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Autore: Monkey D Anjelika    22/03/2023    1 recensioni
Dal testo:
"Albus osservava in silenzio Harry che usciva dal suo ufficio, lo vide scomparire in fondo alle scale che portavano al suo ufficio.
Sirius Black non c'era più e Albus capiva come si sentiva Harry.
Anche se era passato tanto tempo, alcune sue ferite erano ancora aperte e facevano male.
Il tempo passava e lui aveva ancora tante domande.
Aberforth ancora non parlava di quello che era successo anni fa, e Albus nemmeno.
Si limitava ad apprezzare quel poco tempo che passava con suo fratello in religioso silenzio."
Genere: Introspettivo, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aberforth Silente, Albus Silente, Gellert Grindelwald | Coppie: Albus/Gellert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Mi guardi per l'ultima volta, mentre fai le scale
Mi dispiace tanto, non mi posso avvicinare
Meglio dirsi che è finita, non ha senso continuare
Se poi ti farò del male, tu mi farai del male
Albus osservava attentamente il corpo esile e immobile di Gellert.
Era in cima alle scale della casa di Batilda, quelle scale che portavano al secondo piano, nella camera di Gellert.
Albus lo stava raggiungendo con calma, si era preso del tempo per ammirare un'ultima volta quel corpo che, nel silenzio della notte, riusciva a donargli pace e calore.
Negli ultimi giorni Gellert era strano, sempre nervoso. 
Ogni giorno pressava Albus con la sua fretta di partire e trovare i doni della morte.
Albus voleva andare con lui, glielo aveva promesso. 
Ma gli serviva altro tempo, non poteva lasciare così i suoi fratelli.
Ma a Gellert non importava, ormai era sempre più distante.
A volte Albus pensava che era meglio finire la loro relazione, non aveva senso continuare se si facevano del male a vicenda.
Abbiamo sofferto, sì, ma non per le stesse cose
Anche in un mazzo di rose due sono velenose
Sì, siamo fragili, bombe che non sono esplose

Aberforth osservava Albus immobile ai piedi delle scale del suo pub.
Non diceva nulla, si limitava a ricambiare il suo sguardo pieno di rancore mentre aspettava che scendesse per raggiungerlo.
Albus gli accennò un piccolo sorriso, nonostante il tempo passato suo fratello era sempre distante da lui.
Erano due uomini soli che avevano sofferto ma non riuscivano ad avvicinarsi per trovare consolazione.
Albus capiva il dolore di Aberforth per una famiglia distrutta, una sorella morta troppo presto e un fratello assente. 
Ma Aberforth non riusciva a capire il dolore di Albus, si rifiutava di comprendere quel dolore causato da un amore impossibile.
Erano fratelli ma si comportavano come due perfetti sconosciuti.
Albus non aveva mai provato a ricucire quel rapporto, aveva paura di toccare determinati argomenti.
Aberforth era così pieno di emozioni negative pronte ad esplodere e Albus voleva evitarlo.

Sembra che il tempo voli senza lasciar risposte
Siamo due stelle opposte, due luci sovrapposte
Siamo come due pistole trovate e poi nascoste
Siamo quel sogno che racconti ma nessuno vuole

Albus osservava in silenzio Harry che usciva dal suo ufficio, lo vide scomparire in fondo alle scale che portavano al suo ufficio.
Sirius Black non c'era più e Albus capiva come si sentiva Harry.
Anche se era passato tanto tempo, alcune sue ferite erano ancora aperte e facevano male.
Il tempo passava e lui aveva ancora tante domande.
Aberforth ancora non parlava di quello che era successo anni fa, e Albus nemmeno.
Si limitava ad apprezzare quel poco tempo che passava con suo fratello in religioso silenzio.
Anche nella vecchiaia erano diversi, Albus era maturato e migliorato.
Aberforth era sempre il solito burbero e scontroso.
Nonostante il cambiamento di Albus, erano sempre diversi e distanti.
Solo nello specchio delle Emarb erano uniti.
Ma non aveva senso rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.

 
Dammi una mano e poi corriamo verso il sole
Se ci bruciamo, balliamo in un temporale
Nella prossima vita cambierò il finale
Albus osservava i mangiamorte circondarlo nella torre di astronomia.
Harry era riuscito a scappare in tempo, Albus lo aveva seguito con lo sguardo mentre percorreva le scale.
Severus era davanti a lui con lo sguardo scuro pieno di sofferenza, non era convinto di quello che stava per fare ma non aveva altra scelta.
Il bagliore della bacchetta spinse Albus verso il nullo, gli occhi chiusi e le immagini della sua vita che scorrevano veloci.
Mentre il suo corpo precipitava a terra, una ragazza bionda le tese una mano per portarlo con sè.
Ad Albus era mancato quel calore.
Nella prossima vita avrebbe cambiato il finale.

Ti ho vista abbracciarlo con gli abbracci di chi si nasconde
Dicesti, "Non preoccuparti, a lui piacciono le bionde"
Sei ambigua nelle risposte, è questo che mi confonde
Perché se chiama esce solo l'iniziale del nome
Aberforth osservava le scale del suo pub, erano vuote e silenziose
Albus non c'era più. 
Ormai era rimasto da solo.
Mentre beveva, vide se stesso da ragazzo sulle scale di casa sua.
C'era una piccola finestra che si affacciava sul loro giardino, era da lì che spiava Albus e Gellert.
Li aveva visti abbracciarsi, baciarsi.
E ogni volta che provava a chiedere risposte ad Albus, lui era sempre ambiguo.
Cercava di confonderlo ma Aberforth aveva capito tutto.
La bellezza mi ha tratto in inganno
Per questo mi vedi da solo ormai da qualche anno
Tu sei completa perché prendi quello che ti danno

Aberforth osservava il ricordo di suo fratello fermo sulle scale del suo pub.
Si ricordò di quando Albus aveva provato a parlare di quello che era successo.
Aveva dato tutta la colpa alla bellezza di Gellert, alla suo sorriso innocente.
Si era lasciato ingannare facilmente e per quello aveva deciso di restare da solo.
Si sentiva a metà ma non poteva permettersi di innamorarsi, l'amore lo rendeva una persona peggiore.
Invidiava Aberforth perché stava bene da solo, lui prendeva le persone per quello che erano e non si faceva false speranze.

Non sono arrivato fin qui per far vincere un altro
Voglio la verità anche se siamo noi il prezzo da pagare
Anche se non tradisci sai chi è il prossimo da amare

Gellert osservava il buio della sua cella, aveva sentito dei rumori sulle scale.
Anche il suo momento era arrivato, sorrise soddisfatto.
Presto avrebbe rivisto Albus.
Il suo corpo privo di vita giaceva a terra mentre Voldemort se ne andava, non aveva ottenuto nulla.
Gellert era morto per proteggere la tomba del suo vecchio amante.
Dopo anni di solitudine era riuscito a trovare la pace nella morte.
Ora era di nuovo con Albus e insieme speravano nella sconfitta di Voldemort.
Non erano morti per vederlo vincere.
Il loro amore era costato caro ad entrambi, era stato il prezzo da pagare per sapere la verità.
Nonostante gli anni passati da soli, l'uno senza l'altro, non avevano mai tradito i loro sentimenti.
Non avevano mai smesso di amarsi.










 
   
 
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