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Autore: BlueDeep    26/04/2023    0 recensioni
Premetto che questa storia è di Diomache e che questo è il seguito degli avvenimenti narrati nella sua storia.
Molti si chiedono se Jack abbia mai amato.
Parliamo dell'amore vero, quello che sconvolge ed annienta, l'amore che affanna, che ossessiona, non un'avvenuta di una notte. Certo, se lo chiedete a Jack, lui vi risponderà che l'unica cosa che ami è il mare.
Ma non è sempre stato così.
La verità è che prima delle disavventure legate a Davy Jones, prima di tutto quello che conosciamo è avvenuto ben altro.
Prima di tutto Jack ha amato. Non solo il mare.
Ha amato Lei.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Nel frattempo Evelyne si svegliò e la prima cosa che vide fu che Jack osservava un punto preciso nel mare: Era arrivata la perla nera! Si alzò subito in posizione eretta dirigendosi verso il capitano, “ Buongiorno capitan Sparrow, osservi la nave? “ disse lei cercando di essere il più sensuale possibile per distrarlo, al contrario però di quello che pensava non si scompose affatto a quella provocazione, “ mh” fece piano, era veramente concentrato a elaborare un piano: “ Jack?” disse lei preoccupata, dal canto suo il capitano non aveva l’intenzione di ignorare l’invito sensuale della giovane: anzi, ne era colpito. “ Ti pare che io non me ne sono accorto del tuo invitante accenno sensuale? “ sbottò ad una certa Jack, “Se questo è il tuo dubbio ti posso fermamente dire che me ne sono accorto” finì lui, la giovane allora sorrise, tranquilla di averlo colpito e affondato: “ stai tranquillo andrà tutto bene… “ finì lei stringendo la mano del pirata. La nave nel primo pomeriggio raggiunse la “figlia” barca di Jack, c’era tensione e si sentiva molto bene: la Perla nera stese una passerella per raggiungerla … “ Sparrow, che bello ritrovarti” disse un Barbossa piegato dal dolore della ferita che aveva lasciato Evelyne: era stato curato da uno dei marinai più esperti in questo ambito, si vedeva però, che stava soffrendo… forse dopo questa ferita sembrava invecchiato di 10 anni…., era messo veramente male. “ Hector , felice di vederti! l’erba del vicino non muore mai.. “ disse Jack per sdrammatizzare, ma dentro di se voleva scappare a gambe levat, “ Devi sapere che questa ferita me l’ha lasciata la donna che tanto ami.. “ “ forse non è così innocente come credevi” gli disse Barbossa per stuzzicarlo, il giovane si innervosì molto per quella provocazione: “Non è così innocente sei tu mio caro a pensare questa scempiaggine “ disse per mantenere la calma; Evelyne odiava tutto questo risentimento e urlò guardandoli male : “ Smettetela! voi due, siete sempre a scontrarvi!” , fece un respiro e continuò: “ Si, so utilizzare ogni tipo di arma, sono figlia di un comandante d’esercito, nemmeno il più stolto può non pensare al fatto che io non sappia utilizzare nemmeno un arma” Jack la guardò sotto un’altra luce, lui l’aveva sempre saputo.. “ Mia cara giovane donna, non potrai scappare per sempre dal tuo passato, sai, nel periodo della tua assenza ho scoperto un paio di cosucce su di te!” disse Barbossa con una risata trattenuta. Il pensiero più orribile di Evelyne si avverò: dal davanzale della nave comparve suo padre: Lui e Barbossa si erano alleati. La giovane indietreggiò spaventata e perse tutto il coraggio che aveva in corpo… L’uomo si avvicinò verso il più giovane membro della scialuppa e lo colpì barbaramente con un coltellino: Jerry cadde atterrito e guardò Jack, Evelyne urlò dalla rabbia per aver permesso un gesto così disumano: “ Grazie capitano per avermi concesso una seconda possibilità una