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Autore: pikychan    03/03/2023    0 recensioni
Questa storia narra cos'è successo ad Ash dopo essere tornato a casa da Kalos.
Ash Ketchum non è il genere di allenatore che si abbatte dopo una sconfitta... oppure sì?
Il suo ultimo viaggio è stato, continuamente, tormentato dai ricordi. Ora che ha compiuto sedici anni, si sente frustrato all'idea di non essere ancora diventato Maestro Pokémon.
Ash ha forse intenzione di mollare tutto?
Ci vuole qualcosa che gli ricordi chi è davvero... o meglio, qualcuno.
Capitoli speciali:
- Necrozma e l'Ultramondo
- Poipole e altre Ultracreature
- Lunala e i protettori di Alola
- Il ritorno di Mewtwo
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Lucinda, Pikachu, Piplup
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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Il Vulpix misterioso


In una roulotte del percorso 16, un Vulpix stava riposando rannicchiato a ciambella su un tavolino di vetro. Si trattava di un Vulpix in forma Alola. Era stato portato lì da una ricercatrice che lo aveva trovato sul Monte Lanakila. Al momento del ritrovamento era ferito. Sospettava che fossero stati dei bracconieri di Pokémon. Lo aveva quindi portato nel suo laboratorio a Ula Ula e aveva fatto rapporto ai suoi superiori. All’inizio non era stato facile per lei conquistarsi la fiducia del Pokémon. Si vedeva quanto fosse spaventato… questo, purtroppo, confermava sempre di più l’ipotesi della ricercatrice.

 

Comunque in quel momento Vulpix era solo… o meglio, avrebbe dovuto esserlo. A un certo punto un’ombra scura si posò su di lui, così alzò gli occhi confuso.

 

♥♥♥

 

– Oricorio, usa Gigascarica Folgorante! - esclamò Ash.

 

Il Pokémon, allora, con aria decisa utilizzò la mossa ordinatagli.

 

– Fantastico! - esclamò Lucinda colpita giungendo le mani, mentre guardava la mossa. 

 

L’allenatore soddisfatto mise le mani sui fianchi guardando ancora Oricorio.

 

– La Electrium Z si addice molto a Oricorio. - gli disse l’amica guardandolo con aria entusiasta.

 

– Già, bel lavoro Oricorio! - esclamò il ragazzo alzando un pollice diretto al Pokémon.

 

Oricorio in tutta risposta si voltò e sorrise con aria grata.

 

In quel momento, però, sentirono il grido di un Pokémon in lontananza.

 

– Cos’è stato?! - esclamò Lucinda, allarmata e confusa, andando vicino ad Ash.

 

– Sembrava un Pokémon. - disse lui guardando a sua volta davanti a sé.

 

– Anche a me è sembrato! - esclamò lei guardandolo. - Ma che Pokémon potrebbe essere? -

 

– A me sembrava un Vulpix. - disse guardandola a sua volta.

 

– Un Vulpix di Alola? Che carini! Non ne ho mai visti!! -

 

– Neanch’io li ho mai visti dal vivo. - disse ancora. - Comunque quel verso non prometteva niente di buono. -

 

– Giusto! Dobbiamo andare a vedere che succede! -

 

E così tornarono a guardare davanti a loro per poi correre via. Pochi secondi prima Lucinda e subito dopo Ash.

 

♥♥♥

 

Vulpix era esausto. Aveva corso e corso… e alla fine era crollato a terra. Era riuscito a lanciare un ultimo grido di aiuto nella speranza di essere soccorso… ma non ce la faceva più. Aveva chiuso gli occhi esausto.

 

Intanto i due amici erano arrivati nella stessa zona. Ash si era fermato confuso, mentre Lucinda senza fermarsi era corsa da lui mettendosi in ginocchio.

 

– Poverino! - esclamò prendendogli le zampe. - Che sarà successo?! È terribile! -

 

– Respira!? - chiese l’allenatore altrettanto allarmato.

 

– Sì. - rispose prendendolo in braccio e alzandosi in piedi. - Dobbiamo portarlo subito al Centro Pokémon, Ash! - esclamò voltandosi a guardarlo. - Dopo cercheremo di capire che cos’è successo, ma ora dobbiamo sbrigarci prima che la situazione peggiori!! -

 

– Certo, andiamo subito! - esclamò Ash facendo cenno di sì con la testa deciso.

