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Autore: Khailea    02/03/2023    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
Wyen
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-Stasera si fa festaaa!-
-Nadeshiko, lo stiamo facendo da quando siamo qui.-
Johanna aveva un leggero mal di testa per tutte le urla della ragazza, che aveva preteso da tutti una serata come si doveva: in spiaggia, con un bel falò e circondati da tanta bella gente.
Per fortuna non era stato difficile accontentarla, visto il resort organizzava eventi simili lontani dall’alloggio.
Erano appena arrivati, il cielo ormai era scuro e ricoperto di stelle, e nonostante l’immersione mattutina erano tutti carichi di energia.
-Dobbiamo mantenere il ritmo! Ailea, su canta qualcosa!- rispose la ragazza, lanciandosi sulla bruna afferrandole il braccio.
Khal vedendola avrebbe voluto prenderla a schiaffi.
-Non sono micca un jukebox.- replicò l’altra, sfilando il braccio dalla presa.
-Ma se sei sempre pronta a cantare! Non dirmi che non ti va! È una bellissima serata, e chissà quanto tempo ci resta qui!-
-Cavolo, che pensiero tetro.- commentò Zell alzando un sopracciglio.
-Miii! Intendevo al mare! Dai Ailea, canta!-
Ailea alzò gli occhi al cielo, sconfitta. -Prima fammi bere qualcosa.-
-Siii! Andiamo tutti a bere!-
La ragazza seguì Ailea al bar, assieme a Khal, che stava attaccato alla sua ragazza, mentre gli altri andarono a sistemarsi nei pochi posti liberi.
Vladimir aveva lasciato il suo pc in camera, per godersi la serata, ed ancora nella sua mano non era mai mancato un bicchiere di alcool.
-Non hai paura di stare male?- gli chiese preoccupata Wyen.
Da quanto ne sapeva sulla resistenza umana, gli alcolici potevano essere loro fatali.
-Sarà un problema per il Vladimir del futuro.- rispose l’altro sorridente. -Vedi, per non stare male, basta continuare a bere. Se mantieni quel punto di ubriachezza in cui sei tutto bello frizzantino ed allegro, allora starai benissimo.-
-Il Vladimir del futuro non ne sarà felice.- scherzò Ryujin.
Vladimir sollevò il bicchiere per un brindisi. -Fatti suoi.-
Wyen lo guardò serrando le labbra per non obbiettare, guardando Daimonas cercando di capire come fosse meglio comportarsi.
Il fratello scosse il capo, a farle capire che era meglio lasciare perdere.
Anche lui si era preso giusto qualcosina, niente di troppo esagerato, ma a prescindere non gli avrebbe fatto niente di che.
Non era un bevitore assiduo, ma gli sarebbe voluto molto di più per ubriacarsi.
-Beh, non ci resta altro da fare che aspettare il ritorno di Ailea. Secondo te qualcuno le può prestare una chitarra, o dovremo usare le tue tasche magiche?- chiese Jack a Daimonas, facendolo ridere.
-Le mie tasche sono sempre pronte in caso.-
Wyen rimase in silenzio, non capendo di cosa stessero parlando, e non avendo notato la sua espressione il fratello non poté spiegarle quel gioco tra i due.
La ragazza abbassò lo sguardo, fissandosi le mani. Sapeva che non era loro intenzione escluderla, ma non poté fare a meno di sentirsi… fuori posto.
-Nyaaa che succede qui? Perché non vi state tutti divertendo nyaaaa?-
Lacie era balzata alle spalle di Wyen, cingendola con un braccio appoggiandosi su di lei. L’altra spalancò gli occhi dalla sorpresa, irrigidendosi da quell’improvviso contatto non
-Tra poco si balla nya, siete pronti?-
-Credevo che facessimo cantare Ailea e basta.- rispose Jack.
-Assolutamente no nya! Una canzone significa ballare nya!- spiegò Lacie mettendosi a sedere tra di loro. -Appena inizia, state pronti nya!-
-Va bene, vuoi farmi da partner Jack?- chiese Daimonas, facendo quasi strozzare l’altro con il suo drink.
-Assolutamente! Cioè, sì certo. Se a te va a me va. Sì sì, forte, forte forte forte…-
Menomale che con la sua carnagione grigiastra non era facile distinguere il rossore alle guance. La proposta l’aveva completamente colto alla sprovvista, ed il cuore gli stava ancora correndo nel petto.
