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Autore: AndreMCPro    05/04/2023    1 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ma questo vale anche per le fanfiction, milioni di mondi paralleli a quelli delle opere originali.
Tempo fa, io e mio fratello ci siamo trovati coinvolti nel compimento di una delle nostre stesse storie. Ma il nostro viaggio non è ancora finito, e così, dieci mesi dopo, qualcosa succede... e siamo richiamati in quel mondo per intervenire.
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Herobrine, Notch, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
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Alternative Dimensions
La Guerra del Cosmo

Cap.28 – Il Guardiano Nero
 
Le ricerche procedono a rilento. Controlliamo la zona a settori e cerchiamo ogni possibile traccia, mentre il resto dei soldati ispeziona e controlla più approfonditamente la base alla ricerca di indizi che indichino altri loro rifugi,. Ad un tratto ecco che il mio comunicatore inizia a suonare.
«Pronto? Seth?»
«Hey, come te la passi? È un piacere poter parlare che ora i teletrasporti e le comunicazioni sono ripristinate, e grazie a un accordo particolare tra Spark è il re Universe ora possiamo comunicare a distanze ben oltre i confini precedenti. La stessa cosa vale per i teletrasporti di sicurezza. Ovviamente vieni portato nella città sicura più vicina, e che sia nostra o loro è indifferente»
«Ottimo, direi, ma per adesso non è di aiuto»
«Perché, cosa ti serve? Che devi fare? Dì tutto a zio Seth»
A quella frase Gabriel scuote la testa mettendosi a ridere.
«Seth, stiamo facendo delle ricerche su zone esterne, è una cosa lunga e dubito di…»
«Ho quello che fa per te, ragazzo. Aspetta, eh…» dopo una serie di suoni strani ritorna «Ora punta il tuo bracciale in un punto davanti a te che sia in piano. 8x8»
«Uh… fatto… ma non capisco»
«Tranquillo, capirai tra un momento. Digita il codice che ti mando e tieni il centro della zona prima di premere invio»
Eseguo i comandi, e quando premo invio ecco apparire davanti a me con un teletrasporto 5 piccoli aerei.
«E adesso?»
Alla mia domanda ecco un raggio rosso fuoriuscire da uno degli aerei e formare una sorta di immagine di Seth che mi saluta sorridente.
«Ok, questo è grave »
«Ciao, Andrea! Massimo dove si è nascosto?»
Uno degli aerei si gira di 180 gradi, come a guardarsi intorno.
 «È a fare delle ricerche urgenti, mi raggiungerà a lavoro fatto con i risultati. Tu invece che ti sei inventato?»
«Lui deve essere il capitano Gabriel, giusto? Piacere di conoscerti! Non di persona, ma almeno ci vediamo. Comunque, torniamo a noi. Questi sono droni da ricerca. Ti ho mandato il manuale d’uso, ma non è difficile. Prima di tutto li sincronizzi al tuo bracciale, poi li mandi in perlustrazione in zona. Finita una zona passano alla seconda e così via»
«Ottimo, ci velocizzeranno il lavoro»
«Se serve hanno anche dei mini-carri con braccia che sganciano nelle zone più impervie. Buoni per controllare anche da terra, ma sono più adatti per le grotte»
Una rapida occhiata tra me e Gabriel e Seth ci guarda perplesso.
«Mi sono perso qualcosa?»
«Quei mini-carri potrebbero tornare utili per le ricerche alla base che abbiamo trovato, ma se funzionano come i droni diventa complicato»
«Posso chiedere il permesso per venire lì con voi. Dammi tutti i dati, parlo con Spark e se Gabriel…»
«Contatto subito il re. Grazie, signor Sethbling»
«Gli amici di Andrea sono anche i miei. Chiamami Seth!» e dopo un sorriso chiude la trasmissione.
Gabriel si volta verso uno dei soldati, prende una sorta di telefono radio e comunica le informazioni al suo generale. Poi torna al mio fianco mentre sono intento a sincronizzare i droni e capirci qualcosa.
