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Autore: Europa91    30/03/2023    2 recensioni
[BakuDeku]
[Spoiler S6]
“Stanno piovendo rane dal cielo”
Quando aprì gli occhi Bakugou ci mise qualche secondo nel collegare cosa stesse accadendo intorno a lui e soprattutto perché quel deficiente di Deku si fosse messo ad urlare una cosa tanto stupida. Il colpo alla testa che aveva ricevuto l’aveva intontito solo per una decina di minuti, durante la sua assenza la situazione non poteva essere degenerata così tanto. Si passò una mano sul volto, scostandosi un ciuffo di capelli.
Ci mancavano solo le piaghe d’Egitto. Lo stesso verdino poteva essere considerato come una calamità vivente.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Cow-t 13 – Sesta settimana – M2

Prompt: Pioggia di Rane

Numero Parole: 1605

Fandom: My Hero Academia

Note: Non sono ancora molto pratica sulla Bakudeku ma la mia prima storia in questo fandom fu proprio su di loro e sempre durante un Cowt (bellissima coincidenza) Non è niente di che, ma mi sono divertita molto a scriverla. A grandi, immense linee è ambientata nel periodo tra il ritorno di Deku allo Yuei e la battaglia finale. È davvero una storiella senza impegno molto easy. Spero possa strappare un sorriso. Buona lettura!!







 

“Stanno piovendo rane dal cielo” 

Quando aprì gli occhi Bakugou ci mise qualche secondo nel collegare cosa stesse accadendo intorno a lui e soprattutto perché quel deficiente di Deku si fosse messo ad urlare una cosa tanto stupida. Il colpo alla testa che aveva ricevuto l’aveva intontito solo per una decina di minuti, durante la sua assenza la situazione non poteva essere degenerata così tanto. Si passò una mano sul volto, scostandosi un ciuffo di capelli.

Ci mancavano solo le piaghe d’Egitto. Lo stesso verdino poteva essere considerato come una calamità vivente.

Bakugou conosceva Izuku praticamente da una vita e la sua opinione in merito non era mutata, si era solo evoluta per forza di cose.

Deku era passato dall’essere un utile Quirkless ad ereditare il potere più forte mai esistito, coltivato negli anni per proteggere l’umanità da All For One. Il Grande Dio dell’Uccisione Esplosiva aveva faticato ad accettare quella verità così semplice quanto difficile. 

Deku era stato scelto da All Might in persona. Il Simbolo della Pace, l’eroe che aveva spinto entrambi a diventare Heroes. Bakugou invece era stato semplicemente il primo a riconoscere il potenziale di Izuku. 

A quel pensiero gli venne da ridere. 

Lui l’aveva sempre saputo, ancora prima dell’arrivo di All Might. Sin da quando erano semplici mocciosi aveva avuto l’impressione che Deku fosse sempre un passo avanti a tutti loro. 

Katsuki l’aveva odiato per questo. Si era sempre sentito inferiore a Midoriya Izuku. Lo aveva osservato dall’alto in basso, non volendo riconoscere quella realtà che in fondo era sempre stata davanti ai propri occhi. Aveva maltrattato per anni Deku nella speranza di allontanarlo. Voleva semplicemente prendere le distanze da quell’amico d’infanzia che con la sua sola presenza lo faceva sentire debole, in difetto. Bakugou non era abituato a provare simili sentimenti, lui era sempre stato il migliore. 

Non avrebbe mai potuto vincere contro Deku. 

 Ormai lo aveva accettato. 

Qualche giorno prima, aveva trovato finalmente il coraggio di urlargli quelle parole che a lungo aveva custodito nel proprio animo. 

Scusami per tutto quanto

Bakugou era riuscito a mettere da parte il proprio orgoglio di fronte ad un interesse più grande, il benessere e il futuro non solo di quell’idiota ma dell’intera società degli Heroes. 

Stavano ad un passo dalla battaglia decisiva, non vi era tempo per perdersi in sciocche rivalità infantili. 