Daimonas a sua volta si morse il labbro per contenere un sorriso. La domanda era stata spontanea, ed era felice avesse accettato.
Dopo l’incidente in acqua, aveva desiderato mantenere il contatto con Jack più a lungo.
Si erano tenuti la mano per molto tempo, ma in verità non era certo di poterlo considerare vero, in fondo gliel’aveva solo tenuta per evitare che la perdesse.
Però, anche sott’acqua, era riuscito a sentirne il calore, e la serenità che gli trasmetteva… dopo quello che era successo tra loro, era sbagliato desiderare ricominciare tanto presto?
Doveva aspettare ancora?
Jack voleva solo essere suo amico, o i segnali che gli sembrava stessa mandando erano veri, e non solo il prodotto del suo desiderio?
Se qualcuno avesse scritto un manuale su come i sentimenti e le relazioni funzionavano, lui l’avrebbe preso subito.
D’altra parte, c’era anche chi di relazioni e sentimenti ne sapeva in abbondanza.
Yume si era tirata a lucido per la serata, ed aveva aiutato Ayame a fare altrettanto. Quando quella sera la ragazza si era vista allo specchio quasi non si era riconosciuta: i bellissimi capelli legati all’indietro tra due trecce, i giganteschi orecchini di conchiglie, il pesante e luminoso trucco.
Era lei, la lei vera, che aveva abbandonato in un mare di tristezza.
Continuando a guardarsi allo specchio, Ayame aveva pensato che quella ragazza le era mancata.
-Allora tesoro, stasera ci si diverte. Sentiti libera di fare quello che ti pare. È la tua serata.- le disse Yume, stampandole un bacio sulla guancia, aggiungendole altri brillantini al trucco.
L’altra annuì, sorridendo. -Grazie.-
-Non c’è di che amore.-
Yume era fiera di vederla così. Era così felice che avrebbe potuto stritolarla, ma si sarebbe accontentata di sfogarsi su qualche bel ragazzo che aveva adocchiato più in là.
Ayame stava già dando nell’occhio, e non solo dai ragazzi colpiti dal suo fascino, ma anche da Lighneers.
Per il ragazzo non era facile comprendere cosa le stesse passando per la testa. Il giorno prima sembrava distrutta ed ora invece era leggera come l’aria.
Forse aveva sottovalutato le sue capacità di adattamento, forse l’amore che provava per lui era talmente forte da farle accettare la bestia che era.
Questo pensiero, pur cacciandolo a forza, in parte gli fece piacere, lo fece sentire compreso, ma non voleva iniziare nulla con Ayame, non lo aveva mai voluto e mai l’avrebbe fatto.
Già solo nel rapporto che avevano adesso l’aveva ferita abbastanza.
Era solo piacevole, dopo il suo impegno nell’allontanare tutto, e nelle difficoltà di riparare a quei danni, sentirsi voluto e forse anche compreso.
Mandò giù quella sensazione confortevole con un altro shot. Un conto era accettare di dovere legare di nuovo con il gruppo, un altro era lasciarsi andare troppo.
Già era un miracolo che fosse riuscito a lasciare avvicinare Annabelle, che proprio in quel momento le era accanto.
Anche lei aveva pensato di prendere qualcosa da bere, ma Lighneers le aveva consigliato di evitare, visto che divertirsi benissimo anche senza, e l’alcol faceva male, e così si era presa solo un analcolico, nonostante fosse un controsenso sentire una frase simile da qualcuno che stava bevendo.
“Sembri un papà”, l’aveva preso in giro lei, però gli aveva dato ascolto, soprattutto perché notando a sua volta il cambio di umore di Ayame, la ragazza aveva pensato che in caso di bisogno avrebbe potuto aiutare Lighneers.
L’umore generale era comunque abbastanza ottimista per la serata, e come Lacie che non vedeva l’ora di ballare anche Hope e Milton erano molto impazienti.
Hope dondolava davanti ad Alexander, che le teneva le mani sui fianchi, ed i due si guardavano sorridendo sfiorandosi il naso.
-Quei due sono già nel loro mondo.- commentò Zell guardandoli.
-Perché non chiedi a qualcuna di ballare con te?- gli rispose Astral.
Un sorriso forzato comparve sul volto del biondo.
Lui, con una ragazza che a malapena conosceva, ma che mostrava un interesse nei suoi confronti?
