vale, uhm.."

Oste: *squadro il Nano appena entrato e la ragazza dietro di lui...poi mi soffermo sul vecchio con il cappello a punta e la Hobbit....L'ultima volta che quell'uomo è passato da qui, si racconta che portasse guai...Umm...dovrò stare attento* Certo, messer Nano, abbiamo stanze a sufficienza per ospitare un'intera legione di Soldati della Repubblica.

Gandalf: Gandalf sorride all'entusiasmo della mezz'Hobbit.

*Sono sinceramente felice per te, Signorina Tuc. In verità, un tempo questo posto era un punto di ritrovo per moltissime compagnie, quando il mondo era un posto molto più grande. Ora, temo che dovrai accontentarti di vecchi maldestri come me... e forse qualche sorpresa *aggiunse, indicando con la coda dell'occhio il nano che stava discutendo con il locandiere.

Poi, si rivolse al cameriere.

*Buon uomo, sapreste dirmi se ci sono ancora delle camere disponibili per degli stanchi viaggiatori? Solo per una notte, non sarà necessario un giorno di più! Naturalmente, abbiamo denaro più che sufficiente per coprire le spese. *

Eothin: *dunque era arrivata al Puledro Impennato, ne aveva tanto sentito parlare ed ora per puro caso ci era finita dentro: era incuriosita e felice che lì dentro si incontrassero praticamente tutte le popolazioni della Contea e il Nano che la precedeva aveva fatto la domanda che avrebbe voluto fare lei, per fortuna c'erano molte stanze libere quindi sicuramente una anche per lei, meno male! Temeva di dover rimettersi per strada di notte al freddo. "Buona sera oste. Ho sentito che avete stanze libere, ne avreste una per me per questa notte assieme ad un buon pasto caldo?" *chiese gentilmente *

Oste: certo, signori. Ho anche stanze adatte agli Hobbit, con i letti più piccoli ed il camino acceso. *Starò ben attento a quel cappello a punta...Per fortuna, le stanze sono tutte controllate da droidi* I nostri droidi vi accompagneranno alle vostre stanze. *Poi sposto gli occhi sulla signorina appena entrata...* Signorina...è entrata nel posto giusto! Stavo appunto preparando un ottimo brasato di suino...caldo e fumante. Le offro un po' di idromele?

Thain: *Idromele?...Oh, si...proprio quello che ci vuole* Prenderei una pinta di Idromele ed una ciotola di stufato di oca, ho visto che lo avete....so che è ottimo, da queste parti. Con il fegato, grazie. *bofonchiando sotto i baffi...mentre, con la coda dell'occhio osserva la strana coppia* è da molto che non si vedono Stregoni, da queste parti...Da dove venite?

Hellabor: "Droidi per accompagnare alle stanze, questa se la racconto non mi credono"

*Il nano che li ha preceduti nel chiedere alloggio veste abiti di foggia e colori strani, consunti e infangati.

"Chissà da dove viene e di cosa si occupa? Sicuramente dalle montagne, ciò spiegherebbe il fango..l'umana appena di fronte a noi invece ha un cappotto dall'aspetto molto costoso e un'aria molto elegante, che ci fa una signora così compita in una locanda così alla mano? La serata si presenta fitta di sorprese davvero!"

Camere hobbit, gentilissimo oste grazie! Per me una pinta di birra di malto, grazie ancora! E ovviamente l'oca anche quella formato hobbit ma stomaco Hobbit mi raccomando

*Ora che le urgenze sono sistemate si gira verso il nano salutando con un cenno del capo*

Buonasera, Hellabor Tuc vengo da Hobbiton e lui è...

*Tace un attimo sovrappensiero, forse non è il caso di presentarlo, meglio lasciare che sia lui a farlo se vuole, in fondo se è davvero Gandalf " potrebbe aversene a male che sia palesato il suo nome senza il suo consenso*

"Hellabor sta chiacchiera che hai prima o poi ti porta guai, me lo diceva sempre nonna Rosmarina" pensa tra sé e sé

Gandalf: *Gandalf sorride gentilmente al nano*

Puoi chiamarmi Pellegrino Grigio. Un nome insolito, lo so bene, ma credo che in giro ce ne siano di peggiori. Vengo da un villaggio delle Terre del Nord, e sono giunto per caso nelle verdi colline della Contea. La Signorina Tuc, qui... * i suoi occhi azzurri incontrano quelli della mezz'Hobbit *si è offerta di accompagnarmi in un lungo viaggio verso le Terre del Sud. Temo di essermi un po' perso, e avevo proprio bisogno di una guida.*

Eothin: *si sente quasi a disagio, in mezzo a tutti quei viaggiatori che sembrano tutti provenienti da terre lontane, chissà cos'hanno visto o fatto...osserva tutti incuriosita specialmente la mezz'hobbit, non aveva pregiudizi verso nessuno anzi era tutto sommato felice di poter essere in mezzo a gente così diversa , si toglie il cappotto rivelando un lungo abito blu a

maniche lunghe *

"Accetto molto volentieri sia l'idromele che l'arrosto grazie "

Thain: Oh.....è un onore avervi qui, Tharkun. *Anche se mi sembra strano che stia andando verso .... Mordor* posso pagarvi la cena? *Osservo la piccola Hobbit...noto subito differenze con il popolo piccolo. È leggermente più alta, con un viso più aggraziato...quasi elfica*

Hellabor: "Tharkun?? Chi è Tharkun adesso? Intende sicuramente Gandalf, possibile che gli abbia dato questo nome? Bah. .non ti impicciare degli affari degli stregoni si dice da noi che sono permalosi e suscettibili. Ma se non fosse davvero Gandalf?"

*Il dubbio che aveva accantonato torna a roderle la mente come un tarlo. Deve trovare il modo di fugare o confermare la sua perplessità o ne uscirà esaurita...si ripromette di avere con lui appena possibile una conversazione approfondita.

