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Autore: Khailea    23/02/2023    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
Wyen
 
 
 
 
 
 
 
 
La mattinata era stata assolutamente spettacolare. I ragazzi erano rimasti a fare kitesurf il più a lungo possibile, ed una volta tornati a terra erano così euforici da non riuscire a stare fermi, nonostante il tremendo male ai muscoli dovuto allo sforzo.
-Mi pento di non avere portato un drone a fare i video.- sospirò Vladimir, steso su uno degli sdrai della spiaggia.
Ormai avevano preso l’abitudine di ritagliarsi un piccolo angolino per sé, dove chiacchierare prima di andare a dormire.
Il sole era già scomparso da tempo, e le stelle illuminavano il cielo.
-Sarebbe stata una figata!- annuì Ailea con gli occhi che le brillavano al pensiero.
Nel buio, Khal fece una smorfia.
Se glielo avesse detto prima l’avrebbe portato lui, non c’era bisogno che ci pensasse Vladimir.
-Se avessimo pubblicato il video sarei diventata una star in tutto il mondo.- sorrise sognante Cirno. -Certo che un fissato come te ci poteva anche pensare.-
-Da quando sarei un fissato?- protestò Vladimir. -Il mio più grande amore è l’alcol.-
-E si vede.- commentò Annabelle scherzando.
Cirno intanto indicò il pc che il ragazzo teneva sulle ginocchia. -Da quando non ti stacchi mai da quel coso!-
-Ehi, io prendo sul serio il mio lavoro. Una bella sbronza e si va avanti per ore con questa bellezza.- rispose l’altro accarezzando la tastiera.
-Io questo lo chiamo essere fissati.- puntualizzò l’altra.
-Anche io.- annuì Nadeshiko.
-Johanna, tu non hai fatto qualche bella foto?- chiese Yume avvicinandosi alla ragazza.
-Oh, ecco… no mi dispiace… ho solo il mio video…- ammise imbarazzata la ragazza.
Purtroppo non ci aveva nemmeno pensato al fatto che anche agli altri avrebbe potuto fare piacere qualche foto.
-Tranquilla, nessun problema.-
-Già, abbiamo risparmiato al tuo ragazzo qualche centinaia di foto.- la prece in giro Astral.
-Non gliene mando così tante…-
-Ehi nya! Io però voglio una foto nya!- esclamò Lacie, alzandosi in piedi. -Dai dai nya! Facciamone una!- disse cominciando a trascinare tutti in un unico punto, prendendo Daimonas e Wyen sottobraccio.
Daimonas annuì, felice che l’amica lo stesse coinvolgendo come era solita fare ai vecchi tempi, quando ancora per lui gli abbracci erano qualcosa di estremamente arduo da fare, ed anche sua sorella trovò molto gentile da parte della ragazza includerla in quel modo.
-Adesso? Ma non c’è una bella luce.- protestò Johanna.
-Andiamo nya! Non sei tu quella che vuole sempre immortalare i ricordi nya? Forza nya!-
-È inutile. Coraggio, alzatevi tutti.- disse Seraph spronando tutti ad avvicinarsi.
