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Autore: Sleepesleep    25/03/2023    0 recensioni
Alexander Lightwood è un coglione, un vero idiota, in tutti i suoi 25 anni si è sempre vantato di essere quello ragionevole in famiglia, il tipico bravo ragazzo un po’ nerd che preferisce le biblioteche polverose ai pub. Lui è sempre stato così, noioso...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L’aria in quella sala era irrespirabile o forse era solo Alec troppo teso, il giovane si alzò dirigendosi verso la finestra per aprirla, aveva bisogno d’aria. Maryce era riversa sui plichi di documenti a revisionare per la millesima volta la loro proposta, voleva che tutto fosse perfetto per il Signor Bane, non voleva che l’uomo cambiasse idea di nuovo, per fortuna di Alec la donna era così concertata alla ricerca della perfezione da non notare l’atteggiamento alquanto sospetto del figlio. La porta della sala riunioni si aprì, Alec sobbalzò. Magnus fece il suo ingresso elegante, quell’uomo era bello sia sotto i raggi del sole che illuminato dalla luce artificiale, davvero invidiabile. Alec riprese posto vicino alla madre cercando di mascherare al meglio le sue emozioni. << Maryce, cara >> disse il cliente stringendo la mano all’avvocato che sorrise professionale << Signor Bane è un piacere rivederla >> e aggiunse facendo un leggero segno in direzione di Raphael << Buongiorno anche a lei, Santiago >>. Alec si premuro di fare lo stesso << Benvenuti >>. Magnus posò lo sguardo su di lui pigramente, come una carezza lenta che attraversa ogni lineamento. << Mi ha sorpresa il suo cambio di direzione >> ammise Maryce scrutando l’uomo. Un sorrisino furbo inclinò le labbra di Magnus << Suo figlio sa essere molto persuasivo se vuole >>. Aveva sul serio appena fatto una allusione? No, giusto? Doveva essere la mente di Alec che stava travisando quelle parole, Magnus era un imprenditore, un uomo professionale? Maryce rispose orgogliosa << Lo so >> e aggiunse porgendo i documenti << Le pregherei di leggere questi fogli e firmare alla fine dell’ultimo così inizieremo la pratica, il processo sarà pesante ma le assicuro che abbiamo ottime possibilità di vincerlo. Se ci sono informazioni che potrebbero compromettere il caso, la pregherei di informarmi per evitare che escano fuori durante il processo >>. Magnus alzò un sopracciglio divertito e rispose fissando gli occhi azzurri nervosi << Nulla che voi non sappiate già >>. Maryce annuì placida, quel caso si prospettava un’ottima pubblicità, avrebbe guadagnato non solo come cliente Magnus Bane ma il meraviglioso chiacchiericcio legato a casi come questi. Alec si morse l’interno guancia, il suo cervello stava funzionando male o era diventato improvvisamente super perverso. << Vorrei anche poterla preparare per un eventuale deposizione, non credo ce ne sia bisogno ma vorrei comunque essere pronta nell’eventualità >> riprese Maryce, Magnus socchiuse lo sguardo scocciato << Devo? >> quelle parole furono accompagnate da una smorfia di disgusto visibile. Maryce rispose ammaliante << Se lo desidera potrebbe prepararla Alec >>. Il figlio si voltò di scatto sorpreso, sua madre non aveva accentato a nulla di simile prima, perché mai metterlo in mezzo ora? E poi era di solito sua madre ad occuparsi di questa parte, la donna era una maniaca nel controllo della situazione, ovviamente aveva deciso giusto quel caso per cambiare, la solita fortuna di Alec. << Va bene, se crede sia necessario >> ribatte Magnus mentre uno strano luccichio illuminò gli occhi verdi e riprese << Spero che Alexander possa rendere piacevole questa preparazione >>. No, questa volta non se l’era immaginato, c’era un fottuto doppio senso, Alec fulminò con lo sguardo lo stronzo in questione. Una risatina mal soffocata lasciò le labbra di Raphael che fino ad allora si era limitato a fare da passivo spettatore, Maryce d’altro canto sorrideva placida forse sua madre non aveva fatto caso alle parole di Bane. Un leggero bussare si frantumò contro l’aria, << Avanti >> asserì a voce alta abbastanza Maryce. Lydia apparve dallo stipite chiedendo << Mi scuso per il disturbo ma dovrei parlare urgentemente Maryce >>. La mora si alzò infastidita ribatte << Mi dia un attimo signor Bane, mi scusi >> veloce si diresse dalla bionda, la porta fu chiusa alle sue spalle silenziosa. << Ti ho imbarazzato, fiorellino? >> chiese Magnus sorridendo magnetico. Alec per poco non si strozzo a quelle parole << Signor Bane la prego di evitare battute simili in futuro >> disse nervoso passando lo sguardo tra Magnus e Raphael. << Che risposta fredda, così mi ferisci Alexander >>. L’avvocato socchiuse lo sguardo scrutando il volto compiaciuto del suo interlocutore, Magnus sembrava tutto tranne che triste. << Se è per Raphael, non ti preoccupare sa tutto e inoltre non gliene frega molto >> gli rivelò l’altro. L’ispanico aveva preso il telefono e si era messo a scrollare annoiato qualche messaggio. << Non sembri ferito >> gli fece notare spinoso Alec. << Hai ragione, fiorellino, come sempre. >> e aggiunse allungando la gamba per sfiorare l’interno coscia di Alec << Sei uno spettacolo questa mattina, indossare quella camicia dovrebbe essere un crimine >>. Veloce si allontanò dal tavolo imbarazzato, un rossore leggero coloro le punta delle orecchie del ragazzo, perché quel bastardo non aveva un minimo di pudore << Non so di che parli >> balbetto. << Oh ti prego, non dirmi che non hai indossato quella camicia per me? >> disse compiaciuto Magnus. Alec strabuzzò gli occhi, di che stava parlando? Stava indossando la camicia che gli aveva regalo Isabel, oh, sua sorella gliel’aveva comprato asserendo che lo faceva sembrare uno schianto. Non che lui ci avesse mai fatto caso, però forse era vero. Anche Magnus sembrò realizzare la cosa perché si ritrasse quasi scottato. << Cabron*>> sussurro tra le risate Raphael. Menomale che non era interessato alla loro conversazione. << Questo si che è doloroso, Alexander, pensavo che ti fossi messo in tiro per me >> disse Magnus con sguardo apatico, e questa volta Alec gli credette, la sua delusione sembrava sincera. << Non…>> le parole si bloccarono in gola quando sentì la porta riaprirsi e sua madre rientro composta ancora scusandosi per l’interruzione.