«La reputazione del tuo amico è conosciuta, ma vederlo “dal vivo”…»
«Sì, è un tipo strano, ma la sua stranezza ci è tornata utile in più di una occasione. Tieni solo a mente questo: Seth è una persona buona, gentile e allo stesso tempo pericolosa. Non vorrei essere un suo nemico»
Dopo una mezz’ora, ecco che i droni prendono il volo e iniziano a inviare i dati, comunicandoci conformazione del terreno, laghi, boschi, montagne e luoghi edificati.
Passa tutta la giornata, ma non troviamo altre tracce. A differenza nostra, il resto della truppa sembra aver trovato qualcosa in una stanza bloccata dalle macerie.
 
Il giorno dopo, come promesso, Seth è lì a dare una mano, e dopo poche ore ecco che ci invita a tornare indietro.
«Ragazzi, tornate qui! ho trovato oggetti strani in questa stanza, e c’è un altare arcano con due file complete di elementi alchemici. Era tutto pronto per fare qualche tipo di incantesimo, e ho trovato anche libri che vanno ben oltre la normale magia»
«Per queste cose è meglio chiamare Massimo, non noi. È lui l’esperto»
«Lo so, ma non risponde. Comunque ho trovato indicazioni per altre due basi nemiche, o per lo meno sono punti di appoggio per le risorse»
«Va bene, richiamo i droni e rientriamo»
«No, lasciali finire il loro lavoro. Torneranno da soli al punto di recupero»
«Ma siamo lontanissimi…»
«Sì, lo so. Tu vieni e capirai subito»
Dato l’ordine di rientrare, anticipo gli altri con un teletrasporto e, una volta arrivato, noto la grande antenna di Seth piazzata in cima alla montagna con sulla punta una stella del Nether.
«Quanti ne avete uccisi dopo di Massimo?» chiedo scuotendo la testa
«Nessuno, in realtà. Ne ho studiato la conformazione e li ho replicati. Fortunatamente l’energia non ci manca e ne posso fare uno l’anno senza intaccare le riserve energetiche di Enderia. Ovviamente questi ultimi tre anni non ho potuto proseguire ne’ con quello ne’con il progetto di mappatura del pianeta, però…»
«Mappatura? Intendi…»
«Sì, è un progetto ambizioso, lo so, ma se riuscirò a trovare gli accordi con le altre nazioni presto i viaggi tra città prenderanno una svolta»
«Interessante. E questo ci può aiutare?»
«Ma certo!»
Ci mostra una mappa della zona Est del regno “alleato”: una catena montuosa che protegge la zona centrale del regno dai forti venti freddi della zona
«Tutto fa pensare che dietro le montagne ci sia un villaggio commerciale. Questi soggetti vanno spesso lì per fare scambi. Forse potrete trovare informazioni utili per trovare una loro base»
«Avevi parlato di due indicazioni, però» rettifico, guardando Seth.
«Più che indicazione è una zona di interesse: una montagna con un lago sulla cima. Ai piedi si trova un villaggio che hanno cerchiato in rosso, ma non so il motivo. Sempre a est, ma più a nord rispetto alla nostra posizione. Direi che potreste partire da lì prima di inoltrarvi nella tundra. Io proverò a contattare ancora tuo fratello, ma posso restare fino a domani e poi devo rientrare. Spark ha bisogno di me»
«Va bene, raggiungo Gabriel e procedo con le ricerche. Mando i droni in perlustrazione per evitare sorprese»
Il viaggio dura mezza giornata, e i droni anticipano il nostro arrivo rilevando strani punti di calore e esseri viventi tra queste zone e un luogo vicino edificato
«Allora, ragazzi? Come procede?» ed ecco una nube nera che si avvicina a noi e si posa sul terreno. Massimo prende forma dalla nube, sorridente ma con due occhiaie nere preoccupanti.
«Tutto ok? Non hai una bella cera»
«Sì, tutto ok. Ho dovuto combattere molto per aprire il libro, e ho ricevuto un bel po’ di visite a sorpresa ad ogni scudo aperto»
«E quindi?»
«Quindi niente, il grosso è fatto, ora devo solo capire cosa diamine c’è scritto. Sono rune, ma non riesco a comprenderne il significato. Ho visto anche Seth, e ho trovato alcuni riferimenti sul libro di quell’altare ma non ho capito a cosa serve. Dovremo indagare più a fondo»
Si affianca a noi e ci segue, facendosi dire da Gabriel gli obiettivi.