 

♥♥♥

 

Così erano andati al Centro Pokémon e l’infermiera Joy aveva preso in cura il Vulpix. Era passata circa mezz’ora e l’infermiera Joy stava parlando con i due giovani allenatori.

 

– Vulpix sta bene, è solo esausto. - disse comprensiva. - Ha corso moltissimo, non saprei dire quanti chilometri abbia fatto in questi giorni. -

 

– Meno male… - mormorò Lucinda chiudendo gli occhi e abbassando lo sguardo sospirando.

 

– Si trattava solo di questo allora, meglio così… però perché avrà percorso tutti quei chilometri? - ragionò Ash ad alta voce.

 

– Joy, mi ricevi? - domandò una voce proveniente dallo schermo sul bancone. 

 

L’infermiera Joy e i due ragazzi guardarono lo schermo confusi. Solo Joy, naturalmente, sapeva chi era la ragazza che stava parlando.

 

– Janette, ti ricevo, c’è qualche problema? - le chiese Joy confusa e un po’ allarmata.

 

– Sì, un problema purtroppo c’è. - disse seria, ma al tempo stesso mortificata. - Avevo preso in custodia un Vulpix dal Monte Lanakila, sospettavo che dei bracconieri di Pokémon gli avessero dato la caccia… ora è sparito, la porta della roulotte era aperta e non ho capito come sia stato possibile. In ogni caso devo trovare quel Pokémon il prima possibile, puoi avvisare le tue colleghe degli altri Centri Pokémon? -

 

– Certo, tranquilla Janette, lascia fare a me. -

 

– Un Vulpix? - domandò Ash per attirare l’attenzione.

 

– In forma Alola, immagino. - disse Lucinda un po’ confusa da tutta la situazione.

 

Joy, allora, si voltò a guardare i ragazzi e sorrise per poi tornare a guardare Janette.

 

– Credo che non ci sarà bisogno di avvisare nessuno, Janette. - disse continuando a sorridere. - Questi ragazzi hanno trovato Vulpix. -

 

– Meno male. - disse lei tirando un sospiro di sollievo. - Non so come ringraziarvi. -

 

– Figurati. - disse Ash sorridendo cordiale.

 

– Vulpix era così affaticato… davvero stava scappando dai bracconieri di Pokémon? - le chiese Lucinda preoccupata.

 

– È solo un’ipotesi, ma, sì, è probabile. - rispose Janette facendo cenno di sì con la testa. - Come vi ho già detto l’ho trovato vicino al Monte Lanakila e non era messo bene… -

 

– Che odio i bracconieri di Pokémon! - esclamò la ragazza arrabbiata.

 

– Janette, possiamo aiutarti? Vuoi che ti riportiamo Vulpix? - le domandò, invece, il ragazzo.

 

– Lo fareste? Ve ne sarei molto riconoscente! - 

 

– Dicci solo dove. - disse Ash.

 

– Sul percorso 16. -

 

– Quindi siamo vicini. - ragionò la coordinatrice portandosi una mano vicino al mento. - Lascia fare a noi! - aggiunse, entusiasta, chiudendo gli occhi e alzando lo stesso braccio.

 

– Lucinda, i tuoi cambi improvvisi di umore mi preoccupano un po’... - mormorò l’allenatore stranito.

 

♥♥♥

 

Poco dopo Ash e Lucinda si erano rimessi in marcia. La ragazza teneva Vulpix tra le braccia e il ragazzo era leggermente più avanti per fare strada.

 

All’improvviso sentirono un verso, così si fermarono per guardarsi disorientati.

 

– Un Pokémon? - si lasciò scappare la coordinatrice.

 

– Mi sembra di conoscere questo verso, eppure non riesco a ricordare… - commentò l’allenatore.

 

Si sentì di nuovo lo stesso verso ed entrambi si girarono in avanti confusi.

 

Vulpix, tra le braccia di Lucinda, chiuse gli occhi e cominciò a tremare come una foglia. Lei se ne accorse e lo guardò con preoccupazione.

 

– Vulpix è terrorizzato… sembra che sappia a chi appartiene questo verso. -

 

– Com’è possibile? Non dovrebbe conoscerlo. - disse Ash sempre più perplesso.

 

– Vulpix, va tutto bene. - disse Lucinda sorridendogli. - Non hai nulla da temere, ci siamo noi. -

 

Nel sentirla il Pokémon riaprì gli occhi sorpreso. La ragazza gli trasmetteva calma e sicurezza. In qualche modo si fidava nonostante fosse poco tempo che si conoscevano.

