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Autore: Ilove    25/05/2005    8 recensioni
uno sciopero... una pozione... tanti pensieri. Un brevissima FF che spero possa piacere. commenti please! ^_^ by Ilove
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry Potter

Questa è una brevissima FF che avevo nella mia cartella e non sapevo se pubblicarla o meno.

Non un granché ma mi farebbe lo stesso piacere ricevere dei commenti grazie

By Ilove

 

Quello che voglio veramente…

 

Settimo anno

 

Era molto tardi e Harry, come i suoi compagni di camera, s’era addormentato e alla prima ora c’era Piton.

 

Harry: “ avrei preferito passare il resto della mia vita dai Dusley piuttosto che arrivare in ritardo nell’ora di Piton… Porc… “

 

Pensò il ragazzo mentre correva per i corridoi con la sfilza di amici dietro.

Ron non s’era ancora allacciato la cravatta e la camicia era fuori dalle braghe non ancora del tutto allacciate, Dean sbadigliava e si sistemava il mantello, a Neville caddero i libri e dovette fermarsi a raccogliergli, a Harry i capelli erano più scompigliati del solito e Seamus tentava di allacciarsi una scarpa mentre correva, impresa impossibile, tuttavia quando bussarono sentirono un gran casino, strano, con Piton c’era più silenzio che in un cimitero.

Aprirono la porta ma del professore non c’era ombra.

I serpeverdi saltavano sui banchi e facevano, come al solito, gli stupidi.

 

Hermione: - ragazzi siete in ritardo! Comunque state tranquilli, stamattina è indetto uno sciopero e Piton ha aderito.

 

Harry si coprì il viso con la mano, quasi per schiaffeggiarsi, se n’era completamente dimenticato.

 

Harry: - è vero… -

 

Ron: - ero convinto che quella sottospecie di serpe sarebbe venuto! -

 

Dean: - anch’io! di solito non aderisce a scioperi! –

 

Hermione alzò le spalle in segno di noncuranza, erano molto cresciuti nel giro di qualche anno ed erano cambiati in tutto, sia fisicamente che mentalmente e ad essere più cambiata era stata proprio Hermione, non era più severa come un tempo e a volte, oltre che alla divisa, metteva abiti di moda babbana che la rendevano estremamente sexy, Harry si cacciava sempre meno nei guai e di fisico era maturato molto, questo grazie al Quidditch e Ron, beh, lui era diventato un ragazzo bellissimo, non portava più maglioni che gli faceva la mamma, sicuramente era molto meno tonto rispetto agli anni precedenti.

 

Ron: - Molto meglio così, non trovate? –

 

Harry: - altroché! –

 

Hermione: - purtroppo non possiamo uscire dall’aula… -

 

Ron: - oh, no! Eppure fuori c’è un tempo da favola!

 

Hermione: - siamo tenuti a restare qui finché non arriverà un sostituto! –

 

Harry: - un vero peccato… -

 

Hermione: - già… oltretutto quegli idioti di serpeverde non fanno che aumentare il mio nervosismo… uffa… non li sopporto… -

 

Ron: - no, no!  Questo mai! Mantieni la calma e la serenità! Se cominci ad urlare chi ti ferma più!

 

Harry muoveva su e giù il capo confermando ciò che diceva l’amico.

 

Hermione: - bhe… guardateli! Lì a saltare sui banchi… Idioti… stupidi serpeverdi… -

 

Harry: - e cosa ti aspettavi da trogloditi come loro?! –

 

Ron: - è già tanto se sanno camminare! Sicuramente un trol li supera d’intelligenza! –

 

Risero tutte e tre insieme e questo attirò l’attenzione di Draco Malfoy, che stava leggendo una rivista in un angolo totalmente indifferente ai suoi compagni di casa.

 

Harry: - non trovate Malfoy cambiato? –

 

Hermione: - da quando suo padre è stato spedito ad Azkaban non fa più lo stronzetto… mi chiedo se ha un cuore anche lui… magari sta soffrendo in questo momento! –

 

Si guardarono tutti in faccia e pronunciarono un sonoro “ no “.

Harry cambiò discorso.

 

Harry: - Ma arriva o no il sostituto? –

 

Hermione: - forse no… ma se viene e non ci trova ci segnerà assenti… -

 

Ron: - Harry? –

 

Harry: - Ron? –

 

Avevano un ghigno in faccia che non prometteva niente di buono e la bruna capì.

 

Hermione: - che avete intenzione di fare? –

 

Harry: - non sono le assenze che mi spaventano… e tu Ron? –

 

Ron: - idem! Hermione? –

 

Hermione: - è come non rispettare una regola della scuola… ragazzi io non so se…-

 

Pensò con le braccia incrociate e poi alzò lo sguardo.

 

Hermione: - ne abbiamo combinate di peggiori! –

 

Così dicendo passò davanti a loro e uscì dall’aula, sotto gli occhi attenti dei compagni che non s’azzardavano ad uscire dalla stanza.

Il trio si precipitò in cortile dove trovarono altri ragazzi e ragazze che si rincorrevano e alcuni che volavano su i loro manici di scopa felici dello sciopero.