L’ultima volta che aveva sentito questa canzone ne era rimasto decisamente scottato. -Magari un’altra volta.-
-Puoi ballare con me.- gli propose Milton, allungando le mani verso di lui.
Zell ci pensò qualche secondo, poi alzò le spalle, e la raggiunse.
Ma sì, ballare con un’anima poteva andare bene.
-Anche tu vuoi andare a ballare?- chiese Seraph ad Astral, accarezzandogli la schiena con l’indice, facendolo rabbrividire di piacere.
-Magari dopo…-
-Se la tua donna vuole ballare, posso accompagnarla io.- disse Cirno facendo l’occhiolino a Seraph.
-Ti spacco il naso.- ringhiò Astral, evitando di farsi sentire da Sammy che poco più in là giocava al telefono assieme a Johanna.
-Ehi ragazzone, c’è abbastanza Cirno per entrambe.- rispose sorridente la ragazza.
-Fila.- disse stavolta Seraph, minacciosamente.
Cirno scappò subito, fingendosi spaventata e suscitando una risata generale.
L’unica che non contribuì fu Grace.
-Cosa devo fare per toglierti il muso?- l’abbracciò il fratello, sollevandola dallo sdraio e ributtandocela sopra.
-Niente…-
-Se ti compro un dolcino?-
-Magari con un paio in più…- scherzò la ragazza, sospirando. -Non riesco a non pensare che presto “qualcuno” rovinerà tutto.-
-Grace… papà si è comportato bene. Non credi di essere troppo diffidente?-
-Si è comportato bene solo perché non è qui. Da quando sono arrivata non siamo stati nella stessa stanza da soli nemmeno per un’ora…-
Non le piaceva ammetterlo, ma questo fatto l’aveva ferita.
Rimaneva sua figlia, per quanto le loro visioni della vita cozzassero. Suo padre non sapeva veramente fare altro se non ignorare i problemi o darle contro senza ascoltarla?
Non poteva sedersi assieme a lei e parlare civilmente?
Non le mancava sua figlia, proprio come a lei mancava il padre?
Nate sospirò, incrociando le mani. -Allora parlagli. Domani.-
La sorella si voltò lentamente, guardandolo seria.
Fissò per qualche secondo un punto vuoto tra i due, prima di rispondergli. -D’accordo.-
Forse era la cosa giusta da fare, poteva dargli il beneficio del dubbio, e sperare che fosse cambiato.
Non sapeva cosa aspettarsi, ed in tutta sincerità, ora che aveva deciso di farlo, aveva paura.
-Bene ragazzi, siete pronti a fare festa?-
L’urlo di Nadeshiko era arrivato alle orecchie di tutti. Assieme ad Ailea e Khal era appena tornata, ancora più carica ed ubriaca.
-Vuoi festeggiare finché non torneremo a casa?- sorrise Ryujin, preoccupato dal suo dondolio.
-Certo che sì! Ce lo meritiamo, cazzo!-
-Nade!- esclamò Johanna, tappando le orecchie di Sammy.
-Oooh  ma figurati! Quella bambina ha sentito di peggio. Tutti noi abbiamo sentito e visto moooolto peggio! Cavolo, ancora non riusciamo completamente a rilassarci nemmeno qui! Io dico di ubriacarci, e di mandare tutto al diavolo!-
Le parole della ragazza risuonarono nella mente di tutti come una cruda verità.
La notte controllavano che le porte fossero chiuse, quasi avevano ancora l’istinto di dormire con un occhio aperto. Avevano nuotato sì e no un paio di volte, e lasciare le armi nelle camere li faceva sentire vulnerabili e tremendamente ansiosi.
Non c’era stata una sola occasione in cui non avessero pensato a cosa sarebbe potuto andare storto, ed ancora i loro corpi non ci riuscivano.
Ailea guardò il proprio bicchiere, sollevandolo in aria. -Fanculo, ubriachiamoci!-
Lo mandò giù in un unico sorso, e quasi tutti seguirono il suo esempio.
Quando i bicchieri furono nuovamente pieni Ailea si sistemò assieme agli altri in un cerchio attorno al falò, catturando l’attenzione anche degli sconosciuti in giro.
-Mentre ti scende una lacri-
Ma non sai da dove vie-
Nerissimi gli occhi si sporca-
Non è come pensavi te…-
Jack si alzò dallo sdraio, chinandosi galantemente di fronte a Daimonas porgendogli la mano. L’altro gli sorrise, stringendola nella sua, ed i due cominciarono a ballare.
