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Autore: Lord Ace    12/09/2009    1 recensioni
Il progetto al completo comprende la scrittura di una biografia per ogni capitano del Gotei 13, partendo da Byakuya e terminando con Aizen. Questa prima Fiction percorrerà l'infanzia del piccolo Byakuya, passando per il suo allenamento con Yoruichi, attraversando lo scandalo di Urahara e la successiva nomina a capitano di Aizen. Premessa fondamentale è che ogni biografia si interromperà nel momento in cui il capitano Yamamoto darà ordine a Kuchiki di andare a recuperare Rukia. Per questo queste biografie esplorano i personaggi di bleach prima della venuta di Ichigo. Sostenetemi con recensioni, sia buone che cattive, sono aperto ai suggerimenti per rendere grande questo progetto.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Byakuya Kuchiki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Biografie del Gotei XIII'
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Dopo quello spiacevole incarico, che comunque eseguii a regola d’arte, mi diressi immediatamente alla sede della sesta divisione, dove avrei finalmente conosciuto i miei uomini, le persone le quali vite da quel momento sarebbero appartenute a me, e io avrei dovuto preservarle e possibilmente farle crescere. Probabilmente arrivai prima delle aspettative, poiché nessuno di loro era lì ad attendermi, ma anzi erano tutti indaffarati nella loro vita quotidiana. In parte mi piaceva che i miei uomini non fossero scansa fatiche, ma anzi lavorassero molto sodo, ciò mi avrebbe reso il lavoro molto meno fastidioso. Non appena varcai la soglia però, l’allora luogotenente mi notò e subito ci fu un adunata generale davanti a me nel giro di massimo un minuto. Erano davvero veloci per essere stati colti di sorpresa, e ciò mi rese ancora più gioioso. Dopo la grande riunione, finalmente mi decisi a fare il mio discorso di apertura della nuova era della sesta brigata, la mia era

-Da oggi in poi assumo il comando della sesta brigata, sostituendo mio nonno e continuando con una linea di tolleranza zero, esattamente come aveva agito lui fino alla sua morte, non aspettatevi un trattamento migliore ne peggiore al suo, ma preparatevi ad essere puniti se fallirete o ozierete. Con questa semplice premessa vi auguro buon lavoro-

Detto ciò mi girai e mi diressi verso il mio nuovo ufficio, quello che era sempre appartenuto ai Kuchiki e sempre sarebbe stato in loro possesso. Decisi che dopo il lavoro mi sarei recato a controllare i preparativi per le nozze, che erano iniziati la notte stessa in cui avevo ottenuto il Bankai. Quando entrai nel mio nuovo ufficio, trovai che sulla scrivania c’erano tantissimi fascicoli in attesa di essere letti, alcuni riguardanti richieste di indagini, altri riguardanti domande di ammissione alla sesta brigata, altri ancora rappresentavano un censimento fatto a breve dopo la morte di mio nonno, per facilitarmi l’ingresso al comando. Ero sbalordito di come le cose stessero andando bene, e preso dall’inaspettato buon umore decisi di cominciare con le domande d’ammissione. Era ovvio che avrei dovuto scegliere solo gli shinigami che ritenevo più degni, e quel giorno ne accettai così tanti che molti si stupirono. Ma i miei progetti in proposito erano molto rigidi, avrei avuto bisogno di ogni uomo possibile, perché volevo estendere il compito di sorveglianza della sesta brigata più o meno a tutta la Soul Society, e questo richiedeva un grandissimo impiego di uomini. Decisi inoltre che dopo il matrimonio, avrei parlato con il capitano Yamamoto di questa mia idea, sottoponendola alla sua lungimiranza.  

La sera fui uno degli ultimi a lasciare la sede, e mi rifiutai di andare a piedi, tanto che utilizzai lo shumpo per arrivare prima. Ero ansiosissimo di sapere a che punto erano i preparativi delle nozze, in modo da decidere quando era il momento opportuno per far entrare ufficialmente Hisana nel clan Kuchiki. Sapevo che ci sarebbero stati dei contrasti se non avessi agito in fretta, così pensai che sarebbe stato meglio farlo durante il grandissimo banchetto  che si sarebbe tenuto quella sera in mio onore, per la nomina a capitano. Fu una grandissima festa, dove vennero invitati la maggior parte dei capitani, ossia quelli che avevano accettato l’invito, e tantissimi esponenti della casta nobiliare. Fu verso la fine della festa, quando la felicità degli invitati a mio parere aveva raggiunto il picco, che decisi di fare il mio intervento

-Miei invitati, vi prego quest’oggi di festeggiare non solo la mia nomina a capitano, di cui spero immensamente di essere degno, ma anche un altro felice evento; infatti annuncio ufficialmente che tra due giorni, prenderò moglie. Ho deciso di sposare Hisana, che da questa sera entra ufficialmente a far parte del clan Kuchiki, congratulazioni-