La ragazza respirò a pieni polmoni l’aria fresca e si coricò nell’erba a guardare il cielo limpido, i due ragazzi l’imitarono.

 

Hermione: - è l’ultimo anno… non potremo più vedere questo cielo e non potremo più sentire questa fresca e morbida erba… -

 

Ron rise.

 

Ron: - Hermione… il cielo e l’erba è tutta uguale in tutti i posti! –

 

Hermione: - no… non è vero: il cielo e l’erba di Hogwarts… sono cose uniche e non ce ne sono uguali al mondo… è solo qui, qui ad Hogwarts! –

 

Ron: - ora che mi ci fai pensare è vero… è un posto unico… -

 

Harry immaginava di poter restare lì per sempre a guardare il cielo con i suoi migliori amici ma improvvisamente una persona, che lui non riconobbe, lo chiamò.

 

???: - HARRY POTTER?! POTTER?! –

 

S’alzò in piedi e vide arrivare un ragazzo dei serpeverde con un grande ghigno, era uno di quelli che saltava sui banchi.

 

???: - ho una proposta per te, Potter! –

 

Harry: - cioè? –

 

???: - Ho trovato questa boccetta nell’armadio del professor Piton… -

 

Ron: - sai che novità! È un professore di pozioni! –

 

???: - taci! Fammi finire! Ti sfido! Non si sa cos’è! se la bevi potrai picchiarmi e sfottermi da mattina a sera ma se rifiuti toccherà a me picchiarti e sfotterti!

 

Hermione: - no Harry! Non si bevono cose di cui non si ha la conoscenza degli ingredienti! –

 

???: - e tu chi sei la madre? –

 

Harry fissò la boccetta intensamente e poi disse con una smorfia di sfida.

 

Harry: - e tu? Non la bevi? –

 

???: - bhe… -

 

Harry: - non mi sembra giusto che sia solo io a rimetterci… quindi vince chi vomita per ultimo, sembra molto disgustosa e puzza… ok? –

 

Ron: - Harry non mi sembra una buona idea… sai? –

 

Ma Harry non sentiva nessuno e continuava a fissare quel ragazzo con la boccetta in mano.

 

Harry: - allora?  Se ti tiri indietro significa che hai paura… -

 

Aveva centrato il punto debole di tutti i serpeverdi: l’orgoglio.

Il ragazzo ancora sconosciuto impallidì.

 

???: - … o … ok! –

 

Aprì la boccetta e ne verso un po’ in un bicchiere che consegnò a Harry.

 

Harry: - alla salute! –

 

???: - chin chin! –

 

Harry bevve contemporaneamente il liquido trasparente con il ragazzo.

Quando ebbero finito gettarono sul prato i contenitori di vetro.

I ragazzi incominciarono a sudare freddo e svennero.

 

Harry correva verso una casa da cui usciva una luce calda e accogliente s’avvicinò e vide… si, loro… i suoi genitori che in braccio tenevano  un neonato, forse 2 o 3 settimane.

Harry entrò in casa e loro lo accolsero, gli misero in braccio il bimbo dicendo che era il suo fratellino…la scena cambiò era su un prato e stava baciando Ginny poi vide dei bambini somigliante ad entrambi e poi Sirius libero, Hermione che stava insieme a Ron… vide una luce intensa e…

 

Hermione: - Harry?! Harry?! Svegliati! Che ti è successo?!

 

Ron: - amico?! Ehi?! –

 

Harry era sul prato dove era caduto e il giovane serpeverde s’era appena svegliato e anche se un po’ shockato sorrideva, anche a Harry sbucò un bellissimo sorriso, per quello che aveva visto, tutte cose bellissime, non era il futuro, ne era sicuro perché i suoi genitori erano morti e non avrebbe mai avuto un fratellino e Sirius non sarebbe mai stato libero di camminare per strada, perché, anche lui, era morto.

 

???: - credo d’aver capito cos’era quella pozione. –

 

Harry: - cioè? –

 

???: - ci fa vedere quello che veramente vogliamo, i nostri sogni più nascosti… per farci capire come sarebbe la nostra vita se si realizzassero in poche parole… -

 

Harry : - capisco… ecco perché mi sentivo così bene… -

 

Ron: - allora non è stato così male… -

 

Hermione: - ci hai fatto spaventare… -

 

Harry: - scusate… sai, vedo voi due bene insieme… -

 

Hermione e Ron arrossirono e chinarono la testa.

 

Harry: - anche Ginny avrà lo sciopero? –

 

Ron: - non lo so… perché me lo chiedi? –

 

Il bruno guardò il cielo.

 

Harry: - pura curiosità! Sapete ragazzi sono felice… -

 

Hermione: - perché? –

 

Harry: - perché finalmente so cosa voglio… o meglio chi voglio accanto… -

 

Tonto com’era, Ron, non capì chi fosse, al contrario, Hermione intuì subito che la ragazza era Ginny.

Arrossendo, Harry, chiuse gli occhi per godersi tutto il lieve venticello di Hogwarts…

 

 

fine

 

 

  
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