seconda possibilità” disse prima di chiudere gli occhi definitivamente….. La giovane dopo il suo urlo liberatorio si chinò sul corpo del ragazzo inerme, era scioccata: “ Perchè sei così mostruoso padre?” disse, il padre la guardò e fece una smorfia,” Meno di te sicuramente” quelle parole spezzarono il fragile cuore della ragazza. Jack guardò in faccia quell’uomo orribile e decise di dire qualcosa: “ Non ne sarei così sicuro se fossi in voi … “ il comandante Smith non si aspettava tutto questo coraggio da parte dell’uomo ,in ogni caso, disse “ Sarà” facendo una smorfia… La figlia era a terra aveva appena perso un ragazzino che aveva una vita davanti: lo aveva ucciso il padre, l’uomo che in teoria doveva ammirare più di tutti l’aveva tradita…. “ Lo sai che la vità è la cosa più preziosa, ti sei dimenticato della mamma?” per un attimo il comandante sembrò rendersi conto di quello che aveva fatto… Successivamente come per magia cambiò faccia e si mise a ridere sonoramente: “ oh Evelyne, mi dispiace molto per la tua mamma, ma, purtroppo l’ho fatta uccidere io, ho sempre pensato che quella donna parlasse un pò troppo e soprattutto sapeva cose che non doveva assolutamente sapere, si era impicciata in affari che non la riguardavano “ disse con una freddezza disumana, quel uomo non aveva più sentimenti… Tutto quello che lei pensava di suo padre è andato in frantumi, si sentì tutto un tratto stupida per avergli creduto in quel lungo periodo della sua vita… Dieci anni prima avrebbe creduto fermamente che erano stati dei servitori ad ucciderla, per vendetta o solo per sentirsi vivi.. Oh, come si sbagliava…! Mentre salivano sul ponte della nave Perla nera la giovane continuava a maledirsi silenziosamente, ma ora come ora non poteva più fare nulla… era legata come una dei prigionieri che avevano commesso dei peggiori crimini, era la sensazione più brutta che potesse sentire in vita sua. Erano legati come tre sardine all’albero maestro quando videro cadere in mare il corpo del loro amico, “ pace in anima sua” ripeteva Gibbs come una preghiera nel frattempo il mare diventava sempre più rosso. Jack sapeva di aver messo nei guai i suoi due compagni: gli dispiaceva di aver messo in pericolo la giovane donna: “Scusami...” disse piano bloccando i suoi pensieri…Evelyne lo guardò stranita,non pensava che l’uomo conoscesse tali parole: “ per cosa?” rispose, “ per aver permesso che Jerry venisse colpito” improvvisamente la giovane diventò seria ed i suoi occhi si spensero, “ Nessuno di noi poteva aspettarsi un gesto di tale brutalità, nemmeno io … anche se dovrebbe essere mio padre” disse riflettendo , era veramente delusa da quell'uomo, d’altro canto però, non poteva aspettarsi granchè. Il pirata cercò la mano della giovane, al primo tatto sentì che era ghiacciata: “ Tesoro ti tremano le mani, shhh, fai finta che sia tutto un sogno” disse tenendole stretta la mano. L’uomo in quella frazione di tempo pensò a quante persone aveva lasciato morire per paura, paura di sapere che, se si fosse intromesso nella situazione magari poi si sarebbe sentito in colpa per aver permesso che un altro marinaio morisse, non voleva avere quell’orribile sentimento… Barbossa sedeva alla destra del diavolo, sapeva di essere di essere in torto nelle sue azioni, sperava, che la giovane si fosse accorta di lui, ma, questo suo amore sfociò nell’ossessione: a tutti i costi lui la voleva per sé, come se fosse una barca… A un certo punto, accortosi della troppa vicinanza tra la signorina Smith e il capitan Sparrow decise di intromettersi per seminare un pò di terrore: “ Che meraviglia, qui tutti insieme come un tempo! Chissà quanto durerà questa felicità !” disse ridendo fino a cominciare a tossire, nel mentre prese il viso della giovane tra le sue mani ossute e sporche e la guardò con una intensità tale da perdere ogni capacità di controllo, in qualche modo, lui avrebbe sempre vinto ogni battaglia che si poneva davanti. Ripresosi dall'attacco di tosse si schiarì la voce: Evelyne notò subito che i suoi occhi non erano azzurri come un tempo, ma, erano neri, nero pece, spaventosi pensò addirittura lei, che cos’era successo? Sembrava come se qualcosa si fosse impossessato di lui.., “ Arriverà fra poco, attendete mie prede” disse Hector Barbossa in un completo stato di trance: la giovane trasalì alle parole dell'uomo, anche il capitano perse un colpo a sentire quelle parole..” prede di che?” chiese allora facendosi un po di coraggio; Barbossa fece un sorriso sadico: “ Il kraken!" , Jack intuì tutto, allora era vero il Kraken? Tutti pensavano che fosse solo una leggenda dei 7 mari, ed invece…tutti si sbagliavano al riguardo…. "Jack di cosa sta parlando?" chiese a bassa voce la giovane dagli occhi azzurri, il capitano la guardò, non sapendo decisamente cosa dirle senza spaventarla troppo.. ma alla fine decise di dirle tutta la verità.. " Evy, non é proprio una storia allegra…;Questo essere ogni 10 anni si appropria di anime che si danno in sacrificio, altrimenti divorerà la nave … , non so veramente cos'è la cosa più orribile tra le due…" ammettere una cosa così pericolosa faceva paura persino a lui…doveva essere abituato, ma non lo era affatto. "Fra poco lui arriverà e dovrete, quindi, scegliere chi si offrirà in sacrificio!" La disperazione aleggiava sulla perla nera, nessuno voleva sacrificarsi per il bene della ciurma… Evelyne pensó che lei era l’ultima ad essere salita su quella nave e quindi sarebbe stato giusto che fosse lei stessa ad offrirsi in sacrificio, fu un pensiero che le balenò in mente e sapendo che Jack amava quella nave non avrebbe mai voluto vederlo così triste.. “ Vado io, sono l’ultima ad essere salita sulla nave,” disse decisa, Jack la bloccò per il braccio, “ Tesoro, in verità Jerry è stato l’ultimo a salire,” la giovane lo guardò, aveva le lacrime sul volto, si vedeva che era spaventata a morte, “ Tocca a me, Jack, ti distruggerà non averla più, sei troppo legato al mare per impedirti di scoprirlo” disse sussurrando, l’uomo la guardò, avrebbe voluto tenerla sotto le sue braccia ma ormai era troppo tardi e la ragazza era ormai al centro della nave: “ Signorina Smyth, ormai non ci credevo più che sarebbe stata lei ad offrirsi!” , il capitano e il marinaio erano inermi, aveva paura e si vergognavano di questo: dopo neanche tre secondi i due uomini videro il kraken, aggirarsi attorno alla perla nera, “ Venga mio signore, le ho trovato la preda, questa volta è squisita!” , l’animale voltò lo sguardo assassino sulla nave, in men che non si dica assalì la giovane che sparì senza lasciare traccia di esserci stata; In seguito l’animale portò via tutti i suoi seguaci, lasciando Jack e Airam soli senza nessuno: “ Ho perso, Gibbs, ho perso” disse flebilmente, il marinaio fece il gesto più naturale del mondo: lo abbracciò, “ Sono un miserabile, non sono neanche riuscito a dirle di non farlo” “ come posso pensare di essere il grande capitano se non riesco a difendere la mia ciurma, dimmi come posso? “ l’amico rimase zitto, non sapeva che dire: “ portami da Tia dalma, lei saprà porre fine al mio dolore” gli disse, si vedeva che era distrutto, non era più il ben noto capitan Sparrow, era lui ma la sua anima era volata lontano, con il Kraken; Ad ogni modo il marinaio diresse la perla nera verso sud, verso Tia Dalma; "Capisci il dolore solo quando