Appoggiando il telefono da un ombrellone ed attivando il flash tutti, perfino Lighneers che però rimase distante ai bordi, si strinsero per la foto, precipitandosi a vedere come fossero venuti appena fu pronta.
-Oooh, come sono carina!- disse felice Nadeshiko.
-Siamo venuti tutti bene.- annuì contenta Hope.
-Tu sei sempre perfetta in foto.- le disse Alexander, facendola arrossire.
-Almeno tu sei stato così galante da non tenere la mano sul sedere della tua ragazza per tutto il tempo.- rise Ailea, lanciando uno sguardo a Khal.
-Che posso dire, sei irresistibile.-
-O tu sei un maiale.- ribatté invece Grace, facendo ridere Zell accanto.
-Te l’ha proprio detto.-
Khal dovette trattenersi con tutte le sue forze per non tirare un pugno in faccia ai due, e fingere che la foto gli fosse piaciuta.
Johanna l’aveva già mandata sul gruppo, in modo che tutti potessero salvarsela.
-Che ne dite di incorniciarla?- propose Sammy.
-Sarebbe un’idea fantastica. Potremo mettere la foto sul muro in camera nostra.- le rispose Milton annuendo.
-Volete anche una gigantografia del mio bel faccione?- scherzò Jack zoommando sulla propria faccia.
Non era riuscito a trattenersi, ed aveva fatto una smorfia che rasentava il ridicolo.
-Ahaha! Ma dai Jack, era una così bella foto!- protestò Milton, non riuscendo però a restare seria.
-Secondo me invece così la migliora.-
Al commento di Daimonas le orecchie di Jack andarono in fiamme. -Allora magari regalo a te la mia gigantografia.-
-L’appenderei subito sopra al mio letto.-
-Come una specie di santino?- commentò Vladimir.
-San Jack, molto orecchiabile ahah.- disse Ryujin unendosi al coro delle risate, solo due però si erano ancora piuttosto rigidi: Lighneers ed Ayame.
I due nella foto erano praticamente ai lati opposti del gruppo, lei circondata comunque dai suoi amici mentre lui era solo all’angolo, con il braccio mozzato perché si era tenuto troppo in là per evitare di toccare qualcuno.
Erano stati i trenta secondi più lunghi della sua vita, come se qualcuno gli avesse messo dell’orticaria sotto i vestiti.
Non gli veniva più naturale fare quel genere di cose, e sapeva che anche per gli altri la sua presenza era stata strana.
Sicuramente se avessero potuto gli avrebbero detto di andarsene, ma di fronte a Sammy perfino Ailea o Seraph dovevano contenersi.
In realtà, aveva la certezza che la lista di coloro che non lo volevano attorno era ben più lunga.
Per tutta la sera si era tenuto il più alla larga possibile, fumandosi un paio di sigarette e controllando ogni gesto di Ayame.
Lei non lo guardava nemmeno, ma il suo umore non era migliorato di molto. I suoi occhi non erano più rossi, il turbamento nel suo viso però era ancora evidente.
Doveva trovare il momento giusto per parlarle, o crearlo da sé.
Ormai si era deciso a farlo, ed entro il ritorno in città ci sarebbe riuscito, con o senza Yume tra i piedi.
 
