Bucaneve
Caldo e dolce tepore,
come il primo bucaneve a fine stagione
che fa capolino da un candido manto,
come l’ultimo guizzo di una debole fiamma
prima che il fuoco estingua il suo canto,
scioglie il ghiaccio e scalda il cuore.
Un germoglio di primavera sboccia improvviso,
intenso, delicato e nostalgico come un sorriso,
impresso per sempre nei meandri del cuore,
come una foto che non perde mai colore.
Incurante del tempo e della delusione,
rimane in silenzio, in attesa di una nuova stagione.
Ma la primavera non basta
e nemmeno i caldi raggi del sole.
Ogni promessa perde valore,
ogni parola vuota perde ardore,
perché un germoglio senza cure non può fiorire.
Inevitabilmente muore,
come il primo bucaneve a fine stagione
che fa capolino da un candido manto,
come l’ultimo guizzo di una debole fiamma
prima che il fuoco estingua il suo canto,
scioglie il ghiaccio e scalda il cuore.
Un germoglio di primavera sboccia improvviso,
intenso, delicato e nostalgico come un sorriso,
impresso per sempre nei meandri del cuore,
come una foto che non perde mai colore.
Incurante del tempo e della delusione,
rimane in silenzio, in attesa di una nuova stagione.
Ma la primavera non basta
e nemmeno i caldi raggi del sole.
Ogni promessa perde valore,
ogni parola vuota perde ardore,
perché un germoglio senza cure non può fiorire.
Inevitabilmente muore,
illuso da chi l’avrebbe dovuto nutrire.