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Autore: ladypink88    03/04/2023    2 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Serena socchiuse le palpebre mentre Silvia le sfumava l'ombretto. Adorava il tocco leggero e sicuro della sua amica, si vedeva che era una vera professionista nel suo lavoro. Per la prima volta dall'inizio di quella giornata riusciva a rilassarsi sul serio. Poche ore prima quello scambio con suo padre l'aveva innervosita non poco ed era silenziosamente grata alla sua amica per esserle venuta in soccorso.

" Silvi... per prima ... grazie! Mi hai salvata da una situazione imbarazzante!" sussurrò in tono un pò intimidito.
La donna sorrise sotto i baffi. Sapeva che la ragazza era nervosa per qualcosa, e avrebbe voluto domandarle quale fosse il motivo di questo suo stato, ma la saggezza che la contraddistingueva le suggerì di aspettare che fosse lei a confidarsi di sua spontanea volontà.

" Non ti preoccupare tesoro, sai com'è gli uomini a volte sono esseri un pò semplici... e tuo padre a quanto pare non si è ancora reso conto che sei ormai una donna!" disse con fare tra il serioso e l'ironico.

" Uhm... sarà... il punto è che l'ho visto proprio geloso... e non me lo aspettavo!" esclamò Serena alquanto abbattuta.
" Ah beh! Benvenuta nel mondo dei difetti di Lorenzo... tuo padre era piuttosto geloso di tua madre... percià sarebbe strano se non lo fosse anche di te!" annuì Silvia mentre pucciava il pennello nella cialda di colore.
" Davvero? E come mai? Allora in questo caso dovrebbe essere geloso anche di te!" suggerì la biondina.

Silvia si mise a riflettere corrucciando lo sguardo con fare pensieroso. Dopo qualche secondo sentenziò :
" Sì, potrebbe essere, ma per ora non gliene ho dato proprio motivo! Sono super innamorata e super affidabile!" disse con fare deciso e sicuro.

Poi ripensò a ciò che aveva appena detto e si chiese se avesse fatto bene a parlare in modo così diretto a Serena. Era pur sempre la figlia del suo compagno.
" Sai che ne sono proprio felice? Si vede che quando è con te gli brillano gli occhi! Lo vedo felice e sono felice per voi!"

Questa frase fu accolta con immensa gioia da Silvia la quale sorrise compiaciuta.
" Grazie tesoro mio! E dimmi tu come stai? Voglio che anche tu sia felice!" esclamò con  estrema spontaneità.

Questa volta quella che assunse un'espressione pensierosa e corrucciata fu la biondina :
" Sai cosa? Mi sembra di stare dentro una lavatrice in centrifuga, in balia di sentimenti mutevoli e contrastanti e ho come l'impressione che mi piaccia più di una persona e non so come decidermi e che fare? So solo che mi sembra di rimanere sempre bloccata e di non fare nessun passo in avanti!" ammise con fare alquanto deluso.

"Hai provato a baciarli?" chiese Silvia molto apertamente.
" Che cosa?" esclamò Serena paonazza in volto.

"Mi spiego meglio : se sei indecisa tra due ragazzi devi baciarli e vedere cosa provi con estrema sincerità. Sono sicura che in questo modo capirai perfettamente per chi batte il tuo cuore!" sussurrò con voce molto dolce.
" A te è successo?" indagò la biondina.
" sì ,è successo. E ti dico anche che uno dei due era tuo padre. Ma non te ne parlerò oggi perchè mi imbarazza troppo." dichiarò Silvia che a sua volta iniziò ad arrossire.
" Ed è stato efficace? " chiese ancora Serena. Non voleva in alcun modo mettere a disagio la sua amica, ma aveva bisogno di sapere.
" Sì, anche se non nel modo in cui pensi tu. Diciamo che mi è servito a chiudere senza rimpianto una storia che era finita ormai da tempo e si trascinava." ammise Silvia.

Senza rendersene conto la ragazza ebbe la risposta che cercava.
" Grazie Sil! Ti adoro!Non so se riuscirò a mettere in pratica il tuo suggerimento ma lo terrò presente!" disse con fare sollevato.