 

– Amico, calma, parliamone! -

 

Era la voce di Meowth del Team Rocket e i due guardarono davanti a loro confusi.

 

– Questa voce…? - mormorò la coordinatrice.

 

– È il Team Rocket? - le fece eco l’amico altrettanto confuso.

 

♥♥♥

 

Il Pokémon che aveva emesso il verso era Zygarde forma 50%. Il Team Rocket si era messo sulla sua strada e aveva tentato di catturarlo. Per questo era tanto arrabbiato.

 

Ora che avevano fallito se ne volevano andare, ma lui non voleva lasciarli andare via impuniti.

 

– Non c’è bisogno di essere così suscettibili. - disse Meowth anche se un po’ intimorito. - Sei un Pokémon, è normale che la gente voglia catturarti. -

 

– Giusto! - esclamò Jessie molto meno intimorita. - Smettila di fare tanto la prima donna! -

 

– Jessie, non mi sembra il momento… - le disse James guardandola a disagio.

 

– Team Rocket! - esclamò Ash, mentre lui e Lucinda correvano verso di loro con aria arrabbiata.

 

I tre si voltarono a guardarli confusi, poi la ragazza si girò esasperata.

 

– Ah, ma certo… i bambocci… come potevano mancare? -

 

– Però stavolta forse potrebbero essere di aiuto. - commentò il Pokémon continuando a guardarli.

 

– Come no… un aiuto dai bambocci! Preferisco decollare di nuovo alla velocità della luce. - disse Jessie incrociando le braccia.

 

– Jessie ha ragione Meowth, come possiamo pensare che ci vogliano aiutare oltretutto dopo che ci siamo alleati con la Aether Paradise? - disse il ragazzo guardando il Pokémon.

 

– Non ho detto che ci aiuteranno ufficialmente, parleranno con Zygarde e lo calmeranno… sono infallibili in questo. - disse Meowth chiudendo gli occhi e incrociando le zampe con aria orgogliosa.

 

Ash e Lucinda si fermarono a pochi metri da loro e Zygarde. Erano sorpresi dall’imponenza del Pokémon, ma l’allenatore lo conosceva già. Ora gli era tornato in mente vedendolo.

 

– È Zygarde nella sua forma al 50%. - disse lui continuando a guardarlo.

 

– Lo conosci? - chiese retoricamente l’amica prendendo dalla tasca il Pokédex per poi puntarlo sul Pokémon.

 

“Zygarde forma 50%, Pokémon Nucleo Rosso: Quando Zygarde ha aggregato il 50% delle sue Cellule, assume questa forma serpentina. Si dice che questo Pokémon sia il guardiano dell’ecosistema e che possa diventare ancora più potente.”

 

– Mi chiedo cosa ci faccia Zygarde qui… - commentò confuso l’allenatore.

 

La coordinatrice guardò il ragazzo, poi tornò a guardare davanti a sé rimettendo in tasca il Pokédex. 

 

– Ma tu quando l’hai visto? - gli chiese lei continuando a guardare davanti a sé.

 

– A Kalos. -

 

Intanto tutti e tre i membri del Team Rocket erano tornati a guardare il Pokémon Nucleo Rosso.

 

– Senti, lasciaci andare e amici come prima… OK!? - esclamò Jessie spazientita.

 

– Nemici, vorrai dire. - la corresse James.

 

– Ma i bambocci quanto si mettono a fare qualcosa? - domandò Meowth impaziente.

 

– Allora sei ottuso! - esclamò la ragazza guardandolo irritata. - Se ti aspetti aiuto dai bambocci sei solo un illuso!! -

 

– Forse, ma la speranza è l’ultima a morire, no? - domandò retoricamente girandosi di spalle, chiudendo gli occhi e aprendo le braccia.

 

Zygarde, definitivamente scocciato, utilizzò l’attacco Battiterra e fece volare via i tre alla velocità della luce.

 

– RIPARTIAMO ALLA VELOCITÁ DELLA LUCE! -

 

L’attacco, ovviamente, fece tremare la terra anche sotto ai piedi di Ash e Lucinda. Barcollarono e fecero fatica a restare in piedi, ma intanto lo sguardo di Vulpix si fece deciso. Aveva deciso di abbandonare tutti i suoi timori. Doveva fare qualcosa per difendere i suoi amici.