Lacie mosse la coda felice, guardandosi attorno decidendo infine di trascinare Wyen nelle danze, con l’approvazione di Astral che già si stava aspettando che qualche ragazzo potesse provarci con lei.
Si unirono al gruppo anche lui e Seraph, e Yume, Nadeshiko e Ayame.
Cirno naturalmente passava da un ballerino all’altro, sfoggiando tutte le sue abilità.
-E ti fa un po' male…
Tutto si sposta, si muo-
Veloce come un uraga-
Non c'ero, ti chiedo scu-
Sai, non sapevo bene com'era.-
Grace appoggiò la testa sul proprio pugno, guardando il falò.
Non si era resa conto di quanto l’idea di parlare con il padre le mettesse ansia. Poteva peggiorare il loro già fragile rapporto, che la lontananza non aveva contribuito a migliorare.
Sua madre in una delle tante chiamate che avevano fatto le aveva detto di puntare i piedi, di difendere la sua libertà e le proprie scelte.
Suo padre prima o poi avrebbe capito, o almeno questo le ripetevano tutti.
Sarebbe veramente andata così?
-E mi fa un po' male…
Guarda che bella giorna-
T'avrei tenuto vici-
Non potevo capi-
Respirami addosso ancora un po', ti prego.
Non riesco a mangiare.-
Nate si alzò, prendendo per mano la sorella costringendola ad alzarsi. -Non ti fa bene stare a rimuginare.- le disse sorridendo.
Grace sospirò, rispondendo al sorriso lasciandosi trascinare.
-Mentre cammini per stra-
Da sola come un'astrona-
Verissima in mezzo alle stel-
Le mani tue sembrano fiumi.
Che portano al mare.-
Annabelle ballonzolò sul posto, e Lighneers notandola le picchiettò sulla spalla, facendole segno con il capo, appena lei si voltò, di andare a divertirsi.
La ragazza corrugò il viso a chiedere se ne fosse sicuro, e lui annuì. Non doveva stare per forza lì con lui, era meglio che si divertisse e socializzasse con qualcuno di normale, circa…
Lei sorrise felice, unendosi agli amici per ballare. Lighneers rimase fermo per qualche secondo guardandoli, sentendo il cervello macinare.
Ayame era lì, stava ballando, e Yume cominciava a lasciarla andare.
Poteva essere la sua unica occasione della serata, ma avrebbe dovuto ballare per raggiungerla, e la sola idea bastava a fargli desiderare di sprofondare sottoterra.
Fece per alzarsi almeno un paio di volte prima di riuscirci, morendo dentro.
-Perderti dentro la piog-
Già sono le otto di se-
Raccontami cosa volevi.
Vivere non è poi male…
Se ti sai asciugare.-
Lighneers ballava spostandosi lentamente verso Ayame. Avrebbe preferito andarsene, ma ormai era in gioco, ed ormai gli mancavano solo pochi metri.
Presto lo sguardo della ragazza si posò sul suo, ma fu proprio in quel momento che lei si voltò, allontanandosi ritornando da Yume, fingendo di volere ballare assieme a lei per sfuggirgli.
Lighneers si fermò, completamente perso.
-Guarda che bella giorna-
T'avrei tenuto vici-
Non potevo capi-
Respirami addosso ancora un po', ti prego.
Non riesco a mangiare.
Guarda che bella giorna-
T'avrei tenuto vici-
Non potevo capi-
Respirami addosso ancora un po', ti prego.
Non riesco a mangiare.-
Il ballo si fermò, ma non tutti si sciolsero dall’abbraccio creato.
Le coppie continuarono a dondolare ancora per un po’, ed anche Daimonas e Jack non si lasciarono andare, se non dopo qualche altro scambio di sorrisi.
-Sei un ottimo ballerino.- disse Jack.
-Grazie, anche tu.-
-Potremmo farlo più spesso, sarebbe divertente.-
-Sì, mi piacerebbe molto.-
A poco a poco tutti tornarono a stendersi, ma l’energia era ancora al massimo.
-È stato fantastico! Ora servirebbe solo un’altra scarica di divertimento.- sorrise Nadeshiko, con in mano un altro drink.