 
 
 
 
 
 
 
Appena svegli un’altra sorpresa diede il buon giorno ai ragazzi. Si trattava di un altro bigliettino, che indicava loro di scendere per le dieci nel parcheggio principale.
Emozionati tutti si prepararono alla svelta, indossando i costumi immaginando quale altra giornata avesse organizzato il padre di Grace stavolta.
Era bello lasciare a qualcuno le redini di tutte le decisioni, almeno quelle di poca importanza. Permetteva loro di staccare veramente la spina, e quando si ritrovarono un pulmino davanti la curiosità divenne ancora più grande.
-Non ci stanno rispedendo a casa, vero?- borbottò Zell.
-Ma figurati, secondo te ci manderebbero indietro in costume?- replicò Astral.
Johanna non era completamente d’accordo. -Il professor Zero sarebbe capace di farci uno scherzetto simile.-
-Lui ci manderebbe indietro con delle scarpe dalle suole chiodate.- la corresse Annabelle. -Un viaggio in costume sarebbe solo uno scherzo innocente.-
Lighneers non poté che essere d’accordo con lei.
Quel sadico d’uomo non avrebbe fatto nulla di così innocuo.
Una ragazza scese dall’autobus, dai capelli neri legati in una coda. Jack la riconobbe, visto ci aveva lavorato assieme l’altro girono, ed approfittando del fatto fosse in fondo al gruppo la salutò con un gesto della mano.
Lei rispose con un sorriso che passò inosservato. -Buon giorno. Siete pronti a partire?-
-Per dove esattamente.- chiese Wyen, non molto a suo agio a seguire individui che non conosceva dentro enormi scatole di metallo.
Era un’abitudine del castello che faticava a togliere, quella di vedere gli umani come esseri mortalmente pericolosi.
Lacie le passò affianco sfiorandola con la coda. -Che importa nya? L’importante è che sia fantastico nya!-
-La tua amica ha ragione. La destinazione è una sorpresa, ma credetemi, non ci vorrà molto e l’adorerete.-
-Come dici tu sorella.- rispose Vladimir salendo per primo, come sempre con il pc sotto braccio ed un bicchiere di vodka nell’altro.
-Come diamine fa a reggersi ancora in piedi?- sussurrò Milton a Daimonas.
-Ha una grandissima resistenza.-
-O è grandissimamente folle.-
Il ragazzo ridacchiò, salendo assieme all’amica ed alla sorella.
Lighneers cercò di tenersi pronto per salire assieme ad Ayame, e sedersi accanto a lei, ma naturalmente sia Nadeshiko che Yume dovettero mettersi in mezzo.
-Che ne dite di fare un po’ di gossip? Ho visto dei tipi tanto carini…- disse Nadeshiko ridacchiando.
-Oooh, racconta racconta, potremmo invitarli ad uscire la sera.- sorrise Yume.
Ayame normalmente non avrebbe minimamente ascoltato, ma stavolta non fu così. Si disse che, se doveva andare avanti con la sua vita, doveva anche riprendere a guardarsi attorno, e per fare quel passo le sue amiche potevano certamente aiutarla.
-Spero non siano un manipolo di nerd.- borbottò con la voce roca, ancora debole dopo i pianti degli ultimi giorni.
Le due la guardarono sorpresa, visto di solito appunto si sarebbe messa solo a parlare di Lighneers. Nadeshiko guardò di sfuggita Yume, con la conferma che fosse successo qualcosa di veramente grosso, e questa si limitò ad incitarla con un gesto del capo.
-Sono tutti dei figoni. Vedrai quando te li mostrerò.-
-D’accordo.-
Ayame sforzò un sorriso amaro. Sembrava tutto così strano, eppure fino a qualche mese fa sarebbe stata elettrizzata di fare quei discorsi, mentre ora non c’era più abituata.
La sorpresa colse anche gli altri nei paraggi, e Ryujin si tradì lanciando uno sguardo a Lighneers.
L’espressione cupa di quest’ultimo contribuì a rendere tutto più confuso.
-Dici che si sono invertiti i ruoli?- gli sussurrò Cirno.
-Non ci pensare.- rispose Ryujin, in primo punto non amando i gossip, ed in secondo reputando Lighneers un soggetto abbastanza pericoloso da prendersela se si parlava di lui.
Cirno alzò le spalle, salendo assieme a tutti gli altri.
Alla fine l’unica persona che volle sedersi accanto a Lighneers fu Annabelle, sul fondo del bus.
Non che al ragazzo dispiacesse la sua presenza, rispetto soprattutto ad altra gente, ma non era quello che aveva sperato di fare.
-Vuoi delle uova? Le ho fatte io stamattina.- disse la ragazza mostrandogli una casseruola con alcune uova sode.
