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Autore: Cladzky    28/02/2023    2 recensioni
Un'altra poesia che ho trovato su un foglio pieno di scarabocchi rappresentanti uomini dai grossi nasi e uccelli strani. Probabilmente il mio componimento più completo dell'ultimo anno della mia infanzia. Tratta di morte e come affrontarla e non credo di aver cambiato posizione in tutto questo tempo.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tu credi forse nella vita oltre,

Tu pavido di fronte al grosso nulla?

Temi l’oblio e l’ignota coltre

E lo sonno eterno non ti trastulla?

Mira la vespa, unità dello sciame,

Unita in un’unica universale unione,

Nulla lei stima, dolore o fame

Né si lascia a un pietoso istrione.

Un mese e niente poi più respira

Questa formica dall’ali taglienti

Ma lo suo cuore brucia di pira

E lo suo battito disperde li venti

Tanto lei vive con sì gran passione

Nel servir l’unitario suo amore

Ch’è poligamo con tutto il rione

E ogni antenna per lei se more.

Nel breve frammento di storia terrestre

Ch’è la sua vita, arde più forte

D’ogni uomo che mai fu pedestre

Sul globo terracqueo e teme la morte.

 
   
 
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