-So io che genere di divertimento ti piacerebbe.- ridacchiò Yume, indicandole con la coda dell’occhio Ayame, che poco più in là stava parlando con un bel ragazzo conosciuto durante le danze.
Anche Lighneers l’aveva notato, e la sua espressione si era indurita. Non era un comportamento di Ayame al quale era abituato, e continuava a chiedersi cosa significasse.
Le sue amiche conoscevano perfettamente la risposta.
-Sì, è molto carino. Non il mio tipo però.- commentò Nadeshiko.
-A me andrebbe benissimo invece.-
-Perché tu non hai un tipo. A te basta prenderlo.-
-Ahaha, hai ragione amore.- rise spensierata Yume, inebriata dall’alcool.
La loro conversazione non era certo passata inosservata, e Wyen che era lì vicino non poté fare a meno di serrare le labbra.
Notandolo, Nadeshiko sorrise divertita. -E tu Wyen? Che tipo ti piace?-
La ragazza, sentendosi chiamare, alzò la testa sorpresa. -Come prego?-
L’altra le si avvicinò, come una pantera di fronte alla sua preda, e le sussurrò accanto al viso.
-Che tipo ti piace?-
Wyen rimase in silenzio, guardandosi attorno.
Non ci aveva mai pensato, era sempre stata circondata da vari tipi di figure al castello, ma nessuno di loro l’avrebbe mai vista come un partner degno di sé, e nella sua tendenza ad essere una semplice ombra lei non aveva mai cercato le attenzioni di nessuno.
Tuttavia, ora non era più al castello, quindi… che tipo di individuo poteva suscitare il suo interesse?
-Non è che sei più per le ragazze?- chiese ancora Nadeshiko, avvicinando una mano per accarezzarle i capelli, con il chiaro intendo di stuzzicarla.
In quell’istante Lacie la raggiunse, dandole uno schiaffo sul palmo. -Finiscila nya. Non vedi che la metti a disagio nya?-
-Ahia! Cattiva Lacie!- piagnucolo Nadeshiko ubriaca, correndo a ripararsi da Yume. -Lacie mi ha picchiata!-
Yume l’accolse nel suo caldo abbraccio, accarezzandole la testa, mentre Wyen si voltò verso Lacie.
-Non fare caso a lei nya. Stuzzica un po’ tutti quando ne ha l’occasione nya. Non ce l’ha con te.- disse la ragazza, rassicurandola.
-Capisco, ti ringrazio.-
-Di nulla nya! Goditi la serata!-
Subito dopo Lacie si allontanò, andando a parlare con altra gente, ma la domanda di Nadeshiko rimase impressa nella mente di Wyen.
In quel nuovo mondo, quante cose in realtà comuni a lei erano distanti?
Nel frattempo ormai tutti avevano ripreso a festeggiare, inclusa Ailea, sotto la spinta di Cirno per continuare a bere, e Khal ne aveva approfittato per avvicinarsi a Lighneers.
-Belle mosse, hai preso delle lezioni?-
L’altro non rispose, evitando di guardarlo. Gli avrebbe rotto il naso se l’avesse fatto.
-Sai, ho dato un’occhiata alla foto che abbiamo fatto. Ho visto eri mezzo fuori, l’ho sistemata.-
Il ragazzo gli mostrò il cellulare, e nella foto Lighneers era completamente sparito. -Non è molto meglio così?- concluse Khal con un angelico sorriso, aspettando una qualche reazione da parte dell’altro.
Lighneers sapeva benissimo era quello che voleva, farlo arrabbiare per mettergli contro tutti, e proprio per questo non intendeva dargli alcuna soddisfazione. -Ailea sembra proprio felice tra i suoi amici. Più di quando è con te.- disse alzandosi, dandogli una spallata ed allontanandosi senza mai voltarsi.
Un piccolo sorriso soddisfatto gli accarezzò il viso, certo di aver irritato parecchio Khal, ma quel sorriso si frantumò all’istante quando, pochi metri più in là, notò Ayame che teneva per mano un ragazzo, lo stesso con cui aveva parlato prima, e lo stava trascinando con sé verso il resort.
Confusione e sorpresa resero la musica delle casse praticamente inesistente, ed una domanda gli martello il cervello dandogli quasi fastidio.
Dove stava portando quel tipo?
 
 
 
 
 
 
 
 
(canzone capitolo https://www.youtube.com/watch?v=r3tYJ0pje6Y)
   
 
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