L’incontro terminò un’ora dopo, tutti i dettagli erano stati rivisti con il cliente, erano pronti per ora. Alec attese che rimanessero soli nella sala riunioni prima di chiedere alla madre << Perché vuoi che lo prepari io? >>. La donna ridacchio debolmente senza però dir nulla, lo sguardo della donna era basso quasi stanco. << Va tutto bene? >> chiese ancora inquieto Alec. << Tuo fratello è stato sospeso ancora >> gli rivelò la madre e aggiunse << Questa è la seconda volta, il preside mi ha informato che se non cambia atteggiamento dovranno espellerlo >>. << Cosa? >> balbetto Alec confuso. << Ha preso a pugni un compagno >> aggiunse seria la donna e riprese << Non so come fare con Max, mi parla a malapena e sempre scostante. So che è un adolescente e che è entrato nel periodo di ‘ribellione’ ma mi sembra di star gestendo male la situazione come con Isabel >>. << Gli parlerò io mamma >> propose Alec preoccupato. << Fallo se lo desideri ma non cambierà molto, tocca a me trovare il giusto modo per parlagli >> asserì Maryce tesa…..

La macchina si fermò ad un semaforo bruscamente, Magnus fece una smorfia << Stai attento >> disse al povero autista. << Dai non te la prendere >> lo richiamo Raphael e aggiunse << Sono certo che tu non sia così indifferente al tuo Alexander >>. Magnus non rispose, si limitò a grugnire, sapeva che Alec era attratto da lui ma temeva di essere l’unico a non riuscire a togliersi dalla testa l’altro, quella mattina si era messo d’impegno a cercare di sembrare il più affascinante possibile, strepitava all’idea di attirare gli occhi azzurri su di lui, ma forse per Alec non era lo stesso, era solo una di quelle cotte leggere e passeggere, infondo la tua prima volta rimane sempre speciale ma non è sempre il tuo grande amore. << Smettila di rimuginare, da quando sei diventato un grande pensatore? >> lo apostrofo serio Raphael. << Da quando ho imparato che l’impudenza è la morte dell’ingenuo >> rispose Magnus e aggiunse << Vorrei evitare altre pessime scelte >>. << Su questo non mi preoccuperei, quell’Alexander mi piace, sembra qualcuno che possa tenerti testa e metterti in riga >> ammise l’altro. Magnus si voltò a fissarlo sorpreso e disse << Non dirmi che il mio fiorellino è riuscito ad ottenere la benedizione del grande critico Raphael Santiago >> e aggiunse divertito << Non ti era mai piaciuto nessuno dei miei partner precedenti >>. << Perché erano tutti bambolotti con il cervello annacquato, lui mi piace, cerca di non fartelo scappare >> ribatte l’amico sbuffando.

*Cabron = Testa di cazzo o cazzone
   
 
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