MUSICA SEI
L' enorme strumento era percorso dalle dita di Oscar, mentre i suoi occhi stavano sprofondando nella placida quiete, dell’oblio. Tutto era ovattato, i suoni delle voci percepite come accordi melanconico di un liuto. mentre i tasti spandevano nell'aria melodie simili a quella candida piuma di un cuore in delirio. Mentre lui, alzando lo sguardo dolente, ascoltava quella melodia, sognante di accordi consumati al pensiero del bel conte svedese, rapsodia incessante di quell’anima, che vagabonda si perdeva nel sublime pensiero per Fersen, visione bruciante di ardente delirio ..Armonica vibrazione, che gli scuoteva le membra, follia, in quell’arcano accordo di note. .che squarciavano come fendenti il suo animo colmo d angoscia, avvinto tra i sobbalzi di quell'incalzante ridondare di suoni, ponendo di fronte il volto dell’altro. Oscar affidava a quell'incessante ballata, il suo pensiero che simile ad un candido stormo di aironi le penetrava la mente. Tormento interiore per lui che si consumava d' amore, esplosione mesta d' ira bruciante, e convulsa. Avrebbe voluto condurla attraverso il tenero soffio del vento verso quell’eterno orizzonte dove avrebbero danzato insieme, accompagnati da fulgide luci di pura passione, assaporando il candido mormorio del infinita passione, colmando del tacito olezzo dei loro corpi.