Naturalmente le aveva preparate solo per lui, ma non le sembrava il caso di dirlo con il rischio di fare scoprire la sua situazione.
-Grazie.- mormorò lui, prendendone alcune.
Era incredibile come la ragazza riuscisse anche da lì a preparargli qualcosa, senza di lei sarebbe morto di fame probabilmente.
-Figurati.- Annabelle sorrise, prendendo un cruciverba da uno zainetto. -Vuoi continuarle con me?-
Il viaggio sarebbe potuto durare solo un quarto d’ora, e lui non aveva dormito molto a causa degli allenamenti di Zero. Avrebbe preferito dormire, ma le doveva un po’ di compagnia.
-Certo.-
Effettivamente aveva avuto ragione, in una decina di minuti o poco più l’autobus si fermò, facendo scendere i ragazzi in un’altra spiaggetta nei pressi di una scogliera. Non c’era molta gente, forse per l’orario o l’assenza di un hotel nelle vicinanze, alla base della scogliera però c’era una piccola casetta, e proprio lì un altro dipendente del resort li accolse appena arrivarono.
-Ben arrivati. Io sono Nicola, sarò la vostra guida nelle grotte sottomarine della spiaggia.-
-Grotte sottomarine?!- esclamarono i ragazzi all’unisono.
-Intende dire che andremo sott’acqua?!- chiese Annabelle incredula.
-Ahaha, proprio così. Vi daremo delle imbragature e tutto il necessario. Sarà un’esperienza assolutamente sicura.- confermò la guida.
-Ma che figata!- disse Ailea esaltata.
-C’è un problema però nya. Io non voglio bagnarmi nya.- rispose Lacie alzando una mano.
-Le tute servono a questo, non temere, ne uscirai completamente asciutta.-
Lacie non ne sembrava molto convinta, però non poteva obbiettare ancora. Voleva passare delle giornate divertenti con i suoi amici, anche se questo significava bagnarsi.
-Dai Lacie, se dice non ti bagnerai vorrà dire che non ti bagnerai.- tentò di rassicurarla Astral.
La sorella non rispose, ma lo fece Seraph, dandogli una gomitata sul fianco. -Dillo con meno tatto la prossima volta.-
-Ahia! Eddai, cercavo solo di essere d’aiuto.-
-Come funzionano queste tute?- chiese curiosa Wyen.
-Per il materiale di cui sono fatte, che le rende praticamente impermeabili.- le rispose rapidamente l’uomo. -Seguitemi pure, ce ne sono per tutti.-
Il gruppo si spostò verso il piccolo edificio che avevano notato all’arrivo, trovando all’interno un negozio completo di bombolette e tute di ogni tipo. Non fu difficile organizzarsi e vestirsi, l’elasticità del materiale permetteva di stare comodi senza sentirsi schiacciati.
-Wow, potrei tenerlo.- sorrise Yume guardandosi allo specchio.
-Ti sta veramente bene.- annuì Nadeshiko punzecchiandole il seno con l’indice. -Io preferisco gli abiti da maid però. Tu che dici Ayame?-
Anche la ragazza si stava ammirando allo specchio, era passato molto tempo dall’ultima volta che l’aveva fatto, ma riuscì a strapparle un sorriso. -Forse è troppo coperto.-
-Uuuh, potremmo tagliuzzarlo!- esclamò Nadeshiko.
Grace le tirò un pugno in testa. -Non è micca roba tua!-
-Ahia! Guarda che ne comprerei una per me!-
Yume le accarezzò dolcemente la testa nel punto in cui era stata colpita. -Su su, vedi che passa tutto così.-
Nadeshiko si gettò tra le sue braccia, lasciandosi coccolare. -Comunque, non siamo le uniche a cui il costume sta bene, non è vero Wyen?- ridacchiò indicando la ragazza.
Nonostante normalmente indossasse la divisa scolastica, Wyen non aveva nulla da inviare rispetto alle altre, e la tuta attillata metteva in rilievo tutte le sue curve.
Proprio per questo però la ragazza era molto a disagio, ma non se la sentiva di lamentarsene.
Nel giro di una decina di minuti perlomeno se ne andarono da quel luogo tanto illuminato e visibile a tutti, spostandosi nella grotta.
Solo poche luci messi alle pareti permettevano di distinguere l’interno, ed un enorme specchio d’acqua brillava sotto di loro.
Una corda bloccata alla parete scendeva in acqua, concedendo un appiglio sicuro agli esploratori.
-Bene, il percorso non è molto lungo, potete aiutarvi a scendere con la corda.- disse gentilmente l’istruttore.
-La grande Cirno non ne avrà assolutamente bisogno. Riuscirà a nuotare senza problemi!-
-Immagino che potresti farlo anche senza respirare.- disse Ryujin ironicamente, ma l’altra lo prese fin troppo sul serio.
-È una sfida questa?-