Deku da vero eroe, si era caricato sulle spalle un fardello troppo grande, non poteva pensare di sorreggerme il peso da solo. Per questo l’intera 1-A era corsa in suo aiuto. Lo avevano salvato da se stesso ma Bakugou dubitava che il loro intervento sarebbe bastato. L’ombra di One For All era ancora presente nella mente di quel idiota. Era come un incubo senza fine che continuava a perseguitarlo palesandosi davanti ai suoi occhi quando meno se lo aspettava.

Al biondo era sempre bastato un solo sguardo per comprendere quali pensieri affliggessero l’animo del verdino. Deku aveva sempre avuto la pessima abitudine di pensare troppo, arrovellarsi anche per le questioni più banali. Quando delle volte bastava semplicemente seguire il proprio istinto e lasciarsi andare.

Fu in quel momento che qualcosa gli cadde in testa. Letteralmente. Strappandolo dal filo dei propri pensieri.

“Kacchan forza vieni a darmi una mano” 

Bakugou venne sottratto dalle proprie fantasie e riportato alla realtà. Allungò un braccio per afferrare il rospo caduto tra i suoi capelli per poi lanciarlo in aria.

“Si può sapere che cazzo è successo?" 

Cercò di mantenere la calma nonostante la situazione paradossale. Il vecchio Katsuki avrebbe dato in escandescenze ma lui era diverso. In più non voleva mandare a monte tutti i progressi fatti con Deku. Ci aveva messo anni per confessare i propri sentimenti, non sarebbero stati degli inutili rospi a rovinare tutto. Non lo avrebbe permesso.

Fu allora che Izuku iniziò con il balbettare e gesticolare. Pessimo segno. Era il preludio di qualcosa di grave.

“È stata colpa mia Kacchan” mormorò prima di abbassare lo sguardo. Per Bakugou fu una sensazione di déjà-vu. Ai suoi occhi, per un solo istante, Deku era tornato il ragazzino debole delle medie. Soffocò quel pensiero in un angolo remoto della propria mente insieme al desiderio di colpirlo con il proprio Quirk.

“Ti ricordi che Hatsume-san ci ha prestato alcune delle sue invenzioni per gli allenamenti?” Bastarono quelle parole per riportarlo al presente.

Il biondo fece mente locale. Hatsume, non ricordava nessuno con quel nome, forse una delle tante comparse amiche di quell’imbecille. Come se avesse intuito i suoi pensieri Midoriya si affrettò ad aggiungere,

“Hatsume Mei, la ragazza del Dipartimento di Supporto” 

“La pazza steampunk” la svitata che al Festival scolastico aveva utilizzato il capoclasse quattrocchi per promuovere i propri gadget, coinvolgendolo in un ridicolo spettacolo di marketing. 

“Ci ha prestato anche questo macchinario ma temo di averlo rotto” concluse Izuku schivando l’ennesimo rospo che cadeva dal soffitto. 

Bakugou iniziò a mettere insieme i pezzi di quella assurda vicenda. Aveva accettato l’invito di Deku per allenarsi insieme. Loro due, soli. Il nerd lo aveva condotto in una stanza piena di cianfrusaglie create proprio da quella Hatsume, mormorando qualcosa sull’aiutare quella pazza invasata a fare dei test di prova. 

Dopo pochi minuti, il biondo si era stancato,  attivando il proprio Quirk e finendo col distruggere uno dei macchinari presenti. Ecco spiegato come aveva ricevuto il colpo alla nuca che lo aveva lasciato intontito per diversi minuti. 

Nel frattempo quell’idiota di Deku doveva aver attivato un altro gadget inutile con il risultato di aver provocato quella pioggia di rane.

“Sicuramente l’hai rotto” decretò avanzando di un paio di passi in direzione del nono possessore di One of All.

“Scusa Kacchan. Non era mia intenzione” Katsuki si trovò incosciamente ad alzare gli occhi al cielo. Non riusciva ad avercela con quel inutile Deku, soprattutto se continuava a scusarsi per ogni cosa e fare quello sguardo. Combatté con il desiderio di prenderlo a pugni. 

“Spostati” non si premurò di essere stato troppo rude o maleducato.

“Pensi di riuscire ad aggiustarlo?”