Detto ciò gli invitati applaudirono, anche se non tutti erano felici del mio annuncio; potevo infatti leggere su alcune facce il disgusto, altre invece erano contente che il clan Kuchiki facesse questo passo falso. Ma io ero sicuro che la mia felicità non valesse la stupida fama della mia famiglia. Inoltre, ora che ero capitano della sesta brigata, ero autorizzato a indagare su tutto e su tutti, e ben presto avrei avviato un indagine su ogni famiglia della Soul Society, e ne avrei approfittato per saperne di più sull’indagine condotta da mio nonno su Urahara Kisuke, la stessa indagine che mi aveva portato via Yoruichi. A distanza di anni, avevo dimenticato l’odio che provavo per la loro perdita, e anzi in fondo al cuore ero ansioso di rivederli. Quella sera, infransi per la prima volta la legge della mia famiglia, e in senso più ampio la legge stessa. Era una cosa triste a pensarci, ma quando la ragione lascia spazio al sentimento, è difficile agire in maniera logica e rigorosa.

Il giorno dopo attuai tutti i miei propositi, per prima cosa esposi la mia idea al generale Yamamoto, che approvò la mia idea considerandola un buon modo per tenere in allenamento gli uomini e una buona occasione per sapere cosa succede al di fuori della Seiretei. Secondo cominciai le indagini su ogni famiglia nobile, poiché volevo sapere tutto dei loro finti sorrisi e dei forzati complimenti. Sapevo che stavo facendo qualcosa quasi ai limiti del legale, ma finché non venivo scoperto, non vedevo una ragione per non farlo. Ma la cosa che in quei due giorni mi impiegò anima e corpo, fu lo studio approfondito del rapporto di mio nonno sul caso Urahara, nel quale si faceva chiaramente riferimento ad una denuncia fatta dal capitano Aizen, ma che poi come io stesso avevo appurato, non erano stati trovati Hollow nell’abitazione, nonostante tutti sapessimo che fine avevano fatto i precedenti capitani. C’era scritto inoltre che tutta la Soul Society era stata esplorata da cime a fondo, ma che non c’erano più tracce ne di Yoruichi ne del capitano Urahara. Quindi dedussi che se non erano lì, restava soltanto il mondo reale da esplorare, e per questo motivo inviai una richiesta alla tredicesima divisione, con la richiesta di avviare un indagine più approfondita, per quanto dispendiosa e lunga. Il mio nuovo compito come capitano imponeva l’assoluta professionalità, e questo era quanto stavo facendo.

Finalmente giunse il giorno delle nozze, uno dei più felici della mia vita, perché sentivo che tutti i pezzi stavano andando al loro posto e potevo tirare un respiro di sollievo dalle aspettative altrui nei miei confronti. Fu una lunga cerimonia, nel quale il capitano Yamamoto parlò a lungo sul significato di quell’unione, e di quanto fosse felice che un grande capitano, come mi stavo dimostrando, potesse essere allietato da un unione così rosea. Notai però allora che nessuno ci aveva augurato figli, e forse fu proprio quel fatto a portarci sfortuna. Inoltre, anche se non dovrei dirlo, voglio dirvi che in quel giorno di massima felicità, il mio passato tornò a trovarmi.

La mia attenzione venne attirata da un gatto nero, che passava per caso, e così lo seguii. Il mio stupore fu grande quando, protetti da occhi indiscreti, il gatto cominciò a parlare

-Salve piccolo Byakuya, vedo che ti sei fatto un ometto-

Nonostante la voce da maschio, solo una persona poteva parlarmi così, sgranai gli occhi quando giunsi a quella conclusione

-Yoruichi?-

Domandai preoccupato, non era normale che i gatti parlassero, e forse proprio per quello, quel gatto non era un semplice gatto.

-Vedo che le cose sono cambiata da quando me ne sono andata, è stato molto bello vederti capitano e sposato in un sol giorno, mi mancava la Seiretei devo ammetterlo. E anche se in ritardo, mi dispiace per tuo nonno, era un grandissimo amico per me. Nonostante questo, ti devo intimare di non indagare su Kisuke, ricorda la promessa fatta da tuo nonno.-

Mi scurii in volto quando mi parlò così

-Quelle ricerche sono a titolo informativo, non ho intenzione di denunciare pubblicamente la vostra presenza nel mondo reale, voglio solo sapere cosa è successo veramente allora, voglio la verità!-

La tenera gattina sembrò quasi sorridere mentre diceva

-Prima o poi la verità salterà fuori Giovane Byakuya, vedrai che non avrai bisogno di cercarla, in quanto a me e Kisuke, sappi solo che stiamo bene così come stiamo, e che prima o poi ci rifaremo sentire in tutta la Soul Society-

Erano parole di sfida? Oppure semplicemente un avvertimento? Di una cosa ero sicuro, finchè la verità non fosse venuta a galla, non avrei permesso a nessuno di loro due di tornare, fosse anche a costo di sfidarli in combattimento. Improvvisamente Yoruichi, così come era venuta, scomparve, e io tornai alla festa mantenendo fino a oggi il segreto.

  
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