Nel frattempo cerca di rilassarsi e predisporsi alla serata. Fa un leggero inchino in direzione del nano* Hellabor Tuc dalle Selve piacere di fare la sua conoscenza messer ..? Comunque sarà un piacere condividere la cena con voi e se permette saremo noi ad offrirvela

*Lancia un'occhiata di sfuggita al viso dello stregone sperando di non vederlo infastidito nell' essere stata troppo precipitosa nell'accettare la cena col nano*

"Hellabor devi iniziare a riflettere prima di lanciarti, quante volte te lo devo ripetere?" *Dice a se stessa

Nel frattempo la giovane donna elegante sembra guardarsi intorno con aria spaurita. In effetti, sola con quella gente dall' aspetto poco raccomandabile attorno ...Con spirito di solidarietà di donna che comprende la situazione le si avvicina e le sorride gentilmente*

Buonasera Milady, ho notato che è sola e non sembra del luogo, mi permette di offrirle un posto al tavolo accanto a me ed i miei compagni di viaggio? Potrà mangiare sicura ed a suo agio

*Sperando di non averla in alcun modo offesa o spaventata attende la reazione della donna*

Gandalf: Gandalf sorride gentilmente.

*A rischio di sembrare davvero un vagabondo, non rinuncerei mai alla possibilità di un pranzo gratuito. Sfortunatamente, la vendita di fuochi d'artificio non è poi così remunerativa come alla gente piace pensare.*

Detto questo, si rivolge alla giovane donna.

*Penso che la mia compagna di viaggio abbia avuto una splendida idea! Coraggio, signorina, unitevi pure a noi. Vi assicuro che non avrete nulla da temere.*

Le offre un occhiolino amichevole.

*Dopotutto, non c'è niente di meglio del mangiare in compagnia.*

Eothin: *sorride allo stregone ed alla giovane mezz'hobbit: aveva preventivato di cenare da sola ma nonostante tutto non le dispiaceva avere la loro compagnia e di certo non si sentiva in pericolo in mezzo a loro* "molto volentieri grazie" *dice togliendosi il cappotto e appendendolo all'attaccapanni rivelando un lungo abito blu molto semplice e stivali stringati ponendosi vicino al caminetto per riscaldarsi*

Breanna: *Breanna, una Nana senza età dai folti capelli color ossidiana e occhi grigio pietra, camminava zoppicando faticosamente lungo la strada appoggiandosi ad un nodoso bastone di quercia.

La veste scura, di buona fattura e tessuto è strappata all'altezza della cintura.

Finalmente giunge alla porta della locanda, spera che ci sia poca gente per passare inosservata.

E appena fa un passo nella stanza ben scaldata diventa il punto focale di una stranissima tavolata composta da praticamente tutte le razze*

Mancano giusto un elfo o due *pensa prima di rivolgersi direttamente all'oste*

Buonasera oste, è possibile avere un po' di minestra, una tazza di idromele e magari un letto per la notte"

Thain: *noto entrare una Nana...non se ne vedono molte ormai. Noi Nani siamo carenti di donne. Almeno, il mio clan. Potrebbe essere di Khazad Dum, per quanto ne so. Sarò lieto di poter fare la sua conoscenza.* Mi fa piacere avere così tanti commensali alla mia tavola...e tutti da popoli diversi. Sapete dei cantieri navali di Gorgoroth, no? I migliori della Terra di Mezzo. Siamo conosciuti in ogni parte di questa Galassia.

Hellabor: *Ora che finalmente è seduta comoda e sorseggia la sua pinta aspettando la cena, si prende tempo per osservare senza parere i commensali improvvisati.

Bello vedere tante razze così raccolte attorno al cibo, in cerca di calore e non solo quello del fuoco.

Nella testa le frullano mille domande per ciascunə di loro ma non vuole sembrare troppo curiosa. Tanto già sa che se arriva alla terza pinta sarà fin troppo a suo agio e capace che terminerà la serata ballando e cantando sul tavolo come ogni discendente dei Tuc che si rispetti.

Una nana dall'aspetto indefinito varca improvvisamente la porta, ritrovandosi quasi al centro tavola. Sembra stanca e affaticata, oltre che malandata .. istintivamente si sposta per farle posto e porgerle una sedia tra loro*

Si siede pure cara signora nana e si riposi, credo gli altri tavoli siamo tutti occupati ormai e non vorrei dovesse restare in piedi

"Oddio come ci si rivolge alle nane? Ci sono titoli specifici? Chissà se ci ho indovinato o se ho toppato..." Pensa preoccupata

Cantieri navali a Gorgoroth? Wow, no mai sentito parlarne, puoi raccontarci di più per favore? E per dove salpano le navi? Ma volano anche? E ci si può salire?

Domanda incuriosita

Gandalf: Gandalf offre alla nuova arrivata un cenno cortese.

*Come ho detto, più siamo meglio è! Aaaaah, quanto mi mancava la possibilità di cenare in compagnia di così tanti pittoreschi viaggiatori. La vostra sola presenza è sufficiente per farmi sentire più giovane di almeno un paio di secoli.*

Alle parole di Thain, incrocia le mani davanti alla folta barba e si porge in avanti, gli luccicanti d'interesse a mala pena contenuto.

*Anche io sarei curioso di saperne di più* dice con quel suo tono sempre cordiale e affabile *Ammetto di non aver mai avuto la possibilità di visitare quei cantieri. Sono molto vecchio, ma la possibilità di esplorare questa vasta galassia mi è stata preclusa per diversi anni. Sembra che ci siano molte cose che devo recuperare.*

Eothin: "buonasera" *saluta la nuova arrivata prima di sorseggiare il suo idromele, dal canto suo ha sentito seppur di sfuggita parlare di quei cantieri ma non ne sa molto e le pare strano che lo stregone si definisca cosi' vecchio: una persona di così tarda eta' difficilmente viaggerebbe a lungo no?* "io li ho sentiti nominare ma effettivamente non ne so granche'" *ammette timidamente*

Breanna: "buonasera" * risponde al saluto gentile dell'umana con un sorriso e poi * "grazie per la tua ospitalità giovane mezz’hobbit" * si rivolge a quella strana Hobbit così più alta del normale da rendere evidente una mescolanza di razze, mezzelfa anche, ci scommetterebbe prendendo posto a quella strana tavolata.