“Per chi m'hai preso? Vorrei solo trovare un modo per spegnerlo”

L’ennesimo rospo venne fermato dalla frusta di Izuku prima che raggiungesse le loro teste.

“Certo che a quella tipa devono mancare parecchie rotelle per arrivare ad inventare un aggeggio simile”

“Sono sicuro che abbia una sua utilità” fu la pronta risposta del verdino. Ed eccolo lì, l’eroe Deku, sempre pronto ad ergersi in difesa dei più deboli. 

“Certo, combatteremo Shigaraki e All For One lanciandogli contro un esercito di rettili” suo malgrado Izuku sorrise;

“Sarebbe bello se funzionasse” Bakugou soffocò l’ennesima bestemmia. Era stato un idiota ad aver tirato in ballo quel discorso. Ora sicuramente il nerd si stava arrovellando su pensieri assurdi e senza senso.

“Smettila” Deku lo fissò sorpreso per una manciata di minuti.

“Ehm di fare cosa Kacchan?”

“Stai pensando troppo. Di nuovo

“Non è vero”

“Invece si. Hai lo stesso fottuto sguardo di quel giorno. Quando ti abbiamo riportato di peso allo Yuei”

“Kacchan”

“Mi sembra di avertelo già detto e sai quanto non mi piaccia ripetermi Dek-Izuku, non sei il solo a combattere questa battaglia”

Era la seconda volta che Bakugou lo chiamava per nome. Non era facile ma sarebbe riuscito a farla diventare un’abitudine. Pronunciare il suo nome era la dimostrazione più vera di quanto il loro rapporto fosse cambiato, di come Katsuki desiderasse fare ammenda per i propri errori.

Il verdino gli sorrise dolcemente.

“Anche a me non piace ripetermi. Non devi sforzarti Kacchan, anche Deku va bene”

“Ma non sei più l’inutile Deku” Dio se era caduto in basso. Era sicuramente colpa della recente botta in testa o di quello sguardo troppo sincero che l’altro gli stava rivolgendo. Bakugou si accorse solo in quel momento di quanto fossero vicini. Quella situazione poteva diventare pericolosa

“Sono il Deku che si impegna. Andrà tutto bene Kacchan” 

La cosa peggiore era che ci credeva davvero. 

Era sempre stato così, quando quel nerd si metteva in testa qualcosa diventava quasi impossibile dissuaderlo dal contrario. Katsuki sapeva essere testardo ma aveva trovato pane per i propri denti.

“Allora impegnati per spegnere questo dannato affare” urlò colpendo il macchinario con un piede. 

Non fu un contatto particolarmente forte o violento, avvertito dal proprio Quirk di rilevazione del pericolo, Deku ebbe la prontezza di afferrare Bakugou un attimo prima che l’ennesima esplosione li travolgesse, facendoli finire a terra.

“Tutto bene Kacchan?” Chiese preoccupato tendendo una mano al compagno per aiutarlo a rialzarsi. Anche quella era una delle caratteristiche distintive di quell’idiota. Non si sarebbe mai stancato di aiutare il prossimo.

Inaspettatamente il biondo l’afferrò tirandoselo più vicino.

“Mai più stupido nerd. Non fare più una cosa simile” ruggì contro il suo orecchio. Deku fece per ritrarsi ma l’altro aumentò la presa. Fu solo allora che Katsuki accennò ad un sorriso.

“Questo allenamento può dichiararsi concluso”

“Scusami Kacchan è stato un disastro”

“Era una tua idea quindi era probabile andasse a finire in questo modo”

“Volevo solo passare del tempo insieme” la sincerità di quelle parole colpì il Grande Dio dell’Uccisione Esplosiva,

“Da quando sono tornato allo Yuei è come se tutti stessero facendo a gara per aiutarmi. Lo apprezzo molto solo che ecco, avevo bisogno di passare del tempo con te, Kacchan”

“Senza inutili comparse intorno” Deku annuì cercando il suo sguardo,

“Quando mi hai confessato per la prima volta i tuoi sentimenti”

“Non dire altro”

“Ma Kacchan…” le labbra di Katsuki lo raggiunsero prima che riuscisse a completare la frase. 

Nessuno dei due si accorse che la pioggia era terminata. 

  
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