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Autore: abyslyme    03/03/2023    1 recensioni
La storia è ambientata all'interno di un Castello grande come un Continente, si dice sia un antico Regno maledetto da una potente magia i cui abitanti sono costretti a vivere all'interno delle sue stanze che si muovono costantemente come in un labirinto. Una ragazza di nome Seria verrà rapita dal Principe Decaduto Lanar perchè in possesso del sangue necessario per aprire i cancelli del Castello e ritrovare così sua sorella, ma il Castello si dimostrerà essere pieno di entità mostruose, stanze insidiose, comunità sanguinarie e antiche divinità dormienti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Castello dei Mille Mondi. Così era stato soprannominato nella regione di Erados, quel luogo dell'illogica natura le cui mura si potevano vedere dalla costa Sud-Est del continente. Non vi era dubbio che le leggende condividessero un fondo di verità sull'origine del Castello in quanto nessuna forza naturale avrebbe mai potuto creare una simile follia. Si chiamava "Castello" perché non vi erano altri termini con cui definirlo, poichè da lontano, l'aspetto rassomigliava le gloriose fortezze della Prima Era, prima delle calamità, prima delle pestilenze e delle carestie, l'era in cui l'uomo si poteva permettere di estrarre oro e marmo dalle miniere per edificare sontuosi castelli dalle alte torri con tetti a guglia. Oggi di quei castelli era rimasto poco o niente, dopo il grande Esodo dei Re avvenuto trecento anni fa, la regione di Erados, come il resto del mondo conosciuto, era caduta nell'incuria delle Società Mercantili, delle Gilde Mercenarie e dei potenti Generali che sostituivano il concetto di Identità Nazionale. Sebbene nessuno potesse sapere cosa vi fosse all'interno del Castello, fosse anche nient'altro che morte, non si potevano biasimare gli antichi Re per aver abbandonato le loro terre con i loro eserciti per cercare salvezza in quel luogo distopico. Il mondo stava morendo, era da tremila anni che la terra si rifiutava di essere produttiva, che le pestilenze impietose mietevano intere popolazioni, che il freddo o il caldo piagassero Regni senza preavviso o logica, era come se il mondo stesso avesse deciso di perire. Le conseguenze di queste condizioni avverse furono la nascita delle Cinque Ere, ognuna scandita da un evento apocalittico che aveva portato l'umanità sull'orlo dell'estinzione, ciò che portò alla nascita della Seconda Era fu la Peste Ardente, un'infezione che ustionava e in fine carbonizzava le sue vittime, la conseguenza di questa pestilenza fu la scomparsa della Magia nel mondo, lasciando la civiltà priva di utilizzatori di Arti Magiche e incapace di recuperare questa conoscenza del passato forse perché l'energia stessa del mondo era stata drenata dal Castello. La Seconda Era si concluse con un surriscaldamento globale che portò l'umanità ancora una volta sur baratro per via della siccità, seguì una Terza Era, la più longeva, perdurata per più di settecento anni e terminata con un forte gelo. In fine l'ultima calamità che portò all'alba della Quinta Era fu la Cometa di Carbonio, un enorme corpo celeste fatto di diamanti che si scagliò nella parte Sud-Orientale dell'Erados rilasciando enormi quantità di anidride carbonica rendendo il clima ancora più inospitale di quanto non lo fosse in precedenza.

Seria era seduta su un detrito, un pezzo di cupola crollato chissà quante centinaia di anni fa mentre i suoi occhi di colore zaffiro si perdevano nell'affresco sbiadito dal tempo raffigurante il Castello dei Mille Mondi.

"Chissà se ha veramente quell'aspetto o se è solo un prodotto della fantasia dell'Autore" si chiese mentre masticava una foglia di menta. Non era mai stata più a Sud della Legione Morta, così era definito quell'enorme dominio centrale retto dalla Tirannia di Lord Maleck, un generale che negli ultimi trenta anni era riuscito a sottomettere una dozzina di fortezze unendo varie comunità in un grande territorio dove aveva imposto il suo volere, aveva reintrodotto la schiavitù e abolito qualsiasi culto religioso abbattendo i pochi tempi che erano rimasti, tutti avrebbero dovuto venerare la sua figura anche dopo la sua morte. Seria provava compassione per la sua specie, ormai priva di ogni morale e dignità continuava a trovare nuove ragioni per autoflagellarsi e sottostare all'avarizia di uomini come Lord Maleck, per un attimo desiderò pure lei di scappare in quel Castello.

