«Perché
sospiri?» Beatrice accarezzava
i suoi lunghi capelli, districava i nodi con le sue dita sottili ed
eleganti. Quanto
gli era mancato il suo tocco? Troppo.
«Perché
è bello essere di nuovo qui,
con voi due.» Juan appoggiò nuovamente la testa
sul ventre di due moglie, nella
speranza di avvertire un movimento del bambino. «Dobbiamo
scegliere i padrini.»
«Immagino
che per te sarà il signor
Nicola.»
«Penso
che sarà lui, sì. Non potrei
pensare a padrino migliore di lui per nostro figlio.» il
maggiore degli Aleardi
si sollevò e le diede un dolce e casto bacio sulla labbra.
«E tu? Ci hai
pensato?»
«A
dire la verità, sì.» Beatrice
sorrise, timida. «Mi piacerebbe che sia Angelica.»
Suo marito
rimase stupito da quelle
parole. «Angelica? E perchè mai?»
«Perché,
nonostante il nostro passato
burrascoso, è una bravissima e buonissima ragazza.
Ovviamente so che questo non
l’aiuterà con la perdita della sua bambina, ma so
che sarebbe stata una
splendida madre. E se mai dovesse succederci
qualcosa…»
«Non
lo dire neanche per scherzo.»
Juan le lanciò un’occhiataccia.
«Fammi
finire, amore. Se dovesse
succederci qualcosa, ciò che voglio per nostro figlio
è che venga amato. E solo
con il signor Nicola ed Angelica questo può
avvenire.»
«Hai
ragione.» la mano di Juan si posò
sul volto dolce e morbido di sua moglie. «Questa è
la cosa più importante.»