Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: luvsam    10/04/2023    1 recensioni
Non era la prima volta che i Winchester mettevano piede all’Excalibur Hotel a Las Vegas, ma Sam proprio non ricordava di esserci stato prima nonostante il fatto che Dean avesse provato nelle ultime tre ore a riportargli alla mente la precedente permanenza avvenuta quando aveva più o meno sei anni.
Genere: Avventura, Azione, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Bobby, Famiglia Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dean avanzò verso la  reception con passo sicuro e Sam lo seguì guardandosi intorno.
Nonostante avesse visto tempi migliori, l'interno dell'albergo era piuttosto curato e sicuramente fuori dal loro budget attuale. Poche ore prima erano dovuti praticamente fuggire dal 66 motel perché il proprietario aveva mangiato la foglia e aveva concluso che Frankie Harmon e suo fratello Gregory non esistevano, così come le loro carte di credito. Sam lo aveva capito nell’attimo in cui lo aveva inchiodato con lo sguardo quando aveva chiesto di pagare una notte extra e tornato in camera, aveva detto a Dean che dovevano sloggiare e alla svelta.
Suo fratello non l'aveva presa bene perché era ancora piuttosto ammaccato dopo lo scontro con il mostro di turno, ma, nonostante questo, avevano impacchettato le loro cose e se n’erano andati.
Sam si era anche offerto di guidare per farlo riposare un po', ma il tentativo era stato smorzato sul nascere perché, testuali parole, solo in caso di morte imminente, gli avrebbe consegnato le chiavi di Baby.
Erano ripartiti e le carte di credito erano state fatte a pezzi e disperse in tre bidoni dei rifiuti differenti.
Le imprecazioni di Dean avevano avuto vita più lunga , poi si era placato e mentre attraversavano il confine con l’Arizona, era arrivata la telefonata  di Brad Stevenson.
Quando il cellulare del maggiore dei Winchester aveva squillato, Sam si era sporto velocemente in avanti e lo aveva sottratto alla presa del fratello. Era stufo di non riuscire a parlare con suo padre e se era lui, questa volta doveva intercettarlo. Aveva risposto prima che Dean riuscisse a reclamare quello che era suo ed era rimasto deluso non riconoscendo la voce dall'altra parte del filo. Aveva taciuto per qualche secondo, poi aveva teso il telefono al legittimo proprietario, che aveva accostato per ascoltare meglio. Aveva scambiato qualche frase con lo sconosciuto, poi gli aveva assicurato che avrebbe risolto il problema e aveva riagganciato. In un altro momento l'indole curiosa di Sam avrebbe fatto la sua entrata in scena e avrebbe chiesto informazioni sul nuovo caso, ma era troppo amareggiato. Era rimasto in silenzio miglio dopo miglio e stranamente Dean lo aveva lasciato in pace. Aveva capito che cosa frullava nella testa del suo fratellino e non avendo validi argomenti per giustificare suo padre, aveva preferito tacere.
Erano così arrivati all'Excalibur e dopo aver raggiunto la reception, Dean attirò l'attenzione di una signorina in tailleur con una generosa scampanellata e chiese di vedere il direttore. Nel frattempo Sam si tenne volutamente qualche passo indietro e si mise ad osservare l'impiegata, che, piuttosto seccata dall'irruenza del cliente, alzò il telefono e annunciò l’arrivo dei Winchester. Dopo pochi secondi alla reception arrivò  un uomo sulla quarantina, che li invitò a seguirli e li condusse lungo un corridoio fino ad una porta bianca. I tre entrarono in un ufficio e i due fratelli furono fatti accomodare su delle sedie davanti ad una scrivania.
Adesso che lo aveva di fronte a sé, Sam osservò meglio lo sconosciuto e concluse dall'abito di ordinanza che doveva essere il direttore. Era abbastanza alto e in forma, ma quei particolari non gli fornivano nessun indizio sul perché si trovavano nella residenza estiva di Cinderella. Si concentrò così sull'ufficio e notò sulla parete alle spalle della scrivania una pergamena di laurea e alcune foto di famiglia. Il loro ospite era evidentemente sposato e da quello che vedeva, le cose dovevano andargli piuttosto bene.
Possibile che solo la sua vita era un macello completo?
Era del tutto immerso nei suoi pensieri quando il direttore dell’Excalibur iniziò a parlare e a quel punto si costrinse ad ascoltare sotto lo sguardo preoccupato di Dean.