 

Utilizzò l’attacco Geloscheggia e balzò a terra.

 

– Vuulp! -

 

– Vulpix, cosa!? - esclamò Lucinda allarmata.

 

– Penso che stia cercando di comunicare con lui. - disse Ash più tranquilla, ma ugualmente all’erta.

 

– Vulp, vulp, vulp! -

 

Lucinda era sorpresa, ma sforzandosi riusciva a capire un po’ di più la situazione. Ash, invece, ormai aveva capito. 

 

– Vulpix non ha intenzione di combattere contro Zygarde, vuole che capisca che siamo suoi amici. - spiegò l’allenatore.

 

Anche Pikachu scese dalla spalle del suo allenatore. Raggiunse Vulpix e insieme parlarono a Zygarde. Lui guardò entrambi e li ascoltò senza dire nulla. Quando smisero di parlare, il corpo del Pokémon Nucleo Rosso si illuminò. Presto al posto della sua forma 50% apparve la sua versione alla forma base lasciando tutti i presenti sorpresi. Tuttavia non fece caso al loro stupore e sorrise. Aveva un’aria totalmente diversa da poco prima.

 

– Zygarde è in grado di cambiare forma. - disse Ash sorridendo e continuando a guardarlo.

 

– Che forza… tipo una megaevoluzione? - chiese Lucinda.

 

– Tipo, ma è ancora diverso. - spiegò lui. - Sono le Cellule che gli permettono di cambiare forma. -

 

La coordinatrice lo aveva guardato stupita, però poi era tornata a guardare davanti a sé.

 

– I Pokémon sono un vero mistero. - commentò lei.

 

– Già ed è questo a renderli tanto speciali. - commentò lui.

 

♥♥♥

 

Ash e Lucinda avevano riportato Vulpix da Janette. Si trovavano davanti a una roulotte di fronte a lei che, ora, teneva in braccio il Pokémon.

 

– Vi ringrazio per averlo riportato da me. - disse Janette. - È sotto la protezione di noi ricercatori. - 

 

– Figurati. - disse Ash accennando un sorriso sicuro.

 

– Janette, sulla strada per arrivare al percorso abbiamo trovato Zygarde. - disse Lucinda facendo, inconsapevolmente, un passo avanti. - L’abbiamo trovato un po’ strano, Zygarde è un Pokémon di Kalos. -

 

– Davvero Zygarde è qui?! - esclamò la ricercatrice sgranando gli occhi. - Accidenti, significa che qualcosa non va come dovrebbe… - aggiunse distogliendo lo sguardo di fianco in un punto impreciso.

 

– Che cosa non va come dovrebbe? - domandò l’allenatore confuso.

 

Janette, allora, tornò a guardarli sforzandosi di sorridere.

 

– Ma no, niente di grave. -

 

Anche se dentro di sé era un po’ preoccupata. Sapeva che Zygarde si doveva trovare in un laboratorio di ricerca a Kalos. Che cosa doveva essere successo? Perché si trovava ad Alola?

 

– Noi ora andremo Janette, se non hai bisogno di altro… - disse il ragazzo cordialmente.

 

– Ma no, figurati! - esclamò sorpresa per non essersi staccata ancora del tutto dai suoi pensieri. - Avete fatto già moltissimo, ancora grazie mille. -

 

– Prego per mille. - disse la coordinatrice sorridendo ad occhi chiusi.

 

– Ci vediamo, Janette. - disse l’allenatore sorridendo e facendo un cenno di saluto.

 

Mentre se ne andavano, però, il sorriso della ricercatrice scomparve. Non le avevano dato una grande notizia. Certo, era meglio saperlo piuttosto che no… però sarebbe stato ancora meglio se non fosse stato vero. Doveva avvisare i suoi colleghi ricercatori a Kalos e il giorno dopo sarebbe dovuta mettersi di persona in cerca del Pokémon. Doveva anche contattare i Pokémon Ranger… se davvero il leggendario Zygarde era in libertà senza la supervisione di nessuno, c’era il rischio che i bracconieri di Pokémon potessero tentare di catturarlo.

 

♥♥♥

 

Ciao a tutti!

 

Il prossimo è uno dei capitoli speciali (non mi sembra vero di esserci finalmente arrivata).

 

Sono sempre più orgogliosa. Sta uscendo una bella fanfiction (la metafora del fatto che le cose più belle si conquistano passo passo).

 

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.

 

Alla prossima! :)

 

 

  
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