Sayonara
Solitaire
-Cammino per questo sentiero, sempre lo stesso, quello che porta alla grande quercia…l’albero che ha segnato la mia vita.
E’ proprio sotto le sue fronde che i miei genitori mi portavano prima della loro scomparsa; qui dove mi nascondevo quando volevo restare sola; ed è sempre qui che ho conosciuto i miei amici: dal mio team a tutti coloro che poi si sono aggiunti ed hanno segnato la mia vita come questo grande albero, in questo bosco.
Ed è sempre qui che quel giorno incisi quella lettera con il mio kunai…-
La
mano della ragazza si mosse quasi automaticamente andando a sfiorare
l’incisione…
“Ehi
Ely-chan che fai? Cos’hai inciso sulla quercia?”
Una
ragazza con occhi azzurro oceano e una vispa coda bionda cercava di
sbirciare
da dietro la schiena della sua amica – scattata subito a
coprire l’incisione –
cosa avesse scritto sulla corteccia dell’albero.
“I-ino-chan
t-ti stai sbagliando, n-non ho proprio inciso niente io” le
rispose la suddetta
ragazza, cercando di coprire la scritta spostandosi ad ogni movimento
della
bionda, facendo quindi ondeggiare i suoi fluenti capelli bruni un
po’ mossi e
rischiando così anche di perdere gli occhiali.”
“Non
mi freghi mia cara Ely, voglio assolutamente sapere cosa hai scritto.
Dai” fece
sempre la bionda dandole una leggera gomitata “rendi
partecipe anche noi!”
“E’vero
Ely-chan, siamo tue amiche, no?”
A
dare man forte ad Ino le si affiancò anche una
un’altra ragazza dai capelli
rosa confetto e gli occhi verde smeraldo con in faccia in quel momento
un aria
talmente maliziosa che fece indietreggiare la povera Elisa.
“Dì
la verità, non è che per caso hai conosciuto
qualcuno del genere maschile che
ti ha rubato il cuore e noi non ne sappiamo niente?”
L’interrogata
arrossì di botto “M-ma che dite, v-vi pare che io
mi possa innamorare e che non
vi dica niente? Eheh” Cercò di apparire
tranquilla, ma la sua faccia in realtà
diceva il contrario.
“Ino-chan,
Sakura-chan dai lasciatela stare, non vedete che la mettete in
imbarazzo così?”
A
salvare la povera mal capitata da quelle che in quel momento per il
parere di
Elisa erano due arpie, fu una ragazza dai capelli bruni raccolti in due
graziosi chignon, che arrivava affiancata da un'altra giovane dai
capelli più
scuri e lisci e degli occhi molto chiari, quasi bianchi.
“Tenten,
Hinata siete in ritardo” fece Ino spostandosi verso le due
appena arrivate e
facendo finalmente tornare a respirare Elisa.
“Si
lo so Ino scusaci, ma qualcuno ha fatto
tardi”e fulminò con lo sguardo
il biondino che stava arrivando dietro di lei, affiancato da
un ragazzo
moro dai capelli lunghi con anch’egli degli occhi molto
chiari, simili a
quelli di Hinata ed un altro ancora con una capigliatura a forma di
scodella e
due foltissime sopracciglia.
“Eheh
dai Tenten-chan non fare così, ti ho già detto
che mi dispiace ,ma per strada
ho incontrato una vecchietta e mi sembrava scortese non portarle la
spesa,
eheh!” cercò di giustificarsi il biondino.
“Tsk,sempre
le solite scuse Naruto.”borbottò Neji al suo
fianco.
La
biondina sbuffò come un treno “Vabbè
tanto non siete gli ultimi. Quell’idiota
di un Nara, quando si tratta di alzare il suo augusto sedere da una
poltrona e
fare quattro passi per vedere la sua bellissima fidanzata diventa
più bradipo
di…di un bradipo ecco.”
“Beh
c’è anche da dire che se è
affiancato da un Choji a cui è stato chiesto
di procurare i viveri per il picnic e da un Kiba che
è stato costretto ad
accompagnarli, direi che il loro passo è notevolmente
rallentato.” Rincarò la
dose Rock Lee al quale fu subito assestato un pugno in testa dalla
compagna di
squadra e fulminato con lo sguardo da Ino.
“Ehi,
ehi non vi scaldate tanto ,siamo arrivati mendokuse”
Fecero
la loro entrata in scena anche gli ultimi 5 ragazzi del
gruppo: Shikamaru
in prima fila – e ciò era molto strano - seguito
da Choji, Kiba e Akamaru
carichi di buste piene dei loro cosiddetti “viveri”
e ancora più indietro a
chiudere la fila Shino e Sai.
“Shikamaru
era ora!” Subito partì in quarta Ino dirigendosi
furente verso il ragazzo “E’
da più di mezz’ora che vi aspettiamo!”
“Ehi
non prendertela con me, è stato Choji a fare tardi
perché non riusciva a
decidere cosa comprare, sai anche tu com’è
fatto.” E dicendo ciò Shikamaru fece
un gran sbadiglio che fece andare in bestia la ragazza.
“Ehm…su
dai Ino-chan, Shikamaru ha ragione è stata colpa
mia.” Si intromise Choji
cercando di calmare gli animi.
“Su
ragazzi, ora che ci siamo tutti, cerchiamo di organizzarci e
soprattutto di
divertirci. Non capita tutti i giorni che l’Hokage assegni a
tutti noi un
giorno di vacanza, quindi approfittiamone.”
A
smorzare la tensione creatasi nell’aria ci pensò
Kiba e tutti furono subito
d’accordo con lui.