Il Castello dei Mille Mondi si dice fosse un antico regno, perché era questa la sua estensione, si trattava di un'immensa costruzione sfarzosa in perpetua mutazione, tutti i suoi elementi architettonici si spostavano, si trasformavano, si contorcevano mutuamente, era l'unica dimostrazione tangibile dell'esistenza della Magia nell'antichità. Non confinava con niente, i vari terremoti nel corso delle Ere lo avevano allontanato dal continente e poteva essere raggiunto solo tramite nave o tramite bestie alate. Ma a che pro recarvisi? Sebben non fossero mai mancate leggende sulle ricchezze al suo interno e il mondo fosse da sempre zeppo di mercanti bugiardi peni di ninnoli e cianfrusaglie a cui attribuivano le più fantasiose proprietà mistiche perché a detta loro, erano merce originaria del Castello... Nessun uomo vi era mai uscito fuori. Erano tante le dicerie, non passava giorno che Seria non udisse i vaneggiamenti di qualche ubriacone che affermava di provenire dall'interno del Castello, ognuno dava la sua versione, c'era chi era molto bravo a raccontare e si faceva prestare facili orecchi, ma la verità è che Seria non credeva a nessuno di loro, se trecento anni fa, nessuno degli eserciti provenienti da tutto il mondo aveva fatto ritorno, voleva dire che uscire da qual luogo non era qualcosa di così scontato se mai fosse stato possibile. Nemmeno entrarvici era un'impresa semplice, nonostante il Castello fosse maculato da cancelli titanici, portoni e passaggi più minuti, era impossibile farvi irruzione forzosamente, come era impossibile scalfire le sue mura, era risaputo che il Castello era protetto da una membrana magica che rimbalzava i colpi al mittente facendo traballare sonoramente anche i metalli provenienti dai mastri forgiatori più abili. Se si voleva entrare bisognava possedere una chiave. Seria non si era mai interessata nel scremare ciò che era plausibile dalle dicerie sulle chiavi del Castello in quanto non le interessava entrarci, non solo perché era impossibile da raggiungere per una ladruncola come lei nell'attuale situazione politica, ma perché cosa vi avrebbe trovato all'interno? Salvezza? Morte? Follia? Nulla di tutto ciò la avrebbe aiutata a salvare la sua sorellina Navia dalla Febbre Draconica. Dormiva serena accanto a lei, era una fanciulla che non aveva ancora compiuto nove anni, i capelli castani e unti, la pelle pallida e lesa dalle cicatrici del viaggio e l'arto destro squamato, ricoperto di scaglie verdi, era al secondo stadio, ancora una settimana e le sarebbero cresciute le corna, poi gli artigli, poi le vertebre caudali, in fine non avrebbe più riconosciuto sua sorella e sarebbe diventato un mostro mangia uomini. Ultimamente i draghi stavano aumentando nella regione di Erados, nonostante fossero passati solo quattrocento anni già si vociava che la Quinta Era sarebbe terminata con la Febbre Draconica, e forse per sempre, il mondo sarebbe diventato una distesa di creature a sangue freddo, serpenti, viverne e draghi avrebbero preso il posto dell'uomo nel mondo. Se non fosse riuscita a raggiungere la città di Faros dove si diceva che un culto stesse somministrando una cura ad i malati, Seria aveva già deciso che sarebbe diventata un rettile assieme a sua sorella e avrebbero solcato i cieli in libertà, forse, non era poi così male. Dipinse questo pensiero nella sua mente per darsi conforto, poi accarezzo la fronte di Navia, le alzò la coperta di lana e prese l'arco per andare a caccia, il viaggio era ancora lungo e avevano finito provviste e salgemma, dovevano arrangiarsi con ciò che riuscivano a trovare. 

 

   
 
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