Il nano non le toglie gli occhi di dosso e spera vivamente che non abbia intenzione di farsi avanti, ha cose ben più importanti a cui badare che non alle fantasie di un nano qualsiasi.*

"Se solo non fossi ferita sarei già arrivata a destinazione, avrei già portato a termine il mio compito" * pensa affranta cercando di mantenere un'espressione blanda*

Thain: *fa un cenno di sorriso alla Nana e torna a concentrarsi su Gandalf....strano, molto strano che si stia interessando ai nostri cantieri navali. Ha una luce negli occhi che non mi mette a mio agio* Oh...sì...cara Hobbit...navi spaziali. I nostri cantieri sono i migliori di Arda. Produciamo anche Star Destroyer e navi commerciali.

*Dopotutto, perché non dovrei invitarli....* Se volete, ho un treno che parte domattina...

Per Minas Morgul, da lì...si procede con la navetta privata. Posso farvi visitare i cantieri

Hellabor: *Al pensiero di poter DAVVERO salire su una nave spaziale la birra che stava bevendo le va quasi di traverso

Sarebbe stupendo, chissà se il suo compagno di viaggio sarebbe d'accordo?

Si volge verso lo stregone e di botto come un lampo nel cervello, capisce finalmente cosa è che tornava a non quadrare. Finora Gandalf aveva mantenuto sempre in qualsiasi occasione una composta pacatezza e cordialità.

Troppa. Ricordava bene dai ritratti che se ne facevano nei vari racconti come fosse spesso burbero o scontroso.

Eppure finora mai una risposta piccata o seccata. Neanche a qualche sua uscita inopportuna come quando si era offerta di pagare la cena al nano...uhm, ci sta ovviamente che nei secoli si sia smussato il carattere ed addolcito, o forse solo le tante ere che si porta sulle spalle a mitigare la sua asprezza. Ma potrebbe anche essere di no, potrebbe...di colpo lontano è il pensiero di volare su una nave spaziale, resta un attimo confusa perché in effetti stava per chiedergli qualcosa ma non riesce più a parlare presa dal dubbio se sia così oppure no. Scuote un attimo la testa come per schiarirsi le idee.

Torna a fissare la sua attenzione sulla tavolata.

Le sembra di notare nella nana una certa aria di celata sofferenza in volto, si sporge verso di lei sussurrandole dolcemente*

Signora nana va tutto bene? Si sente bene?

Gandalf: Il sorriso sul volto di Gandalf diviene molto più accentuato.

*Questa è senz'altro un'offerta molto generosa* dice con quel suo tono di voce affabile, mai scortese o impaziente *La mia missione è certamente importante... ma non credo che i miei superiori avrebbero nulla in contrario se decidessi di fare una piccolissima deviazione. Dopotutto, quale creatura sana di mente della Terra di Mezzo rinuncerebbe alla possibilità di visitare un cantiere nanico? Ben conosco la vostra maestria nel costruire, popolo di Aule, e in diverse occasioni ho avuto la possibilità di assistere alla creazione di alcune delle vostre opere più grandiose. Sarei davvero curioso di sapere come ve la cavate con mezzi di trasporto provenienti da altri mondi... sì, sì, davvero molto curioso!*

I suoi occhi incontrano quelli della compagna di viaggio.

*Ammesso che la cosa ti stia bene, signorina Tuc... *

All'improvviso, anche lui sembra notare lo strano modo in cui si sta comportando la nana.

*C'è forse qualche problema, signorina?*

Eothin: *mangia con gusto il suo arrosto e dopo aver inghiottito risponde* "sembra molto interessante, nemmeno io ho mai visto un cantiere navale nanico e non mi dispiacerebbe vederne uno anche se avevo preventivato di fermarmi da queste parti solo pochi giorni ma alla fine nessuno m' impedisce di rimanere da queste parti piu' a lungo, viaggiare e conoscere persone e posti nuovi e' sempre bello" *asserisce prima di bere un sorso ma i suoi occhi si posano sulla Nana* "tutto a posto?"

Breanna"non ci voleva!" * Pensa Breanna preoccupata, sta attirando l'attenzione e non è certo quello che desiderava.*

Grazie della vostra cortesia, è solo che ho preso una storta lungo la strada* prova a minimizzare con un sorriso*

una notte di riposo e sarò come nuova

"e soprattutto potrò mettere una bella distanza tra me e queste strane persone " * pensa cercando di non fare trasparire la diffidenza.*

Thain: sicura? Perché sembrate davvero sofferente....*la osservo per un attimo, poi punto gli occhi su Gandalf....Nessuno fra gli Istanti ci ha mai chiamati Figli di Aulë....strano. e sembra anche molto interessato al cantiere* beh, se volete....possiamo partire domani....

Hellabor:*Mantiene gli occhi sulla nana per non incrociare quelli di "Gandalf". Teme che lui possa leggere nei suoi quello che in quel momento sta pensando.

Non partirà col treno, anche se si rende conto quanto sia difficile staccarsi da quella presenza che sembra a tratti quasi magnetica.

Mangia in fretta il suo arrosto, quasi non ne sente il sapore presa dai suoi pensieri.

Domattina quando ancora tutte le genti dormono se ne andrà..andare dove? Tornare alla Contea no, ad est...per ora non ci pensa proprio anche se sa che prima o poi i suoi passi volgeranno lì.*

"A Nord. Andrò a Nord, verso le montagne...forse lì potrò trovare una risposta e magari aiuto...aiuto? Che aiuto spero mai di trovare se quella persona è...ecco, non chi sembra e neanche una persona?