l'hai provato" disse lo stretto amico del capitano: " É più che vera questa frase purtroppo" sussurró, ma quelle parole non furono mai udite da Airam. Ben presto arrivarono nell'isola di Tia Dalma, il capitano peró non era più il capitano e il marinaio non era più il marinaio , erano morti con Evelyne, tutto era cambiato. “ siamo arrivati capitano” disse sussurrando, Jack scese, senza alzare lo sguardo per vedere bene l’isola, cui era abituato fare, Airam lo seguì a ruota; Nessuno dei due biascicò parola fino a che non arrivarono da Tia Dalma e la donna appena li vide fece un sorriso sadico che faceva paura persino al più temerario dei pirati: “ sento aria di lutto” disse la donna appena che i due si avvicinarono, “ ti prego, facciamo in fretta sento puzza di scimmia morta qui dentro, “ rispose in seguito il pirata scocciato e triste; “ Hai perso qualcuno a cui tenevi… vero Jack? “ lo incalzò la maga, il giovane capitano la guardò con un forte disprezzo; “ uhm va bene, non avete voglia di parlare, vedremo di rimediare” disse la donna avvicinandosi a Gibbs con un coltello e gli tagliò un lembo di pelle: l’uomo sentì una scossa all’interno del suo corpo ma non fece cenno di aver sentito dolore. “ Che cosa volete realmente?! “ chiese allora la donna mettendo il pezzetto di pelle all’interno di una bottiglia, “ Mi devi fare un piacere, cancella la mia memoria di questo ultimo periodo” disse Jack guardando la maga negli occhi: “ Quel che tu mi stai chiedendo è una cosa assai preziosa, i tuoi ricordi, ma se tu vorrai, lo farò, ma come sai il prezzo di quest’ultima è molto alto, che cosa vuoi in cambio? “ il capitano la guardò con interesse: “ Qualunque cosa che mi possa dare una rotta, dove mi possa portare il cuore,” implicitamente pensò ad Evelyne senza volerlo e il sol pensiero gli fece male al cuore. Detto fatto Tia Dalma preparò un intruglio: sapeva di nostalgia e di topo morto, “ su mio prode capitano, bevila e dimenticherai tutto,” Jack spostò lo sguardo su Gibbs che gli fece segno di bere; Tutto in un istante si fece confuso, sentiva la mente annebbiata come quando beveva il rum, in men che non si dica si ritrovò a terra e l’ormai ritrovato Jack Sparrow si tirò su con il suo solito sorriso beffardo e proferì: “ non so come mai siamo qua ma dobbiamo salire subito sulla Perla nera,” Airam Gibbs fece un piccolo cenno di consenso, ma prima che i due girassero i tacchi la donna li fermò e disse porgendogli una bussola: “ tieni Jack, fanne buon uso, ti porterà dove più desidera il tuo cuore”; L’uomo l’aprì delicatamente e vide segnato il nord: “ Andiamo Gibbs, partiamo per una nuova avventura” disse con la sua solita sfacciataggine e si incamminò con fare ubriaco verso la sua amata nave: L’unica cosa che abbia mai amato. Nota dell’autore Siamo arrivati alla fine, molto triste, lo so, mi odierete per questo, ma adesso vi lascio un bonus dal punto di vista di Tia Dalma mentre preparava la pozione per dimenticare: Lui non mi avrebbe mai amato questo è chiaro.. quanto nervoso percorre nelle mie vene: ma vederlo così faceva male persino ad una pazza come me; Per quanto tenterò mai e poi mai i suoi occhi incroceranno i miei. “ Qualunque cosa che mi possa dare una rotta, dove mi possa portare il cuore,” mi disse Sparrow: il mio pensiero fa subito alla bussola che mi diede Davy, lì c’era tutto il nostro amore, ma per far si che sia completamente sua dovrò metterci qualcosa appartenente a lei; Presi allora un suo piccolo ciuffo di capelli che mi ero presa in un raptus di rabbia… e così feci, poichè come ben so solo l’amore può far perdere la rotta.
   
 
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