La donna diede un'occhiata all'orologio e si accorse che erano le 16 passate. Doveva darsi una mossa se voleva essere a casa prima delle 18. Aveva davvero diverse faccende da sbrigare e ultimamente il tempo sembrava volasse alla velocità della luce senza che lei avesse la possibilità di rendersene conto!

" Il tempo vola più veloce semplicemente perchè ora sei felice!"

Sorrise a questo pensiero perchè sapeva che era la pura verità. Grazie a Lorenzo ora si sentiva molto più felice ed appagata, e forse era proprio per questo che era più predisposta ad aiutare il prossimo. Aveva voglia di condividere quel suo stato di pienezza con le persone che amava di più.

E fra queste oltre a Lorenzo e Silvia vi era anche sua sorella Romina. Si chiese se il suo invito a pranzo fosse un segnale di apertura. Erano quasi tre anni che non sapeva niente di lei e se ci pensava la situazione la rendeva non poco nervosa.
Dopo una decina di minuti esclamò :
" Ta-taan.. guardati allo specchio signorina : uno smoky eyes intenso sul bronzo per enfatizzare gli occhioni e ho lasciato le labbra sul nude. Che ne pensi? "

Serena rimase stupefatta mentre si guardava allo specchio :
" Magnifico Silvia! Grazie!"
Sapeva che la sua amica era una garanzia, ma ogni volta che la truccava riusciva a superarsi! Davvero bravissima!

In quella la donna guardò il suo orologio ed esclamò :
" Ora devo scappare principessina! Mi racconterai come è andata ....alla panchina!".
Serena annuì con complicità e sgattaiolò velocemente in camera sua per finire di prepararsi.

Qualche istante dopo Silvia raggiunse Lorenzo in salotto che stava leggendo un libro.
Si avvicinò  poggiando delicatamente una mano sulla sua spalla.
" Signor Rettore, allora io...vado! Ci vediamo lunedì, sì?" sussurrò dolcemente.

Lui alzò lo sguardo  e chiese :
" Promettimi che questa è l'ultima volta che te ne vai per il fine settimana... "
Silvia lo osservò confusa . Non capiva. In fondo ne avevano già parlato e lui sapeva da tempo che quella domenica lei aveva un impegno importante.

" Dai Lorenzo, non farmi sentire in colpa....sai già che..." ma lo sguardo dell'uomo la zittì.
In quel preciso istante si rese conto che gli occhi non usano la punteggiatura, perchè certi sguardi dicono tutto in un istante.
" Perchè non vieni a vivere qua? Non credi che abbiamo già perso fin troppo tempo per via del nostro orgoglio?"

Lei si sciolse. Così era tutto più chiaro. Di rimando si sedette accanto a lui e avvicinò il suo viso a quello dell'uomo che continuava a fissarla con quel suo fare irrestibile. Lo baciò. Ma i suoi non erano baci da un minuto. 
Erano baci che volevano trasmettere tutto il suo amore, tutta la sua passione, tutte le parole non dette. Tutta la voglia che aveva di stare con lei.
Dopo qualche minuto lei si stacco e lo guardò dritto negli occhi. Voleva essere chiara con lui. Se lo meritava :
" Mi piacerebbe molto e sono felice che tu me lo abbia chiesto. Lasciami affrontare questa questione con mia sorella. Può andarti bene? "

Lui di rimando la baciò ancora :
" Va bene, ma non farmi aspettare troppo!" esclamò con finto fare capriccioso.
Lei sorrise : " Ora devo proprio scappare!Ti chiamo domani sera!" 
Lui annuì e lei dopo poco se ne andò.

Silvia era davvero emozionata per la richiesta di Lorenzo e dentro di se sapeva già che era un sì, ma non voleva darlo troppo per scontato.
Entrò in macchina e sospirò.
L'indomani avrebbe rivisto sua sorella.
Mentre l'auto si avviava verso casa la donna accese la radio a tutto volume con l'intenzione di mettere in stand-by il cervello. Le emozioni erano state anche troppe e aveva voglia di sconnettere un pò.
   
 
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