E se mi sbagliassi poi in fondo? Beh se mi sbaglio non accadrà nulla e prima o poi lo rincontrerò per spiegargli come mai me ne sono andata e i miei dubbi su di lui."

Mentre coscienziosamente ripulisce col pane il piatto dal sughetto dell'arrosto, si rivolge ancora alla nana "come aveva detto che si chiamava? Uff sti nomi..."

Signora se ha preso una storta è meglio applicare qualche rimedio subito, prima che si gonfi

*Gli occhi improvvisamente le si illuminano. Ecco, ora ha trovato un modo per mettere alla prova questo presunto Gandalf.

Si gira verso di lui*

Gandalf tu potresti fare qualcosa per la caviglia della signora vero?

*Il vero Gandalf lo avrebbe fatto e avrebbe saputo come. Ora bastava aspettare e vedere...*

Gandalf: Alla domanda della sua compagna di viaggio, Gandalf sorride bonariamente e si rivolge alla nana.

*Potrei senz’altro farlo* le dice gentilmente *Sono un po’ arrugginito con quel tipo di magia… ma conoscete quel vecchio detto, no? Una volta stregone, sempre stregone! O forse era qualcosa di totalmente diverso, ma penso che suoni altrettanto bene.*

Si avvicina cautamente alla nana e allunga una mano, pur senza toccarla. Invece, la lascia indugiare al di sopra della ferita, scrutandole il viso da sotto il cappello.

*Tuttavia, so bene quanto la gente possa essere titubante nei confronti della magia. Ho il tuo permesso di guarirti, giovanotta? Non voglio certo essere il primo stregone che incontri a lasciarti una brutta impressione.*

Eothin:*finisce l'arrosto e guarda la nana* "non mi sembra una cattiva idea, perlomeno le lenirebbe il dolore " *capisce che la nana, evidentemente un'esperta viaggiatrice non è tipo da dare confidenza ad estranei anche se personalmente non le sembrava di aver nulla da far temere*

Breanna: *non si fida molto di quello strano mago ma rifiutare sarebbe sospetto e deve assolutamente proseguire il suo viaggio*

Avete il mio permesso stregone, e la mia riconoscenza

*Oltretutto, pensa, se davvero il mago la guarisse il suo viaggio aumenterebbe di velocità e certamente sarebbe cosa buona.

Con un sorriso tende la gamba ferita verso lo stregone

Thain: *ha accettato di guarirla, vero...ma c'è qualcosa nei suoi occhi che mi fa prudere la barba....e quando mi prude la barba, significa che qualcosa non quadra. Staremo a vedere....Sussurro ad Hellabor* ehi...sei sicura che sia Gandalf? Ha degli strani occhi....da quando ha deciso di curare la povera Breanna....*spero che lui non mi abbia sentito*

Hellabor: *Come avrebbe voluto sapere cosa rispondere a Thain. Ma in effetti non era più sicura di nulla ormai, se non che le loro strade si sarebbero divise la mattina dopo*

Così sembra...almeno. In effetti non ne sono del tutto sicura.

*Si limita cautamente a rispondere. Anche perché lui senza alcun problema si è offerto di guarire la caviglia di Breanna (ecco sì è finalmente ricordata il nome!) proprio come avrebbe fatto Gandalf.

Sapeva che da Brea c'era un treno comodissimo per andare verso il nord, avrebbe fatto il biglietto domattina stessa.

Gandalf: Il sorriso di Gandalf non cambia di una virgola, come se ormai fosse parte integrante della sua espressione. Con delicatezza praticata, offre alla nana un cenno del capo e avvicina ulteriormente la mano alla ferita sulla gamba.

Quando la pelle entra in contatto con il taglio vermiglio, pronuncia parole incomprensibili alle orecchie dei presenti, termini che un tempo appartenevano all’unica lingua esistente.

La ferita comincia pian piano a rimarginarsi, dapprima riassorbendo il sangue cadente, poi ricoprendo la carne sottostante di pelle nuova, come se non fosse mai stata inferta. Pochi secondi dopo, lo stesso destino tocca anche alla ferita sul fianco.

Solo allora, dopo essersi assicurato che non ve ne siano altre, lo stregone si ritira.

*Ecco fatto! Non è stato poi così male, dico bene?*

Si rivolge al resto della comitiva.

*Ora, non so voi, ma io ho proprio bisogno di una bella dormita* dice con quel suo tono affabile *Dovrò essere bello riposato per il viaggio che ci aspetta domani. Non vedo l’ora di visitare quei cantieri!*

Gandalf: *osserva la ferita guarire lentamente con un sorriso sollevata per la nana che chissa' da quanto tempo soffriva e si era dovuta portare quelle ferite per tutto il viaggio* "Sono d'accordo, inizio anche io a prepararmi per la notte e domattina non potro' alzarmi troppo tardi "

Breanna: *la sfiducia e la paura hanno ceduto il passo alla meraviglia mentre sentiva la propria carne guarire e rigenerarsi senza dolore, solo con un senso di calore*

Vi ringrazio infinitamente Stregone

*gli si rivolge con un sorriso riconoscente e un accenno di inchino.

Poi guarda il resto della variamente assortita comitiva ancora raccolto intorno al tavolo e si accomiata*

"Mi ritiro anche io. Approfitterò di questa notte per riposare bene e poter riprendere il mio viaggio di buon'ora"

*Con passo decisamente più svelto e facile si avvia alle scale che portano alle camere.

Thain: *la seguo con lo sguardo quando si avvia verso la sua stanza. Quanto vorrei farle compagnia, scaldarla in questa fredda notte. Da noi, a Gorgoroth, non si vedono molte Nane* L'ora è tarda, forse è meglio mi ritiri anch'io. La vostra compagnia è stata molto gradita. Grazie della meravigliosa cena. Ah, Tharkun, spero di rivedervi presto nei nostri cantieri.

