Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Giuly_2_21    24/03/2023    1 recensioni
PREQUEL/SPIN-OFF DI LOST IN THE ANIME MULTIVERSE E SEQUEL DI JJBA VENTO AUREO
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Dopo lo scontro con Diavolo a Roma Giorno riesce finalmente a salire ai vertici di Passione e diventarne il Boss.
Ma la strada per coronare il suo sogno è ancora lunga e irta di ostacoli.
Affiancato da vecchi e nuovi alleati e pronto a tutto pur di non venir meno alle promesse fatte, il ragazzo dovrà affrontare l'ombra che attanaglia l'Italia da decenni e regolare i conti con il suo passato e le conseguenze delle sue scelte.
Ma non sempre tutto va secondo i piani…
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NUOVO CAPITOLO OGNI LUNEDI (FINO A ESAURIMENTO SCORTE)
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Giorno Giovanna, Guido Mista, Nuovo personaggio, Pannacotta Fugo, Trish Una
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Anime Multiverse Series'
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-Signor Zeppeli. State bene??- chiese Giorno preoccupato.

L'anziano riemerse dal bancone sotto cui si era accucciato per proteggersi dal colpo.

-Il mio peggior incubo si è avverato- mormorò sul punto di scoppiare a piangere -Li hanno trovati. E adesso li uccideranno… Mi porteranno via anche loro-

-Non finché ci sarò io- affermò Giorno con determinazione -Glielo prometto signor Zeppeli-

Detto ciò si uscì dalla porta che poco prima avevano oltrepassato i gemelli seguito da Mista e Fugo. 

-Interverremo se la situazione dovesse degenerare- ordinò a quest'ultimi -Del resto è la loro battaglia- 

Il sole era ancora alto nel cielo e illuminava il lungomare e la spiaggia completamente vuota. Se prima qualcuno si trovava lì, questi se ne era andato in fretta per non rimanere coinvolto. Gli uomini della Carboneria si stavano rialzando furenti.

-Lascia a me la puttanella, Gallo- sibilò Mefistofele, sistemandosi la tesa del cappello.
-Tutta tua Diavola. Io mi prendo l'altro bastardo- disse Testa d'uovo, spolverando la polvere dal completo.

I gemelli scambiandosi una semplice occhiata decisero di stare al gioco e si posizionarono davanti ai loro avversari.

-Un uno contro uno?? D'accordo. Prepara il culo bastardo- disse Alice riestraendo lo stand.

-Quella che deve preparare il culo sei tu, zoccoletta. Yellow Submarine- disse Diavola e alle sue spalle apparve uno stand somigliante a un palombaro in tuta gialla se non fosse per il braccio sinistro sostituito da uno spara-arpioni verde fluo.

-Anche tu con questo potere??- fu il commento esasperato della ragazza -Comincio a pensare che faccia parte del pacchetto standard del mafioso-

I due così iniziarono lo scontro. Lithum cominciò a dare pugni e calci allo stand nemico che però li schivò e parò con una facilità disarmante. Quando infine uno andò a segno colpendo il casco del palombaro, la testa di Diavola si spostò di lato senza troppi danni, mentre le nocche di Alice divennero rosse e doloranti.

-Tutto qui, zoccoletta?! Persino mia nonna tirava cazzotti più forti- la canzonò lui. Nel mentre Yellow Submarine cercò di arpionare Lithum, ma questi si rese intangibile, facendo andare il colpo a vuoto.

-Non sottovalutarmi. Il tuo stand sarà anche resistente e agile, ma se non riesci a toccarmi non mi potrai mai sconfiggere- ribatté Alice.

Quello che Diavola non poteva (e non doveva) sapere era che Lithum non poteva rimanere intangibile per sempre. Dalla sua prima attivazione lo stand poteva attivare e disattivare l'intangibilità quante volte desiderasse, ma solo per i seguenti 5 minuti. Allo scadere del tempo lo stand doveva aspettarne altri 5 per poterla riusare. Se Alice voleva vincere lo scontro, doveva assolutamente farlo nel minor tempo possibile.

Per questo motivo la ragazza si avvicinò furtivamente all'avversario per cercare di sparargli colpirlo con la pistola nascosta nel corsetto. Diavola, però, se ne accorse e nonostante il dolore alla mano impugnò una pistola (a quanto pare ne aveva una di riserva) e le sparò un colpo dritto in testa. Alice lo respinse avvolgendo testa e busto in una rete di onde concentriche argentate.