“Possiamo darci del tu?”
“Certo, Brad"
“Perfetto, sarà tutto più semplice”
L'uomo guardò i due cacciatori, poi sorrise e disse:
”Dean e Sam Winchester, non ci vediamo da un bel po’ ed immagino che non vi ricordiate di me”
“Vagamente”- rispose il maggiore dei fratelli.
“Certo, all’epoca eravate piccoli e vostro padre non vi coinvolgeva nei suoi affari. È evidente che le cose sono cambiate visto che siete qui al posto suo, giusto? Mi ha detto che potevo rivolgermi a voi, ma non vi nascondo  che mi avrebbe fatto piacere rivederlo. La mia famiglia deve tutto a John Winchester, l’Excalibur ha potuto aprire solo grazie al suo intervento"
“Che vuol dire che mio padre le ha detto di chiamarci? Quando ha parlato con lui?”
Improvvisamente Sam sembrò ridestarsi e fissò il suo interlocutore.
“L'ho chiamato ieri e mi ha detto che era impegnato con un altro caso, ma…”
Il giovane sussultò a quell'affermazione: un perfetto sconosciuto aveva alzato il telefono e suo padre aveva risposto immediatamente? Aveva quindi ragione? Non voleva parlare solo con lui?
Si irrigidì e passò all'attacco:
“Impegnato a fare cosa? Le ha detto dov’è?”
“Sammy"-ammonì Dean notando l'espressione interdetta di Brad.
“Ho toccato qualche brutto tasto?”
“No, tranquillo, un piccolo equivoco familiare, ma parliamo del caso"- rispose il cacciatore più anziano stringendo con forza una coscia del più giovane.
“Okay, Dean, come vuoi. Hai detto che ti ricordi qualcosa dell’Excalibur e di me"
“L’albergo era ancora in costruzione, giusto?”
“Giusto"
“Quando arrivammo, il cantiere era fermo e pregai papà di farmi provare uno dei caschetti gialli, ma mi fulminò e mi disse che non avrei messo nemmeno il naso fuori dall’Impala  prima che avesse capito che cosa stava succedendo"
“La tua faccia era tutta un programma, eri incazzatissimo. Pensai che tuo padre fosse molto severo e che volevo girargli alla larga, poi lo rivalutai quando accettò come pagamento per il lavoro svolto una settimana di soggiorno gratis e ci permise di fare scorribande”
“La piscina"
“Sì, ci andavi matto, mentre Sam la detestava ed era piuttosto diffidente. Vedo che questo tratto del carattere è rimasto”
“Niente di personale, Brad, il ragazzone non ha dormito molto. Comunque, interrompiamo la cavalcata nei ricordi e pensiamo al tuo problema “
“Giusto, siete qui per questo. Posso considerarvi miei ospiti?”
“A noi va benissimo”
“Perfetto! Mi sono permesso di farvi preparare delle stanze, speravo che avreste accettato. Andate a darvi una rinfrescata, è stato un lungo viaggio. Le stanze sono al secondo piano, zona defilata come piace ai Winchester”
Dean sorrise e rispose:
“Che memoria”
“Ho stampato in testa il vostro soggiorno e le richieste bizzarre di John. Avete bisogno di sale?”
“Siamo a posto così”
“Sempre pronti a fronteggiare qualsiasi situazione, eh?”
“È nel nostro DNA”
“Nel vostro caso non è un'esagerazione, John vi ha addestrati sin da piccoli e si vede. Devo ammettere che ho una profonda ammirazione per vostro padre, da ragazzino mi sembrava figo come Batman. Credo che il mio, che Dio lo abbia in gloria, ne sia stato anche un po’ geloso, sapete? L'ho capito con il tempo, ma volete mettere un cacciatore di mostri contro un direttore di un albergo? Non c'era partita"
“Almeno il direttore d’albergo la sera tornava a casa"
“Sammy"
Stavolta il richiamo fu più severo e il giovane incrociò lo sguardo torvo del fratello. Si rese conto di aver parlato troppo e si ritirò di buon ordine.
“Brad, ti ringrazio per aver pensato a due stanze, ma preferiamo condividere”
“Anche questo non è cambiato, siete rimasti molto uniti"
Il direttore si alzò dalla sua poltrona  ed offrì a Dean una chiave.