Eothin: *Si alza da tavola stiracchiandosi e sbadigliando*

Grazie a voi della compagnia e della cena, possa la notte portarvi riposo e bei sogni!

Si avvia verso la sua stanza, uscendo

Gandalf: Gandalf si concede un momento per osservare la ritirata degli stranieri, poi si rivolge alla sua compagna di viaggio.

*Tu va pure avanti, Signorina Tuc. Vorrei approfittare di qualche minuto in solitaria per fumare la mia pipa.*

E, detto questo, le offre una pacca sulla spalla ed esce dalla locanda, abbandonando il calore del Puledro Impennato per la placida freschezza della notte.

Ma invece di afferrare la pipa nascosta sotto le vesti grigie, si limita ad alzare lo sguardo verso la luna crescente, pallida e alta in un celo stellato e senza nubi.

Rimane ad osservarla in silenzio per un po', le labbra arricciate in un sorriso molto più accentuato. E per un brevissimo attimo nell'eternità della Terra di Mezzo, i suoi occhi brillano appena nell'oscurità del plenilunio.

*Personalmente, mastro nano... anche io non vedo l'ora di visitare quei cantieri.*

Carach Angren, Mordor 


**una nube argentea si muove veloce nella notte...sopra la Terra di Mezzo, diretta ad Est . Ogni Elfo, Uomo o Nano che siano all'aperto, possono vederla. Molti di loro pensano ad un cattivo presagio, anche se la nube illumina la terra a giorno. Una luce più forte di qualsiasi stella di Varda o della Luna di Tillion.

Due Aquile l'accompagnano...messaggeri di Valinor**

 

Kirkthur: *C'erano stati presagi nelle stelle riguardo la venuta di un nuovo signore di Mordor. Riguardo la rinascita del nostro leggendario popolo. Ora, finalmente, è arrivato il momento di ricordare ai Popoli liberi chi siamo e chi comanda nella Terra di Mezzo.* Preparate le armate! Il nostro nuovo signore sta arrivando!

Pandora: *Non era mai stata così bene in un luogo da secoli.

L'anarchia imperava a Barad-Dur, orchi di ogni specie si alternavano sul trono come pargoli che giocano con i vestiti dei genitori, così come appariva ai suoi occhi.

Gli addetti alla riscossione delle imposte cercavano con poco successo di far rispettare le tasse ed i versamenti per la sudditanza a Mordor, mercanti e imprenditori di nuove tecnologie spaziali facevano il buono e cattivo tempo in Borsa, ovunque regnava il caos.

Eppure lei ci stava bene, Pandora sapeva che anche nell'entropia gli elementi trovano un loro instabile equilibrio e disarmonia.

E tutto ciò le lasciava ampio spazio di sperimentazione, studio e ricerca.

Aveva aperto un laboratorio nei sotterranei della fortezza principale, una lunga stanza colma di tavoli con provette, fiale, microscopi e nuovissimi dispositivi di ultima tecnologia per analizzare gli elementi...centrifughe a velocità planetaria e strani alambicchi ricurvi pieni di liquidi colorati occupavano in quel momento il ripiano su cui stava concentrandosi sopra una vecchia pergamena ingiallita cercando di interpretarne i segni.

Tutto ad un tratto alzò la testa, un'espressione corrucciata le apparve in viso.

"Uhm...avverto qualcosa...o qualcunə...che s avvicina. Sarà meglio uscire a controllare"

*Con un'ultima occhiata alla pergamena esce poi dalla stanza, chiudendola con una combinazione elettronica. Fantastica questa tecnologia spaziale, meglio delle formule magiche che se le scordava spesso...*

.Emrys: Dapprima, sente solo l’aria sulla pelle.

La percezione di qualcosa di nuovo, eppure familiare, risveglia dentro di lui un ricordo ormai lontano, di un tempo in cui aveva camminato su questa terra in una forma molto diversa.

Emrys apre gli occhi, e allora alla sensazione di fresco si unisce il bruciore della luce… dei raggi del sole che filtrano tra le nubi. Per un attimo, pensa che potrebbe rimanerne accecato, prima di rammentarsi di sbattere le palpebre.

È di nuovo in forma mortale. Ora… sa cosa deve fare, ricorda perché è venuto qui e colei che dovrà assistere nella sua missione.

*Mia signora* dice, inchinandosi alla sua Vala *Sono al vostro comando, come sempre.*

Tahenys: Sono onorata dei tuoi servigi, Emrys. *Ho sempre visto i Maia come esseri inferiori a noi Valar, ma per Emrys ho un posto nel mio cuore. Lui è l'unico che è sempre al mio fianco.

Phisalya serve Yavanna, al momento....e Morthius, beh...lui è stato cacciato nel Vuoto da Ben Solo e Rey, due anni fa....* A quanto vedo, abbiamo molto lavoro da fare qui. Bisognerà erigere una fortezza degna di una Valië....mettere al lavoro questi...insulsi...Uruk.

Gurthung: *il generale procedeva cauto supportato dai suoi soldati e dalle due elfe* "Soldati! Vostre Eccellenze! Teniamoci pronti perché temo che qui tra poco scorrerà molto sangue"

*dice scrutando davanti a lui *

Bolg: *Un cipiglio imbronciato e serio, il passo fermo e pesante, Bolg segue fiero il suo generale.

Alla parole promettenti sangue e battaglia una scossa di endorfine percorre tutto il suo grosso e robusto corpo, ricoperto dalla corazza in titanio.

Scopre i denti in un sogghigno*

Pronto a tutto generale

*Ringhia*

Emrys: Emrys rivolge alla sua signora un sorriso paziente.