-Metal Silver Overdrive. Repel- pronunciò -Spiacente, ma non ho intenzione di farmi uccidere così facil...- 

-ALLE TUE SPALLE!!- l'avvertì Mista, ma la ragazza non ebbe nemmeno il tempo di recepire il messaggio che sentì un intenso dolore alla coscia. Cacciò un urlo e si guardò la gamba dove scoprì che vi era conficcato dentro un arpione di Yellow Submarine. Diavola aveva ordinato mentalmente allo stand di spararle contro. A causa dello scontro con Lithum solo due arpioni su cinque erano andati a segno. Il primo l'aveva colpita in mezzo alle scapole, ma fortunatamente la forza repulsiva delle Onde ne aveva rallentato la velocità al punto da non riuscire a toccarne la pelle. Con il secondo, purtroppo, non ebbe la stessa fortuna.

Approfittando della distrazione Diavola gli tirò un pugno. La ragazza perse l'equilibrio e rotolò via, finendo contro il parapetto del lungomare. Nonostante il dolore ella non si arrese e gli puntò l'arma contro. Nel medesimo istante, tuttavia, scaddero i 5 minuti per Lithum che tornò tangibile. Yellow Submarine ne approfittò per ferirlo proprio sulla mano destra con un arpione. Di riflesso il taglio apparve su Alice lacerandogli il polso. La bionda, impossibilitata a usare la pistola, non ebbe altra scelta che gettarla oltre il parapetto (per evitare che il nemico la usasse contro di lei) e di ritirare lo stand per non subire ulteriori danni e per risparmiare energie sulla gabbia di Onde magnetiche repulsive, ormai la sua unica, misera protezione rimastale.

-Allora il tuo potere non è illimitato. Buono a sapersi- disse Diavola mentre Yellow Submarine lo riaffiancava.

-Alice!!- urlò Mista allarmato dalle condizioni poco ottimali della ragazza. Fece per intervenire, ma venne bloccato da quest'ultima.

-Posso ancora combattere!!- urlò lei, mentre si tirava via l'arpione dalla gamba e si rialzava, sostenendosi al parapetto.

-Ma davvero?? Anche con una gamba ferita, il polso lacerato e senza stand??- la sbeffeggiò l'avversario -Ma non fammi ridere!!-

-Come ti ho già detto prima, non devi sottovalutarmi- disse ella prima tirare un profondo respiro. Immediatamente delle onde concentriche verdi circondarono le ferite che sotto gli occhi stupefatti dei presenti iniziarono a chiudersi.

-Ever Green Overdrive-

Diavola fu rapido nel comprendere la situazione e si mosse velocemente prima di perdere tutto il vantaggio. Alice tuttavia l'aveva previsto e fu ancora più velocemente. Facendosi perno con il corrimano, fece una capriola all'indietro, atterrando sulla spiaggia sottostante. La ragazza atterrò un po' goffamente sulla spiaggia e si mise a correre verso l'acqua, iniziando poi a camminarci sopra.

-Oh, vuoi giocare con l'acqua?? Bene, giochiamo- disse Diavola atterrando sulla spiaggia e iniziando anche lui a camminare sull'acqua come se fosse la cosa più naturale del mondo.

-Sai pure usare le Onde Concentriche?? Quello doveva essere il mio asso nella manica- disse seccata Alice.

-Non so di cosa tu stia parlando, ma mi stupisco della tua lungimiranza. Non ti è passato per la testa che Yellow Submarine potesse manipolare l'acqua??- disse sarcastico l'uomo.

Sotto i piedi di Alice si formò un mulinello che la trascinò sott'acqua.

-Razza di stupida- rise l'uomo -Pensavi di poter fregare il grande Giacomo Diavola, invece mi hai servito la vittoria su un piatto d'argento. Ora nemmeno i tuoi amichetti ti potranno salvare. Yellow Submarine, annega questa…-

L'uomo non terminò la frase e mai ebbe l'occasione di farlo. Sotto i suoi piedi l'acqua esplose in un geyser che lo lanciò in aria e quando ricadde l'acqua si avviluppò intorno a lui, imprigionandolo in una bolla.

-Turquoise Blue Overdrive. Water Cage- pronunciò Alice riemergendo.

-Mi stupisco della tua lungimiranza. Non ti è passato per la testa che se riesco a camminare sull'acqua la posso anche manipolare a mio piacimento??- lo canzonò. Sfruttando le onde si rialzò in piedi sulla superficie del mare e concentrò tutta l'acqua salata che l'aveva impregnata nei palmi delle mani finché non fu totalmente asciutta.

Si prese un momento per fissare l'uomo che si dimenava disperatamente nella bolla, mentre Yellow Submarine cercava di spaccarla con i suoi poteri. Era solo questione di attimi prima che ci riuscisse e questo Alice lo sapeva. Ma non era nemmeno passato un mese dalla prima volta che aveva ucciso un uomo. 