“Non appena vi sarete rimessi in sesto, parleremo del motivo per il quale vi ho chiamati”
“Una piccola anteprima?”
“Sicuro che non vogliate…”
“Prima il dovere, Brad"
“Come volete. Dunque i lavori per costruire l'Excalibur sono iniziati nel 1988, ma , come vi accennavo poco fa, sin da subito si sono registrati degli intoppi. Prima una diatriba con le autorità per vincoli urbanistici, poi una serie di incidenti, che hanno coinvolto le squadre di operai”
“Che genere di incidenti?”
“Attrezzi spariti e poco altro fino a Ramon Cruz”
“Che cosa gli è successo? “
“Cadde da un ponteggio e si infortunò gravemente, al punto di non poter più riprendere il suo posto. Mio padre fu costretto a licenziarlo e ad assumere un altro operaio, ma quello fu solo l’inizio. Improvvisamente le tubature saltavano, le scale crollavano e tra il personale cominciarono a girare voci su una maledizione. Qualcuno arrivò a licenziarsi, ma la maggioranza rimase perché avevano tutti famiglia e in tanti erano immigrati dal Messico, che non potevano restare senza lavoro. Presero però, diciamo così, le loro precauzioni e alzarono qua e là nel cantiere altarini per tenere tranquilli los muertos.  
Mio padre li lasciò fare, non poteva permettersi  altri ritardi, e sperò che gli  operai si fossero calmati, ma non andò così. Tutto liscio per qualche settimana, poi qualcuno giurò di aver visto una niña in lacrime aggirarsi tra i piani dell'albergo. I lavori si bloccarono di nuovo e fu allora che entrò in scena vostro padre.
Era chiaro che stava succedendo qualcosa di strano e visto che la mia famiglia conosce da sempre quella di Missouri, mia madre la chiamò e fu lei a consigliarci John Winchester.
Tutto il resto è storia e per darvi la versione breve, allontanò lo spirito di questa bambina, che per qualche motivo era rimasta intrappolata nella zona di costruzione dell’hotel, e tutti tirarono un sospiro di sollievo.
I lavori terminarono e quando l’albergo aprì, foste graditissimi ospiti della nostra famiglia”
“ Chi era questa bambina?”
“Non ne so molto in realtà, ma, curiosando tra le cose del mio vecchio quando è deceduto, ho trovato qualcosa di interessante. Credo che siano le ricerche dell’epoca di vostro padre, ma ho preferito non toccare nulla per non fare casini”
“E’ un ottimo punto di partenza, grazie”
“Secondo voi Helena è tornata?”
“Il fantasma si chiamava così?”
“Sì”
“Beh, in genere non succede che uno spirito bandito rientri in scena, ma abbiamo imparato che non c’è nulla di scontato nel nostro lavoro”
“Quindi potrebbe essere qualcun altro?”
“Non ci hai ancora detto perché ci hai chiamati, altre tubature scoppiate?”
“No, stavolta è qualcosa di diverso, qualcosa di grosso, tanto che abbiamo chiuso il decimo piano”
“Perché?”
“I clienti e poi il personale ci hanno segnalato temperature basse, cali di tensione e una settimana fa un nostro ospite è scomparso”
“Non potrebbe essersene semplicemente andato?”
“Lasciandosi dietro tutte le sue cose e centomila dollari vinti al casino?”
“Porca puttana”
“Appunto”
“Effettivamente è strano, ma questo non vuol dire dietro qualcosa di soprannaturale”
“Se fosse solo questo no, ma le telecamere del piano hanno ripreso qualcosa e…Non vi voglio condizionare, preferisco che guardiate voi”
Il trillo del cercapersone interruppe la conversazione e Brad sospirò.
“Mi sembrava strano che non mi avessero ancora chiamato! Voi rimanete pure, fate come se questo ufficio fosse il vostro. Ci vediamo a pranzo, okay?”
“D’accordo”
Non appena Brad uscì, Dean si girò verso il fratello e chiese:
“Che diavolo ti è preso? Non discutiamo di affari di famiglia davanti ad estranei”
“Estranei? Mi è sembrato che ci fosse una grande sintonia tra di voi”
“Non sviare il discorso, sai bene che cosa voglio dire”
“Guardiamo questo video, è meglio”
“Sammy”
“E’ Sam”
Il giovane si mise alla scrivania e fece partire il filmato.
“Oh, porca puttana”
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: luvsam