*Non li giudichi troppo duramente, mia signora. Dopotutto, un tempo non erano poi così diversi dai figli perfetti di Ilùvatar. La loro esistenza non dev'essere condannata, ma compresa e usata saggiamente, come qualsiasi creazione di Arda... che sia Luce oppure Oscurità. Il giorno in cui tutti gli esseri viventi lo capiranno, sarà anche quello in cui cose come la violenza e il dolore potrebbero diventare solo un lontano ricordo.*

Si guarda attorno, osservando attentamente il terreno a loro disposizione.

*Se messi al lavoro, sono certo che realizzeranno una fortezza degna del vostro nome. Lo hanno già fatto in passato, sotto gli ordini diretti di Mairon. Credo che ci sorprenderanno, se glie ne diamo la possibilità.*

Tahenys: *Osservo il peggior battaglione di Uruk sulla faccia di questo Pianeta e leggo negli occhi di ognuno di loro...sgomento e paura. Hanno passato intere Ere schiavi degli Ainur, prima Melkor, poi Sauron....* Ascoltatemi! Popolo di Mordor! Siete stati schiavi per molte Ere, fin dal vostro primo vagito, avete conosciuto solo la schiavitù e l'umiliazione delle sconfitte. Seguitemi! Ed Insieme, ci riprenderemo ciò che è nostro! Ci riprenderemo i territori che ci sono stati rubati dagli Uomini e dagli Elfi. *lancio un'occhiata ed un sorriso a Emrys....* Per Melkor! Per la vittoria! *secondo Manwe....avrei dovuto portare la Luce di Valinor a Mordor....certo...con calma* Siete nati in schiavitù, ma vivrete liberi. Nessun Uruk verrà considerato al mio servizio, nessuno.

Pandora: *Uscita dalla fortezza, o perlomeno da ciò che ancora resisteva ai secoli e ne ricordava la passata gloria e grandezza, vide il carro e le aquile e capì cosa stava succedendo*

"Ma guarda un po', arriva la classe dirigente a quanto pare...uuuh pezzi grossi davvero, pure la scorta. Sapevo io che non poteva durare a lungo la tranquillità, con tutti quei litigi continui degli uruk per il trono il frastuono continuo sarà arrivato chissà quanto in alto. Quasi quasi sono contenta di aver rotto per sbaglio quella fiala che gli ha fatto venire tutte quelle pustole viola e pruriginose per due mesi.

Non si è più avvicinato al laboratorio un solo uruk da allora"

*Al ricordo ridacchia mentre si avvicina al corteo*

Benvenuta Eccellenza e benvenute Eccellenze

*Dice con un piccolo inchino*

Davvero sorprendente vedere così tanta luce in questa perenne oscurità, davvero...

Gurthung: *il generale si avvicina * "molte grazie. Siamo un po agitati perché nell'aria sono presenti molti cattivi presagi e temevamo una battaglia " *risponde sperando che i suoi uomini mantengano la calma ma che si tengano pronti in caso di attacco improvviso *

Bolg: Sgrunf, niente battaglia quindi eh.. peccato, già mi gustavo il piacere di far gorgogliare qualche gola

*Sussurra al suo compagno. Resta comunque in posizione di allerta, considerando a chi hanno l'onore di fare da scorta devono essere preparati a tutto*

Emrys: Emrys restituisce il sorriso della Valar e annuisce con approvazione.

*Avete visto, mia signora? Incutere paura è facile... ma quella che avete guadagnato adesso è devozione... no... amore. Perché ora sanno che con voi potranno scegliere una strada diversa da quelle percorse in passato, non più come sacchi di carne in attesa di essere maciullati, ma come seguaci leali di una causa più grande.*

E grazie a quella causa, Emrys è sicuro di una cosa: la sua signora sarà davvero in grado di portare a termine il compito che le è stato assegnato. La Terra di Mezzo, Mordor... vedranno di nuovo la luce!

Tahenys: Ora che ho la vostra attenzione....*guardando verso i tre warmaster di fronte ai due plotoni di Uruk della piana di Gorgoroth* ho bisogno di una buona quantità di voi...o di schiavi Umani, come preferite....dovrete costruire una fortezza degna di una Valië. Degna di Melkor....intesi? Avrete ricompense, avrete sangue, Bolg...lo avrete, Ve lo assicuro

Thruigun: *richiamato dal suo generale, a farsi avanti è un Uruk che si distingue dagli altri per l'abbigliamento e il portamento. Ha sicurezza e ornamenti ad abbellire la corazza.*

Lui è Arkad, Eccellenza, il nostro miglior costruttore.* Lo presenta il generale con un inchino.*

"Costruirò una fortezza inespugnabile per Voi Eccellenza" *si inserisce l'Uruk portando il pugno al petto.

Gurthung: *il generale guarda compiaciuto* "puo' fidarsi Eccellenza Arkad e' molto conosciuto e stimato da noi tutti per la sua abilita' nelle costruzioni e le sue opere resistono a tutto, anche a cicloni e tempeste. Voialtri!" *dice rivolgendosi agli altri soldati " "aiutatelo in tutto cio' che avra' bisogno!"

Bolg: Sissignore generale

*Ringhia

La fortezza è piena di uruk che da troppo tempo ormai rammolliscono in insulsi ed inutili giochi di potere col trono vacante e ovviamente risse quotidiane al minimo motivo valido o no.

Nei reami circostanti governi dediti solo a contendersi pezzi di terra e vecchi cimeli polverosi mentre il popolo manca di sostentamento e lavoro, covando rabbia.