-No! No no no, assolutamente no!- si affrettò a dire il ragazzo.
-Ahaha! Hai troppa paura di sfidarmi?-
-Esatto… quindi non fare nulla di tanto folle.-
Le prime a scendere furono Johanna, Sammy, Hope e Grace, con quest’ultima che, nonostante fingesse di non starsi divertendo per non dare alcuna soddisfazione al padre, che non era nemmeno lì, non riusciva a smettere di sorridere.
Non era la prima volta che si immergeva, ma ogni volta lo spettacolo le toglieva il fiato: l’acqua limpida, il corallo ed i pesci che ti nuotavano attorno. Anche Sammy stava provando gli stessi sentimenti, desiderava imprimerli nella retina per non dimenticarseli mai.
Certamente una volta tornata nella stanza dell’hotel si sarebbe messa a disegnare quello che aveva visto.
Johanna aveva un pensiero simile, solo che riguardava le fotografie. Purtroppo non aveva una macchina fotografica adatta a farle sott’acqua, e poteva contare solo sulla sua memoria.
Hope assieme a loro si godeva incredula quel momento, con Alexander, lontana da lei, che purtroppo non riusciva a fare altrettanto.
L’unica cosa che riusciva a guardare era la schiena di Hope.
Khal non ne aveva di questi problemi, Ailea era proprio davanti a lui, lo irritava soltanto il fatto che davanti aveva Zell.
Ancora non aveva dimenticato quello che era successo sull’isola dove avevano trovato Jack e Sammy, quando si era aggrappato a lei.
Gli avrebbe volentieri tolto la bomboletta dell’ossigeno.
I due fratelli Moore non erano certo gli unici a non starsi concentrando sull’immersione, anche Lighneers non stava pensando ad altro che a quando sarebbero riemersi, ed alla possibilità di parlare con Ayame.
La sera era il momento migliore, sicuramente tutti avrebbero voluto stare fuori, doveva sfruttare quel momento.
Naturalmente la ragazza anche in quell’occasione aveva fatto attenzione a stargli lontano, mettendosi tra Nadeshiko e Yume. C’era addirittura Annabelle in mezzo, solo che lei non pensava ad altro se non a godersi il momento.
Aveva dato la colazione a Lighneers, ed ora si stava divertendo con i suoi amici. Perfino Lacie si stava divertendo, grazie alla tuta effettivamente non si stava bagnando, nemmeno la coda.
Il fratello ne era sollevato, e con Seraph vicino si divertiva a giocare con i pesciolini.
Era una bella pausa anche per Vladimir, che come Johanna aveva dovuto lasciare ogni oggetto elettronico in superficie. Wyen si era addirittura dimenticata dell’imbarazzo provato per la tuta, e davanti a Milton, Daimonas e Jack osservava ogni dettaglio entusiasta.
Jack come Astral si stava divertendo a stuzzicare giocosamente i pesciolini. Uno di questi girava attorno alla sua mano attirato probabilmente dai fili sul polso. Continuava a provare a tirarli, ed il ragazzo lo lasciava fare ridacchiando sotto la maschera.
Il gioco durò però troppo a lungo, ed il pesce alla fine riuscì nel suo intento. Afferrò uno dei punti più fragili, e tirando abbastanza fece scivolare via la mano dal polso.
Colto dalla sorpresa Jack non fece in tempo a reagire, e tenendo ben saldo il filo lo portò via assieme alla mano.
Dimenandosi si allungò per riafferrarla, ma il pesce fu più veloce, e sguizzò via. Stava addirittura per abbandonare la corda, quando la mano colpì la testa di Daimonas, attirando la sua attenzione.
I riflessi del ragazzo, molto sviluppati, reagirono immediatamente, e prese la mano al volo rubandola al pesce, senza nemmeno rendersi conto di cosa si trattava.
Quando guardò cosa aveva stretto sbatté le palpebre sorpreso, voltandosi verso Jack.
Non potevano parlarsi e Jack non poteva riattaccarsela. Era una situazione veramente imbarazzante, anche perché Jack sentiva chiaramente il contatto con Daimonas.
Gli stava letteralmente stringendo la mano!
Attraverso la maschera non poteva vederlo, ma il pensiero aveva toccato anche l’altro, che era arrossito.
Nel tentativo di sviare l’imbarazzo, Daimonas mosse la mano di Jack in sego di saluto, a dirgli che l’avrebbe conservata fino al termine di quell’immersione.
Jack arrossì vistosamente, e fu grato del fatto che la maschera gli nascondesse il sorriso.
Si sarebbero tenuti per mano tutto il tempo…
   
 
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