“Ok
ragazzi, ci serve della legna, chi si offre di andare a
prenderla?” Domandò Sai
ingenuamente.
Non
ci fu mai tanto silenzio in quel bosco come in quel momento. Anche gli
uccellini smisero di canticchiare.
“Oh
beh, se nessuno si offre,vorrà dire che deciderà
la sorte…morra cinese?”
Propose Tenten.
I
presenti annuirono e iniziarono a guardarsi in cagnesco.
“Pronti?”
e tutti insieme gridarono “Sasso,carta
e…forbici.”
Destino
volle che i due malcapitati della giornata fossero Kiba ed Elisa.
I
due ragazzi quindi iniziarono ad incamminarsi nella foresta.
Tra
i due scese un silenzio imbarazzante rotto solo dal rumore dei loro
passi e dal
piccolo venticello che smuoveva le fronde degli alberi.
“So
che oggi è il tuo compleanno, vero?”A porre fine
al silenzio ci pensò Kiba.
La
ragazza a quella affermazione sobbalzò.
“C-come
fai a saperlo, non l’ho detto a nessuno?”
“Beh,
diciamo che ho le mie fonti” fece Kiba con un sorriso furbo
stampato in viso
“Comunque auguri!”
“Ehm…grazie
mille.” Rispose la ragazza con un bel sorriso dolce che fece
imbarazzare il
moro.
“Figurati”sbottò
Kiba voltando la testa dall’altra parte per non farle notare
il rossore che si
era venuto a creare sul suo viso.
“Comunque,
perché non lo hai detto a nessuno? Di sicuro le ragazze ti
avrebbero fatto una
grande festa!” continuò Kiba, tornando a guardare
Elisa.
“Beh,
diciamo che non amo molto le feste, soprattutto quelle fatte per
me” rise la
ragazza “E poi non ho mai festeggiato il mio compleanno,
quindi non vedo perché
cominciare a farlo proprio ora.”
“E
non ti dispiace non festeggiarlo?” s’
incuriosì Kiba. Di solito alle ragazze
non piace organizzare feste grandi e sfarzose?…mah!
“Ci
sono abituata, non preoccuparti” le rispose Elisa.
“Bene!” continuò quella “
credo che questi legnetti possano bastare, torniamo
indietro?” E dicendo ciò si
voltò nuovamente verso Kiba, illuminandolo con il suo
splendido sorriso.
Il
ragazzo restò impalato ad osservarla, ma subito
cercò di riprendersi. “O-ok “
Quando
tornarono indietro però Elisa rimase scioccata.
In
quel poco tempo che erano stati via, avevano montato festoni e
imbandito tavoli
e tutti insieme adesso le erano letteralmente saltati addosso
inondandola di
auguri.
Non
ci poteva credere. Avevano fatto tutto questo…per lei?
Improvvisamente
iniziò a vedere tutto appannato e lacrime di
felicità iniziarono a solcare le
sue guance…non era mai stata così felice in vita
sua.
“Grazie
mille” iniziò a dire tra un singhiozzo e
l’altro “grazie davvero!”
“Figurati,
di niente.” Le rispose Naruto “Kiba ci ha avvertiti
che oggi sarebbe stato il
tuo compleanno – a dire il vero non so come lui abbia fatto a
saperlo – e
quindi abbiamo deciso di farti questa festa a sorpresa.
Elisa
si voltò verso Kiba e lo ringraziò con un
sorriso, mentre veniva nuovamente
assalita dalle sue amiche, che ora la rimproveravano per non averle
detto che
era il suo compleanno.
Dall’altra
parte, Kiba la osservava sorridendo.
-Quella volta, incisi il mio nome su quest’albero, accanto a tante altre coppie di nomi e, anche se allora mi sembrava impossibile, mi ripromisi che un giorno sarei tornata qui per scrivere l’altro nome…quello della persona che sarebbe diventata la più importante per me.
Sapevo che era una cosa stupida, ma lo feci lo stesso.
Era un augurio per me stessa, per porre fine alla mia solitudine, ma non immaginavo che dopo pochissimo tempo non sarei stata più sola.
Ho trovato amici sinceri, che mi hanno voluto e mi voglio tutt’ora bene. Che mi hanno saputa sostenere nei momenti difficili e mi hanno aiutata ad andare avanti.
Devo molto a tutti loro.
Ma il vero motivo per cui oggi sono qui è che finalmente posso mantenere la promessa fatta a me stessa.-
Subito la ragazza tirò fuori il suo kunai e iniziò a scrivere un altro nome di fianco al suo.
Elisa
sorrise, ora veramente felice. -Adesso posso dire di non essere
più sola.-
“Ely-chan, cosa stai facendo lì?” una voce ben conosciuta, la riportò coi piedi per terra.
Si voltò di scatto incontrando degli occhi nocciola che la guardavano curiosi.
“Niente Kiba-kun, mi ero solo persa nei miei ricordi” le sorrise la ragazza, andandogli incontro.
“Sempre con la testa tra le nuvole eh?” la prese in giro Kiba.
“Ehi, come ti permet-” ma non poté finire la frase che il ragazzo l’attirò a se avvicinando il volto della ragazza al suo “Ma è anche per questo che mi piaci!”
E
dicendo ciò baciò la ragazza, che rispose
prontamente.
Adesso
era davvero felice.
Alla
mia tesora telepatica
Alla
mia migliore amica
A
te che ci sei sempre e spero continuerai ad esserci
Goditi
questo giorno speciale
So che la storia ovviamente non ti rispecchia, ma come dire, era esigenza di copione xD
Questo è solo un mio piccolo augurio affinché tu possa realizzare tutti i tuoi sogni.
Ti
voglio tanto bene!!!