Ci sono tutte le condizioni per reclutare sia uruk che umani allo scopo e Bolg promette a se stesso che farà in modo di trovare ottima manodopera atta allo scopo

Grugnisce impaziente di cominciare.*

Adar: *sono stato in silenzio fin'ora. Osservavo i miei generali parlare con la nuova signora di Mordor. Ricorda molto il nostro primo padrone, Melkor....deve essere della sua stessa stirpe. Ho vissuto a lungo, ormai conosco bene gli Ainur. Ha parlato di libertà....ma al primo cambio di stagione....saremo di nuovo suoi schiavi, me lo sento* Perchè....costruire una fortezza per un'Entità talmente potente da potersi permettere la scorta di un'Aquila di Manwe....? Avrai i tuoi schiavi, no? Perchè liberarci e poi....reclutare schiavi ? non sei diversa da Melkor e Sauron....*sputo in terra, nella direzione del lecchino che le sta appresso. Deve essere un Maiar...è in adorazione della sua padrona* Mordor è già occupata...vai altrove ad esercitare il tuo potere

Tahenys: *lancio uno sguardo fulminante all'Uruk che ha appena sputato verso Emrys....dovrei bruciarlo sul posto, ma non lo farò....so chi è, ho avuto a che fare con lui nella Seconda Era, quando Sauron se ne stava nascosto....me ne occuperò più tardi. E' solo una spina nel fianco...ma se Mairon lo ha tenuto in vita, ci sarà un motivo. Probabilmente, servirà per mantenere gli Uruk uniti* bene...bene....*lancio un veloce sguardo verso i resti di ciò che era Barad Dur. So che parte delle fondamenta sono ancora in piedi...inizieremo da li* Portatemi un piano di costruzione...vedremo come tirare su Barad Dur in modo che torni ad essere la più grande e più potente delle fortezze di questo Pianeta. *torno a guardare Adar negli occhi* in quanto a te....ho in serbo qualcosa. Vediamoci nel cratere dell'Orodruin....

Thruigun: *Arkad osserva con timore il Padre, ha notato lo stringersi dei suoi pugni mentre la donna e il suo seguito parlavano.

E con terrore vede Adar mancare di rispetto sputando ai piedi del semidio.

Ai tempi di Melkor e Sauron avrebbe significato morte certa, dopo atroci e lunghissime torture.

Ogni più piccola mancanza era sufficiente a causare punizioni efferate.*

"Ho in serbo qualcosa..."

*Le parole sibilline della donna risultano minacciose a chi ha vissuto innumerevoli anni di soprusi e schiavitù.

Incerto, ma con il desiderio di appoggiare il Padre, l'Uruk fa un passo avanti e gli si mette al fianco, come a voler, eventualmente, combattere al suo fianco*

Gurthung: * porta istantaneamente la mano all'elsa , il suo istinto gli diceva che di li' a poco si sarebbe scatenato qualcosa , l'atmosfera che sembrava di normale accoglienza non stava procedendo nella maniera giusta e sarebbe bastato veramente poco per far degenerare il tutto ma per ora era meglio star calmi in attesa di ordini dalle Loro Eccellenze "siamo lieti di essere vostri ospiti" *dice in tono più educato possibile*

Bolg: *Socchiude gli occhi, osservando e valutando quello che accade.

Le parole di Adar hanno smosso qualcosa dentro di lui che ora non sa definire bene.

Non ricorda le ere passate, Bolg è stato creato da pochi anni unendo le nuove conoscenze venute dallo spazio alle antiche magie oscure.

Un'unione di forza e tenebra, creato per combattere e in grado di resistere a lungo anche solo con pochissimo cibo.

Molte volte però ha sentito racconti di un passato intriso di schiavitù e torture per chi non obbediva, orchi creati al solo scopo di essere carne da guerra e da macello, senza nome, senza alcun valore se non nel numero.

Istintivamente si sposta verso Adar e verso Akrad, ponendosi di fianco a loro, in avanti, come a volerli ulteriormente proteggere.*

Emrys: Il sorriso sul volto di Emrys diviene molto più teso, pur senza diminuire.

Un tempo, un simile affronto alla sua signora sarebbe stato sufficiente per condannare la vile creatura che aveva osato aprire bocca... ma erano passati molti millenni da quando lui era un giovane Maia ancora inesperto della guerra e degli orrori ad essa legati. Aveva testimoniato di persona il dolore, la sofferenza e la morte delle numerose razze che abitavano la Terra di Mezzo, e proprio per questa ragione aveva fatto voto di non lasciarsi mai controllare dalla rabbia o dall'impulsività.

*Dovresti imparare a controllarti, Uruk* dice con tono apparentemente piacevole *Se davvero la mia signora fosse come coloro che descrivi... perchè mai dovrebbe preoccuparsi di reclutarvi, quando potrebbe semplicemente sottomettervi al suo volere? Ne avrebbe certamente il potere, e lo sai anche tu, quindi prova per lo meno ad ascoltarla. Ti sarebbe davvero così difficile?*

Adar: *so di avere tutti gli Uruk dalla mia parte. Bene...in caso, la proposta della Valie diventasse una minaccia, potrò contare su un esercito per proteggermi. I numeri fanno le vittorie, non il potere.* va bene, accetterò la tua proposta. Vediamoci sul cratere dell'Orodruin, domani. Ma....vedete di non torcere un capello ai miei figli....o vi farò vedere di cosa sono capace...In quanto a te, Maia....non mi sembri in grado di combattere....vedremo....