Raggiunto di sera il luogo indicato decidiamo di avvicinarci solo noi tre, lasciando le truppe indietro e pronte ad intervenire. Raggiunti i prefabbricati notiamo che sono stati costruiti da poco tempo, e che la zona calda rilevati dai droni in realtà è un vecchio villaggio andato in fiamme e tutt’ora ancora fumante, nonostante il disastro sia cosa ormai vecchia. Molto vecchia, in realtà.
Tentiamo di intrufolarci in un edificio utilizzato come magazzino, ma veniamo subito scoperti.
«Chi siete? Cosa volete da noi?»
«Siamo solo dei viaggiatori»
«Sì, certo, e io il Guardiano Nero. Ora voi tre fate quello che dico io, o giuro che farò fuoco qui e adesso senza nemmeno un processo»
«Signore, appartengo all’esercito del Re, siamo qui solo per ricerca»
«Non ci ingannerete ancora. Non lasceremo la nostra terra senza combattere! Ora camminate!» e ci punta con un fucile di grosso calibro capace di tirare giù una parete. Facciamo come gentilmente ci chiede e raggiungiamo la piazza, dove in poco tempo i cinquanta abitanti, tra uomini, donne e bambini, si radunano intorno a noi.
«Ho trovato questi tre dietro il magazzino. Scommetto quello che volete che avevano intenzione di causare un altro “incidente”.
«Non siamo qui a cercare né a causare guai. Apparteniamo a un piccolo corpo di ricerca del vostro esercito, del Re…»
«Il Re ci ha abbandonati al nostro destino! Abbiamo richiesto più volte il suo aiuto, ma ecco i risultati. Il villaggio in fiamme, e tutto quello che cerchiamo di ricostruire brucia nel giro di due giorni. Abbiamo perso tutto, e ora non ci fidiamo più di nessuno. Di certo non di tre sconosciuti che entrano di soppiatto!» risponde arrabbiato l’anziano e probabilmente capo del villaggio.
«Ci fidiamo solo del Guardiano Nero. Solo lui ci ha soccorso, e ha salvato molti di noi con il suo intervento»
«Un Guardiano vi ha salvato? Siete sicuri che non sia stato lui a distruggere tutto?»
«Non provare a parlare male del nostro salvatore»
«Dico solo che non è nella loro natura aiutare, semmai è distruggere»
Un sasso viene scagliato contro di Massimo da un bambino e lo prende in testa, ma lui vedendo il colpevole non fa una piega e resta a fissarlo.
«Ragazzino, non rifarlo. Può essere pericoloso» riprende, con voce calma.
«Cos’è, una minaccia? Forse non lo avete capito, ma il vostro viaggio finisce qui ed ora. Portateli all’esterno, vicino alla fossa. Lì saranno giustiziati»
«Non credo proprio. Andrea, i droni»
Bastano due click e i droni passano subito a tutta velocità sopra i tetti, facendo un rumore assordante che stordisce i presenti, i quali aprono il fuoco. Io alzo la mia barriera proteggendo Gabriel, mentre Massimo va all’attacco disarmando i presenti. Quando sembra che siamo riusciti a prendere il controllo, però, ecco di nuovo quel ragazzino in cima alla torre più alta che fa fuoco contro di noi con un cannone.
Io allargo la barriera per proteggere anche gli abitanti, ma Massimo anticipa la mia mossa aprendo un cerchio con Vinculum e Gelum, ferma la palla di cannone a mezz’aria, congelandola, e poi la scaglia in aria. Infine lancia una saetta facendola esplodere in una nube di ghiaccio che avvolge il ragazzo, disarmando il cannone.
«Un momento… Sei tu! Sei tornato!» afferma il ragazzo, poi corre giù dalla torre e abbraccia mio fratello. Gli abitanti sono ancora sotto shock per qualche secondo ma poi si prostrano davanti a lui. Massimo si gira verso di me, quasi spaventato, fissandomi in cerca di aiuto.
  
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