Alla mente gli ritornò il volto di quella guardia a cui aveva sparato in testa la notte del furto a villa Agreste. Era sì un nemico che stava cercando di uccidere lei e suo fratello. Eppure quando l'aveva visto cadere a terra in una pozza di sangue, quando aveva realizzato di aver spento una vita, quella giustificazione divenne aria fritta. Era stata male quella sera, preda di un'angoscia profonda e inedita che l'aveva tenuta sveglia la notte e concessa di mangiare poco o niente. E la stessa cosa si era ripetuta di giorno in giorno, di sera in sera. Aveva cercato di tirare avanti senza pensarci troppo (del resto era sempre stata consapevole dei rischi del mestiere), ma nulla era stato più lo stesso da allora. Paradossalmente fu quel pensiero a dargli la forza. Ormai aveva le mani macchiate di sangue umano. Un'altra vittima non avrebbe fatto differenza.

La ragazza prese un profondo respiro e dalle sue mani scaturirono delle Onde violette che si impregnarono nella piccola bolla d'acqua. Immediatamente la lanciò contro la bolla più grande sia per la sua pericolosità sia per non perdere coraggio.

-Lightning Purple Overdrive- annunciò tetra.

Quando la bolla piccola venne inglobata nella grande, le Onde simili a fulmini si propagarono nell'acqua salata e colpirono Diavola che rimase fulminato e ucciso sul colpo. Yellow Submarine si dissolse, la gabbia si ruppe e il corpo privo di vita ricadde in mare, poco distante da Alice.

-Ci vediamo all'inferno, bastardo- gli disse mestamente prima di tornare a riva. Una volta al sicuro sulla battigia si lasciò cadere priva di forze. Le ferite alla mano e alla gamba, a causa degli sforzi a cui erano stati sottoposti e della mancanza di adrenalina, ripresero a dolere e sanguinare. Per fortuna non passò tanto tempo prima che qualcuno venisse in suo soccorso.

-Tu sei completamente fuori testa- fu il commento di Mista chinatosi su di lei.

-Ho anche dei difetti- ribatté lei, sorridendo debolmente.

Il ragazzo scosse la testa prima di passargli un braccio dietro le spalle e una sotto le ginocchia.

-Che stai a fa??- domandò lei mentre Mista la sollevava.

-Ti porto da GioGio. Così potrà curare le tue ferite- gli rispose.

-Sì, sì. Da GioGio. Tutte scuse per prendermi in braccio- ribatté sardonica.

Per poco Mista non la lasciò cadere per l'imbarazzo. Alice non potette fare a meno di sorridere di fronte a così tanta genuinità.

-Guarda che scherzo. Lo so che non lo fai con malizia- lo rassicurò -Grazie-

-Figurati- mormorò Mista cercando di nascondere il rossore sulle guance.

In un batter d'occhio tornarono di fronte al locale, ma subito Alice notò qualcosa di anomalo. Nonostante il cielo terso, una fitta nube di nebbia simile a una cupola era calata su una parte di lungomare, celando completamente dalla sua vista qualunque cosa ci fosse all'interno. Giorno e Fugo le stavano girando intorno freneticamente come a cercare un passaggio. La ragazza, guardandosi intorno, si rese poi conto che mancava qualcosa all'appello. O meglio qualcuno.

-Che succede?? Dove sono Marco e l'altro tipo??- chiese allarmata.

-Sono stati inghiottiti dal fumo. Deve essere opera dello stand nemico. Abbiamo provato di tutto, ma non si riesce ad entrare- gli spiegò brevemente GioGio.

A dimostrazione di ciò il ramato provò a saltare dentro il fumo, ma appenane venne a contatto venne teletrasportato dalla parte opposta, come se avesse appena saltato un metro e non dieci.

-Dannazione- imprecò Fugo subito dopo. Ci riprovò, ma ottenne lo stesso risultato.

Alice sbiancò e immediatamente i sensi di colpa iniziarono a divorarla. Suo fratello era disperso in un luogo irraggiungibile, in compagnia di un uomo che voleva la sua testa e il tutto per colpa di un suo stupido errore. Ma prima il panico prendesse il sopravvento, la nebbia si diradò. I ragazzi si allontanarono leggermente. Mista lasciò Alice a terra e sfoderò la pistola, preparandosi alla peggiore delle opzioni. Stessa cosa fecero Giorno e Fugo. La nebbia si ritirò completamente e tutti potettero constatare un fatto: lo scontro era finito e solo uno dei due contendenti era sopravvissuto.

Autrice Time
Mentre scrivevo questo capitolo ho realizzato una cosa: descrivere una scena di combattimento come si deve è un processo lungo. Molto lungo. Ora capisco perchè Araki divida sempre gli scontri in più parti.

L'idea originale era di raccontare lo scontro tra Alice vs. Diavola e Marco vs. Gallo in un unico capitolo, ma veniva un tomo unico. Perciò un capitolo per scontro uniti da un piccolo cliffhanger.

Quindi ci vediamo la prossima volta per vedere Marco in azione (e chissà se non si scopra qualcosa su suo stand… sempre ammesso che ce l'abbia).

Ciau, Giuly♡

   
 
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