Quella voglia maledetta di raccontarti di sentimenti.
Quella voglia maledetta di spiattellare tutto, di smerdare tutto, di smerdare tutti.
Di buttare tutto giù, inchiostro nero su tavolozza bianca.

Il quadro, questa volta, lo dipingo io.
A modo mio.
Con i colori del mio dolore.

Non aspetterò che arrivi l’artista di turno a farmi provare ciò che desidero provare.
Non sarò lì ad ammirare quel qualcosa di irraggiungibile.
Perché, a questa età, o si è compiuto qualcosa di speciale, o non lo si farà mai più.
Perché non è vero che tutto è raggiungibile, perseguibile, ottenibile.
Non è vero per tutti, almeno.

Se fosse possibile trasformare in oro tutto ciò che si fa
forse, a quest’ora, non ci sarebbero i disastri che ci sono nel mondo.

Sai perché?
Perché sarei in grado di comprare il necessario per annullare alcune fondamentali differenze.
Perché potrei creare un mondo più come piace a me.
Perché potrei creare ospedali con apparecchi funzionanti.
Potrei formare persone e personalità competenti e appagate.

Mai più fame. Ovunque.
Mai più sete. Ovunque.
Mai più ignoranza emotiva. Ovunque.
Mai più abuso. Ovunque.

Se avessi potere tante cose sarebbero diverse.

Un uomo non piangerebbe perché la grandine fuori stagione ha distrutto il suo campo di tulipani.
Una donna non morirebbe lontana da casa, dagli affetti, a causa del suo lavoro.
Figli e Figlie non darebbero il proprio sangue per difendere una libertà che gli spetterebbe di diritto.

Ma nel profondo so che le cose non cambierebbero nemmeno se avessi tutto l’oro del mondo.
Perché i soldi e la ricchezza non possono creare dal nulla la coscienza, l’intelletto, la volontà di cambiare
e migliorare ciò che male. Ma vorrei almeno potrei provarci. Nonostante sia conscio del mio inevitabile fallimento.

Sono polemico, arrabbiato, incazzato, infuriato.
Questa vita è merdosa.
Bisogna combattere per tutto ciò che è giusto e buono.

Troviamo insieme un modo per cambiare le cose?
Boicottiamo insieme questo sistema corrotto?
Oppure faremo come hanno fatto i nostri genitori?
Alzeremo anche noi le spalle sperando che la risposta verrà, di colpo, ai nostri figli?

Vedo, in tanti, la forza necessaria di andare avanti.
Ma la forza di volontà non basta.
La ricchezza d’animo non basta.
Tirare la cinghia non basta.

Serve coscienza.
Coscienza morale.
Coscienza comune.

Serve che tu ti preoccupi di me.
Serve che io mi preoccupo di te.

Serve che “adesso mi importa se il mondo va a rotoli, perché, cazzo, io ci vivo in questo mondo”.
Serve ora.
Non tra un’ora.
Ora.
Non domani.
Ora.

Non c’è nulla da aspettare.
Nessuno potrà salvare la prossima “vittima”.
Perché abbiamo tutti il dito sul grilletto e nessuno si preoccupa di mettere via l’arma.
Nessuno è pronto a gettarsi nella mischia per il bene di tutti.
E intanto “bang”.