 

Appartamento di Legolas III, Mina Tirith

 

Alcare: *sorride alla giovane elfa capendo quanto le piacerebbe visitare la sua citta' "ma certo, molto volentieri" *risponde non sapendo come interpretare la tristezza negli occhi di Legolas, forse senza volerlo ha toccato un argomento sensibile per lui e Myrelyn*

Mirelyn: *inconsapevole della sofferenza dello zio, con l'esuberanza tipica della sua età Myrelyn ricomincia a saltellare per il salotto mentre traffica tutto intorno per portare al tavolo la torta di more che ha tanto decantato.*

"Beh intanto che preparo zio Legolas potrebbe mostrarti la casa e i suoi tesori. Come l'arco con cui ha combattuto Sauron nella preistoria" *ovviamente è un pretesto, Myrelyn, cupido in erba, è fermamente intenzionata a trovare una fidanzata allo zio

Legolas: *sorrido lievemente, nonostante la tragedia, non ha perso la sua esuberanza e la sua allegria. Spero non le perda mai. Si dice che ci siano ombre ad Est....qualcosa si sta muovendo nella contrada di Nurn...Ormai terra bruciata, dopo le battaglie della Terza Era e la sconfitta di Sauron* oh....perdonala, è una molla. Non si ferma mai. Vieni, ti offro qualcosa? un the? *Apro le grandi finestre, in modo che la luce della luna piena entri ed illumini casa. Vorrei parlarle dei genitori di Mirelyn, ma non con la ragazza qui....devo trovare un pretesto per mandarla in camera sua. Non voglio risvegliarle brutti ricordi*

Alcare: "volentieri grazie" *dice avvicinandosi alla tavola* "e non si preoccupi, e' giovane ed e' normale sia cosi esuberante" *intuisce che nella vita di entrambi deve essere successo qualcosa di molto triste e le dispiace aver rivangato seppur inavvertitamente un passato doloroso*

Mirelyn: *tra un forchettata e l'altra di una generosa fetta di torta Myrelyn bersaglia di domande Alcare sulla vita a Valinor e ovviamente si offre di portarla in giro per Minas Tirith, la conosce come le sue tasche per via delle scorribande con gli altri ragazzini*

"Alcare, ma davvero tutta la città è fatta di oro e mithril? Perché si chiama città delle campane? E i Valar ci sono ancora? Li hai mai visti? Conosci il re?"

L'elfa sembra divertita da quel fuoco di fila di domande, lo zio sembra perso nei suoi pensieri, ma gli occhi spesso si volgono a quelli dell'ospite con un sorriso pieno di tenerezza*

Alcare: "si è tutto vero, oro e mithril compongono la città che brilla alla luce del sole, si chiama città delle campane perché sono praticamente ovunque. I Valar ci sono ancora e li ho visti seppur da lontano una volta così come il re"

*risponde guardando l'elfo perso nei suoi pensieri. È sicura che voglia dirle qualcosa d'importante ma non riesce a capire cosa e perché*

**una nube argentea si muove veloce nella notte...sopra la Terra di Mezzo, diretta ad Ovest. Ogni Elfo, Uomo o Nano che siano all'aperto, possono vederla. Molti di loro pensano ad un cattivo presagio, anche se la nube illumina la terra a giorno. Una luce più forte di qualsiasi stella di Varda o della Luna di Tirion.

Due Aquile l'accompagnano...messaggeri di Valinor**

Mirelyn: *all'improvviso un bagliore oltre i vetri attira l'attenzione di Myrelyn che corre alla finestra. Vede con meraviglia una nube argentea muoversi nella notte impossibilmente veloce per non essere qualcosa di straordinario.

Poi nota le le sagome maestose di due Aquile, non i rapaci comuni, ma quegli enormi esemplari messaggeri di Valinor*

"Zio! Zio! Vieni a vedere! Le Aquile!!!

*Il visetto delicato resta premuto contro il vetro della finestra fino a quando l'ultima scintilla argentea si perde nel buio della notte e le sagome dei grandi rapaci sono ormai svanite anche dalla sua vista acutissima di giovane elfa*

"Zio? Zio? Perché quella faccia?"

Legolas: *non è un buon presagio...lo si legge nelle stelle. Quella nube andava verso Mordor.....non può esserci nulla di buono. Dovrei iniziare a fortificare l'Ithilien....non sappiamo cosa stia arrivando.* andava verso l'antica Mordor. Non può essere nulla di buono. Dobbiamo avvertire Re Throin.

Alcare: "Ha ragione, temo che le cose stiano per mettersi male" *commenta scuotendo la lunga treccia rossa* "mi chiedo come mai proprio ora, ammesso che possa esserci un motivo " *dice guardando Legolas*

Mirelyn: *Myrelyn guarda i due adulti e rimane scossa nel sentire la preoccupazione, quasi l'urgenza nel tono dello zio. E la pacata conferma di Alcare non fa altro che moltiplicare il senso di disagio che all'improvviso le scorre lungo la schiena come un brivido gelido*

"Zio, dobbiamo salire subito dal Re? Ci riceverà in piena notte? Vado bene vestita così per vedere il Re?"

*chiede girando su se stessa talmente veloce che i lunghi capelli biondo lunare le danzano sulla schiena come un mantello lucente. La preoccupazione già dimenticata e sostituita dalla curiosità e dal pensiero di poter raccontare agli amici di aver visto, e magari parlato, con il Re in persona*

Legolas: no, voi due resterete qui. *non è sicuro girare per Minas Tirith di notte. Gli Uruk di Mordor fanno ancora scorribande qui...soprattutto quando non c'è la luna, come stanotte.* Non è sicuro uscire a quest'ora, Mirelyn. *non so se andare o no...probabilmente, il Re avrà visto cosa è passato* Alcare, se vuoi...puoi restare qui per la notte...abbiamo una stanza in più. Era del fratello di Mirelyn, è partito per Bosco Verde due anni fa.

Alcare: "ha ragione e vi ringrazio, mi fermerò ben volentieri . Ah Legolas...lei non è il Legolas che penso io ma c'è un legame di parentela vero?" *dice guardandolo negli occhi *

Legolas: sono un suo diretto discendente. Porto il nome di un grande eroe ed amico dei Nani. Sono consapevole del peso che porto, Alcare dei Noldor. *la guardo direttamente negli occhi....è quasi una sfida, a chi abbasserà prima lo sguardo. So bene...che sarò io. Lei ha visto la Luce di Valinor....* é ora di ritirarsi, la notte è ormai vecchia. Sarà l'alba fra poche ore
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: asia20